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Gli esercizi per orientarsi ad avere sogni lucidi credo si possano dividere in quattro categorie:
- esercizi di rilassamento
- esercizi per sviluppare l’immaginazione creativa
- esercizi per il controllo del flusso del pensiero
- esercizi di condizionamento
Esercizio di rilassamento per “spegnere” il corpo.
Questo esercizio è molto conosciuto, e in internet se ne trovano diverse varianti. È chiamato l’Esercizio dell’Onda Azzurra. Serve anche a sviluppare l’immaginazione creativa.
Mettiti in una stanza dove puoi stare per i fatti tuoi senza scocciatori. Meglio se la luce è soffusa. Siediti o sdraiati in posizione confortevole. Prenditi un po’ di tempo per trovare una posizione che ti consenta di allentare la tensione dei muscoli del corpo, ma che al contempo non ti faccia addormentare (anche se le prime volte il rischio è elevato).
Fai una decina di respiri lenti ma profondi. Comincia a “sentire le varie parti del corpo”. Inizia dalle dita dei piedi, e immagina che una luce azzurra inizi a salire, avvolgendo le dita. La luce è calda e rilassante e respiro dopo respiro sale sempre di più. Al suo passaggio le parti del corpo si addormentano, dolcemente e senza fretta. Le caviglie, i polpacci, le ginocchia le cosce, tutto si addormenta e diventa azzurro. Non forzare il respiro, fa che sia tutto naturale, come se ti stessi davvero addormentando. Arriva alle mani, al collo e su per la nuca, il naso gli occhi. Può accadere che la bocca si apra per il relax, lasciala andare, non ti vede nessuno, ci sei solo tu. Quando sei tutto azzurro resta così per tutto il tempo che vuoi, e goditi il completo relax del corpo.
Di solito unisco questa tecnica con altre. Per esempio, dopo aver raggiunto lo stadio di rilassamento totale, immagina che un fascio di luce azzurra entri nelle narici ad ogni respiro, e immagina che con l’espirazione tutte le tossine ed i veleni nel tuo corpo escano fuori e siano spazzati via dalla luce azzurra. Dopo un pò immagina che dalla sommità della tua testa fuoriesca uno sprazzo di luce bianca, come una fontana, la luce ricade lungo il corpo in tanti rivoli luminosi dai colori dell’arcobaleno, si raccoglie sotto i piedi in una pozza luminosa e risale lungo la colonna vertebrale fino alla sommità del capo. Immagina che si crei in questo modo uno scudo di luce multicolore che ti avvolge il corpo e ti proteggerà da tutto.
Esercizio per sviluppare l’immaginazione creativa.
Praticando questo esercizio dopo aver raggiunto lo stato di relax totale descritto prima, non è remota la possibilità di passare direttamente dalla veglia al SL.
Immagina di essere altrove, ovunque desideri. Un bosco per esempio. Il segreto di questo esercizio è di abituarsi a notare i particolari e ad immaginarli. Guarda il tronco di un albero per esempio, le crepe, le sfumature di colore, immagina di poggiare la tua schiena sul tronco e di sentire l’albero, la sua forza, la sua stabilità. Ascolta il rumore e la sensazione dei tuoi passi sul manto di aghi di pino o foglie secche, il cinguettio degli uccelli, le cicale, i grilli, le mosche, tutto. Alza gli occhi in alto e guarda il sole ed il cielo oltre le cime, e le nuvole, con le loro sfumature di bianco e grigio. Raccogli un fiore, annusane il profumo, conta i petali, guardane tutte le parti. Prosegui la tua esplorazione e ricorda… mettici tutto quello che c’è in un vero bosco. Se hai difficoltà, appena hai tempo vai in un bosco reale e osserva tutti i dettagli che riesci a notare, e poi riprova.
Un altro esercizio è quello di sedersi comodamente davanti ad un tavolo su cui si trova una candela accesa. Il tutto consiste nell’osservare la candela per un po’, chiudere gli occhi e cercare di visualizzarla tale e quale. Questo esercizio è un po’ particolare, perché la candela ha un potere un pò ipnotico, quindi potresti addormentarti facilmente o chissà, magari avere una OOBE.
Rispondo qui ad una domanda che mi è stata fatta spesso. È indispensabile l’uso di piante psicotrope per avere SL? NO. Ci si può riuscire benissimo senza. Le cosiddette Piante di Potere, come il Pejote o la Salvia Divinorum o i Magic Mushrooms, possono essere utili solo in casi disperati di persone troppo razionali per lasciarsi andare anche solo ai sogni. Ma le si usa una volta, giusto per sbloccare l’individuo. Non sono una regola. E comunque parliamo di casi limite. Io credo che la volontà e la determinazione siano i migliori alleati, senza questi ingredienti fondamentali, si è come un missile senza alettoni, vola senza controllo. Chiaro il concetto?
Esercizi per il controllo del flusso del pensiero.
Uno degli ostacoli principali per ottenere un buon rilassamento e delle condizioni ottimali per Sognare è la presenza costante di tantissimi pensieri.
Prova ad essere per un attimo uno spettatore della tua mente. Come se fossi seduto sulla riva di un fiume e vedessi i tuoi pensieri scorrervi dentro. È difficile? Lo è. All’inizio sembra quasi impossibile anche solo rallentare il flusso dei pensieri. Prova a fare questo esercizio di Gurdijeff: siediti in posizione comoda (non devi addormentarti) e metti una sveglia di quelle con le lancette davanti a te. Fai qualche bel respiro e smetti di pensare. Vedi quanto riesci a resistere. Cinque secondi, venti secondi, un minuto… esercitati costantemente, anche durante la giornata, mentre guidi o sei in treno. Sarà frustrante, te lo garantisco, ma puoi farcela.
Esercizi di condizionamento.
Uno dei modi più usati per diventare coscienti di stare sognando è quello di guardarsi le mani in un sogno ordinario. Fallo ora, guardati le mani, osserva le unghie, la forma delle dita, le nocche, voltale e osserva le linee dei palmi. Devi ricordarti di farlo in sogno. Possono volerci mesi, anche anni, o forse ci riuscirai al primo tentativo. Per ognuno è diverso. Esistono delle tecniche per indurre a fare quelli che si chiamano test di realtà. Prepara una scaletta di casistiche, tipo vedere un’automobile rossa, o incontrare qualcuno completamente calvo, o vedere un albero, un semaforo rosso, ecc. Durante la giornata, ogni volta che si verifica questa o quella condizione, guardati le mani e chiediti, sono sveglio o sto sognando? Ti sembrerà stupido, ma non devi prenderti troppo sul serio se vuoi veramente imparare. Fallo e basta, poi vedrai. Se proprio l’esercizio delle mani non funziona, datti un pizzicotto.
Anche il “volare” è un buon metodo per sapere se si è in un sogno. Basta che ci si renda conto che nella realtà non si vola. Ma, specialmente le prime volte, evita di fare cose troppo straordinarie, in tutto ci vuole controllo e apprendimento graduale.
Consigli e trucchi.
Nei SL le cose non funzionano proprio come nella nostra realtà. Noi possiamo guardare un oggetto quanto vogliamo, di solito. Al contrario, nei SL, se fissiamo un oggetto questo cambierà forma ed il sogno diverrà caotico e confuso come un sogno ordinario. Il trucco consiste nel dare rapide occhiate alle cose, senza fissarsi troppo. All’inizio è complicato, ma ci si abitua.
Inoltre nei SL la parola ha un potere maggiore che non nella realtà ordinaria. Se vedi che stai perdendo il controllo del sogno, grida qualcosa tipo “Chiarezza, ora!”. Non ha molta importanza la scelta delle parole, l’importante è esprimere l’intento di voler riprendere il controllo.
Alcuni dicono che ruotare su sé stessi come i dervisci nelle loro danze, possa aiutare a mantenere un certo controllo del sogno. Io ho provato e ho scoperto un’altra cosa. Molto spesso si è “fuori fase” in un SL. Mi spiego con un esempio. Un paio di settimane fa mi sono reso conto di stare sognando. Ero in una città, in una via dove c’era un mercato o una fiera, ho letto un cartello stradale che diceva “Via Fieschi”, “Via Fiesci” o qualcosa del genere, non ricordo. La via era in salita e proseguiva a sinistra, con una piccola biforcazione sulla destra. All’inizio le immagini erano confuse e rapide, la sensazione era di essere “allineato male su una frequenza”. Ho iniziato allora a ruotare su me stesso in senso orario, e le immagini si sono fatte più confuse, allora ho cambiato senso di rotazione e finalmente ho “allineato la frequenza giusta” (ho messo le virgolette perché non riesco a dirlo meglio). Era reale, persone vestite in modi diversi, come una qualsiasi città. Ricordo anche di aver guardato qua e là sulle bancarelle. Sembrava una fiera dell’antiquariato o qualcosa del genere.
Un’ultimissima considerazione, sembra che i SL accadano più frequentemente tra il primo quarto e la luna piena.
Nel prossimo paragrafo ho inserito le riflessioni di Silvia, un’amica con cui sperimentiamo nel forum The OOBERS.
Varie esperienze per muoversi coscientemente:
La prima cosa che credo colpisca in questi sogni, dove si ha la facoltà di dirigere coscientemente le proprie azioni, è la scelta del modo in cui muoversi.
Come nella realtà possiamo spostarci a piedi, o prendere qualunque mezzo di trasporto, anche nei sogni esiste più di un modo per muoversi.
Senza alcun dubbio io non li ho provati tutti, ma proverò ad elencarvi alcune mie esperienze che tendono a sintetizzare le modalità più comuni:
Uno dei modi più goffi per muoversi, che mi è capitato diverse volte, di solito quando si ha poca energia e la visione dell’ambiente è poco chiara, è quello di camminare a quattro zampe un pò come fanno i bambini piccoli, cercando di toccare degli oggetti, in modo che la sensazione tattile aumenti il grado di stabilità ed attenzione del sogno. Di solito mi è capitato a seguito di un’“uscita” dal letto, ruzzolando sul pavimento.
Un altro metodo abbastanza comune è quello di mettersi a fluttuare nell’aria o svolazzare nella stanza in tutte le direzioni che si vuole, anche questo mi è capitato diverse volte durante le mie prime esperienze; ve ne riporto una brevissima: “sogno di star volando nella mia stanza, con una sensazione di forte trascinamento, tipo vortice antiorario, e tra le cose particolari noto che, prestando attenzione ad alcuni elementi del sogno, nella realtà queste cose non esistevano”.
Ci si può anche muovere camminando (come facciamo normalmente da svegli) con i piedi per terra, oppure con i piedi sollevati da terra, (anche sull’aria), ma sempre muovendoci stando perpendicolari al pavimento: riguardo a questo, ricordo che una volta mentre mi stavo dirigendo verso la camera dei miei genitori, dopo aver espresso l’intenzione di voler viaggiare nel tempo, mi accorgo che i miei piedi non toccavano terra, ma lasciavano come una sorta di “scia”, creando una specie di immagine al rallentatore.
Quando si è iniziato a prendere un po’ confidenza con l’ambiente in cui ci si trova è anche possibile volersi spingere un po’ più lontano. Allora possiamo decidere di buttarci fuori casa, ad esempio volando, a tutti gli effetti: vi riporto una parte di sogno particolarmente bella riguardo al volo, di circa un anno fa: “davanti a me c’era la luna, era notte, e nel mio lato destro degli alberi scuri per la poca luce, io volo in orizzontale, attratta dalla luna. Presto sempre più attenzione alla luna, che si fa sempre più grande, man mano che volavo verso di lei, e quando la fissavo, questa subiva lievi variazioni, prima mi sembrava immobile, di colore bianco, poi intravedo sempre più in modo distinto la formazione della superficie terrestre, con i continenti come si vedrebbero in un comune mappamondo. Essa si muoveva in varie direzioni, in modo sempre più veloce, ed alla fine divenne più evanescente, tramutandosi in nebbia inconsistente, e mi risvegliai”.
Un altro bel modo per muoversi è correre a gran velocità: avete presente Bip Bip? Ecco, qualche cosa del genere. La prima volta che ci ho provato ero in un campo di girasoli, mi trovavo su un terreno sterrato e guardando davanti a me il sentiero mi viene voglia di correre velocemente fino alla sua fine: prima tento di teletrasportarsi (vedermi già alla fine) ma senza successo, quindi mi metto a correre velocissimo, (l’importante è la concentrazione e l’azione) poi improvvisamente mi viene l’intenzione di fermarmi all’istante in un punto stabilito, non riesco a frenare in tempo, anche con tutta la concentrazione possibile oltrepasso il limite stabilito di poco. Probabilmente sono stata condizionata dalla visione della realtà: nella quale è molto difficile bloccare di scatto la macchina partita a gran velocità.
Altri modi per muoversi sono l’utilizzo di mezzi di trasporto (come nella realtà): nel mio caso diciamo che preferisco viaggiare da sola, ma una volta mi sono ritrovata su un trenino (tipo quello dei bambini piccoli) che dalle nuvole mi ha riportato sulla terra.
Altri metodi di viaggio un po’ più particolari possono essere il lasciarsi trasportare da flussi di energia o sensazioni di trascinamento, oppure il gettarsi a braccia aperte in avanti con l’intenzione di andare in qualche posto: in quest’ultimo caso di solito si percepisce una sensazione come se si entrasse in un sorta di “tunnel”. Vi faccio un esempio: faccio la richiesta di voler andare in un posto, poi mi getto in avanti, verso il pavimento; inizialmente si notano solo cose indistinte (linee o tratti) che ti attraversano tutt’attorno, senza avere una visione netta, per la gran velocità, poi con il diminuire della velocità, entro in una sorta di cunicoli (come tunnel scavati nel terreno…) e dopo un po’ di tragitto esco da quelle visioni e mi ritrovo sulle nuvole.
Il teletrasporto è un altro mezzo per viaggiare: credo di esserci riuscita solo una volta ad attuarlo coscientemente, dopo vari tentativi, in questo caso, oltre alla concentrazione, credo sia necessario anche una buona conoscenza del luogo dove si vuole arrivare. Altre volte invece mi sono ritrovata in ambienti diversi o epoche differenti, dopo una semplice richiesta, non ricordo il passaggio (forse si tratta di teletrasporto anche in quel caso), ma non ne sono certa.
Altra possibilità può essere il trovarsi trascinati in un’immagine che ci si presenta precedentemente davanti agli occhi: di solito se la si fissiamo troppo tendiamo ad entrarci all’interno, venendo attratti dalla stessa.
Tra le altre possibilità che si hanno in questi particolari sogni c’è anche quella di assumere la forma di altre cose, animali, ad esempio, e questo amplifica anche le possibilità di movimenti: nuotare, volare come un aquila…
Un’ultima possibilità potrebbe essere quella di chiedere l’aiuto a qualcuno (guida, angelo, spirito…) nel sogno, affinché vi conduca dove volete o vi faccia comprendere alcune vostre richieste, che avete precedentemente espresso.
Chiaramente la casistica può ancora essere lunga, secondo tutto ciò che volete immaginarvi e più apprendete le leggi che regolano questo “nuovo mondo”, più troverete modi per muovervi e fare tante altre cose anche molto più interessanti.
Conclusioni e Ringraziamenti
Spero di aver dato una panoramica generale di questa possibilità che è aperta a tutti. Non pretendo di essere un esperto in materia, ho soltanto riportato il mio parere e le mie esperienze. Non devi prendere le mie parole come oro colato, ognuno di noi vive in un universo differente, e quello che vale per uno non vale per l’altro.
Desidero inoltre esortare gli aspiranti Onironauti a essere prudenti, specialmente con le tecniche di rilassamento. Non presentano particolari controindicazioni, però è possibile che il soggetto entri in uno stato di trance auto-indotta. Niente paura, dopo un po’ si passa al sonno normale e ci si sveglia più in forma di prima.
Per chi volesse approfondire l’argomento rimando ai molteplici siti presenti su internet o ai vari libri in materia. Recentemente la rivista Il Giornale Dei Misteri ha pubblicato una serie di articoli interessanti sull’Onironautica.
Desidero inoltre ringraziare il forum The OBErs, per il continuo e costante lavoro di confronto e ricerca svolto e soprattutto per l’amicizia e l’empatia che mi lega a molti dei partecipanti. Ringrazio particolarmente Silvia per il contributo alla stesura di quest’articolo.
Di fRA
Fonte
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