Che cos'è il Terraforming? “Terraforming è un vocabolo usato per indicare un processo di ingegneria planetaria, consistente nel modificare le condizioni ambientali di un corpo celeste per renderlo abitabile dall’uomo. Il termine fu introdotto nel 1942 all’interno del romanzo di fantascienza Seetee ship ("L’astronave di antimateria") da Jack Willliamson (nato nel 1908) che lo usò nuovamente a più di mezzo secolo di distanza in "Terraforming Earth". La nozione di Terraforming è stata comunque adottata anche da astronomi/esobiologi, come Carl Sagan che, appassionato di fantascienza, lesse presumibilmente il romanzo di Williamson. Al "terraforming" Sagan dedicò la sua tesi di dottorato e riprese poi il concetto in varie opere”.
La spiegazione del Terraforming tratta dall’"Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia" ci offre un appiglio per investigare l’annosa questione “scie chimiche” da un’angolazione sui generis. Osservazioni, ricerche, studi... ci hanno condotto ad ipotizzare che, dietro l’infame operazione, si nascondano molto più che semplici obiettivi di controllo climatico e di predominio economico. Rady Ananda, nell’articolo "Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno", scrive: “Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente. Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta”.
Davvero l’accento batte sulla trasformazione del pianeta: è un cambiamento parallelo alla mutazione antropologica che vede appunto gli uomini in modo lento, ma irreversibile mutati in esseri bionici. Assistiamo ad una spaventosa metamorfosi dell’ambiente, una metamorfosi il cui carattere distintivo è l’artificialità o, per lo meno, l’ibridazione tra elementi inorganici e forme organiche. L’etere è permeato di onde elettromagnetiche, l’aria, l’acqua, il cibo sono pieni di nanostrutture, molte piante ed animali sono ormai transgenici: la natura ha assunto un’essenza bio-tecnologica. La geo-ingegneria ha invaso tutti gli angoli del pianeta, la tecnologia ha creato delle protesi alla mente. Gli uomini sono automi. L’automazione di un mondo controllato consuona con la meccanicità delle reazioni e dei comportamenti.
Si potrebbe pensare che l’uomo stia diventando una creatura basata sul silicio, su parametri genetici “alieni”: è in atto un terraforming, ma al contrario? Le condizioni degli ecosistemi vengono progressivamente adattate ad esigenze non umane, ad una specie incrociata o ad una genia straniera (forse tecnologica o bionica, una specie di Intelligenza artificiale, come quella raffigurata da Philip K. Dick nei suoi visionari racconti).
Almeno due fenomeni, in tale ottica, vanno riletti: il Morgellons e le misteriose piogge di sangue. Il Morgellons pare un incidente di percorso più che una malattia deliberatamente provocata: essa sembra essere la sintomatologia di un rigetto (nanopatologia) di fronte ad un’aggressione nanotecnologica. Nei soggetti in cui questa affezione non si conclama le nanostrutture restano quiescenti fino a quando un impulso elettromagnetico mirato non provocherà la trasformazione?
Nell'estate del 2001 a Kerala, nell'India sud orientale, subito dopo un misterioso boato, cadde una pioggia di colore tra il rosa ed il rossastro. La notizia fu pubblicata nell'aprile del 2006 sulla rivista “Astrophysics and space science” in un articolo intitolato “La pioggia rossa di Kerala e la sua possibile origine extraterrestre”. Godfrey Louis, ordinario di Fisica teorica ed applicata all'Università “Mahatma Gandhi”, analizzò al microscopio ed a diverse temperature campioni dell'anomala pioggia, scoprendovi cellule con spessi pareti rosse. Queste cellule, prive di D.N.A., contenevano idrogeno, silicio, ossigeno, carbonio ed alluminio. Inoltre Louis, sottoponendo il materiale a differenti emissioni di raggi UV, rilevò picchi variabili di autofluorescenza, fenomeno riscontrabile nelle cellule biologiche, sebbene le cellule "aliene" siano prive di proteine.
Insomma, pare che ci si trovi di fronte ad un rompicapo, poiché le cellule di Kerala paiono qualcosa di intermedio tra inorganico ed organico. E' significativo che esse includano il silicio. Il silicio è l'unico elemento in grado di generare, come il carbonio, catene complesse e può essere adoperato per creare dei sistemi neuronali e cerebrali di tipo artificiale o meglio, dei sistemi in cui il confine tra biologico ed elettronico è assai sfumato. Il silicio è in grado di immagazzinare energia (non a caso, i pannelli fotovoltaici di nuova generazione sono costruiti con celle di silicio) e di condurre l'elettricità.
Da non trascurare un altro "mattoncino" delle cellule di Kerala, l'alluminio, uno fra gli elementi peculiari delle scie tossiche.
Considerando gli elementi chimici e le particolarità delle cellule indiane, viene da pensare che, se esse non sono di origine esogena, la loro struttura chimica e la loro ratio siano state in parte riprodotte in laboratori militari per creare composti cross over, inorganico-organico, materiali artificiali, ma bio-compatibili come quelli reperiti nel materiale di ricaduta delle chemtrails.
L'accostamento carbonio-silicio richiama alla mente uno dei sinistri progetti del governo occulto: è un piano volto a determinare un passaggio della specie umana dalla matrice carbonio alla matrice carbonio-silicio. Questa graduale metamorfosi sembra uno degli scopi ultimi dell’operazione di aerosol clandestino, ma pare anche concomitante con un adattamento dei biomi ad un’intrusione. Nella Terra del futuro convivrà una razza esogena in un ambiente, opportunamente predisposto, con i discendenti transgenici ed ibridi del Sapiens Sapiens? Questi ultimi formeranno una classe di lavoratori sterili (la sterilità sia maschile sia femminile è un problema sempre più grave) alle dipendenze di Altri? Lo scenario qui prospettato richiama la situazione descritta da Aldous Huxley in "Brave new world": gli schiavi, docili ed apatici, sono al servizio delle élites in una società ipertecnologica.
Dal risveglio della coscienza e dall’azione di ognuno di noi dipende se il tetro futuro qui scorciato è solo un momentaneo timore o il destino che attende l’umanità.
La spiegazione del Terraforming tratta dall’"Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia" ci offre un appiglio per investigare l’annosa questione “scie chimiche” da un’angolazione sui generis. Osservazioni, ricerche, studi... ci hanno condotto ad ipotizzare che, dietro l’infame operazione, si nascondano molto più che semplici obiettivi di controllo climatico e di predominio economico. Rady Ananda, nell’articolo "Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno", scrive: “Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente. Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta”.
Davvero l’accento batte sulla trasformazione del pianeta: è un cambiamento parallelo alla mutazione antropologica che vede appunto gli uomini in modo lento, ma irreversibile mutati in esseri bionici. Assistiamo ad una spaventosa metamorfosi dell’ambiente, una metamorfosi il cui carattere distintivo è l’artificialità o, per lo meno, l’ibridazione tra elementi inorganici e forme organiche. L’etere è permeato di onde elettromagnetiche, l’aria, l’acqua, il cibo sono pieni di nanostrutture, molte piante ed animali sono ormai transgenici: la natura ha assunto un’essenza bio-tecnologica. La geo-ingegneria ha invaso tutti gli angoli del pianeta, la tecnologia ha creato delle protesi alla mente. Gli uomini sono automi. L’automazione di un mondo controllato consuona con la meccanicità delle reazioni e dei comportamenti.
Si potrebbe pensare che l’uomo stia diventando una creatura basata sul silicio, su parametri genetici “alieni”: è in atto un terraforming, ma al contrario? Le condizioni degli ecosistemi vengono progressivamente adattate ad esigenze non umane, ad una specie incrociata o ad una genia straniera (forse tecnologica o bionica, una specie di Intelligenza artificiale, come quella raffigurata da Philip K. Dick nei suoi visionari racconti).
Almeno due fenomeni, in tale ottica, vanno riletti: il Morgellons e le misteriose piogge di sangue. Il Morgellons pare un incidente di percorso più che una malattia deliberatamente provocata: essa sembra essere la sintomatologia di un rigetto (nanopatologia) di fronte ad un’aggressione nanotecnologica. Nei soggetti in cui questa affezione non si conclama le nanostrutture restano quiescenti fino a quando un impulso elettromagnetico mirato non provocherà la trasformazione?
Nell'estate del 2001 a Kerala, nell'India sud orientale, subito dopo un misterioso boato, cadde una pioggia di colore tra il rosa ed il rossastro. La notizia fu pubblicata nell'aprile del 2006 sulla rivista “Astrophysics and space science” in un articolo intitolato “La pioggia rossa di Kerala e la sua possibile origine extraterrestre”. Godfrey Louis, ordinario di Fisica teorica ed applicata all'Università “Mahatma Gandhi”, analizzò al microscopio ed a diverse temperature campioni dell'anomala pioggia, scoprendovi cellule con spessi pareti rosse. Queste cellule, prive di D.N.A., contenevano idrogeno, silicio, ossigeno, carbonio ed alluminio. Inoltre Louis, sottoponendo il materiale a differenti emissioni di raggi UV, rilevò picchi variabili di autofluorescenza, fenomeno riscontrabile nelle cellule biologiche, sebbene le cellule "aliene" siano prive di proteine.
Insomma, pare che ci si trovi di fronte ad un rompicapo, poiché le cellule di Kerala paiono qualcosa di intermedio tra inorganico ed organico. E' significativo che esse includano il silicio. Il silicio è l'unico elemento in grado di generare, come il carbonio, catene complesse e può essere adoperato per creare dei sistemi neuronali e cerebrali di tipo artificiale o meglio, dei sistemi in cui il confine tra biologico ed elettronico è assai sfumato. Il silicio è in grado di immagazzinare energia (non a caso, i pannelli fotovoltaici di nuova generazione sono costruiti con celle di silicio) e di condurre l'elettricità.
Da non trascurare un altro "mattoncino" delle cellule di Kerala, l'alluminio, uno fra gli elementi peculiari delle scie tossiche.
Considerando gli elementi chimici e le particolarità delle cellule indiane, viene da pensare che, se esse non sono di origine esogena, la loro struttura chimica e la loro ratio siano state in parte riprodotte in laboratori militari per creare composti cross over, inorganico-organico, materiali artificiali, ma bio-compatibili come quelli reperiti nel materiale di ricaduta delle chemtrails.
L'accostamento carbonio-silicio richiama alla mente uno dei sinistri progetti del governo occulto: è un piano volto a determinare un passaggio della specie umana dalla matrice carbonio alla matrice carbonio-silicio. Questa graduale metamorfosi sembra uno degli scopi ultimi dell’operazione di aerosol clandestino, ma pare anche concomitante con un adattamento dei biomi ad un’intrusione. Nella Terra del futuro convivrà una razza esogena in un ambiente, opportunamente predisposto, con i discendenti transgenici ed ibridi del Sapiens Sapiens? Questi ultimi formeranno una classe di lavoratori sterili (la sterilità sia maschile sia femminile è un problema sempre più grave) alle dipendenze di Altri? Lo scenario qui prospettato richiama la situazione descritta da Aldous Huxley in "Brave new world": gli schiavi, docili ed apatici, sono al servizio delle élites in una società ipertecnologica.
Dal risveglio della coscienza e dall’azione di ognuno di noi dipende se il tetro futuro qui scorciato è solo un momentaneo timore o il destino che attende l’umanità.
Immagina il declino degli animali impollinatori, api, farfalle e pipistrelli, che deriva dall’esistenza di migliaia di ettari di alberi tossici, geneticamente ingegnerizzati affinché ogni cellula possa emanare pesticidi dalla chioma alle radici. Immagina un mondo senza insetti impollinatori, senza animali capaci di disperdere semi, senza la microflora e microfauna dei suoli. Sarebbe una foresta silenziosa, uccisa, aliena.
Non sorprende che Vandana Shiva incalzi sulla biotecnologia: “Questa non è vita tecnologica: è scienza morta”.
Le foreste geneticamente ingegnerizzate sono un olocausto per la natura. Un documentario molto premiato del 2005 (“A silent forest: the growing threat, genetically engineered trees”) ne illustra i dettagli. La direttrice di “Global Justice Ecology Project”, Ann Petermann, definisce il tema: “Gli alberi geneticamente ingegnerizzati sono la più grande minaccia per le superstiti foreste del mondo dopo l’invenzione della motosega”.
Jim Higtower le considera “selvaggiamente invasive, infiammabili in modo esplosivo e con una sete insaziabile di acque sotterranee”. "Se piantare una sterile foresta killer non è abbastanza mostruoso, alcuni alberi geneticamente modificati saranno capaci di contaminare le altre specie naturali. Il polline di un albero può viaggiare per più di 600 miglia, stando ad un modello elaborato dalla Duke University”, ha riferito la Petermann nel 2006. Un altro studio ha trovato il polline di un pino lontano 400 miglia dalla più vicina pineta. Quest’anno, uno scienziato fu sorpreso nel trovare semi vitali 25 miglia lontano nel mare. "Alberi sterili sarebbero anche in grado di diffondere i propri semi transgenici attraverso la moltiplicazione vegetativa", osserva la Petermann. A differenza di quanto avviene tra gli animali, essere sessualmente sterile non esclude la riproduzione quando si tratta di piante.
La contaminazione da organismi geneticamente modificati si è verificata in tutto il mondo, come documentato da G.M. Watch e da G.M. Contamination Register (tra gli altri). Questa tecnologia non può essere arginata. Gli organismi geneticamente modificati sono dominanti rispetto alle specie naturali e potranno modificare per sempre la Terra e le piante naturali.
A proposito, l'ultima partita di alberi geneticamente modificati approvati - 200.000 eucalipti per sette stati del sud (Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida e South Carolina) è stata progettata per essere tollerante al freddo. Una causa legale è stata intentata per impedire l'approvazione di questo piano.
Alterare chimicamente l'atmosfera per raffreddare il pianeta.
Non solo esistono le potenze che alterano geneticamente gli alberi, le colture alimentari e gli animali, ma i governi stanno anche alterando chimicamente l'atmosfera. Nel 1976, le Nazioni Unite avevano vietato ogni ostile modificazione ambientale, dopo che un reporter investigativo, Jack Anderson, aveva scoperto il suo impiego in Vietnam, Laos e Cambogia. Il prossimo mese, ottobre 2010, le Nazioni Unite voteranno una risoluzione per fermare tutte le attività ENMOD.
Mentre il pensiero poliziesco etichetta le scie chimiche come una "teoria della cospirazione," è improbabile che l'organismo scientifico delle Nazioni Unite chieda la loro cessazione sulla base di una fiction.
Chi è interessato a prove scientifiche e giuridiche può leggere le fonti in un mio pezzo sulla geoingegneria atmosferica. Il cambiamento climatico è ancora in discussione, soprattutto dopo che la University of East Anglia è stata “beccata” nella pubblicazione di dati falsi che mostravano temperature in aumento. Errori significativi si rintracciano anche in una relazione dell'Internetional Panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (I.P.C.C.), dove è anche affermata un'altra falsità, ossia che i ghiacciai dell’Himalaya si sarebbero sciolti entro il 2035. [...] La temperatura del pianeta è stata dipinta come troppo calda e così i ricchi e potenti vogliono raffreddare il pianeta. Se lo faranno, gli alberi in grado di tollerare il freddo sopravvivranno.
I governi stanno compiendo attività per alterare la chimica dell'idrosfera. Ferve il dibattito su come la distribuzione di ferro negli oceani possa rimuovere il biossido di carbonio dall'atmosfera ufficialmente per raffreddare il pianeta. Tuttavia sono sistemi che generano ingenti profitti ed è per questo motivo che i responsabili politici ancora sostengono i programmi di idro-ingegneria (shiptrails).
Oltre alle attività di geo-ingegneria, anche le industrie contribuiscono a contaminare fiumi e mari. Da oltre un secolo, stiamo avvelenando gli ecosistemi con sostanze chimiche tossiche che finiscono nei nostri torrenti, nei laghi e negli oceani. L'agricoltura "convenzionale" e le imprese manifatturiere ci stanno uccidendo.
Le società traggono cospicui guadagni da questo, naturalmente, con l'avallo dei governi. L'esempio più recente riguarda la B.P. dalla cui piattaforma petrolifera in seguito ad un incidente(?) sono stati riversati almeno due milioni di galloni di petrolio nel Golfo del Messico. Questo è avvenuto ironicamente il giorno dopo quello dedicato alla Terra (Earth Day). Sono stati poi usati dei solventi tossici che consentono al greggio di penetrare più facilmente negli organismi marini e che interferiscono con i batteri che si nutrono di oro nero.
Essi stanno distruggendo un oceano, ma il Senato statunitense sta garantendo alla B.P. una totale impunità. [...]
Questo scempio accade in tutto il mondo. Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente.
Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta.
Non sorprende che Vandana Shiva incalzi sulla biotecnologia: “Questa non è vita tecnologica: è scienza morta”.
Le foreste geneticamente ingegnerizzate sono un olocausto per la natura. Un documentario molto premiato del 2005 (“A silent forest: the growing threat, genetically engineered trees”) ne illustra i dettagli. La direttrice di “Global Justice Ecology Project”, Ann Petermann, definisce il tema: “Gli alberi geneticamente ingegnerizzati sono la più grande minaccia per le superstiti foreste del mondo dopo l’invenzione della motosega”.
Jim Higtower le considera “selvaggiamente invasive, infiammabili in modo esplosivo e con una sete insaziabile di acque sotterranee”. "Se piantare una sterile foresta killer non è abbastanza mostruoso, alcuni alberi geneticamente modificati saranno capaci di contaminare le altre specie naturali. Il polline di un albero può viaggiare per più di 600 miglia, stando ad un modello elaborato dalla Duke University”, ha riferito la Petermann nel 2006. Un altro studio ha trovato il polline di un pino lontano 400 miglia dalla più vicina pineta. Quest’anno, uno scienziato fu sorpreso nel trovare semi vitali 25 miglia lontano nel mare. "Alberi sterili sarebbero anche in grado di diffondere i propri semi transgenici attraverso la moltiplicazione vegetativa", osserva la Petermann. A differenza di quanto avviene tra gli animali, essere sessualmente sterile non esclude la riproduzione quando si tratta di piante.
La contaminazione da organismi geneticamente modificati si è verificata in tutto il mondo, come documentato da G.M. Watch e da G.M. Contamination Register (tra gli altri). Questa tecnologia non può essere arginata. Gli organismi geneticamente modificati sono dominanti rispetto alle specie naturali e potranno modificare per sempre la Terra e le piante naturali.
A proposito, l'ultima partita di alberi geneticamente modificati approvati - 200.000 eucalipti per sette stati del sud (Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida e South Carolina) è stata progettata per essere tollerante al freddo. Una causa legale è stata intentata per impedire l'approvazione di questo piano.
Alterare chimicamente l'atmosfera per raffreddare il pianeta.
Non solo esistono le potenze che alterano geneticamente gli alberi, le colture alimentari e gli animali, ma i governi stanno anche alterando chimicamente l'atmosfera. Nel 1976, le Nazioni Unite avevano vietato ogni ostile modificazione ambientale, dopo che un reporter investigativo, Jack Anderson, aveva scoperto il suo impiego in Vietnam, Laos e Cambogia. Il prossimo mese, ottobre 2010, le Nazioni Unite voteranno una risoluzione per fermare tutte le attività ENMOD.
Mentre il pensiero poliziesco etichetta le scie chimiche come una "teoria della cospirazione," è improbabile che l'organismo scientifico delle Nazioni Unite chieda la loro cessazione sulla base di una fiction.
Chi è interessato a prove scientifiche e giuridiche può leggere le fonti in un mio pezzo sulla geoingegneria atmosferica. Il cambiamento climatico è ancora in discussione, soprattutto dopo che la University of East Anglia è stata “beccata” nella pubblicazione di dati falsi che mostravano temperature in aumento. Errori significativi si rintracciano anche in una relazione dell'Internetional Panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (I.P.C.C.), dove è anche affermata un'altra falsità, ossia che i ghiacciai dell’Himalaya si sarebbero sciolti entro il 2035. [...] La temperatura del pianeta è stata dipinta come troppo calda e così i ricchi e potenti vogliono raffreddare il pianeta. Se lo faranno, gli alberi in grado di tollerare il freddo sopravvivranno.
I governi stanno compiendo attività per alterare la chimica dell'idrosfera. Ferve il dibattito su come la distribuzione di ferro negli oceani possa rimuovere il biossido di carbonio dall'atmosfera ufficialmente per raffreddare il pianeta. Tuttavia sono sistemi che generano ingenti profitti ed è per questo motivo che i responsabili politici ancora sostengono i programmi di idro-ingegneria (shiptrails).
Oltre alle attività di geo-ingegneria, anche le industrie contribuiscono a contaminare fiumi e mari. Da oltre un secolo, stiamo avvelenando gli ecosistemi con sostanze chimiche tossiche che finiscono nei nostri torrenti, nei laghi e negli oceani. L'agricoltura "convenzionale" e le imprese manifatturiere ci stanno uccidendo.
Le società traggono cospicui guadagni da questo, naturalmente, con l'avallo dei governi. L'esempio più recente riguarda la B.P. dalla cui piattaforma petrolifera in seguito ad un incidente(?) sono stati riversati almeno due milioni di galloni di petrolio nel Golfo del Messico. Questo è avvenuto ironicamente il giorno dopo quello dedicato alla Terra (Earth Day). Sono stati poi usati dei solventi tossici che consentono al greggio di penetrare più facilmente negli organismi marini e che interferiscono con i batteri che si nutrono di oro nero.
Essi stanno distruggendo un oceano, ma il Senato statunitense sta garantendo alla B.P. una totale impunità. [...]
Questo scempio accade in tutto il mondo. Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente.
Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta.
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