Nei tempi antichi, i nostri avi vivevano l’anno a stretto contatto con la natura e i suoi ritmi cadenzati. Per le donne sagge del villaggio – le così dette “streghe”, ovvero coloro che possedevano un’ampia e profonda conoscenza delle proprietà nascoste in natura – la Luna era non solo fonte di ispirazione, ma anche faro luminoso che le guidava nella preparazione di filtri, rituali e incantesimi dei più svariati tipi. Avrete capito tutti, ovviamente, che sto parlando della magia.
Non deve sorprendere che in un tempo come il nostro, dominato dalla tecnologia e dal materialismo, la magia stia guadagnando terreno. Per secoli, essa è stata considerata spesso nella sua accezione negativa, come qualcosa di alienato e alienante rispetto al mondo circostante, una sorta di barriera tra la strega e l’“altro” che tendeva a ghettizzare la prima come strettamente connessa con le forza del male e con il diavolo.
In realtà la magia è esattamente come tutto ciò che ci circonda, ed è speculare dell’uomo stesso: essa non è buona né cattiva. È piuttosto un mero strumento che, a seconda di come viene usato e da dove viene direzionato, assume caratteristiche di luce o di ombra, ha finalità positive o negative. Un po’ come un coltello che, se utilizzato per tagliare un frutto, assume una connotazione positiva; se volto a uccidere una persona assume una connotazione tremendamente negativa. Ma il coltello, di per sé, non è né positivo né negativo. Non è né bene né male assoluto.
Il bene e il male risiedono nell’uomo, ed è per la legge del ritorno che ognuno di noi dovrebbe cercare di rivolgere sempre il bene e la luce fuori di sé, al fine di accoglierla anche nella propria interiorità e coltivarla sublimando le emozioni e i sentimenti più oscuri. La magia intende utilizzare le energie presenti in natura in una specie di scambio uomo-natura. Come la natura ci ha fornito di frutti ed elementi di nutrimento del fisico, altrettanto avviene per il nutrimento dello spirito.
Tornando a noi e alla nostra amata Luna, essa con i suoi influssi e la sua magia intrinseca può tornarci utile nell’elaborazione di alcuni rituali. Mi riferisco soprattutto ai rituali di protezione per noi stessi e per gli altri. Vediamone qualcuno.
Acqua lunare
L’acqua caricata con le energie della Luna è particolarmente benefica e protettiva. Favorisce l’equilibrio fisico e psichico e infonde il senso di unità con tutto il creato. Per creare l’acqua lunare, avrete bisogno di un cristallo trasparente. Un cristallo di rocca è quindi perfetto. Ricordatevi di creare la vostra acqua lunare sfruttando una notte in cui il cielo è terso e sgombro da nuvole. L’acqua lunare va preparata durante la Luna Piena o il giorno immediatamente precedente a questa fase lunare.
Ponete il vostro cristallo in un recipiente di vetro non verniciato e copritelo con acqua naturale (meglio se di fonte, altrimenti va bene anche l’acqua corrente). Al tramonto, ponete il recipiente sul vostro balcone, o fuori della porta di casa, in un angolo ben illuminato dalla Luna. All’alba, potrete rimuoverlo. Estraete il cristallo e conservate l’acqua in una bottiglietta. Essa, energizzata, potrà essere bevuta ogni mattina prima di iniziare la giornata per riceverne forza e protezione.
Olio lunare
Questa ricetta gitana è tratta dal libro di Devon Scott, I giardini incantati. Le piante e la magia lunare (Venexia Editrice), in cui si trovano moltissimi consigli utili per chi voglia “lavorare” con la Luna. Dopo l’acqua, eccovi la ricetta dell’olio lunare: in un boccale a chiusura ermetica, ponete tre pizzichi di fieno greco e riempitelo con olio di sesamo. A partire dal 3° giorno di Luna Nuova, esponete il vaso per tutta la notte alla luce dell’astro, cominciando, come per l’acqua lunare, al tramonto e terminando all’alba. Quando esporrete il boccale, recitate le seguenti parole:
Luna,
piccola Luna, grande Luna,
tu che al tuo volto puoi cambiare forma,
accarezza con i tuoi raggi questo vetro,
trapassalo e sfiora il mio olio,
caricalo del tuo potere.
Io (recitate il vostro nome) te lo chiedo,
io ti invoco, io ti scongiuro,
entra in questo mio olio e fa’ che guarisca
il dolore e la malattia.
È per il tuo potere
Così sarà.
Coprite il boccale di giorno in un luogo fresco e senza luce e sarà così pronto a partire dal 3° giorno di Luna Piena.
Il gioiello della Luna
Abbiamo parlato dell’acqua, poi dell’olio, e ora passiamo a preparare un piccolo amuleto personale che possa proteggervi. Nulla di complicato e macchinoso, basterà utilizzare un ciondolo o un monile che possedete già. Usatene uno che indossate ogni giorno o al quale siete particolarmente affezionati. Ponetelo in un recipiente contenente acqua di fonte, il giorno prima della Luna Piena. Il giorno seguente, ovvero la sera di Luna Piena, mescolate l’acqua tre volte con il dito in senso orario. Prendete il recipiente tra le vostre mani e muovetelo in senso orario e circolare per tre volte, dicendo:
O Luce di Luna,
avvolgimi,
proteggimi,
allontanami dal male.
Innalzate il recipiente verso il cielo e poi bevete l’acqua in esso contenuta. Rimuovete il monile e portatelo con voi fino alla successiva Luna Piena. Per rafforzare l’energia protettiva del gioiello, potete ripetere il rituale una volta al mese.
Autore: Doriana C.
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