Io trovo sempre stimolanti le persone che riescono a entusiasmarsi di qualcosa. Hanno un’idea elettrizzante di come organizzare diversamente il loro lavoro. E sono entusiaste di quest’idea che hanno avuto. Oppure sono in vacanza e osservano piene di entusiasmo lo stupendo paesaggio. Sono entusiaste di una sera che hanno trascorso in compagnia degli amici, divertendosi.
Si lasciano entusiasmare dalle strade nuove. E riescono a trascinare anche altri col loro entusiasmo. Allora tutto quello che vivono si trasforma in un’esperienza intensa. Si richiama allora l’attenzione degli altri sulla bellezza del sole che sbuca tra le nuvole, sulla meraviglia di questo monte che si erge sulla valle. Al contrario ci sono molte persone che non riescono più a entusiasmarsi per nulla. In vacanza continuano a girare, ma se si chiede loro come è andata, subito si ricordano che il cibo non era buono e che l’albergo lasciava molto a desiderare.
Hanno continuamente bisogno di impressioni dall’esterno per sentire se stesse, ma quanto più girano, quanto più denaro spendono per la loro vacanza, tanto minori sono le esperienze vive che fanno, tanto meno sentono la propria vita. Cercano la vita al di fuori di loro stesse perché dentro di loro sono senza vita, ma non permettono neppure che entri in loro ciò che sperimentano fuori. Perciò non riescono mai a vivere in maniera veramente intensa.
La parola tedesca Begeisterung ( entusiasmo) deriva da Geist (spirito). Nell’antico alto-tedesco il termine Geist indica eccitazione, commozione. Solamente nel secolo XVII il verbo begeistern compare col significato di animare, riempire di spirito. Le persone che sono capaci di entusiasmarsi si lasciano prendere da una parola, da uno sguardo, da un incontro, dal bosco che attraversano, da una montagna che conquistano. Si emozionano interiormente alla vista di un meraviglioso paesaggio.Si lasciano sradicare dal loro senso di distacco. Sono fuori di sé e sono tutte prese da ciò che stanno sperimentando. Qui i greci parlano di estasi (essere fuori di sé) e di entusiasmo (essere in Dio). Riuscire ad entusiasmarsi quindi vuol dire, in definitiva, lasciarsi attirare in Dio che si incontra in tutto: nella creazione, nell’essere umano, in ogni parola, nella musica, nell’arte. E soltanto in Dio io sperimento tutto il mistero di una persona, della natura e dell’arte. Allora mi si dischiude ogni profondità. In tutto alla fine, io entro in contatto con Dio.
Le persone che sono capaci di entusiasmarsi possono trascinare con se anche altri. Da loro esce vita. Assieme a loro non si passa la sera in piagnistei per questo e per quello. Sono persone che sprizzano entusiasmo. Hanno idee e vogliono che noi ne siamo entusiasti. Riescono a raccontare con entusiasmo quello che hanno vissuto. E già questo porta vitalità e freschezza. Il dialogo con loro non si trascina in uno stanco chiacchiericcio. E’ sempre stimolante. Nascono idee sempre nuove, progetti nuovi. Allora viene risvegliata in noi la voglia di vivere. D’improvviso ci viene voglia di andare a questo concerto, di visitare questa mostra, di fare questo sentiero. Persone del genere ci vivificano e ci riempiono di spirito.
Ti auguro che l’angelo dell’entusiasmo possa renderti capace di entusiasmarti, di lasciarti prendere da ciò che incontri, da ciò che vivi, da ciò che sei. E ti auguro di riuscire a entusiasmare gli altri, di riuscire a coinvolgerti in un’idea, in un progetto, di poterli animare e riempire di spirito. Allora l’angelo dell’entusiasmo ti donerà la voglia di vivere e trasformerà anche te in un angelo dell’entusiasmo per le persone che incontri .
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