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martedì 27 novembre 2012

I SOGNI NELLA TRADIZIONE ISLAMICA estratto da" Interpretazione del sogno " di Z.Fusco






La religione islamica si presenta al mondo come ultima (in senso cronologico) e perfetta rivelazione. Per i suoi proseliti l’Islam (letteralmente ‘sottomissione a Dio’) acquista un valore che supera il semplice senso di spiritualità e investe tutti gli ambiti del vivere, diventando laLegge. Ciò significa che regola non solo la vita interiore degli accoliti, ma anche quella politica e sociale, diventa sincronicamente loro forma mentis e loro modus vivendi. Muhammad, il fondatore, è definito Sigillo dei Profeti, ossia l’ultimo e il più elevato di coloro i quali trasmisero gli insegnamenti di Dio e ne furono interpreti.
Nella tradizione coranica il sacerdozio come voto esclusivo non è contemplato: non esistono mediazioni tra l’uomo e Dio e Muhammad proibì qualsiasi pratica mantica, poiché nella divinazione rintracciava l’ignoranza e la cecità morale dell’epoca profana, ossia di tutto quello che c’era stato prima del suo avvento. Una sola scienza divinatoria viene risparmiata dalla censura e si guadagna un ruolo da vera protagonista nella spiritualità musulmana: l’oniromantica, ‘ilm al-ta‘bı¯r, ossia l’abilità di interpretare i simboli contenuti nel sogno per trarne auspici o insegnamenti. La scelta ovviamente non è casuale. Per i musulmani il sogno veridico, ru‘ya¯, ha in sé il potere e l’autorevolezza della profezia e consente a Dio di comunicare direttamente con l’uomo.

lunedì 12 settembre 2011

L'INFLUENZA LUNARE dagli scritti di Samael Aun Weor




La bella selene
la nonna luna ,la madre Terra...

La luna fu un pianeta vivo  nel precedente Gran Giorno Cosmico .Allora ,ebbe una ricca vita minerale ,vegetale ,animale e umana .La Luna è la madre della Terra  e gira incessantemente intorno a sua figlia ,come se fosse veramente un satellite .Percio' la Luna riveste  il ruolo principale e di maggior importanza ,sia nella formazione della Terra stessa ,che nel popolarla di esseri umani.
E' indubbio che la madre Luna ,nell'esalare il suo ultimo respiro ,trasferi' a sua figlia ,la Terra ,tutti i suoi poteri vitali .Nel sottosuolo lunare  gli archeologi  potranno scoprire rovine  di gigantesche citta' che un tempo  esisterono nel precedente Mahamvantara  o giorno cosmico .E' evidente che la Luna potra' essere utilizzata come piattaforma cosmica per futuri viaggi verso altri mondi abitati.

"la Blavatsky dice che la Luna  è la madre della Terra .Per gli Iniziati  di Anawak ,la Luna è la nonna perchè  è madre della Terra .E se la Terra è nostra madre ,allora risulta  che la Luna è nostra nonna .Potete vedere come  essi descrivano ,con gran saggezza ,qualcosa che i moderni intellettuali di alto livello non hanno potuto definire (io in realta' ,fra parentesi ,ho visto quanto la saggezza sia spaventosamente semplice ,ed ha un'ingenuita' ed una innocenza sorprendenti"

                                                                                               Samael Aun Weor

Qualsiasi Jivanmukta o Mahatma potra'  verificare da sè le precedeni manifestazioni del mondo lunare .E' palese che la Luna fu ,in altri tempi,la dimora dei seleniti.Non è difficile comprendere che sulla crosta lunare evolsero ed involsero sette razze umane.In accordo con la saggia Legge di Ricorrenza ,che si attua sempre in tutti i mondi ,è chiaro  che la prima razza selenita fu una generazione di giganti  .Basandoci  sulla citata legge   possiamo comprendere ,senza molta difficolta' ,che le ultime famiglie di Selene furono lillipuziani ,molto piccoli  di statura .Il ritorno  involutivo  dell'umanita'  selenita  è indiscutibile ,fino ad arrivare allo stato geminale -elementale,primitivo.
Il riposo dei germi  elementali durante il Gran Pralaya o Notte Cosmica  è di  fatto un assioma  della saggezza antica.
La Legge di Eterno Ritorno  rese possibile  il nuovo sviluppo  dei germi elementali della vita .La Legge di Ricorrenza  ripetè  qui nel pianta Terra tutto il processo evolutivo ed involutivo  di tali germi lunari (ricordiamo  che il nostro mondo è figlio di Selene).

Se tutto si ripete ,è indubbio che tutta la storia dell'umanita' terrestre  è una ripetizione  nel tempo degli annali di Selene.In un lontano futuro anche l'umanita' terrestre tornera' allo stato germinale primitivo.Allora la Terra sara' una nuova Luna....

Samael Aun Weor

Ps.Chi desidera alcuni chiarimenti su questo testo ,puo' scrivermi alla mail del blog.

sabato 27 agosto 2011

Considerazioni sul Viaggio Astrale

 
di Carlo Dorofatti
(tratto dal libro “Anima e Realtà”, di prossima pubblicazione con NEXUS)

Colgo l’occasione per sintetizzare alcuni concetti fondamentali sul fenomeno del viaggio astrale, visto che se ne parla molto. Il termine “astrale” – mutuato dalle tradizioni teosofiche - è piuttosto riduttivo: preferirei parlare di esperienze extra-corporee o, meglio, ancora ultra-corporee, preferendo immaginare che non si tratti tanto di un viaggio quanto di un’estensione di sé stessi e della propria sensibilità. La modalità con cui viene inteso, descritto e cavalcato oggi dalla superficialità tipica del new-age (passi l’ingenuità della parapsicologia degli anni ’60) mi lascia del tutto scettico.

Ecco piuttosto qualche punto di riferimento che ritengo utile considerare:

lunedì 21 marzo 2011

I Tre Mondi Astrali - L'Albero come Simbolo





Se è vero che il viaggio astrale non è necessariamente un viaggio dentro noi stessi, gli approdi possono essere infiniti, è altrettanto vero che in noi, nel nostro plesso cardiaco, vi è la soglia necessaria per accedere ad ogni luogo. E questo in virtù di quella comunicanza fra gli inconsci dei singoli, con l'inconscio collettivo da cui tutto è scaturito e da cui tutto tornerà.

Credere che il viaggio astrale avvenga nello spazio fantastico della nostra mente, significa avvalorare teorie di sintesi moderne che identificano la mente con l'universo, e tende a racchiudere tutto in essa. La nostra mente è solamente l'utile interfaccia attraverso cui ci relazioniamo a questo mondo, e diamo forma al nostro agire. Ma essa si rivela strumento spuntato nel piano astrale, dove assume rilevanza la nostra anima: quale veicolo necessario a compiere ogni tragitto.

L'esperienza ci insegna, che oltre al corpo fisico c'è altro, e che l'immaginazione da direzione, mentre la fantasia porta illusione.

Dentro di noi sussiste la soglia per raggiungere la dimensione astrale, ma una volta superata tale soglia, e avere pagato il salto entropico, sta al viaggiatore muoversi, con la necessaria consapevolezza, in questo territorio un tempo naturale manifestazione dell'essere Umano, e adesso misteriosa avventura.

Submondi, Riflesso astrale della nostra dimensione, e Mondi Superiori compongono il Piano Astrale, senza soluzione di certo confine. Possiamo dividere, mentalmente, il piano astrale nelle sopra citate classificazioni, fermo arrestando che nel defluire e fluire della luce astrale sussiste solo la continuità intuitiva, e che quindi non vi è dimora per fratture di sorta.

 
L'immagine dell'albero nordico, dona una rappresentazione di quanto sopra indicato. Il mondo sotterraneo, in cui affondano le radici dell'albero ( i submondi o subinferni, dove albergano i demoni delle antiche tradizioni ), il tronco, mondo degli uomini ( che trova riflesso in astrale ), e i rami che svettano verso il cielo ( i mondi superiori: di pure idee, e di armoniosa bellezza ). Ma si ricordi che quanto citato ha solo valore didattico, in quanto niente in realtà è diviso, niente è frazionato. L'unicità dell'albero è la verità, e non le sue parti, che in quanto tali sono chimere: dividere è peccare, unire è creare.

giovedì 23 dicembre 2010

IL VIAGGIO ASTRALE


Penso vi sia capitato tante volte di sognare di volare o di cadere dal letto, o di svegliarvi la mattina con la netta sensazione di aver toccato con mano i vostri sogni, di averli vissuti come reali...

Esiste una spiegazione a tutto questo, esiste qualcosa che va oltre alla normale comprensione di tutti i giorni, qualcosa che va oltre al solito materialismo: esistono i VIAGGI ASTRALI.

Ma cosa e' un Viaggio Astrale per l'esattezza e cos'e' che spinge sempre più persone ad avvicinarsi a queste esperienze?

Il Viaggio Astrale o come viene spesso definito Esperienza Extracorporea o nella famosissima sigla inglese OOBE (Out of body experience - esperienze fuori dal corpo) non e' altro che la possibilità per noi stessi di uscire dal nostro corpo ed agire consapevolmente nell'altro lato della realtà la quale ai nostri sensi ed occhi fisici appare impercettibile ed invisibile, ma non e' altro, a seconda del proprio grado di evoluzione che il primo stadio dopo la morte, sovrastante il mondo come lo vediamo tutti i giorni ma regolato da leggi diverse... prima tra tutte il dominio da parte delle nostre emozioni, l'assenza di peso e la straordinaria possibilità di passare attraverso le cose....

mercoledì 15 dicembre 2010

La memoria dell'universo: TU SEI PARTE DEL TUTTO

Tratto da "Racconti di un Viaggiatore astrale"
(Anne e Daniel Meurois-Givaudan)


"Hai attinto alla memoria dell'universo" dice semplicemnte.
"La memoria dell'universo?"
"Si , e allora?" risponde con un tono divertito. "L'universo vive come te e come me, o per lo meno secondo gli stessi principi di base. Allora devi ammettere che avrà pur diritto anche lui ad una memoria! Solo che, ecco, per andare a leggere i ricordi di qualcuno, bisogna essere invitati... ammetterai che non ci si può confidare con il primo venuto! Così, per aprire le porte della memoria dell'universo, bisogna che qualcuno ti dia le chiavi"
"Se ho avuto questo privilegio, sei stato tu a darmele?"
"NO, non ci siamo per niente. Ognuno comincia col forgiarsi la propria chiave per mezzo degli studi, della ricerca spirituale; questa chiave gli consente, di quando in quando, di entrare in contatto con la parte di sè che egli ignora di più, e che tuttavia è ben più d'una parte, perchè è egli stesso, ossia lo Spirito 

martedì 23 novembre 2010

INDUZIONE DEL SOGNO LUCIDO



Secondo la tradizione tibetana dello Yoga del Sogno, è possibile, attraverso l'esercizio di tecniche appropriate e la disciplina, arrivare ad un punto in cui la nostra presenza consapevole permane costante, durante la veglia e durante il sonno. E' possibile quindi sviluppare un atteggiamento vigile, distaccato, e soprattutto consapevole anche in sogno.

A) Diversi autori affermano che la pratica della meditazione può facilitare l'emergenza del sognare lucidamente. Tra questi, Sparrow (1976) afferma che meditare nelle prime ore del mattino sovente porta a sognare con lucidità durante il sonno immediatamente successivo alla meditazione, a condizione però che non si mediti con il fine di esperire sogni lucidi. Altri autori hanno suggerito che la meditazione favorisce il sogno lucido (Glicksohn, 1989; Hearne, 1983; Norbu, 1993; Walsh e Vaughan, 1992). Michael Katz, nell'introduzione al libro Lo Yoga del Sogno, riferendosi ad un sogno lucido che aveva lasciato in lui una profonda impressione afferma: L'intera esperienza era stata affascinante. La considero ancora una delle esperienze più significative della mia vita. Il Lama che sovrintendeva al ritiro la paragonò all'aver passato un esame di guida. Da quella volta ho avuto parecchie esperienze di lucidità durante il sogno. Non posso dire che mi capitino ogni notte, ma avvengono con regolarità. La loro frequenza aumenta nei periodi in cui pratico intensamente la meditazione, ad esempio durante i ritiri. Inoltre ho constatato che se di notte mi sveglio e pratico la meditazione, quando mi riaddormento faccio frequentemente sogni lucidi (Norbu, p. 12). Sembra fondata dunque l'ipotesi che la pratica della meditazione favorisca il sognare lucidamente, ma ci sembra opportuno precisare che in questo caso, il sogno lucido costituisce un epifenomeno dovuto alla trasformazione della coscienza prodotta dalla pratica costante della meditazione. Lo scopo del meditante non è quello di sognare lucidamente ma di evolvere sul sentiero spirituale. Le tecniche meditative si basano sulla possibilità di invertire il processo dell'attenzione dall'esterno (direzione verso la quale l'attenzione è costantemente rivolta), all'interno di noi stessi, sviluppando la capacità di eludere i sensi, di contemplare il vuoto mentale e infine di permettere alla consapevolezza di osservare se stessa. E' evidente a questo punto che l'aumento della possibilità di diventare lucidi in sogno è strettamente connesso con la crescita del livello generale della consapevolezza che risulta inevitabilmente dalla pratica costante di una tecnica. In questo senso, ci sembra che la meditazione si possa definire come la via regia per il raggiungimento della veglia perenne.

lunedì 22 novembre 2010

GLI ABITANTI DEL MONDO ASTRALE di C.Splendore- I parte



Gli abitanti del mondo astrale si possono dividere in tre grandi categorie: gli "umani", i "non umani", gli "artificiali".

Gli umani vengono ripartiti in due sottoclassi: gli incarnati e i disincarnati.

I primi, durante il sonno, trasferiscono temporaneamente la loro coscienza nel veicolo astrale e raggiungono le prime sfere del mondo astrale. Questa proiezione astrale dei viventi può avvenire anche a seguito di sdoppiamento corporeo, occasionale o voluto ma, in questo caso, il soggetto conserva il ricordo delle esperienze vissute nelle nuove condizioni di esistenza. Al contrario, il viaggio in astrale che si accompagna al sonno ordinario avviene, di solito, nella più assoluta incoscienza.
I disincarnati sono i cosiddetti "morti", divenuti, dopo la morte del corpo fisico, abitanti permanenti delle sette sfere (o sottopiani) in cui viene suddiviso il mondo astrale.

Ai non umani appartengono le essenze elementali, dette anche "creature semi-intelligenti della luce astrale", i corpi astrali degli animali, gli spiriti di natura e i deva.

Gli artificiali costituiscono la classe più numerosa degli esseri che popolano le prime sfere, più prossime alla terra. Si tratta per la maggior parte di elementali prodotti inconsciamente dagli uomini, oppure deliberatamente da chi si occupa di magia. Un uomo che coltivi nella sua mente un desiderio, al quale rivolge spesso il suo pensiero, dà luogo ad una forma-pensiero. Questa si comporta come una creatura che vive nell’aura astrale e mentale di colui che l’ha generata e gli gravita attorno.
Vediamo ora un po’ più da vicino la natura e le caratteristiche di ognuna di queste categorie di abitanti astrali.

GLI UMANI

Umani incarnati - L’uomo comune, quando dorme, lascia a letto il suo corpo fisico, le cui funzioni vitali sono assicurate dalla presenza del doppio eterico che lo compenetra. Il suo Io, rivestito del corpo astrale, si trasferisce nella regione astrale che gli è più congeniale, la cui quota dipende dal grado di sviluppo psichico e/o spirituale del soggetto. Di solito gli umani, durante questi voli notturni spontanei, non vanno oltre la seconda sfera. Come vedremo meglio più avanti, con i voli coscienti si possono invece raggiungere tutti i livelli astrali, e andare oltre, ma solo a determinate condizioni.

GLI ABITANTI DEL MONDO ASTRALE di C.Splendore III Parte



Per approfondire leggi anche la Prima Parte      Clicca Qui...
Per approfondire leggi anche la Seconda Parte  Clicca Qui...

GLI ARTIFICIALI


Elementali artificiali - La vasta atmosfera di essenza elementale, che circonda la terra ed è ovunque diffusa nei piani astrale e mentale, sotto l’urto di pensieri, di sentimenti e di desideri, viene plasmata in forme che, come abbiamo visto, prendono il nome di forme-pensiero. La durata della forma-pensiero dipende dall’intensità dell’energia che l’ha forgiata, la nettezza dei contorni dipende dalla precisione con cui il pensiero è stato messo a fuoco e il colore è in relazione con la qualità del pensiero stesso: passionale, istintivo, intellettuale, devozionale, ecc.

Se ne deduce che i pensieri vaghi, inconcludenti e confusi, generati da menti poco evolute, sul piano astrale raccolgono attorno a sé ammassi indistinti di essenza elementale. Queste nubi astrali vagano qua e là, si attraggono a vicenda per affinità o aderiscono, sempre per affinità, ai corpi astrali delle persone la cui aura le attira. Dopo un certo tempo però, queste rozze creazioni, effimere e incoerenti, si disintegrano e tornano a far parte dell’atmosfera elementale.

Al contrario, i pensieri espressi in modo determinato danno luogo a figure dai contorni ben definiti, le cui forme possono essere assai varie, così come vari sono i pensieri umani. In questo caso si deve parlare di veri e propri esseri artificiali semi-intelligenti, noti come elementali-artificiali, i quali vivono una loro vita autonoma, che dura tanto più a lungo quanto più intensi sono stati i pensieri e i desideri che li hanno generati.

GLI ABITANTI DEL MONDO ASTRALE di C.Splendore -II Parte


Per approfondire leggi anche la Prima Parte Clicca Qui...


Corpi astrali degli animali - Anche gli animali, dopo il trapasso, si trasferiscono con il loro corpo astrale nelle prime sfere del mondo astrale. Nel libro della H. Schäfer: "Voci da un altro mondo", sono riprodotte le immagini di un cavallo bardato, di colombe e di gatti, trasmesse dall’aldilà e ricevute per televisione, a riprova del fatto che anche gli animali continuano a vivere.

I viaggiatori extra-somatici ci parlano di uccelli di varie specie, e di animali domestici che dividono la loro vita astrale con gli abitanti permanenti di quel mondo. Pare però che la loro permanenza in astrale sia di breve durata e, comunque, in relazione al grado di intelligenza da essi sviluppato. Gli animali domestici avrebbero una vita astrale più lunga di quella degli altri animali meno avanzati. Gli animali che sulla terra erano selvatici, in astrale perdono la loro aggressività e si comportano come animali domestici. Il mutamento della loro indole sarebbe dovuto al fatto che vengono meno i due fattori terreni caratteristici: il bisogno di cibo e la paura degli altri animali e dell’uomo. (Anthony Borgia: "More about life in the world unseen").

Spiriti di natura - Sul piano astrale e sui più alti livelli eterici del piano fisico, vivono gli spiriti di natura, che si dividono in quattro classi principali, a seconda dell’elemento abitato. Secondo la denominazione che ci è stata tramandata dalla letteratura medievale, gli spiriti della terra sono detti gnomi, quelli dell’acqua ondine, quelli dell’aria silfi e quelli del fuoco (etere) salamandre. Nella tradizione popolare sono noti con diversi nomi: fate, folletti, genii, elfi, fauni, ecc.. Hanno apparenza umana e piccole dimensioni. In condizioni ordinarie non sono visibili ad occhio umano ma, poiché la materia eterica dei loro corpi si trova ai limiti della visibilità, possono essere veduti (e fotografati) se si rivestono di materia fisica più densa, o se l’osservatore aumenta temporaneamente la sua sensibilità fino al punto di percepire le frequenze situate appena al di là dello spettro visibile, oppure se è dotato di facoltà chiaroveggenti. Queste creature degli elementi (da non confondere con gli elementali) sono i canali attraverso i quali le energie vitali si manifestano ed operano in seno alla materia fisica. Il loro lavoro consiste nel cooperare alla costruzione e alla crescita della controparte eterica degli organismi viventi dei quattro regni della natura, a cominciare dalla crescita dei sistemi cristallini.

domenica 21 novembre 2010

GUIDA AI SOGNI LUCIDI


1. Benvenuti a questa guida ai sogni lucidi, qui potete sapere perchè milioni di persone vogliono raggiungere la lucidità, come arrivarci e che cosa potete farne

2. La lucidità è uno stato di mente dove si diventa completamente coscienti che si sta sognando. La realisticità di questo stato può essere impressionante, poichè il vostro cervello è stato ingannato nel pensare che si è completamente svegli quando in effetti il vostro corpo è addormentato

3. Le attività in lucidità più popolari includono il volo, l'esplorazione di mondi del sogno, l' interagire con i personaggi del sogno, persino l' interrogare la vostra coscienza per acquisire consapevolezza personale. Infatti, l'unica cosa che limita che cosa potete fare è la vostra mente logica

venerdì 1 ottobre 2010

Considerazioni sul Viaggio Astrale


di Carlo Dorofatti

(tratto dal libro “Anima e Realtà”, di prossima pubblicazione con NEXUS)

Colgo l’occasione per sintetizzare alcuni concetti fondamentali sul fenomeno del viaggio astrale, visto che se ne parla molto. Il termine “astrale” – mutuato dalle tradizioni teosofiche - è piuttosto riduttivo: preferirei parlare di esperienze extra-corporee o, meglio, ancora ultra-corporee, preferendo immaginare che non si tratti tanto di un viaggio quanto di un’estensione di sé stessi e della propria sensibilità. La modalità con cui viene inteso, descritto e cavalcato oggi dalla superficialità tipica del new-age (passi l’ingenuità della parapsicologia degli anni ’60) mi lascia del tutto scettico.

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