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venerdì 3 dicembre 2010

Temazcal -Lo svolgimento di Eleazar Ollinatl Contreras.



Lo svolgimento.

Prima di entrare alla capanna, viene spalmato nel nostro corpo il succo di una pianta grassa, l’aloe viene applicata per tutto il corpo, è conveniente anche che prima di entrare, (4 ore circa) di bere una spremuta di frutta e di stare a digiuno, per incominciare da prima il processo di purificazione.

Conosciuto anche come “La capanna degli Anziani Rocce”. Si usano delle pietre che con la sua solidificazione permette che il calore rimanga in loro, così come all’inizio della sua formazione proprio all’interno della Madre Terra in qui una volta usciti in superficie si hanno solidificato. Il ricordo nella loro memoria, il processo tre fuoco e terra, una volta riscaldate sempre in un modo cerimoniale, a modo di riattivare il calore interno, diventa una cerimonia del Fuoco Sacro. Una volta che vengono riscaldate vengono portate dentro della capanna e lasciate in un buco nel centro, questo punto viene a rappresentare l’ombelico di Tonantzin-Lupe. Lì vengono lasciate mentre intorno al loro si trovano le persone in cerchio per riceverli con delle piante aromatiche e copal.


Le piante e il copal vengono usati per ringraziare e benedire la vita; il cedro, la salvia, il palo dolce, il romero, ecc. Vengono offerte sopra le pietre roventi, così il fuoco permette l’uscita della loro essenza che sarà assorbita, respirata e impregnata in noi dentro della capanna.

La porta viene chiusa a modo di poter respirare l’aroma, così poter incominciare con tutti i partecipanti a condividere il mistero dell’oscurità interiore, un momento di profondo collegamento da noi stessi verso l’universo.

Se incomincia rovesciare l’acqua con l’essenze sopra le pietre per ricevere la benedizione del rientro nel grembo materno, nel nostro inconscio viene risvegliato un ricordo. L’acqua, una volta rovesciata al centro, esce dalle pietre in modo più leggero, trasformata in vapore e riempie l’atmosfera della capanna.

Quando l’area si mescola con il vapore divenne un cambiamento delle nostre sensazioni, allora che è possibile respirare l’antica conoscenza insieme alla medicina. A questo momento noi li chiamiamo la memoria del primo alito, la memoria del primo attimo in qui siamo arrivati sulla terra.

Questo incontro è una delle cerimonie più antiche che abbiamo, è il luogo da dove noi possiamo ricevere i consigli dei nostri antenati, i messaggi del nostro compito nella vita, di come condurre la nostra grande opera, di come eseguire la nostra vita.

All’interno ci sono delle preghiere da condividere, per guidare e anche i canti, tamburi e sonagli per portare avanti il nostro rituale, per poter lasciare delle cose che noi no abbiamo bisogno, per alleggerire il nostro pellegrinaggio, per ricevere ciò che siamo venuti a cercare e nel contempo, per osservare il percorso dell’universo.




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