MICHELA MERCENARO Docente di Bioetica e Morale presso la Cambridge University di Roma. Consulente Giuridico. Docente di Antropologia e Storia delle Religioni presso la Lusep. Studiosa di teologia, esoterismo e religioni animistiche. |
"Quando dicono che il Terzo Segreto non contiene elementi apocalittici secondo me mentono, perchè apocalittico puo' essere anche la scomparsa della Religione Cristiana..."
Una premessa, per chi non conosca Michela Mercenaro, alla quale la stampa nazionale e il palcoscenico del Maurizio Costanzo Show hanno dato ampio risalto negli ultimi tempi. Inquadrare questa straordinaria persona non è facile. Creatura che incarna l'unione perfetta tra maschile e femminile, essere androgino, questo è la professoressa Mercenaro. Questa la sua esperienza, che alla maggior parte di noi è negata. Entrata giovanissima in convento, fu introdotta a studi "eccellenti" sotto l'attenta guida di "eminenze grigie" di diversi ordini monastici. In quegli anni, il suo insegnamento prevedeva la frequentazione degli archivi segreti del Vaticano, dove ebbe modo di sviluppare la conoscenza della teologia e dei "misteri della fede" consultando volumi il cui accesso è limitato ai soli iniziati della Chiesa.
Trascorsi undici anni come "don Michele", lasciato l'abito talare di sua volontà, decise di vivere la sua vita da donna. Ora è Michela, che in chiesa si è unita in matrimonio con il suo amato compagno, Antonio, con l'approvazione del Tribunale Ecclesiastico di Roma. Dotata di una memoria prodigiosa, apprezzata consulente teologica, Michela Mercenaro vive in Sardegna e, grazie alle sue particolari capacità di sensitiva psichica, collabora da anni alle indagini di complicati e delicati casi giudiziari, in qualità di consulente giuridico dell'undicesima sezione del Tribunale Civile di Roma.
Michela, quando hai iniziato a sentire la vocazione religiosa che ti ha portato a vivere seguendo le regole monastiche e a penetrare all'interno dei misteri della Chiesa?
Molto presto; andavo all'asilo e, piuttosto che giocare con gli altri bambini, preferivo isolarmi nella cappella a pregare. Ed è lì che le suore mi trovavano, tutti i giorni, intenta a parlare con un'entità invisibile, quella che io potrei chiamare "un amico virtuale". Naturalmente, vista l'età, non ricordo nulla, ma la sorella mi raccontò che ero circondata da varie luci e che addirittura stavo in elevazione. Non vorrei fosse stata un'allucinazione, non posso confermarlo personalmente, ma pare che fossi sollevata da terra e mi rivolgessi al tabernacolo, parlavo con Colui che, in altre religioni, verrebbe definito "Colui che sta nel suo luogo, nell'arcana arcanorum, il luogo del tempio, nell'ara". Chiedevo a quel "qualcuno" come mai non venisse a giocare con me, dato che non giocavo con gli altri bambini.
Durante il tuo primo intervento al "Maurizio Costanzo Show" hai dichiarato di essere una delle poche persone ammesse alla lettura di libri considerati "spiritualmente pericolosi". Di quale tipo di testi si trattava?
Tantissimi testi, libri pazientemente ricopiati dai monaci benedettini, i grandi trascrittori della Chiesa. A loro veniva affidata la preservazione del sapere, non la ricerca. Secondo i benedettini, infatti, non vi è progresso nella storia della conoscenza, ma una mera e costante sublime ricapitolazione. Sono coloro che poi hanno fatto i molti testi che oggi la Chiesa vanta, rilegati elegantemente in pelle, in cuoio, con le borchie, ed erano vere e proprie miniature anche a colori. Molti di questi testi segreti e proibiti provenivano dalla biblioteca di Alessandria d'Egitto, scampati all'incendio che la distrusse. Con quel disastro si perse un patrimonio di cultura inestimabile per l'intera umanità, ma quello che fu salvato e conservato, i monaci cercavano di preservarlo dall'usura del tempo ritrascrivendolo, in modo che non andasse perduto. Alcuni di questi libri disquisivano sulle origini dell'uomo, in altri, antichissimi, c'erano le nozioni della grande e piccola circolazione sanguigna, disegni dettagliati dello sviluppo dei feti dei gemelli, passo dopo passo, nell'utero materno. Solo nel tardo Medioevo ai pittori fu permesso di ritrarre le fasce muscolari e gli organi interni, ma in quelle pagine tutto era già svelato perfettamente. Erano letture "spiritualmente pericolose", innanzitutto perchè contenevano verità incredibilmente profonde che avrebbero potuto farci dubitare delle nozioni fino a quel momento raccontate, e perfino dell'onnipotenza della parola di Dio. Se quei testi fossero finiti in mano di saggi e persone che andavano affermando le proprie verità, avrebbero dato loro un'arma per mettere in dubbio le nozioni già sostenute dalle religioni. Cosa sarebbe accaduto se, per colpa di libri di questo tipo, anche i saggi avessero potuto affermare essi stessi che le verità non erano esattamente quelle che si raccontavano, ma altre? Si sarebbe potuti arrivare a discutere qualsiasi cosa, perfino la parola di Dio, a non avere più quel famoso "timor di Dio" tanto bene amministrato dalla religione e quindi, senza timor di Dio non c'era più motivo di avere paura, e senza la paura non ci sarebbe stata più la fede, senza la paura del Demonio non ci sarebbe stata più neanche stata la necessità del timor di Dio. Questo viene ben occultato e tenuto lontano dalle masse. La Chiesa ha sempre teso ad uccidere la conoscenza, perchè con tanta conoscenza cade la paura. In realtà anche nel libro dell'Apocalisse di San Giovanni apostolo ai libri della Genesi, le verità vengono raccontate sotto forma di storie molto pittoresche e allegoriche. Voglio dire, dal fatto che la Bibbia dice che a tentare l'uomo fosse stato il serpente adamico, al fatto che oggi la scienza ha scoperto che il codice genetico dell'uomo è elicoidale, a forma di serpente, ci vuole poco a capire cosa è nascosto tra le righe del libro della Genesi.
Cosa puoi dirci del Terzo Segreto di Fatima? è vero che parla di una crisi intestina della Chiesa?
Sembra che da quando se ne è iniziato a parlare tutti conoscano il Segreto di Fatima, e questo mi fa ridere. Il segreto continuerà ad essere prepotentemente tale, e la Chiesa lo custodisce molto bene. Ma vedete, all'interno della Chiesa ci sono svariate fazioni. Camuffati sotto l'abito talare di preti apparentemente buoni e sereni c'è una vera e propria sorta di egregori, che seguono la tradizione storico-gnostica del Cristo, e sono arrabbiatissimi perchè il Papa - o chi per lui - non ha svelato il Terzo Segreto di Fatima. Questo gruppo si sta riorganizzando per far sì che, invece, il reale contenuto del segreto, che non è stato rivelato, si realizzi. Questo equivarrebbe, nella mia opinione, a un nuovo scisma. Uno scisma che metterà i fratelli di Roma l'uno contro l'altro: Vescovi contro Vescovi, Cardinali contro Cardinali, questi ultimi contro il Papa, perchè qualcuno vorrà raccontare agli uomini quali sono realmente le verità che gli interessano, mentre altri si opporranno, perchè hanno ancora la mania del dogma e del "segretismo". Quindi ci sarà una vera e propria guerra aperta. A quanto si dice, siamo all'ultimo Papa, poichè pare che, dopo Wojtyla, la storia della Chiesa Cattolica Apostolica Romana avrà un epilogo, o cadrà comunque nel buio a causa di questa nuova Babele che si creerà proprio all'interno della Chiesa: tutti parleranno la stessa lingua, ma nessuno si comprenderà più.
Sembra che da quando se ne è iniziato a parlare tutti conoscano il Segreto di Fatima, e questo mi fa ridere. Il segreto continuerà ad essere prepotentemente tale, e la Chiesa lo custodisce molto bene. Ma vedete, all'interno della Chiesa ci sono svariate fazioni. Camuffati sotto l'abito talare di preti apparentemente buoni e sereni c'è una vera e propria sorta di egregori, che seguono la tradizione storico-gnostica del Cristo, e sono arrabbiatissimi perchè il Papa - o chi per lui - non ha svelato il Terzo Segreto di Fatima. Questo gruppo si sta riorganizzando per far sì che, invece, il reale contenuto del segreto, che non è stato rivelato, si realizzi. Questo equivarrebbe, nella mia opinione, a un nuovo scisma. Uno scisma che metterà i fratelli di Roma l'uno contro l'altro: Vescovi contro Vescovi, Cardinali contro Cardinali, questi ultimi contro il Papa, perchè qualcuno vorrà raccontare agli uomini quali sono realmente le verità che gli interessano, mentre altri si opporranno, perchè hanno ancora la mania del dogma e del "segretismo". Quindi ci sarà una vera e propria guerra aperta. A quanto si dice, siamo all'ultimo Papa, poichè pare che, dopo Wojtyla, la storia della Chiesa Cattolica Apostolica Romana avrà un epilogo, o cadrà comunque nel buio a causa di questa nuova Babele che si creerà proprio all'interno della Chiesa: tutti parleranno la stessa lingua, ma nessuno si comprenderà più.
Per questo non hanno mai voluto divulgare prima il Terzo Segreto?
Il primo a non volerlo diffondere negli anni '60 è stato Giovanni Vigesimo III, che a quanto si dice non ha mai chiuso il Concilio Vaticano Primo, aprendo invece il Concilio Vaticano Secondo molto di fretta. Quest'ultimo doveva appunto proporre l'ecumenismo e l'interconfessionalità della Chiesa con le altre religioni, proprio perchè non avesse a perdersi la tradizione Cattolica Apostolica Romana di Paolo di Tarso che tanto s'era affannato - e sulla quale tanto sangue era stato sparso - per far nascere questa Religione Cristiana. Si potrebbe anche dire giusto che la paternità del Cristianesimo la vantino i greci ortodossi, perchè il termine "Cristiano" non è ebraico - come l'origine di Cristo - ma un termine greco, coniato da Paolo di Tarso, che era greco. I Greci effettivamente fondarono il Cristianesimo sul quale poggia la Chiesa Romana. Poi, anche lì c'è stato un grande scisma. La Chiesa si era rafforzata, era diventata imponente e forte a Roma, e fece guerra alla Chiesa di Costantinopoli che venne distrutta, saccheggiata e depredata dai Templari, coloro che, benedetti dalla Chiesa, dovevano andare a distruggere i luoghi che oscuravano il potere di Roma, ed ebbero perfino l'ardire di calpestare le reliquie dei santi che la Chiesa greco-ortodossa vantava, per toglierle questo primato ed accentrare il potere a Roma che, essendo il centro dell'umanità allora conosciuta, doveva racchiudere tutta l'autorità del Cristianesimo.
La Vergine avrebbe espressamente chiesto che la Terza Profezia venisse resa nota non più tardi del 1960: la Chiesa non è venuta meno al volere divino occultandone il testo?
Sta commettendo un gravissimo peccato, un peccato di presunzione. Se vogliamo, possiamo pensare che la Chiesa non abbia mai creduto che la Vergine sia venuta a parlare a Fatima, perchè se lo credesse davvero, e ne avesse timore, come minimo avrebbe dovuto eseguire immediatamente l'ordine. Invece stanno dicendo: "I tempi li decidiamo noi". Allora, a questo punto, o non ha mai parlato nessuna Vergine, oppure ci si è voluti inventare qualcosa per arricchire una materia, quella della Religione Cristiana, che si stava impoverendo. O si dicono le verità appieno o si affossa la gente ancora di più nel dubbio.
Credi che la divulgazione del Terzo Segreto corrisponderà al testo completo del messaggio o risulterà invece sostanzialmente epurato nei passi più critici?
Secondo me non verrà rivelato per intero. Conterrà comunque altre cose, altre verità che non sono state dette, tra le quali qualcosa di veramente apocalittico. Non nel senso che va a minare l'esistenza dell'uomo, ma che mina l'esistenza della Religione Cattolica Apostolica Romana.
Potremmo trovare risibile l'affermazione che il messaggio di Fatima non ha mai avuto contenuti apocalittici?
E’ grave che quando è stato chiesto a Monsignor Sodano e ai Vescovi come mai si era parlato di messaggi apocalittici e invece non vi era alcunchè di apocalittico, qualcuno ha detto: "La Madonna non ha mai parlato di messaggi apocalittici." Come no? Nel Secondo Segreto presagiva l'arrivo della Seconda Guerra Mondiale. Se quello non è un segreto apocalittico, allora speriamo che l'Apocalisse non arrivi mai, perchè ci lascerebbe tutti senza neanche il tempo di considerarla. Quindi, quando dicono che il Terzo Segreto non contiene elementi apocalittici, secondo me mentono, perchè qualcosa di apocalittico può essere anche la scomparsa della Religione Cristiana, lo scatenarsi e l'imperversare dell'ateismo.
ASTINENZA SESSUALE
Sul tema dell'astinenza sessuale, precisa che bisogna distinguere se la si pratica per scelta personale o per pregiudizi di carattere religioso e morale. In ogni caso l'astinenza determina nella psiche uno scombinamento chimico, connesso con una forte aggressività. La cultura cattolica, purtroppo, è stata fortemente repressiva nei confronti della sessualità. E siamo ancora condizionati dall'idea del peccato.
"Non sono per il libertinaggio - afferma - ma per il rispetto della dignità dell'uomo. La sessualità è una necessità primordiale, fa parte della nostra esistenza, e va vissuta con naturalezza e spontaneità, come mangiare, dormire, respirare, senza seguire biechi e ipocriti moralismi. Oggi si fa l'amore troppo poco, conclude, ci si dedica di più ai soldi e alla guerra. Tra qualche anno, quando avremo sconfitto l'Aids, si tornerà a fare l'amore con più tranquillità e forse ci saranno meno guerre!"
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Le due facce della medaglia
di Michela Mercenaro
Stiamo assistendo da un ventennio e oltre ad una vera e propria "decristianizzazione" delle più importanti capitali
dell'Occidente. La gente sta cercando delle risposte in altre religioni: il potere che la religione cattolica aveva fino
a ieri di oscurare oggi non c'è più. La gente comincia a conoscere, quarant'anni di vita senza una guerra mondiale
hanno dato all'uomo modo di crescere, di non vivere solo per il "carpe diem" e di aprirsi allo studio.
Ora c'è Internet, i Vangeli Apocrifi, il Buddismo, la New Age, spiritualismo, spiritismo, ecc. ecc., e cerca in queste
nuove fonti di sapere - nuove solo perché alla gente è stato permesso di scoprirle ora - risposte più appaganti, anche
sul senso del nascere, del crescere e del morire e del dove si va a finire quanto meno.
La gente ha paura. Ha paura di pensare che con la morte tutto cessi, ha paura di dover pensare di rinunciare a
tutta questa materia, a tutto ciò che vede perché dimentica di quella bellissima grandezza che è nell'anima
dell'uomo, la grandezza di quel Dio che, innamorandosi della sua creazione, si è infuturato nell'uomo per potere
essere signore e demiurgo della creazione stessa.
Di quel Dio che in principio era il logos, il pensiero che si emana, e in un atto d'amore crea gli alberi, crea la natura,
crea tutto così perfetto, uno spartito dalla musica dall'esecuzione quasi "vivaldesca", e a un certo punto, un acuto,
un assolo che nasce nell'Universo: l'Uomo. Et verbum caro factum est, e il verbo si fa carne.
E chi è l'Uomo? Quell'Angelo bellissimo e infinito, quell'altra metà di Dio, quell'altro aspetto di Dio, che Dio non
aveva messo in conto, che tutto in sé comprende e che però si deve limitare a guardare dal di fuori, non essere
parte di essa, ma esserne solo il pensiero. Lì, ad un certo punto, peccando di eccessivo amore per la sua
creatura, se ne innamora perdutamente, tanto da, in un gesto di amore infinito, diventarne parte lui stesso.
E lì nasce l'uomo, questo bellissimo uomo che è a copia e immagine di Dio, che però perde il presupposto iniziale,
l'Eternità. E lì nasce la dannazione di Dio stesso, il male, il pensiero del male, il Demonio: l'Angelo bello che si
innamora di tutto ciò che aveva fatto, che è talmente bello ed infinito, che vuole che la cosa che ha fatto diventi
sua in tutto, pan ento pan, tanto da diventarne partecipe.
Si organizza e diventa l'ordinatore, il demiurgo di questa bellissima creazione che è Dio. Dio è nell'uomo e
nell'uomo è Dio. Dio è nella natura, Dio è nell'acqua, lo dice Francesco d'Assisi, sorella acqua, fratello sole,
sorella luna, sorella morte.
Però questo Dio che si infutura nell'archetipo o prototipo dell'antropomorfismo universale piange, maledice e si
infuria quando si accorge che in tutto ciò che Lui ha creato manca l'Eternità.
Tutto ad un certo punto deve finire.
E perché tutto deve finire?
Perché solo nell'infinito e nell'Eternità tutto può essere ricompreso appieno senza la necessità di categorizzare
il maschio e la femmina, la luce e le tenebre, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il bene e il male.
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L'OPINIONE: RIFLESSIONI
La caduta dal cielo
di Michela Mercenaro
Intitolando il libro Genesi si volle negare qualunque altra genesi, oscurando altri testi che parlavano della nascita dell’umanità. Dal momento della creazione l’uomo prende coscienza di non essere più un angelo, della necessità di generarsi, di amare quanto genera e quindi accettare a pieno il fatto per cui ha rinunciato alla sua antica appartenenza al divino, senza limite o legame con la materia e col creato, che ha sicuramente genesi molto più antiche dell’uomo sulla Terra. Dietro la storia di Adamo ed Eva si cela la storia di naviganti degli interspazi della nostra materia che crearono una nuova causa di vita, infuturandola in una generazione che era un pensiero ancora impreciso e imperfetto e che cercava la propria perfezione attraverso la ricerca della famosa "Terra Promessa". Il ricordo che Abramo ha del Dio che gli dice "Va, segui la strada che ti mostrerò poiché ti darò la terra che avevo promesso agli antichi tuoi padri", era il ricordo di una Terra che aveva a che fare con generazioni molto più antiche di quella di Mosè, Noè e i grandi padri della storia dell’umanità.
Loro sono i padri "finiti", ma vi erano dei padri "infiniti". Si sa che noi possiamo vedere solo il 10% di quello che ci circonda, perfino di noi stessi abbiamo una percezione alterata. Ci vediamo nel modo in cui vogliamo vederci; in realtà siamo una massa di energia, di neutroni e elettroni, che a contatto fra loro determinano un gioco di luce nell’energia che prende forma in base alle varie angolature e ombre di questo creato infinito. Quello che i padri della Genesi sapevano, che la Chiesa sa e ha tanta paura di dire e di ammettere perché oscurerebbe in qualche maniera l’originalità e la divinità del Cristo, è il fatto che noi siamo una generazione creata da una generazione preesistente che si stava evolvendo in una perfezione materiale poi divenuta l’uomo.
Non è vero che l’uomo si è evoluto dalla scimmia; l’uomo nasce uomo. Io non credo negli extraterrestri in quanto tali; credo negli universi paralleli. L’extraterrestre, l’ET, era una cosa per gli anni ’70. Si doveva in qualche modo stimolare la massa. Dietro questo pensiero vi era il mondo ebreo, vero detentore del segreto dell’origine dell’uomo, che preparava le generazioni a qualcosa di nuovo e sconvolgente. Allegorie per arrivare ad affermare che accanto a noi esistono le porte dimensionali, che non vediamo, ma alle quali passiamo a fianco.
Basterebbe poter sviluppare solo un altro 15 % delle nostre capacità mentali per spaziare oltre le barriere di dimensioni parallele in cui lo spazio e il tempo hanno una misurazione diversa da quella che oggi la scienza dà per definitiva. Sono convinta che siamo vicinissimi ad avere il contatto, la nuova generazione sta per scoprire le porte dimensionali, e in quel momento l’uomo riuscirà a comprendere la potenza della propria mente e a sorridere della morte fisica, sconfiggendola, e la vedrà esattamente come oggi vediamo l’addormentamento. Stiamo andando incontro ad un’epoca aurea, siamo tutti figli della stessa divinità, che non ha fatto parti di sé inferiori e superiori, ogni arto ha la sua funzione e non sminuisce la funzione dell’altro.
Non vi sarà un universo degli ignoranti e un universo dei dotti: ci sarà un Universo infinito per tutti. Chi adesso non è pronto, si oppone e nega ciò che sta accadendo, si rammaricherà molto, nella propria infinità coscienza di sé, di aver sostenuto affermazioni gravi e menzognere per difendere un pensiero che per essere sostenuto avrebbe solo avuto bisogno della verità. Dentro gli Archivi Vaticani c’è tanto di quello che è legato al mistero dell’uomo che ad un certo punto per una "Caduta dal cielo" si ritrova sulla Terra. In Vaticano, come in alcuni ordini della Chiesa, c’è chi è al corrente delle verità.
Credo che questo Papa non sappia molto, altrimenti non lo avrebbero ingannato con questa storia di Fatima… ne parleremo presto… Lo stesso Francesco diceva Fratello Sole, Sorella Luna, Acqua. Noi siamo partecipi di una fratellanza universale con gli elementi che ci stanno accanto Terra, Acqua, Aria e Fuoco perché nella nostra composizione organica alla fine ne siamo una sintesi; il quinto elemento è l’anima, il pensiero, il Senso del divino, quel tabernacolo nascosto che non fa parte della corporeità che contiene dentro ciascuno di noi l’essenza della divinità e che garantisce a tutti di essere eterni, infiniti e coeterni a Dio perché siamo parte del suo pensiero, e Lui ha tanta necessità di noi quanto noi di Lui per confermare l’eternità.
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