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L’osservatore influenza la realtà che osserva. Nel mondo quantistico gli elettroni sono allo stesso tempo
sia onde che particelle. Nell’esperimento della “doppia fenditura” (double slit in inglese) si dimostra la duplice natura della luce, che si è rivelata essere allo stesso tempo un’onda e un insieme di particelle (i fotoni). Lo stesso incredibile risultato è stato poi raggiunto in seguito anche per la materia (il dualismo come vedremo vale anche per gli elettroni).
L’esperimento consiste nel proiettare particelle quantistiche attraverso una barriera che contiene due piccole fessure al fine di misurare come vengono rilevate dopo esserne uscite. Il senso comune ci dice che quando le cose entrano da un lato sotto forma di particelle, dovrebbero mantenere quella forma viaggiando lungo tutto l’esperimento, uscendo poi alla fine in quanto tali.
Tuttavia le prove dimostrano che in un dato momento, tra il punto di partenza e quello di arrivo, alle particelle accade qualcosa di realmente straordinario. Gli scienziati hanno scoperto che quando un elettrone passa attraverso la barriera quando è disponibile una sola apertura, si comporta esattamente secondo le attese: comincia e finisce il suo viaggio in quanto particella. Nel far questo, non presenta sorprese. Al contrario, quando vengono usate due aperture, quello stesso elettrone fa qualcosa di apparentemente impossibile. Sebbene inizi il suo percorso come particella, passa attraverso le fessure simultaneamente, come soltanto un’onda di energia può fare.
La sola spiegazione possibile in questo caso è che la seconda apertura ha in qualche modo costretto l’elettrone a viaggiare come se fosse un’onda, pur arrivando a destinazione nella stessa forma in cui è partito: in quanto particella. Per fare questo l’elettrone deve poter percepire l’esistenza della seconda apertura che è diventata disponibile. Qui entra in scena il ruolo della coscienza. Poiché si presuppone che l’elettrone non sia realmente in grado di “sapere” nulla nel senso più stretto del termine, la sola altra fonte di quella consapevolezza è la persona che osserva l’esperimento.
La conclusione a cui si giunge qui è che in qualche modo la conoscenza che l’elettrone ha due possibili strade da percorrere è nella mente dell’osservatore e che è proprio la coscienza di chi osserva a determinare come viaggia con l’elettrone.
Come abbiamo visto, un principio base della fisica quantistica è che non possiamo osservare il mondo subatomico (con gli occhi o con sistemi di misurazione) senza alterarlo. Ma come può essere che semplicemente osservando un’onda la si trasformi in particella? Il fatto che la luce sia un’onda di energia se non la osserviamo, o una particella di materia fisica se invece la osserviamo, significa che dipende da noi scegliere se osservare e focalizzarci su una particella o meno. Se la luce farà la sua comparsa come particella o continuerà la sua esistenza come onda dipendono dalla nostra scelta. Questo dualismo onda-particella, uno dei pilastri della fisica quantistica ha conseguenze sorprendenti nella nostra vita.
Proprio come per le particelle di luce, qualsiasi cosa a cui prestiamo attenzione accade nel nostro mondo. Quando acquistate ad es. un’auto nuova di colore rosso, improvvisamente iniziate a vedere molte auto rosse sulla strada. È lo stesso fenomeno: ciò su cui vi focalizzate è ciò che appare. Forse pensate che se non aveste comprato l’auto nuova non notereste le altre auto rosse. Ma la verità è che senza la vostra attenzione non sarebbero là! È l’atto stesso dell’osservare, del focalizzarsi che crea il risultato, sia esso una particella di luce o un’automobile rossa.
Quindi il primo passo per cambiare la vostra vita è di accettare che la scelta di ciò che osservate è una vostra responsabilità. Infatti, il nostro mondo, ossia la nostra realtà fisica, non appare se non lo osserviamo. Fino a quando non lo rendiamo evidente, il nostro universo, come la luce, esiste solo come onde di energia, come onde di probabilità. Abbiamo reso evidente il nostro universo, lo abbiamo fatto sempre, solo che non ne eravamo consapevoli.
Ma allora come è possibile farlo se non ne siamo consapevoli? Osservando, prestando attenzione. Ciò su cui una persona si focalizza è ciò che apparirà nella sua vita, nel suo mondo; ciò che tutti noi focalizziamo è ciò che vivremo tutti. La Verità è che ne siamo tutti responsabili.
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