Si trova vicino al lago Titicaca, in Perù, su un altopiano a 4 mila metri di altitudine. È la cosiddetta “Valle degli Spiriti” che ospita una struttura enigmatica conosciuta come la “Puerta de Hayu Marca” o, più semplicemente, la “Porta degli Dei” e ancora “Porta delle Stelle”.
Molti ricorderanno la mitica porta cinematografica di Stargate. Quella situata in Perù è reale ed è scavata nella roccia di granito rosso che, tra altre rocce e pareti sassose, appare nel nulla. L’intera struttura misura 7 metri di altezza e 7 di larghezza e contiene, incastonata, una piccola fessura alta 2 metri nel cui centro, appare distinguibile, una piccola depressione circolare. Sia l’età che la tipologia risultano ignote, ma si tratta di una costruzione preincaica e, fatto straordinario, non se ne trovano altre dello stesso tipo sul continente.
Le prime diagnosi affermano che Hayu Marca fosse un luogo destinato a cerimonie religiose ed eventi culturali. Leggende popolari, al contrario, affermano che sia possibile “attivare” la porta per utilizzarla come teletrasporto sul nostro pianeta e nell’universo. Ciò sarebbe possibile solo durante la notte e attraverso il campo di energia emanato dal resto della misteriosa porta. Gli indiani, nativi della zona, narrano di un passaggio verso il paese degli Dei. Pare, infatti, che in passato attraverso questa porta gli Dei siano giunti sulla Terra per ispezionare le terre del loro regno.
Ma sono numerose le leggende che si dipanano nel tempo. Si racconta che un sacerdote Inca, chiamato Amaru Meru, possedesse un disco solare in oro, denominato “La Chiave degli Dei dei Sette Raggi”. Disco che, secondo voci popolari, vennero successivamente nascoste nelle montagne di Hayu Marca o nelle stesse acque del lago Titicaca. Pare che il sacerdote, un giorno, fosse arrivato davanti questa porta sorvegliata da sciamani e l’avesse aperta grazie ad un rito magico. Dal passaggio ne fuoriuscì una luce blu e, dopo aver oltrepassato la soglia della porta, il sacerdote sparì.
Ovviamente sono leggende, ma contribuiscono notevolmente a rendere il luogo misterioso e affascinante al tempo stesso. Teorie più strettamente collegate all’archeologia hanno interpretato le colonne ai lati della porta come i canali energetici maschile e femminile. Secondo i sostenitori della teoria degli astronauti, questo passaggio potrebbe essere il diretto collegamento spazio-temporale tra l’Universo e il nostro pianeta o, addirittura, con un’altra dimensione.
Gli archeologi che ne hanno approfondito lo studio sostengono che questo passaggio sia connesso con altri siti del genere, come il sito di Re Mida in Turchia dove vi è esattamente un’altra porta con un foro simile nel centro. Inoltre, quella di Hayu Marca è una porta notevolmente somigliante con quella più nota di Tiahuanaco, la celebre Porta del Sole.
Misteri ed enigmi, dunque, che intrecciano la realtà di una storia ignota da esaminare attraverso i suoi resti archeologici ancora tutti da esplorare per decodificarne i significati.
Federica Vitale
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