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sabato 22 gennaio 2011

GLI ORBS ESISTONO, PAROLA DELLA NASA



Il Professore Klaus Heinemann (nella foto), un ricercatore della NASA, l’agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma chiaramente definito, cerchietto di luce, come una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei soggetti ripresi. 

Dapprima, gli è sembrata solo una coincidenza: come tutte le persone molto razionali, ha inizialmente presunto che le foto fossero difettose:

” Ho pensato che i cerchietti fossero causati da polvere, particelle sospese nell’aria, anomalie del flash, gocce di vapor d’acqua e così via” dice il Prof Heinemann. ‘Poi mi sono talmente incuriosito, che sono ritornato nella stanza dove le foto sono state scattate, nella speranza di trovare una spiegazione logica- come un specchio sullo sfondo- ma non trovai nulla”. 

Nè poté trovare alcun difetto nella macchina fotografica di sua moglie e, da scienziato con un’esperienza considerevole nelle sofisticate tecniche microscopiche d’esame della materia -fino a livelli di risoluzione atomica - possiamo esser certi che i suoi metodi furono più che rigidi.


Ancora confuso, Heinemann partì in quarta per scoprire che cos’altro avrebbe potuto causare i misteriosi cerchietti. Lui e sua moglie hanno così cominciato a scattare a vanvera centinaia di foto digitali, per vedere se fosse possibile ricreare i misteriosi cerchietti. In effetti riuscirono a farli comparire di nuovo, ma per quanto assurdo possa sembrare - solo se loro lo chiedevano-, le apparizioni diventavano visibili alla macchina fotografica! Hanno anche scoperto che questo metodo funziona particolarmente bene quando si fotografano raduni spirituali.

Cosa diamine stava succedendo? Di nuovo uno strano mal funzionamento di tipo tecnico sembrava la risposta ovvia. Tali anomalie accadono frequentemente nella fotografia digitale. Se, per esempio, si dà una lieve scossa ad una macchina fotografica durante lo scatto, specialmente con luce fioca, si può ottenere facilmente un’immagine duplice. 

Il Prof Heinemann ha nuovamente escluso un difetto tecnico perché egli era in grado di eliminare, grazie alle sue conoscenze, tutti i problemi comuni associato con la fotografia digitale- come particelle di polvere, goccioline d’acqua, riflessi ed un sacco di altre cause probabili, eppure gli Orbs di luce continuavano ad apparire. Più immagini riprendeva, più acquistava esperienza nello studio delle bizzarre proprietà di queste luci brillanti.

Heinemann ha condotto dozzine di esperimenti usando due macchine fotografiche poste su treppiedi, sotto condizioni controllate. In uno dei suoi primi tentativi ha scoperto che gli orbs possono muoversi molto velocemente, fino a 800 Km/h o anche più. Ha anche osservato che, scattando due foto contemporaneamente con due macchine fotografiche che inquadrano lo stesso oggetto, ma da due angolazioni diverse, l’orb appare solo in una delle due immagini riprese simultaneamente,come se gli Orbs, in qualche modo, avessero scelto su quale macchina fotografica apparire o se apparire su tutt’ e due! Alla fine, ad Heinemann è stata lasciata una sola conclusione: che stava indagando su una forma di intelligenza paranormale!

“Ritengo senza alcun dubbio, che i globuli di luce siano uno dei più significativi fenomeni al di fuori di questa realtà che l’umanità abbia mai visto” dice Heinemann. “Fin’ ora, c’è stata un’ enorme casistica aneddotica sul fatto che il mondo dello spirito esiste, ma ora ritengo che non c’è più nulla di aneddotico. Grazie alla tecnologia digitale, possiamo vederlo per la prima volta, dato che stiamo confrontandoci con un fenomeno non-fisico- benché reale.”

La tentazione, naturalmente, è di giubilare tali affermazioni come fandonie poichè molti Professori e colleghi di Heinemann considerano la sua ricerca una totale stupidaggine, ma un numero crescente di altri scienziati rispettabili rifiuta di rigettare l’ipotesi che gli Orbs di luce potrebbero offrire un’affascinante occhiata sull’ignoto. All’inizio di quest’anno, la prima conferenza mondiale sugli Orbs ha avuto luogo a Sedona,in Arizona, dove molti scienziati si sono fermamente dichiarati e convinti che si tratti d’un fenomeno paranormale genuino.

Le loro conclusioni, se corrette, possono avere implicazioni enormi sul nostro modo di vedere l’universo e sul ruolo che in esso giochiamo. Gli esperti dicono che solo perché qualcosa non è stato ancora scientificamente verificato, non vuol dire che non esiste. William Tiller, un fisico teorico che da ben 35 anni indaga su coscienza e materia alla Stanford Università, in California, ha ricordato alla conferenza che ciò che noi vediamo coi nostri occhi fisici comprende meno del 10 per cento dell’universo noto, perché la visione umana opera solo in una limitata regione dello spettro elettromagnetico.
Per esempio, sebbene sappiamo che esistono, non possiamo vedere le onde radio, anche se trasportano enormi quantitativi di informazioni.

Similmente, Miceal Ledwith, un professore di Teologia che per dieci anni è stato Presidente del Maynooth College alla National University of Ireland, ha ricordato agli scettici che quando, nel 1861, il Dr Ignaz Semmelweis aveva affermato che ci poteva essere un collegamento invisibile tra i chirurghi che non si lavavano le mani e l’alta incidenza di infezione dopo il parto, i suoi colleghi lo avevano preso in giro, sebbene quella fosse la prima evidenza di ciò che più tardi sarebbe divenuto noto come infezione batterica puerperale.

“Molte grandi scoperte storiche sono state messe in ridicolo inizialmente, ‘ ha detto Ledwith alla conferenza sugli Orbs. ‘Per me non c’è dubbio che il fenomeno degli Orbs è vero e merita di esser preso in seria considerazione. 

Non esistono solo poche foto di Orbs, che possono essere facilmente alterate, ma centinaio di migliaia, in tutto il mondo”, Ledwith, che è stato anche membro della Commissione Internazionale Teologica presso il Vaticano, ha infatti una raccolta di più di 100.000 foto di Orbs e continua:

“Essi si presentano in tutte le taglie, variando da alcuni millimetri a molti centimetri, a volte appaiono unici ed a volte a centinaia, in colori varianti dal bianco azzurro, al verde, rosa e dorato. Nel tempo ho capito che il lampo del flash è essenziale per catturarli, persino alla luce del giorno. Credo che questo dipenda dal fatto che gli orbs siano visibili grazie ad un fenomeno noto in Fisica come fluorescenza.
Il flash della macchina fotografica causa un processo di fluorescenza rendendo visibili gli Orbs”

Ledwith è ancora incerto su cosa questi Orbs possano essere davvero, ma non ha dubbi che si tratti di apparizione paranormali: “Credo che possono essere molte cose, come spiriti dei trapassati o, come alcuni Maestri spirituali affermano, spiriti in attesa di nascere in un corpo fisico, oppure rappresentare veicoli di altre intelligenze come spiriti della natura o esseri fatti di pura energia che non si sono mai incarnati in un corpo fisico. 

Ci sono centinaio di diversi tipi di orbs” Molti Scienziati credono che gli Orbs siano sfere d’energia plasma-simile, ma un’energia che può essere studiata con i normali strumenti di rilevazione, anche se sembra in possesso d’un certo grado di controllo sulla sua forma e sul suo aspetto.

Spesso gli Orbs possono essere fotografati più facilmente in luoghi dove è presente un’intensa energia mentale, come durante i raduni spirituali, dice Ledwith, che regolarmente li vede accanto alle mani o al apo dei guaritori, quasi facessero da assistenti nel processo di terapia spirituale Anna Donaldson è una fotografa freelance che ebbe l’incarico di scattare foto di Keith Watson, un Medium che stava aiutando le autorità ad indagare sulla scomparsa di Sara Payne, una bimba rapita sette anni fa, mentre giocava nel giardino dei nonni, nel Sussex.

La “battuta di caccia” prese inizio dal punto esatto in cui Sara era stata vista per l’ultima volta, perché il Medium aveva suggerito che lì sentiva qualcosa, ed infatti, quando le foto sono state sviluppate, un misterioso globo luminoso è apparso in una delle immagini. ‘Io non ho mai creduto a questa roba paranormale dice Anna, ‘però non ho riscontrato alcun difetto nella macchina fotografica, perchè ciò avrebbe causato immagini anomale in tutte le foto e non solo in alcune”.

Ancora scettica, Anna ha controllato i negativi e analizzato le immagini per cercarvi difetti tecnici, ma nuovamente non riusciva a trovare una risposta logica- fin quando un ricercatore del Paranormale le ha suggerito che le foto possono catturare l’aura delle persone. Nel caso allo studio, il colore bluastro degli Orbs suggeriva la presenza di uno spirito molto giovane e così Anna è andata in Grecia per fotografare il luogo preciso in cui un altro bambino era scomparso. Con suo enorme stupore, le fotografie evidenziarono nuovamente la presenza di un globo blu.

Il giorno dopo, non ancora pienamente convinta dato che pensava che si trattasse di un problema legato alle condizioni d’illuminazione, ne scattava altre, ottenendo lo stesso risultato, sebbene questa volta fossero visibili due orbs di colore arancione. ‘Ora so che avevo scattato foto di Orbs con tre macchine fotografiche diverse, in due paesi diversi, in tre giorni diversi: non c’è semplicemente nessuna possibilità che si tratti di un fatto casuale o d’un difetto tecnico’ dice Anna.

“Ancora non so che cosa pensare, ma suppongo che una macchina fotografica in grado di riprendere un’immagine a una velocita’ di 1/ 2.000 di secondo, è in grado di scoprire cose impossibili a vedersi ad occhio nudo.” E’ possibile che si trattasse degli spiriti dei bambini perduti?

Terri Caldwell, un guaritore di Belbroughton, nel Worcestershire, è fra quelli che si dicono convinti del fatto che gli orbs sono la manifestazione evidente di spiriti umani. ‘Per me, gli Orbs sono spiriti che semplicemente vanno in giro ad espletare le loro normali attività,’ dice Terri. ‘Io credo che tutti noi siamo spiriti che hanno un’esperienza fisica, e quando moriamo la nostra energia ,che si porta dietro tutte le informazioni su di noi, continua ad esistere.” Ma non tutti gli Studiosi sono convinti che sia proprio così.

Gary Schwartz, Professore di Psichiatria all’Università dell’Arizona, ha condotto molti esperimenti sugli Orbs con l’aiuto di esperti in Fisica Ottica, ed è rimasto scettico sull’argomento: “Ritengo che la stragrande maggioranza dei casi di cosiddetti Orbs è prontamente attribuita a fenomeni paranormali quando, in effetti, riflessi dispersi in ambienti incontrollati spesso producono immagini similari” ha detto al Congresso, ma questa affermazione non scoraggia Ledwith e soci, che ritengono il fenomeno troppo frequente per essere giudicato fasullo.

‘Gli Orbs fanno parte della realtà quotidiana, nè più ne meno di noi. Il loro mondo può essere tanto vero quanto il nostro, ma esiste su frequenze più elevate. Quando cambiamo canale sulla TV non facciamo altro che commutarci su una frequenza diversa che contiene informazioni diverse. E’ illogico pensare che ciò che non possiamo vedere non sia vero, solo perché l’occhio umano può ricevere una parte molto ristretta dello spettro luminoso. Molti animali possono vedere in zone spettrali precluse ai nostri occhi.

Il Professore Heinemann ha quindi concluso: “La ricerca sugli Orbs è solo agli inizi, ma le fotografie di queste emanazioni dello spirito ormai offrono un’evidenza mai come ora vicina alla prova scientifica - dell’esistenza di una realtà spirituale.

Fonti: Link Link

Tratto da: Link

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