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sabato 15 gennaio 2011

Qualcosa si Muove sopra e sotto i nostri piedi



Tra dicembre 2010 e gennaio 2011 si sono verificate una miriade di morie di pesci e di uccelli.

Cause naturali? 
Esperimenti? 
Virus? Epidemie? 
Sistema HAARP? Scie Chimiche? Illuminati? 
Antipasti 2012? 
Inquinamento?
Cambio vibrazionale? 
Perdita del senso di orientamento? 
Avvicinamento del pianeta X? 
Antenne dell'alta tensione? 
Cibo avvelenato? Abuso di cibo? 
Aria contaminata?
Armi ad energia diretta? Armi biologiche?
Clima? Sbalzi termici? Elettromagnetismo?
Fasi di assestamento terrestre? 

La lista delle morie è solo parziale, ma sufficiente per capire che non si tratta di coincidenze, ed io alle coincidenze non ci credo più, senza dubbio c'è sotto qualcosa di grave quando gli animali reagiscono così. Leggende e tradizioni del mondo sono pessimiste a riguardo, di solito tali avvenimenti annunciano disgrazie, catastrofi, calamità e sconvolgimenti, specie quando succedono nei primi giorni dell'anno.  

Migliaia di pesci marini, 4 dicembre, Perù
Migliaia di pesci marini, 11 dicembre, Puerto Rico
Centinaia di pesci d'acqua dolce, 13 dicembre, Australia
Centinaia di pesci marini, 15 dicembre, Florida USA
Centinaia di cefali, 15 dicembre Sicilia, Italia
Tonnellate di pesci marini, 15 dicembre, Perù
Migliaia di pesci marini, 16 dicembre, Messico
Numerosi pesci d'acqua dolce, 16 dicembre , Francia
Centinaia di pesci d'acqua dolce, 17 dicembre, Michigan USA
Migliaia di pesci d'acqua dolce, 17 dicembre, Argentina
Centinaia di pesci d'acqua dolce, 18 dicembre, Spagna
Migliaia di pesci d'acqua dolce, 18 km di pesci morti, 21 dicembre, Argentina
Migliaia di pesci marini, 18 dicembre, Filippine (primo caso di pesci morti e mangiati)
Migliaia di snapper, 23 dicembre, Nuova Zelanda
Migliaia di pesci d'acqua dolce, 24 dicembre, Haiti  (secondo caso di pesci morti e mangiati)
Centinaia di stelle marine, 24 dicembre, South Carolina USA
Migliaia di arselle, granchi, sogliole e vari pesci, 2km pieni, 28 dicembre, Grosseto Italia
Migliaia di orate, triotti, carpe, 31 dicembre, Galles
Dozzine di pesci d'acqua dolce, 29 dicembre, Texas USA
10.000 pesci d'acqua dolce, 31 dicembre, Maryland USA
Migliaia di pesci (forse allevati), 31 dicembre, Vietnam
Migliaia di pesci d'acqua dolce, 3 gennaio, Uruguay
Migliaia di pesci tamburo d'acqua dolce, 4 gennaio, Arkansas USA
Centinaia di pesci, 4 gennaio, Francia
Centinaia di pesci, 4 gennaio, Canada
Migliaia di pesci, 4 gennaio, Argentina
Migliaia di pesci, 4 gennaio, Colombia
Migliaia di pesci, 4 gennaio, Brasile
Dozzine di mante, 4 gennaio, Florida USA
Migliaia di pesci marini, 4-5 gennaio, Florida USA
2.000 pesci marini, 5 gennaio, Maryland USA
Migliaia di snapper, 5 gennaio, Nuova Zelanda
40.000 granchi, 6 gennaio, Kent UK

100 pellicani, 22 dicembre, North Carolina USA
Numerosi uccelli, 22 dicembre, Messico
5000 merli e numerosi corvi, 31 dicembre, Arkansas USA
Numerosi uccelli, 31 dicembre, Cile
400 tortore, 3 gennaio, Faenza Italia
Numerosi uccelli, 3 gennaio, Tennessee Usa
Numerosi merli e altri uccelli, 3 gennaio, Canada
500 uccelli, 4 gennaio, Louisiana USA
3000 merli, 4 gennaio, Kentucky USA
Migliaia di merli, 4 gennaio, Argentina
Numerosi uccelli e dozzine di merli, 5 gennaio, Texas USA
Numerosi uccelli e dozzine di corvi, 5 gennaio, Svezia
Dozzine di pipistrelli, 7 gennaio, Arizona USA

Potete vedere Google che ha mappato le morie d'animali per avere un quadro più completo.

Ipotizzo che le cause più probabili siano dovute al cambiamento e allo spostamento dell'asse terrestre. Nelle ultime settimane è possibile che ci siano stati dei lievissimi spostamenti dell'asse, sufficienti da essere percepiti da alcuni animali, i quali istintivamente hanno avvertito un pericolo imminente e sono impazziti a tal punto da morire. Lo spostamento potrebbe essere causato dall'avvicinamento di una stella al nostro pianeta, che influirebbe pesantemente sui magnetismi terrestri. 

In Nuova Zelanda si trova un mito di creazione che suggerisce una reinterpretazione dell'idea di catastrofe. Questo mito di creazione dei Maori, che parla dell'originaria separazione tra il cielo e la terra, narra che un giorno, mentre l'umanità sarà distratta, la terra e il cielo si scontreranno, distruggendo ogni cosa. L'espressione maori per descrivere l'evento è "la tenda cadrà". Benché queste parole siano state sempre interpretate come un annuncio della fine del mondo, quando un giovane maori interrogò al proposito gli anziani ricevette la risposta che non solo l'evento è atteso per il 2012, ma che la lingua maori è cambiata nel corso del tempo.

Una volta, "tenda" significava velo, termine che si usava per indicare la morte di qualcuno: "è passato al di là del velo". "Cadere", in origine significava dissolversi. Quindi, il significato esatto della profezia è "il velo si dissolverà".

Anche i saggi nativi americani non sono da meno, la profezia degli Hopi dice infatti che:
"Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra".

“Gli antenati narravano che esseri dalla pelle chiara sarebbero giunti dal mare orientale su grandi canoe mosse da immense ali bianche, simili a giganteschi uccelli. Le persone scese da queste grandi imbarcazioni sarebbero state anch'esse simili a uccelli, ma avrebbero avuto i piedi di due diverse forme: uno di colomba, l’al­tro di aquila. 

Il piede di colomba rappresenterebbe una nuova splendida religione di amore e gentilezza, mentre quello di aquila rappresenterebbe l’avidità per le ricchezze materiali, l'arroganza tecnologica e la perizia guerriera.

Per molti anni il piede artigliato dell'aquila avrebbe dominato perché, sebbene questo nuovo popolo avesse parlato molto della nuova religione, non tutti i visi pallidi vivevano secondo i suoi det­tami; avrebbero invece artigliato gli indiani col loro piede di aqui­la, uccidendoli, sfruttandoli e infine riducendoli in schiavitù.

Dopo aver offerto una certa resistenza a quella sopraffazione, gli indiani avrebbero perso il coraggio, finendo per lasciarsi sospin­gere come un gregge e segregare in territori angusti per molti, molti anni. Poi però sarebbe venuto il tempo in cui la Terra si sarebbe ammalata a causa dell'avidità senza freni della nuova civiltà... liquidi e metalli mortiferi, aria irrespirabile per fumi e ceneri, e persino la pioggia, anziché purificare la Terra, avrebbe riversato gocce avvelenate di piombo. 

Gli uccelli sarebbero cadu­ti dal cielo, i pesci sarebbero venuti a galla col ventre per aria e tutte le foreste avrebbero incominciato a morire.
Quando queste previsioni avessero cominciato ad avverarsi, il popolo indiano si sarebbe trovato al colmo della miseria, ma in seguito dall'Oriente sarebbe giunta una nuova luce e gli indiani avrebbero incominciato a ritrovare la forza, l’orgoglio e la salvez­za.

La leggenda continuava dicendo che essi avrebbero avuto dalla loro molti fratelli e sorelle visi pallidi: le reincarnazioni degli indiani uccisi o ridotti schiavi dai primi colonizzatori bianchi. Sì diceva che le anime di costoro sarebbero tornate in corpi di tutti i colori, rossi, bianchi, gialli e neri. Insieme e uniti, come i colori dell’arcobaleno, costoro avrebbero insegnato a tutte le genti del mondo come amare e rispettare la Madre Terra, della cui sostan­za siamo fatti anche noi umani.

Sotto il simbolo dell'arcobaleno, tutte le razze e tutte le religioni del mondo si sarebbero unite per diffondere la grande saggezza della vita nell'armonia tra gli esseri umani e di questi con tutto il creato. Coloro che insegnavano questo credo sarebbero stati chia­mati i "Guerrieri dell'Arcobaleno". 

Pur essendo guerrieri, avrebbero contenuto in sé gli spiriti degli antenati, avrebbero portato la luce della conoscenza nella mente e l'amore nel cuore. Non avrebbero fatto del male a nessun essere vivente. La leggenda ter­minava affermando che, dopo una grande battaglia, grazie alla sola forza della pace, questi Guerrieri dell'Arcobaleno avrebbero finalmente troncato l’opera di distruzione e dissacrazione della Madre Terra e che la pace e l’abbondanza avrebbero regnato per una lunga, felice e pacifica età dell'oro qui sulla Terra”.

(Tratto dal libro "Il Mistero delle 13 Chiavi" di Chris Morton e Ceri Louise Thomas)

Moses Shongo, l'ultimo uomo della medicina tradizionale degli indiani Seneca, morto nel 1925, trasmise gli insegnamenti alla nipote, Twylah Nitsch. In questi insegnamenti è compresa la profezia di un "periodo di purificazione di venticinque anni che durerà circa fino al 2012 e in cui la terra depurerà se stessa".

Un altro nativo americano, dei Pueblo del nord del Messico, di nome Speaking Wind, ha confermato di recente che il Quinto Mondo inizierà nel dicembre del 2012.

Negli anni '80 i Paqos, sacerdoti dei Q'ero, indios che vivono sulle Ande peruviane, annunciarono che il pachakuti, il rovesciamento del mondo, sarebbe iniziato nel 1990 e durato 22 anni.

Il 2012 corrisponde quindi all'inizio di un'età dell'oro chiamata Taripay pacha, in cui verrà l'unificazione del mondo superiore, del mondo inferiore e del mondo di tutti i giorni. Il termine pacha equivale a quello di Pachamama, il nome della madre terra. Secondo i Q'ero, Taripay pacha sarà "l'epoca in cui ci ritroveremo di nuovo".

Willaru Huayta, un messaggero spirituale dei Quechua del Perù, sostiene che nel 2013 un grande asteroide magnetico passerà vicino alla Terra e solo chi avrà vinto il proprio ego potrà sopravvivere. Questa versione più catastrofica riecheggia nelle parole dello sciamano zulù Credo Mutwa, secondo cui nell'anno del toro rosso (2012) ritornerà una stella con una lunga coda, chiamata Mu-sho-sho-no-no. L'ultimo suo passaggio provocò un diluvio e rovesciò il mondo, così che il sole "sorgeva a sud e calava a nord".

5.125 anni di un ciclo di 13 baktun (unità di misura del tempo usata dai Maya) corrispondono esattamente a un ottavo del ciclo di 41.000 anni di "variazione di obliquità" (il cambiamento dell'angolo dell'asse terrestre) usata per calcolare i cicli delle glaciazioni. Un baktun equivale a 400 anni, il periodo di rotazione del nucleo terrestre.

Tutto ciò fa presumere un fenomeno di inversione geomagnetica. Secondo molti calcoli, questa inversione del campo magnetico terrestre è in ritardo rispetto al previsto e, benché secondo alcuni geologi questo fenomeno richieda migliaia di anni, l'analisi delle rocce vulcaniche della Steens Mountain ha rivelato che il campo magnetico può muoversi alla velocità di 6 gradi al giorno, il che significa che un'inversione completa non richiede più di 30 giorni.

Tratto da  Link

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