
Volevo incontrare questi saggi e quando giunsi a questa fattoria, una collezione di capanne di erba e legno, protette da una staccionata di legno, vidi un numero di donne e bambini che vi stavano dentro ed erano vicini al cancello.
Mi sorridevano e i loro sorrisi divennero più grandi quando mi avvicinai al cancello. La donna che vi era più vicina si spostò leggermente a sinistra giungendo cosi ad essere nel centro del cancello aperto.
I miei occhi andarono ai suoi piedi e ... tutto il coraggio mi venne a mancare e quale codardo che sono, mi voltai e scappai, seguito da forti risate di donna. Sul viottolo polveroso che portava al cancello, avevo mollato tutte le mie cose, la borsa e il bastone. Stavo correndo lontano, come un grasso scimmione, alla ricerca di un rifugio sicuro nella verde boscaglia.
La donna rise e rise tanto e quando gettai uno sguardo sopra le mie spalle, li vidi uscire a prendere le mie cose e portarle nel villaggio. Non avevo mai visto una cosa simile, come quella che vidi quel giorno e che aveva fatto si che fuggissi via come un idiota che scappa da un incendio.
La donna che era nel centro del cancello e che mi guardava, aveva solo due grandi dita dei piedi su entrambi i piedi. Era come se stessi guardando dei piedi di qualcuno che non era un essere umano, ma un mostruoso uccello uscito da folklori e leggende.
Pieno di vergogna andai verso un albero e vi stetti sotto tremante di paura ma non appena mi fermai lì, arrivò un gruppo di uomini dal villaggio, che veniva verso di me ridendo e sorridendo. Quasi tutti loro avevano solo due dita dei piedi su ogni piede. Non portavano scarpe e nella polvere africana, I loro piedi facevano veramente paura.
Venendomi incontro, mi circondarono e mi dissero “non avere paura di noi, siamo persone come te. Cosa ti ha spaventato cosi tanto?”. Incapace di rispondere, la mia faccia divenne rossa di vergogna e imbarazzo , gettai lo sguardo ai loro piedi e.. esplosero in una risata.
Questo il modo in cui incontrai la tribu’ dei Bantwana, che significa figli/bambini. Una tribù che afferma che i suoi antenati remote erano un Uccello, come le persone che venivano dalle stelle e che si accoppiarono con donne terrestri, producendo esseri con due dita dei piedi. Il popolo dei Bantwana mi diede il benvenuto nel villaggio, e per tre mesi, ai piedi di due dei loro anziani, imparai cose che mi lasciarono pietrificato per la sorpresa..
I Bantwana sono un popolo timido, che in tempi antichi soffrì della persecuzione per mano delle genti di altre tribù, ma quando a loro piaci e si fidano di te e provano per te compassione, ti dicono cose che ti colmano di enorme sorpresa.
Ti dicono che ci son 24 pianeti abitati, nell’area dello spazio…"
fonte
traduzione: Cristina Bassifonte
Tratto da:Link
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