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Il 2011 che volge al termine ci ha abituati ad una serie di eventi che hanno scosso la nostra comune percezione del pianeta. Abbiamo imparato a conoscere la Natura attraverso i suoi mille modi di manifestarsi e ci siamo resi conto di quanto sia fondamentale rispettarla. La Terra, inoltre, ci ha tenuti spesso con il fiato sospeso attraverso una serie indefinita di segnali per ricordarci che è viva e che, se la offendiamo, a soffrirne siamo anche noi.
E, infine, il Cosmo. Quello più oscuro che noi, piccoli abitanti impertinenti sbandieriamo di conoscere e, solo in poche occasione, abbiamo la modestia di avvertire ancora come del tutto ignoto.
Ecco una serie di cambiamenti planetari che dovrebbero fermarci a riflettere. Così, per non commettere gli stessi errori. Per imparare a rispettare. E capire.
1. L’ambiente ed il suo degrado
L’uomo ha letteralmente fatto incetta di buona parte delle risorse ambientali che la Terra è stata in grado di regalargli. Ma queste risorse non sono inesauribili. Dall’agricoltura chimica industriale che degrada il suolo, l’acqua e la fauna, alla pesca oceanica; il disastro petrolifero del Golfo del Messico e le scie chimiche; l’estrazione di gas naturali e la tossicità dell’acqua. Sono solo alcune delle conseguenze che derivano dalla presenza dell’uomo sulla terra. Molteplici sono i segnali di aiuto che il pianeta invoca con urgenza. Per essere guarito e preservare quelle forme di vita di cui è contraddistinto.
L’uomo ha letteralmente fatto incetta di buona parte delle risorse ambientali che la Terra è stata in grado di regalargli. Ma queste risorse non sono inesauribili. Dall’agricoltura chimica industriale che degrada il suolo, l’acqua e la fauna, alla pesca oceanica; il disastro petrolifero del Golfo del Messico e le scie chimiche; l’estrazione di gas naturali e la tossicità dell’acqua. Sono solo alcune delle conseguenze che derivano dalla presenza dell’uomo sulla terra. Molteplici sono i segnali di aiuto che il pianeta invoca con urgenza. Per essere guarito e preservare quelle forme di vita di cui è contraddistinto.
2. Aumento dell’attività tettonicaSecondo quanto sostengono gli esperti, un aumento dell’attività tettonica si è avuta già dal 2010. Ricordiamo il terremoto in Cile che fu talmente forte da farci perdere una seppur minima frazione del nostro anno. Un rischio, quello dei terremoti sempre più disastrosi, che sta mettendo a rischio anche la sicurezza delle città, spesso impreparate ai sismi così vigorosi. Tali cambiamenti furono previsti, ma pare sia l’attività umana, e in particolare l’estrazione del gas, ad aver dato origine a una serie (infinita?) di sciami sismici anche in aree che precedentemente non si ritenevano a rischio.
3. Inversione dei poli magneticiSembra accertato che i poli terrestri si siano spostati. Alcuni azzardano persino invertiti. Consideriamo le morie di varie specie di uccelli o di pesci, di balene spiaggiate e di animali morti ritrovati in numerose zone del mondo. Ma perché gli animali? Forse perché sono il primo campanello di allarme, quello più evidente agli occhi dell’uomo. Il campo magnetico terrestre, infatti, rappresenta una bussola naturale per il loro orientamento. Purtroppo non è tutto. Conseguenza di questo ormai quasi certo spostamento dei poli sarebbe l’innalzamento del livello del mare. Pare che il polo nord magnetico si stia spostando verso la Russia, ma non è del tutto chiaro se ciò porterà anche ad un cataclisma o, solamente, ad una serie di cambiamenti ai quali l’uomo dovrà inevitabilmente adattarsi.
4. Attività vulcanicaCome i terremoti, anche le eruzioni vulcaniche stanno decisamente aumentando la loro attività. Basti pensare all’Anello di Fuoco, una concatenazione di vulcani dormienti, che hanno letteralmente smesso di “dormire”, appunto. E non solo. Anche il Parco dello Yellowstone ha visto innalzare il terreno irrimediabilmente. Proprio nel parco si trova uno dei vulcani più grandi del mondo.
5. Clima estremoQuesto dicembre mite e avaro di nevicate parla chiaro. Il clima sta lentamente mutando e l’uomo ha un’unica cosa da fare: imparare ad adattarsi. Zone nelle quali la siccità estrema era vista come una prassi lungo il corso dell’anno, sono sempre più devastate da alluvioni di notevoli intensità; al contrario, le cime innevate fanno capolino per poco tempo e, spesso, lasciano spazio proprio a periodi di aridità estrema. Inverni rigidi e caldi decisamente afosi attanagliano Europa e Stati Uniti. Tutto ciò potrebbe portare ad una crisi alimentare di importanti dimensioni se le nostre abitudini non cambiano.
6. Debolezza delle correnti oceanicheForse, una conseguenza ai cambiamenti climatici, è anche il rapido indebolimento delle correnti oceaniche. Sembrerebbero legati alle correnti il freddo estremo che patiamo in Europa da alcuni anni ed il clima mite della Groenlandia. Quando la corrente del Nord Atlantico si interrompe, anche il clima subisce delle conseguenze. E, nonostante la calura estiva, gli inverni divengono sempre più lunghi e rigidi. Che questo possa portare ad una nuova era glaciale? Sarebbe un’ipotesi che spesso abbiamo visto realizzarsi sugli schermi cinematografici di alcuni film catastrofisti.
7. Le anomalie galatticheAlcune ipotesi parlano di due soli che potremo vedere presto. Nel 2012. Così, se il calendario Maya ci parla della fine del mondo tra un anno, la teoria dei due soli appare come un segno intangibile. Il nostro pianeta sembra avviarsi verso il sistema solare binario. Ma si attendono effetti fisici che allertino sull’effettività di allineamenti planetari o dell’avvicinarsi di oggetti celesti che dovrebbero accertare una teoria che, almeno per il momento, rimane ancora da accertare. Per fortuna.
8. L’attività solareÈ forse dell’attività solare che si è più parlato negli ultimi mesi. Molto del suo dinamismo sta variando, sebbene si attende per i prossimi anni il picco delle sue evoluzioni. Sempre nel 2012 assisteremo ad un altro capovolgimento del campo magnetico solare. È la stessa Nasa a diffondere la notizia. Già nel 2006, infatti, aveva annunciato: “Non abbiamo mai visto velocità così basse. Il rallentamento che vediamo ora significa che il Ciclo Solare 25, che avrà il suo picco intorno al 2022, potrebbe essere uno dei più deboli della storia”. Molti prevedono che nei prossimi anni saranno proprio le strumentazioni elettroniche saranno le più danneggiate dalle radiazioni elettromagnetiche.
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