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giovedì 16 dicembre 2010

I FAMILIARIS NELLA STORIA




Ai giorni nostri, le persone interessate a magia o comunque al mondo magico in generale, sanno che il familiar è il compagno e alleato della strega, un piccolo animale “domestico” o una creatura astrale, spirituale che la aiuta nella vita di tutti i giorni e nella ritualistica.

La storia dei familiars è molto antica, da sempre il mondo animale (se vogliamo parlare dei familiar fisici, che sono i più frequenti) ha attratto l’uomo, sin dalla preistoria gli animali hanno invaso la fantasia delle persone, dando vita a simboli, idee e religioni.

I familiars sono ovunque, le tracce sono evidenti…le pitture preistoriche nelle grotte , nelle religioni antiche del nuovo mondo e nei rilievi dei templi egizi portati alla luce. Sfortunatamente, nel corso dei secoli ai familiars (animali soprattutto) venne data una connotazione negativa… nell’antichità le divinità erano per la maggior parte collegate ad animali, ad esempio: il pantheon egizio era caratterizzato da dei con la testa di animale e il corpo d’uomo, la dea greca Atena era collegata alla civetta, con l’avvento del pensiero greco e successivamente romano, si iniziò a pensare che la forma perfetta fosse l’uomo, di conseguenza gli animali vennero denigrati e considerati solamente come utili per il lavoro e compagni nella solitudine!

Il colpo di grazia venne dato dall’avvento del Cristianesimo, in particolar modo con la Genesi, in cui Dio assegnava all’uomo il pieno controllo su tutte le creature che popolavano la terra, il cielo e i mari, venne perso il rispetto, venne abbattuta la vecchia religione, chi ne portava le conoscenze veniva bruciato come eretico e agli animali venne negata l’anima…

La tradizione non pagana, infatti, descrive i familiars come demoni di basso rango in costante servizio presso streghe con il compito di condurre magie ed incantesimi negativi e malvagi.

Nei processi di stregoneria, anche se solo un insetto ronzava alla finestra mentre qualcuno sospettato di essere una strega era sotto interrogatorio o processo, si diceva che era il suo familiar che le veniva in aiuto!

Secondo le frottole messe in giro dagli inquisitori, i familiars erano stati donati alle streghe dal diavolo o comprati o ereditati da altre streghe, una strega poteva averne molti e li utilizza nei suoi compiti meschini.

Tra tutti gli animali il gatto era il favorito, in quanto considerato furbo e misterioso, in particolar modo le streghe venivano associate al gatto nero.

La paura che tutti i gatti fossero familiars delle streghe fu una delle ragioni principali per i famosi massacri di gatti che interessarono l’Europa medioevale e proprio da questa paura nascono superstizioni come “se un gatto nero ti attraversa la strada la sfortuna ricadrà su di te”.

Durante l'isterismo della caccia alla streghe nel Medioevo e nel Rinascimento, l'ossessione per i familiars era confinata principalmente in Inghilterra e Scozia, dove sono menzionati in numerosi registri processuali, soprattutto quelli in relazione con Hopkins (il famoso ammazzastreghe).

Il Witchcraft Act del 1604 riteneva un crimine "consultare, avere incontri, intrattenere, impiegare, accudire o ricompensare qualsiasi spirito malvagio e perverso per qualsiasi intento o proposito”, nel Malleus Maleficarum (1486) non ci sono particolari istruzioni in merito ai familiars, però esso affermava che un animale familiare "lavora sempre con la strega per ogni cosa".

Nonostante tutto ciò la Chiesa, l’inquisizione e la caccia alle streghe non eliminarono le credenze universali sul potere magico degli animali… è giusto quindi seguire la saggezza degli indiani d’America i quali credevano che l’uomo venuto dopo gli animali dovesse ascoltarli in quanto più anziani e maestri dell’umanità, la posizione dell’uomo nella gerarchia del mondo è ben chiara nel totem, esso infatti si trova alla base e non l’apice del palo, in quanto considerato responsabile non solo della condizione del pianeta ma di tutto ciò che vi vive.

ShellApple

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