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mercoledì 6 aprile 2011

L'onironautica (L'arte del viaggio astrale ) I Parte


Hai mai pensato di poter vivere coscientemente i tuoi sogni? Cosa fai quando vai a letto e chiudi gli occhi? Preghi? Pensi alla giornata trascorsa, ai tuoi problemi, alle tue speranze? O semplicemente aspetti fino a quando qualcosa dentro finalmente si spegne e affondi nel limbo nero delle braccia di Morfeo, liberandoti da tutto ciò che ti opprime e ti turba?

E se potessi chiudere gli occhi in questo mondo e riaprirli in un altro?

Immagina di poter volare, di poter saltare dal tetto di un grattacielo all’altro, come nel film Matrix. Immagina di poter entrare in un mondo con leggi fisiche diverse da quello in cui hai sempre vissuto. Impossibile? Fantasia? Forse, ma ti garantisco che potrebbe sembrarti reale tanto quanto ciò che hai davanti agli occhi ora.

Cos’è l’Onironautica? È un’opportunità, un potere, una capacità, un’alternativa, un dono. La possibilità di vivere consapevolmente i propri sogni, con la coscienza di stare sognando.

Parliamo quindi non di sogni ordinari, ma di Sogni Lucidi.
Chi si aspetta un’analisi psicologica dell’argomento resterà forse deluso… ma io non sono uno psicologo, parlo sulla base della mia esperienza maturata nel corso di anni di tentativi ed esperienze.

La prima volta che mi è stata prospettata questa possibilità è stato leggendo un libro di Carlos Castaneda comperato quasi “per caso”, l’Arte di Sognare. In un passo di quel libro è descritta la tecnica di “guardarsi le mani”, di cui parlerò più avanti, e quella notte stessa, forse per l’entusiasmo suscitato in me dalla lettura, per la prima volta ebbi il mio primo Sogno Lucido.

Ma cos’è un sogno lucido? Non so se sia una allucinazione o un vero e proprio viaggio in un mondo “altro”. C’è chi considera i Sogni Lucidi come una manifestazione per così dire “light” delle OOBE (Out Of Body Experience - Esperienza fuori dal corpo), a me poco importa. Non sono portato per queste considerazioni, a me interessa l’esperienza in sé e ciò che posso apprendere.

Il Sogno Lucido generalmente inizia con un sogno ordinario. All’improvviso qualcosa cambia, i colori si accendono e diventano più “veri” e brillanti, e anche i suoni. Tutto diventa indistinguibile dalla realtà ordinaria, i rumori, il vento sul viso, il tatto, i profumi. Molte volte ho provato con la prova pizzicotto e ho sentito davvero la mia pelle, ed il dolore. Altre volte ho guardato le mani, le braccia e tutto il resto del corpo, ed era reale, come le tue mani adesso.

Cosa c’è in questi Sogni Lucidi? Rispondo con un’altra domanda: cosa c’è nel mondo di tutti i giorni? Città, giardini, persone, animali, auto, …. Ma potrebbe anche esserci qualcos’altro.

Nello stato di Sogno Lucido, la mente ha una chiarezza incredibile, maggiore rispetto alla realtà ordinaria, ed ha inoltre un immenso potere creativo. Ma non basta desiderare una cosa perché si materializzi davanti ai nostri occhi, c’è bisogno di una “spinta creativa” data da un sentimento o un’emozione forte (voluta e ricercata nella volontà). Nei Sogni Lucidi è come se la nostra coscienza ordinaria si fonde con quello che c’è normalmente nel nostro inconscio. E molto spesso questo è popolato dalle nostre paure e brutti ricordi. Il rischio che queste divengano realtà nei SL è altissimo, se non abbiamo sufficiente controllo (ma soprattutto consapevolezza) delle nostre emozioni.

Parlerò delle mie esperienze per fare un piccolo esempio.

Da bambino sono rimasto molto colpito da alcuni film dell’orrore visti in televisione, e per molto tempo ho avuto incubi popolati da mostri quasi ogni notte. Crescendo, questo fenomeno è scomparso, ma solo apparentemente. Le prime esperienze con i SL sono state terribili, un conto è un incubo in un sogno ordinario che si ricorda solo al mattino, un conto è trovarsi dentro l’incubo coscientemente. Immagina che ora ti volti e dalla porta entri Alien per esempio. Impossibile? Di qua sicuramente, ma di là no. Certo, essere in un SL presuppone la coscienza che ci si trova in un sogno dopotutto. Sì, è giusto, ma la manifestazione “reale” delle nostre paure lo fa dimenticare all’istante. Prima di iniziare queste esperienze soffrivo di vertigini, e ti posso assicurare che cadere da altezze vertiginose, col vento che ti fa lacrimare gli occhi, fa fischiare le orecchie e ti gonfia la bocca, mentre vedi il fondo farsi sempre più nitido e vicino… ti fa dubitare che davvero sia solo un sogno.

E ché succede quando arrivi giù? Niente, senti l’impatto tremendo, ma non ti fai nemmeno un graffio. L’unico rischio reale è di morire di infarto per la paura, oppure semplicemente farsela nel letto.


Perché

Perché volere queste esperienze? Questo è un discorso soggettivo. Perché una persona sceglie di provare il Bungee Jumping ed un’altra no?

Io lo faccio per imparare qualcosa di più sul mondo e su me stesso.

Grazie ai SL non ho più le vertigini, e i miei mostri e paure si sono dissolti come ghiaccio al sole.

Inoltre ho imparato ad avere molto controllo sui miei stati d’animo ed emozioni, e sangue freddo in qualsiasi circostanza.

Sembra poco? A me no. E poi vuoi mettere con la possibilità di vivere esperienze emozionanti e straordinarie stando comodamente seduto o sdraiato nella tua camera, e senza il rischio di un graffio? Altro ché luna park.

Esiste la possibilità di non svegliarsi più? No, o almeno, non più di quando si va a dormire normalmente. I SL di solito “sfumano” nei sogni ordinari, quindi…

Esseri

Nei SL, gli esseri che si incontrano sono solo la manifestazione delle nostre paure inconsce? Non tutti. Innanzitutto bisogna dire che la paura animale è l’emozione che ci coinvolge di più, ma non l’unica. Può accadere che si provi più o meno inconsciamente amore per qualcuno che è lontano o che non c’è più, e quindi vederlo comparire davanti a noi e poter interagire con lui... Mera manifestazione onirica delle nostre speranze ed aspettative? Può darsi… ma può darsi di no. Non è qualcosa che si possa verificare, quindi ognuno di noi avrà la sua verità.

Castaneda insegna che i SL sono un vero e proprio viaggio in altri universi, una specie di dimensioni parallele. In cui è possibile incontrare “esploratori”. Esseri provenienti da mondi diversissimi dal nostro, ma altrettanto reali. È difficile vedere il loro vero aspetto, per la semplice ragione che la mente umana tende istintivamente a inquadrare ciò che non si conosce, in un modello riconducibile a qualcosa di noto. Possono sembrarci animali o alberi parlanti, angeli, o altre persone. E poi… cosa sappiamo della forma che può assumere un cane o un gatto mentre Sogna?

Cosa vogliono da noi questi esseri? Bella domanda… noi cosa vogliamo da loro? Anzi, noi cosa possiamo dargli? Basta chiederglielo. (sono le due domande che ci dobbiamo sempre porre in loro presenza). Non abbiamo risposte, l’unica nostra certezza è che ancora sappiamo solo poco più di niente su noi e sull’universo. Non abbiamo risposte ma solo tante domande. Ed in questo loro non sono diversi da noi. Esplorano ed imparano anche loro.

Molti di questi esseri vengono definiti da Castaneda “esseri inorganici”, ossia esseri diversi da noi, esseri disincarnati che non hanno un corpo fisico. La nostra energia è come delle onde di calore, la loro è frizzante, come un phon acceso e gettato in una vasca da bagno. L’esempio non è a caso, il contatto con questi esseri viene sempre percepito come una scossa elettrica. Non provano sentimenti o emozioni come noi, ma vengono attirati dalle nostre, e fanno di tutto per farcele provare. Può accadere che incontriamo un comunissimo ragnetto che ci faccia paura istintivamente per un attimo… e se un essere inorganico è lì nei paraggi, la possibilità di vedere materializzare un ragno grosso quanto un’automobile non è affatto remota. Stesso discorso se proviamo amore o (perché no?) attrazione sessuale per uno di questi esseri… potremmo vedere materializzarsi la donna (o l’uomo) dei nostri sogni (nel vero senso della parola!).

Possono farci del male? No, ma come ho detto prima, possono terrorizzarci a morte.

Tanto per rendere più o meno l’idea (anche se esageratamente romanzata), pochi sanno che i produttori della serie Nightmare, inizialmente chiesero più volte a Castaneda di poter girare un film che narrasse le sue vicende di apprendista sciamano. Coerentemente con le sue scelte, il buon Carlos declinò l’offerta. Allora i produttori si orientarono su qualcosa che rimanesse più o meno in tema, e crearono il personaggio di Freddy Krueger, un essere che uccide nella realtà facendo morire di paura nei sogni, che guarda caso sono estremamente reali…

Questi esseri possono comunicare? Certo. Io ne ho incontrato qualcuno, nei miei vagabondaggi onirici. Ricordo che quando cominciai a controllare le mie paure ed emozioni, iniziai a esplorare i vari mondi che mi si presentavano. Dopo qualche tempo incontrai qualcuno. Lo percepivo come un frate, un monaco, col saio marrone. Non ho mai saputo il suo nome, e del resto non gliel’ho mai chiesto. Inoltre non sono mai riuscito a vederlo bene in viso, quando ci provavo era come se qualcosa sfuocasse l’immagine in corrispondenza del volto. Non c’era una comunicazione verbale. I suoi pensieri “fiorivano” nella mia mente, e viceversa. Mi insegnò a volare. Dapprima ero un disastro. Non andavo oltre i due tre metri, poi avevo paura e ritornavo giù. Col tempo e nel corso di diversi sogni iniziai a controllare anche quella paura. Quando divenni abbastanza bravo ci alzammo entrambi nel cielo, e superate le nuvole mi sono steso su di esse a godermi il sole ed il blu, lui non c’era più, e non l’ho più incontrato.

Ultimamente invece ho incontrato un uomo completamente calvo e vestito con una tunica porpora. Non so perché ma sapevo che era qualcosa tipo un sacerdote egizio, eppure io non ho mai visto sacerdoti egizi. Mi ha detto che qualcosa non andava in me e che doveva curarmi. Mi ha fatto sdraiare su una roccia a forma di barella e sono divenuto incosciente. Quando mi sono svegliato aveva finito, ma sapevo che aveva sistemato qualcosa nella zona del plesso solare. Dopo ci siamo alzati in volo e il mondo in cui eravamo era stranissimo. Era una specie di città fatta di luci e macchine, costruita sulle pareti di un gigantesco cilindro che ruotava sul proprio asse. Non era una città del futuro, ma una città che esisteva “altrove” in qualche universo. C’erano delle sfere di luce che volavano tutto intorno, dai colori cangianti, tipo plasma, ed io sapevo che erano gli esseri che popolavano quel mondo. Esseri di pura energia.

Come

Occorre essere predisposti dalla nascita per avere SL? Assolutamente no. Tutti possiamo imparare, come ho fatto io e tanti altri. Per qualcuno sarà più facile, per qualcun altro no, ma è un potere alla portata di tutti.

Prima di illustrare qualche tecnica per iniziare con i primi esperimenti voglio porre l’accento su una cosa. Perché vuoi farlo? Se è solo perché sei curioso o in cerca di emozioni lascia stare. C’è bisogno di volontà ben indirizzata in queste cose, come la volontà di imparare, di essere più consapevoli di ciò che siamo dentro, consapevoli di potersi trovare ad affrontare la nostra “metà oscura”, il nostro “altro io”, per chiarire tutte le cose in sospeso.

Alcuni pensano che sia necessario un certo lavoro di preparazione interiore prima di affrontare i bizzarri mondi dei SL. Ed io sono d’accordo. Io parlo per esperienza, per mia natura mi getto a capofitto nelle cose, e ho imparato a mie spese quanto può essere angosciante scoprire una parte nascosta di sé di cui non sospettavamo minimamente l’esistenza. Per questo io ti chiedo di fare un bell’esame di te stesso prima. Quali sono le tue paure più radicate? Quelle che non ammetteresti mai neppure a te stesso. Cerca in te un valido motivo per fare quest’esperienza. Chiediti se tutto ciò per te ha un significato, chiediti se questa strada per te ha un cuore. Perché se così non è, allora lascia stare e fatti una dormita, ti risparmierai esperienze amare.

Se sei deciso a continuare, andiamo avanti. Hai analizzato le tue paure? Bene, prenditi qualche tempo per andare a fondo sulle loro cause, trova la radice di esse. E prova ad immaginare che divengano realtà, sii uno spettatore di te stesso, analizza le tue sensazioni, impara a dominarle e ad avere fiducia in te stesso. Condizione fondamentale è quello che Castaneda chiama lo “stato d’animo del guerriero”, coraggio, umiltà data dalla constatazione di “non sapere”, volontà di conoscere ed imparare, fiducia nel proprio potere personale, per quanto piccolo, e assoluta mancanza di “importanza personale” ossia capacità di mettersi in discussione.


Fonte

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