Nel novembre 2010, la rivista scientifica Icarus ha pubblicato un documento degli astrofisici J. J. Matese e Daniel Whitmire, in cui hanno proposto l’esistenza di una compagna binaria al nostro Sole, più grande di Giove, nei pressi della “Nube di Oort”, un lontano deposito di piccoli corpi ghiacciati ai margini del nostro Sistema Solare.
I ricercatori hanno chiamato questo corpo ipotetico “Tyche“. Secondo la loro teoria, le prove della scoperta, giugeranno grazie all’analisi dei dati che ha rilasciato il Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) della NASA.
I ricercatori hanno chiamato questo corpo ipotetico “Tyche“. Secondo la loro teoria, le prove della scoperta, giugeranno grazie all’analisi dei dati che ha rilasciato il Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) della NASA.
WISE è un telescopio ad infrarossi della NASA, lanciato nel dicembre 2009, che ha scansionato l’intero cielo in quattro lunghezze d’onda infrarosse, circa 1,5 volte. Nella sua indagine ha già catturato oltre 2,7 milioni di immagini di oggetti nello spazio, che vanno dalle lontane galassie agli asteroidi e comete relativamente vicine alla Terra.
Recentemente, WISE ha completato una seconda missione estensione extra, scansionanado la Fascia degli asteroidi, l’Universo lontano in due bande infrarosse. Tra le scoperte già confermate figurano al momento una nana bruna, 20 comete, 134 oggetti vicini alla Terra (NEO), e più di 33.000 asteroidi della fascia principale tra Marte e Giove.
In seguito alla conclusione della sua indagine, WISE è stato ibernato in orbita, nel febbraio 2011. Ma l’analisi dei dati da parte tegli scienziati continua. Una prima pubblicazione di tali dati è prevista per aprile del 2011, ma la versione finale del sondaggio completo sarà rilasciata solo nel marzo 2012.
In questi giorni è tornata all’onore delle cronache la possibilità che presto possa essere confermata la presenza del “Planet X”, ragion per cui è sorto questo sito, unico al mondo. Fà grande sensazione che sia la stessa NASA a parlarne ormai apertamente. Fino a qualche anno fa, il celeberrimo “Planet X” era poco più che mera fantascienza e parlarne voleva dire fare eresia. In Italia, esistono ancora molti scienziati ottusi o astrofili con i paraocchi, che credono che parlare di Planet X sia perdita di tempo, ma probabilmente presto potranno definitivamente ricredersi e in ogni caso, se a parlarne è la NASA, non è mai perdita di tempo.
La stessa NASA ha rilasciato una intervista per togliere dubbi, incertezze e curiosità in merito a Tyche.
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D: Quando potrebbero confermare la presenza del pianeta Tyche, i dati in analisi di WISE?
A: E’ troppo presto per sapere se i dati WISE confermano o escludono un grande oggetto nella nube di Oort. Le analisi nei prossimi due anni saranno indispensabili per determinare se WISE ha effettivamente rilevato tale mondo. Le prime 14 settimane di raccolta dei dati, saranno rilasciate nel mese di aprile del 2011, ma non saranno probabilmente sufficienti. L’indagine completa, prevista nel marzo 2012, dovrebbe fornire una maggiore comprensione. Una volta che i dati WISE saranno completamente trasformati, rilasciati e analizzati, le ipotesi sull’esistenza di Tyche di Matese e Whitmire saranno effettivamente testate.
D: E’ certo che WISE avrebbe osservato un pianeta?
A: E’ probabile ma non scontato che WISE possa confermare o meno l’esistenza di Tyche. Dall’analisi delle immagini ottenute 1,5 volte del cielo da WISE a distanza di 6 mesi, gli scienziati dovrebbero vedere un cambiamento della posizione apparente di un corpo grande nella nube di Oort. Le due bande utilizzate nella copertura del cielo secondo sono state progettate per identificare le nane brune o grandi pianeti gassosi come Tyche.
D: Se Tyche fosse davvero scoperto, perché ci sarebbe voluto così tanto tempo per trovare un altro pianeta del nostro Sistema Solare?
A: Tyche sarebbe troppo freddo e debole per essere osservato da un telescopio a luce visibile. I telescopi a raggi infrarossi potrebbero riprendere il fievole bagliore di un tale oggetto, guardando nella direzione giusta. WISE è un telescopio a raggi infrarossi che ha guardato in tutte le direzioni.
D: Come mai questo oggetto è stato chiamato “Tyche”, (un nome greco), quando i nomi degli altri pianeti derivano dalla mitologia romana?
R: Negli anni ’80 si ipotizzava la presenza di “Nemesis”, (nome derivante dalla dea greca della discordia) una ipotetica stella nana rossa (Muller) o nana bruna, proposta per spiegare le estinzioni di massa periodiche verificatesi in passato sulla Terra. Nemesis avrebbe seguito un’orbita molto ellittica, capace di disturbare e deviare verso il Sistema Solare interno le comete della nube di Oort, circa ogni 26 milioni di anni.
Alcune di queste comete avrebbero provocato conseguenze catastrofiche per la vita sulla Terra. Recenti analisi scientifiche non supportano più l’idea che le estinzioni sulla Terra avvengono ad intervalli regolari e ripetute. Così, l’ipotesi Nemesis non è più seguita. Tuttavia, è ancora possibile che il Sole abbia un compagno lontano in un orbita più circolare con un periodo di qualche milione di anni. Per distinguere l’oggetto dalla malevola “Nemesis”, gli astronomi Matese e Whitmire, hanno scelto il nome della sorella benevola Nemesis nella mitologia greca, “Tyche”.
Da alcune indiscrezioni e dal grande interesse che questo argomento sta suscitando nella stampa, è ipotizzabile che Tyche esista realmente e la NASA dovrebbe rilasciare i dati della scoperta nel 2012.
Alcune interessanti congetture sono ipotizzabili al riguardo.
Tyche potrebbe avere fino ad un centinaio di lune, alcune abbastanza grandi da essere corpi come Plutone, Eris, MakeMake o Sedna.
Questo corpo potrebbe essere in parte il responsabile della “doccia” di asteroidi e comete che giungono su Giove e talvolta sulla Terra, causando estinzioni di massa.
Nella foto in basso osserviamo la prima ed unica nana bruna fino ad ora scoperta tramite i dati di WISE:
La nana bruna, (oggetto verde smeraldo che vedete in alto) contrassegnata dal cerchietto, è stata chiamata WISEPC J045853.90+643451.9 e potrebbe essere molto simile ad un oggetto presente ai confini del Sistema Solare come lo stesso Tyche.
La nana bruna WISEPC J045853.90+643451.9 è al momento l’unica confermata dai dati preliminari di WISE ed essendo distante soltato tra i 18-30 anni luce dalla Terra, è di fatto al momento, la nana bruna più vicina mai scoperta.
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