di Aurelia Louise Jones, Mount Shasta Light Publishing
Il Monte Shasta è un vulcano estinto che si erge ad un’altezza di 14.162 piedi sul livello del mare ed è la più grande cima vulcanica degli Stati Uniti continentali. Si trova nella Contea degli Indiani Siskiyou, ed è la montagna più maestosa situata all’estremità più settentrionale della catena montuosa della Sierra Nevada nel nord della California, all’incirca a 33 miglia dal confine con l’Oregon.
A dire poco Mount Shasta è un luogo molto speciale, essendo molto di più che una semplice montagna. Può essere considerato uno dei luoghi più sacri di questo pianeta. E’ un punto focale per angeli, spiriti guida, navi spaziali, maestri del Regno della Luce, ed è dimora dei sopravvissuti dell’Antica Lemuria, che affondò sotto le onde dell’Oceano Pacifico poco più che 12.000 anni fa.
Per coloro che sono dotati di doti di chiaroveggenza, Mt. Shasta è avvolto in una gigantesca piramide purpurea la cui cima va ben oltre questo pianeta, raggiungendo lo spazio, e ci connette a livello intergalattico con la Confederazione dei Pianeti per il settore della Galassia della Via Lattea. Questa affascinante piramide ha anche una versione invertita di sé stessa che raggiunge il centro della Terra. Quello che chiamate Mount Shasta è il punto di entrata della Griglia di Luce di questo pianeta. Sulla montagna si vedono e odono spesso strane luci e suoni.
Nubi lenticolari, ombreggiature e spettacolari tramonti si aggiungono all’aura mistica della montagna. Diversi tunnel percorrono l’interno di questa maestosa montagna raggiungendone le profondità. Mt. Shasta è anche la dimora degli attuali abitanti della Lemuria, sopravvissuti all’affondamento del continente di Mu avvenuto oltre 12.000 anni fa. Sì, i nostri fratelli e sorelle Lemuriani sono reali: sono ben vivi fisicamente, e vivono nella città sotterranea di Telos sotto a Mt. Shasta.
Prima dell’affondare del loro continente, essendo perfettamente consapevoli del destino del loro amato continente, gli antichi Lemuriani, usando la loro grande abilità nell’utilizzare energia, cristalli, suono e vibrazioni, scavarono all’interno del monte una vasta città sotterranea, con l’intento di preservare la loro cultura, i loro tesori, e le loro conoscenze dell’antica storia della Terra, storia che fu perduta fin dai tempi dell’affondamento di Atlantide. La Lemuria era un tempo un vasto continente, più grande del Nord America, e connesso a parti della California, Oregon, Nevada e Washington.
Questo vasto continente scomparve nell’Oceano Pacifico durante la notte, oltre 12.000 anni fa, in un vasto cataclisma. A quel tempo tutti gli abitanti della Terra consideravano la Lemuria, la Terra di Mu, la loro madrepatria, e furono versate molte lacrime sulla Terra quando questo avvenne. Circa 25.000 Lemuriani furono in grado di migrare all’interno del Monte Shasta, il più importante di vari centri di amministrazione, prima che la loro madrepatria affondasse. Ed amati miei, voi che state leggendo queste righe, sapete che non sono mai andati via.
Essi sono ancora qui, in tangibili, fisici, corpi immortali, totalmente senza limiti, e vivono una vita di puro Paradiso in Terra. Gli Indiani Americani credevano che Mt. Shasta fosse di una tale magnificenza che la sua esistenza poteva essere attribuita solo alla creazione da parte di un “Grande Spirito”. E credevano anche che sulle sue pendici vivesse una razza invisibile di piccola gente, alta circa un piede, e che ne fossero i Guardiani. Questa meravigliosa piccola gente, nota anche come “La Piccola Gente di Mount Shasta”, ha anche sostanza fisica, ma non esattamente, e viene spesso vista nei dintorni della montagna. Sono esseri della terza dimensione come gli umani, ma sono un poco più in alto della terza dimensione, a circa un terzo livello e mezzo, ed hanno l’abilità di rendersi visibili ed invisibili a volontà.
Il motivo per cui non si mostrano fisicamente a molta gente è che hanno una paura collettiva degli umani. Un tempo, quando avevano una consistenza fisica come la nostra, e non potevano rendersi visibili ed invisibili a volontà, gli umani dell’epoca li malignavano viziosamente. E divennero così spaventati degli umani che chiesero collettivamente alla gerarchia spirituale di questo pianeta di essere elevati nella loro frequenza, così da potersi rendere invisibili a volontà, per poter continuare la loro evoluzione senza che gli venisse fatto del male ed in pace. Nelle remote aree di Mt. Shasta, insieme ad altri esseri misteriosi è stata anche vista una razza di gente nota come Bigfoot.
I Bigfoot sono ora poco numerosi nel mondo e nei dintorni di Mount Shasta. Sono mediamente intelligenti e posseggono un cuore pacifico. Anche loro hanno ottenuto la dote di rendersi visibili ed invisibili a volontà per evitare di trovarsi a confronto con noi e quindi, come la piccola gente, di evitare di essere feriti, mutilati o essere usati come razza schiava. In questi tempi le cose non sono cambiate di molto sulla Terra. Non abbiamo ancora capito, in qualità di specie, che siamo ospiti su questo pianeta. Siamo gli ospiti della nostra graziosa Madre Terra, che ha espresso la volontà di fornire una piattaforma di evoluzione per i molti regni che ha scelto di permettere che si evolvano qui. Gli umani sono solo uno di questi regni.
All’inizio si è sempre capito e consentito che tutti i regni sarebbero stati onorati, e sarebbe stato permesso a tutti di condividere questo pianeta “in modo equo”. Ed accadde così per molto tempo all’inizio. Ma poi per centinaia e migliaia di anni gli umani hanno preso il sopravvento, pensando arrogantemente di essere la razza superiore, e di avere il diritto di controllare e manipolare gli altri regni che appaiono essere più vulnerabili di loro.
Anche molte delle specie del regno animale sono divenute invisibili. Sono ancora qui, ma in una frequenza leggermente più alta, e perciò a noi invisibili. Dove pensate che siano andate tutte le specie considerate “estinte”? Molte di esse sono estinte perché hanno fatto la scelta collettiva di non interagire più con noi. Le specie del regno animale che sono ancora fisicamente qui con noi, non sono sempre amate e onorate dagli umani. Entrate nel vostro cuore ed esplorate come sono trattati la maggior parte degli animali, ed usati ed abusati da quella che presuppone di essere la “razza superiore”.
Vengono tutti gli animali trattati, onorati ed amati come esseri di altri regni destinati a condividere questo pianeta con noi “equamente”? Pensate a come tante balene, delfini, mucche, polli, gatti, cani, cavalli, ecc. ecc. ecc. sono stati usati e vengono ancora usati. La lista è infinita, e potrebbe essere soggetto di molte enciclopedie. (Io so che quest’ultimo paragrafo farà aggrottare molte sopracciglia, ma va detto. Continuiamo ora con Mt. Shasta).
Oggigiorno si trovano molti gruppi spirituali nei dintorni di Mt. Shasta. Molti cercatori della verità che hanno percepito e sentito nel loro cuore il “Richiamo della Montagna” si sono spostati in questa area dove sono finalmente “tornati a casa”. La fioca memoria della loro lontanissima stirpe Lemuriana li sta richiamando indietro verso un anteriore punto di origine. In una giornata limpida Mount Shasta sorge come un bianco gioiello e più essere visto da una distanza di 100 miglia. La gente che vive nei dintorni ha storie rimarchevoli in merito al vulcano Cascata di 14.162 piedi di altezza.
Le storie più rimarchevoli sono le leggende sulla misteriosa gente che vive all’interno della montagna.
Si dice che siano i discendenti di un’antica società del perduto continente della Lemuria, che vivono in profondità nella montagna in case rotonde, e godono di illimitata salute e benessere, e di vera fratellanza. Essi hanno preservato la loro antica cultura. I Lemuriani che vivono sottoterra, sotto la montagna, vengono comunemente descritti come graziosi ed alti – oltre sette piedi – (m. 2,14) con lunghi capelli fluenti. Si vestono con abiti bianchi e sandali, ma sono stati anche visti con abiti molto colorati. Si dice che abbiano lunghi fragili colli e corpi, che adornano con bellissimi decorativi colletti fatti di perline o pietre preziose. Hanno evoluto il loro sesto senso, che permette loro di comunicare fra loro tramite percezioni extra-sensoriali.
Possono anche teletrasportarsi e rendersi invisibili a volontà. La loro lingua madre è il Lemuriano, ma parlano anche un Inglese impeccabile con un leggero accento Britannico. Hanno scelto di imparare l’Inglese come seconda lingua perché sono situati in America dove la gente che vive in cima al loro tetto parla Inglese come prima lingua. Il Dott. M. Doreal sostenne anni fa di aver visitato i Lemuriani dentro alla loro montagna. Disse che lo spazio nel quale si trovavano era alto circa due miglia, lungo 20 miglia largo 15 miglia.
Scrisse che dentro alla montagna l’ambiente era brillante quanto un giorno soleggiato d’estate perché sospeso quasi al centro di quella grande caverna di spazio c’era una gigantesca massa brillante di luce. Un altro uomo riportò che si era addormentato sul Monte Shasta, e che era stato svegliato da un Lemuriano che l’aveva condotto nella sua caverna, che era lastricata d’oro.
Il Lemuriano disse all’uomo che dentro la terra c’erano una serie di tunnel di origine vulcanica che erano come strade – un mondo dentro un mondo. Si suppone che i Lemuriani abbiano acquisito governo dell’energia atomica, della telepatia e della chiaroveggenza, nonché dell’elettronica e della scienza già da 18.000 anni. Hanno una tecnologia che ci fa apparire, noi abitanti della superficie, come dei bambini che fanno i primi passi al loro confronto. Controllano la maggior parte della loro tecnologia con la loro mente.
Già allora sapevano impiegare come propellente per le barche l’energia che irradia dai cristalli. Avevano navi spaziali e con esse volavano ad Atlantide ed in altri luoghi. Oggigiorno hanno un’intera flotta di navi spaziali denominata “Silver Fleet” - Flotta Argento - con la quale vanno dentro e fuori dalla montagna e vanno nello spazio.
Hanno anche l’abilità di rendere le loro navi spaziali invisibili e senza suono, per evitare di essere avvistati dalle milizie locali e nazionali. Nonostante siano per natura gente della terza dimensione, sono in grado di trasferire il loro campo energetico nella quarta e quinta dimensione, e possono divenire invisibili a volontà in pochi secondi. Molta gente ha riportato di avere visto strane luci sulla montagna.
Una spiegazione è che ci sono navi spaziali che vanno e vengono costantemente dallo spazioporto all’interno della montagna. Mt. Shasta infatti non è solo una casa per i Lemuriani, ma è anche un portale inter-galattico e multi-dimensionale. C’è una gigantesca città eterica di Luce al di sopra di Mt. Shasta che si chiama Città Cristallo dei Sette Raggi. In un qualche momento del prossimo futuro, si spera nei prossimi dodici o venti anni, questa meravigliosa città di Luce è destinata ad essere abbassata nel nostro regno fisico, per divenire la prima città di Luce tangibilmente manifesta sulla superficie di questo pianeta.
Perché ciò possa accadere, la gente che vive qui dovrà accordarsi con questa vibrazione nella loro coscienza. Potete visitare facilmente l’area di Mt. Shasta senza leggere o udire a proposito dei Lemuriani, ma se avete qualche precedente connessione con loro, potreste essere benedetti con qualche rivelazione. Mt. Shasta attrae visitatori da tutto il mondo, alcuni cercano una visione spirituale interiore, cercano la beatitudine nella bellezza e nelle meraviglie naturali che “madre natura” ha da offrire qui in questa unica regione alpina.
Ognuno ama un mistero, e specialmente un mistero su Mt. Shasta. Sono stati scritti molti affascinanti miti e leggende e proposito di questo gigante del nord California, e la solitaria montagna semplicemente ci sonnecchia sopra, i suoi segreti intatti. Ma sempre più spesso un’altra misteriosa storia affiora, nuove strutture di caratteri emergono, e l’attenzione si centra ancora una volta sulla mistica montagna. In questo modo è stato per anni e probabilmente sempre sarà.
Mt. Shasta ha la tendenza a rivelare “sé stessa” solo a coloro che onorano la vita, onorano loro stessi per ciò che sono veramente, onorano la Terra, ed onorano gli altri regni che condividono questo pianeta. Un’altra storia su Mt. Shasta!
Il carattere principale della storia seguente è un uomo sconcertante di nome J. C. Brown che, nel 1940, fu impiegato dalla Compagnia Mineraria di Londra Lord Cowdray. Era pagato per cercare metalli preziosi in questa regione ricca di oro, e mentre era qui si imbatté in una sezione di roccia nel contesto di un picco che non corrispondeva alla formazione circostante. Mentre esaminava la curiosa roccia notò che bloccava l’entrata di quella che sembrava essere una grotta. Brown, che era un geologo, pensò che l’intera scena fosse innaturale ed incominciò a scavare per aprire l’entrata della grotta, che era piena di detriti e vegetazione.
Egli incominciò a vedere che quella non era una piccola grotta, e dopo molto scavare si trovò in un tunnel che curvava verso il basso nella montagna. Equipaggiato con lanterna ed armamentario da minatore si accinse ad esplorarlo.
“A tre miglia dall’ entrata del tunnel ho colpito una sezione trasversale che conteneva oro grezzo e più avanti ho colpito un’altra sezione trasversale nella quale un’antica razza apparentemente aveva estratto del rame,” disse più tardi. Credeva che le altre sezioni trasversali affiorassero in superficie da qualche altra parte sulla montagna.
Il declivio continuava approssimativamente per undici miglia dentro la montagna, dove egli trovò ciò che chiamò “The Village Blets” (Il Villaggio delle Stanze Laterali) - dove furono trovate molte stanze e camere. Le stanze erano letteralmente piene vi varie lastre, tutte chiaramente inscritte.
I muri erano tappezzati di rame temperato ed appesi vi erano scudi e pezzi da parete fatti di oro. Su alcuni dei piatti d’oro che trovò vi erano incisi disegni e geroglifici. Le stanze davano in altre camere, una delle quali sembrava essere stata un luogo di devozione.
Inoltre, c’erano 13 statue fatte di rame e oro ed il disegno di un grande sole dal quale sporgevano nastri dorati. Dal modo in cui erano stati lasciati sparsi gli oggetti ebbe l’impressione che gli occupanti del villaggio sotterraneo se ne fossero andati sotto l’impulso del momento. E poi si imbatté in una macabra scena – in una camera contò 27 scheletri, il più piccolo dei quali misurava 6’6’’ - 21,5 cm. - ed il più lungo era più di 10 piedi - mt.3,48. Due dei corpi erano mummificati, ognuno vestito con abiti colorati ed ornati. Brown esplorò il luogo e i geroglifici per molti giorni, e se li impresse indelebilmente nella mente.
Era molto eccitato dalla sua scoperta archeologica e decise di lasciare il tunnel ed il suo contenuto esattamente come li aveva trovati. Sarebbe ritornato, pensò. Ma prima nascose intelligentemente l’entrata del tunnel e marcò sulla sua mappa il luogo esatto della montagna dove l’aveva trovato.
Nelle tre decadi seguenti, fra 1904 ed il 1934, le attività di Brown sono avvolte nel mistero, ma si sa che studiò la letteratura e la filosofia inerenti al perduto continente di Mu e la perduta civiltà Lemuriana, insieme ad altre tradizioni di razze preistoriche. Anni di studi e comparazioni dei geroglifici e pittogrammi che aveva trovato nel tunnel lo convinsero che erano, senza ombra di dubbio, memorie della razza Lemuriana. E così, dopo trenta lunghi anni, Brown riemerse.
Decise che la gloria di questi Lemuriani e gli artefatti dorati ancora appesi inviolati nella caverna della montagna dovevano essere condivisi con altri. Nel 1934, all’età di 79 anni, Brown apparve a Stockton, in California. La sua idea era di organizzare un gruppo di gente interessata ad accompagnarlo, a sue spese, a Mt. Shasta, ed una volta lì avrebbero esplorato ulteriormente l’antico tunnel che aveva trovato nel 1904. Ottanta bramosi residenti di Stockton, incluso un editore di giornali, un curatore di museo, un tipografo in pensione, diversi scienziati ed altri solidi cittadini, formarono un gruppo per investigare il tunnel con J.C.Brown.
Si incontrarono ogni notte per sei settimane per pianificare la spedizione, ed anche per ascoltare le favolose fiabe di Brown su continenti perditi, geroglifici, e la lusinghevole descrizione del tesoro, che sembrava già essere nelle loro mani. Alcuni lasciarono addirittura il loro lavori ed altri vendettero gran parte delle loro personali proprietà durante queste sei settimane, tanto certi erano che le loro vite sarebbero state alterate ed arricchite dopo le loro rimarchevoli scoperte.
L’editore ed il curatore questionarono serratamente Brown, ripassando ancora e ancora i dettagli della sua bizzarra storia. Brown rivelò che aveva speso gran parte dei suoi precedenti trent’anni alla ricerca di antiche memorie pertinenti ai Lemuriani, a le sue immagini mentali dei geroglifici nel tunnel del villaggio lo avevano convinto che aveva trovato il collegamento perduto nella storia della civilizzazione.
E disse loro che credeva che le antichità dorate che aveva trovato fossero quelle dei Lemuriani e dei loro discendenti. Brown promise anche di procurare una Yacht per trasportare il gruppo via acqua verso nord, il più vicino possibile al luogo dove dovevano andare.
Sarebbero partiti il 19 di Giugno alle 13. La giornata era limpida e bellissima, ed 80 cittadini di Stockton aspettavano a tempo debito l’apparire del loro leader. Si erano incontrati la sera prima per pianificare i dettagli finali, dopodiché J.C.Brown si era congedato fino al pomeriggio seguente.
Ma Brown non fu mai più visto da nessuno del gruppo, e non si è mai saputo cosa gli sia accaduto. I membri del gruppo ebbero timore per la sua vita, dal momento che aveva precedentemente menzionato di essere stato rapito tempo prima da gente che non voleva che questa informazione venisse divulgata, (generalmente agenzie di governo), e che si era salvato a stento la vita.
Chiamarono la polizia di Stockton, ma non fu trovata alcuna traccia dell’uomo. Era completamente scomparso. Ma le 80 persone che lo avevano aspettato invano quel giorno di Giugno credevano all’autenticità della sua storia e credevano nell’esistenza del vasto tunnel in Mt. Shasta riempito di artefatti dorati.
Ma sfortunatamente J.C.Brown non aveva mai rivelato dove si trovava esattamente il tunnel segreto nella montagna, ed è altamente probabile che questi tesori di un’era preistorica non delizieranno mai più gli occhi di un altro umano.
Ammantato in nubi e nebbia e sigillato negli anni in ghiaccio e neve, Mt. Shasta tiene per sé i suoi segreti, come sempre.
Ci sono numerosi racconti e avvistamenti che suggeriscono che nelle viscere di Mt. Shasta nel Cascade Range del nord California risieda ora un’antica razza che utilizza alta tecnologia. In accordo con il ricercatore William F. Hamilton, che sostiene di avere incontrato rappresentanti di questa società, il milione e mezzo di abitanti della sotterranea “città di Telos”, che è lunga venti chilometri e si svolge su cinque livelli, sono generalmente alti, biondi e con occhi azzurri.
Mt. Shasta è da decadi un importante sito di avvistamenti UFO. Questi racconti sono così noti che molte delle guide turistiche della zona menzionano le leggende di antica gente che si dice dimori in questo antico picco vulcanico.
“Mi sono imbattuto in gente affascinante nel corso nel corso delle mie ricerche, disse Mr. Hamilton, che mi ha raccontato molte storie inusuali. Mentre seguivo la traccia di racconti di basi UFO, incontrai una ragazza bionda molto carina, con occhi a mandorla e una dentatura quasi perfetta, il cui nome è Bonnie.
Bonnie mi ha raccontato una storia incredibile, e mi ha dato molte informazioni interessanti. Bonnie è sincera, gentile e razionale. Dice che è nata nel 1951 in una città di nome TELOS, che fu costruita all’interno di una caverna sotterranea a forma di cupola che si trova circa un miglio al di sotto di Mt. Shasta. Bonnie, sua madre (Rana Mu), suo padre (Ra Mu), sua sorella Judy, i loro cugini Lorae e Matox, vivono e si muovono nella nostra società, e ritornano spesso a Telos per riposarsi e rinfrancarsi.
Bonnie dice che la sua gente usa macchine per scavare i tunnel nella terra. Queste macchine perforatrici scaldano la roccia fino all’incandescenza, e poi le vetrificano, eliminando cosi la necessità di travatura e supporti.
Bonnie dice che la sua gente usa macchine per scavare i tunnel nella terra. Queste macchine perforatrici scaldano la roccia fino all’incandescenza, e poi le vetrificano, eliminando cosi la necessità di travatura e supporti.
Per connettere le varie città che esistono in varie regioni sotterranee del nostro emisfero, viene utilizzato un tunnel metropolitano sotterraneo. I treni della metropolitana, a propulsione di impulsi elettromagnetici, viaggiano fino alla velocità di 2500 miglia orarie (2652,5 Km/h).
Una di queste metropolitane connette con una delle città nella giungla del Mato Grosso in Brasile. Hanno coltivazioni idroponiche che crescono sotto un’illuminazione ad ampio spettro con i loro giardini assistiti da automi. Il cibo e le risorse di Telos vengono distribuite in abbondanza ad una popolazione di un milione e mezzo di abitanti che prospera in un’economia senza denaro”.
“Ho incontrato il cugino di Bonnie, Matox, il quale, come lei, è strettamente vegetariano e ha le stesse attitudini riguardo ai moventi del governo degli Stati Uniti. “Il vostro governo è costantemente in guardia contro scoperte inusuali, disse. La consapevolezza e la tecnologia avanzate dei Lemuriani li aiuta a rimanere vigili e non notati”. “Fantascienza? Bonnie è una persona reale”. Dice Mr. Hamilton. “Molti l’hanno incontrata. Se sta perpetrando una beffa? E per quale motivo? Non cerca pubblicità e ho fatto una fatica tremenda per convincerla a partecipare ai meetings per parlare con altri, ma infine l’ha fatto.
C’è stata ben poca variazione nella sua storia e nelle sue risposte nel passati tre anni. Mi ha dato una eccellente visione tecnica in merito alla costruzione di un generatore che funziona con l’energia di cristalli ed estrae energia dall’atmosfera. Il padre di Bonnie, Ra Mu, ha 300 anni ed è uno dei membri del consiglio governativo di Telos”.
“Molti tunnel sono insicuri e sono stati chiusi. Tutti i tunnel metropolitani di transito sono protetti e sono studiati per rigettare ospiti non invitati”.
“Se Bonnie ha le risposte che cerchiamo? Non lo so… Bonnie dice che vorrebbe soddisfare la nostra necessità di prove e che lavorerà con me per trovare una risposta soddisfacente a questo problema, ma non le importa se la gente la accetterà oppure no. Bonnie è gioiosa, semplice e ben equilibrata, ma talvolta diviene meditabonda e misteriosa”.
Quando Bill Hamilton chiese a “Bonnie” di dare informazioni particolareggiate in merito alle risorse energetiche che la sua gente usa per procelle i cosiddetti dischi-volanti, ella rispose: “La maggior parte di questo potere è generato da cristalli, in particolare per i veicoli atmosferici. Un motore Ione-Mercurio guida i veicoli che vanno da pianeta a pianeta. Le navi spaziali possono raggiungere velocità ben oltre quella della luce - e possono entrare nell’iperspazio, il che significa che entri nella quarta dimensione. Questo è controllato da un computer di bordo che ti porta dentro e fuori dall’iperspazio,” essa continua. “Io so che questa è una semplificazione. Quando sei su una nave che entra nell’iperspazio, udrai questa vibrazione, ed un forte suono stridente quando entri, poi non udrai più nulla…”
Bonnie parla della sua casa, Telos, una città costruita un miglio circa sotto Mt.Shasta, CA. “Questa città fu costruita poco prima della fine del continente Lemuriano. Quando gli scienziati ed sacerdoti della Lemuria realizzarono che il loro continente stava per affondare, fecero ricorso ad un gruppo chiamato Agharta Network, il quale controllava tutte le città sotterranee. Chiesero il permesso di costruire la loro città sotto Mt. Shasta. Là c’erano già una serie di caverne. Scegliemmo di allargare queste caverne per renderle più spaziose e più vivibili. Ora ci viviamo in un milione e mezzo di persone”.
C’è così tanto che si potrebbe dire su Mt. Shasta! Per scoprire di più su Mt. Shasta andate nella sezione “Book List” di questo sito (https://mslpublishing.com/index.html) e cliccate su Telos books.
I libri su Telos vi daranno tante più informazioni a proposito di questa magica montagna di quanto possa darvene questo corto testo...
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