Continuiamo l'approfondimento sul 2012 e sulle profezie ad esso associate, per riprendere il discorso sull'attualità nel momento in cui accadono eventi impossibili da tacere e facilmente identificabili come segnali di cambiamento e rinnovamento. Il caso degli uccelli morti è stato proprio uno di questi.
Nella mitologia degli indiani Hopi, "fine del mondo" significa fine di un mondo, cioè di un'era, di cui se ne prevedono altre tre. L'archeologa Laurette Sejourné sostiene che gli Aztechi travisarono la religione tolteca, che si basava sull'idea di rinascita.
Nella mitologia degli indiani Hopi, "fine del mondo" significa fine di un mondo, cioè di un'era, di cui se ne prevedono altre tre. L'archeologa Laurette Sejourné sostiene che gli Aztechi travisarono la religione tolteca, che si basava sull'idea di rinascita.
Simbolo della rinascita è il serpente, che si spoglia della propria pelle, e la pratica rituale azteca di scuoiare i prigionieri e di indossarne la pelle era il risultato di quel travisamento. Quetzacoatl, il serpente piumato rappresentato sull'orologio di pietra di Chichén Itzà, rappresenta l'unione della terra (il serpente) e del cielo (le piume).
La stessa simbologia è sostenuta nei lavori di Mary Scott sulla tradizione indiana del kundalini yoga.
La kundalini è un serpente di fuoco arrotolato con tre spire e mezzo alla base del chakra radice (uno dei sette punti energetici lungo la spina dorsale dell'uomo). Il serpente è avvolto attorno allo shivalingam, la linea energetica maschile che scende dal cielo, mentre la kundalini è l'energia che sale dalla terra. La Scott individua interessanti corrispondenze tra questa immagine e il libro del rabdomante Guy Underwood, Pattern of the Past.
La stessa simbologia è sostenuta nei lavori di Mary Scott sulla tradizione indiana del kundalini yoga.
La kundalini è un serpente di fuoco arrotolato con tre spire e mezzo alla base del chakra radice (uno dei sette punti energetici lungo la spina dorsale dell'uomo). Il serpente è avvolto attorno allo shivalingam, la linea energetica maschile che scende dal cielo, mentre la kundalini è l'energia che sale dalla terra. La Scott individua interessanti corrispondenze tra questa immagine e il libro del rabdomante Guy Underwood, Pattern of the Past.
Per esempio, le geospirali e le sorgenti sotterranee trovate dai rabdomanti sono sempre disposte lungo linee a spirale a intervalli multipli di 3,5.
Il kundalini yoga è la pratica che mira a risvegliare il serpente e a farlo risalire lungo la colonna vertebrale fino al chakra della corona, situato sopra la testa, dove l'incontro di Shiva e Shakti provoca l'illuminazione, l'estasi del samadhi, la fine dell'ego e della dualità.
E' questo l'incontro del cielo e della terra dei Maori? E' l'unione del mondo superiore e del mondo inferiore degli Inca nel mondo di tutti i giorni? E' la discesa del Cristo e l'ascesa della sposa di Cristo?
L'originaria religione tolteca della rinascita associata a Quetzacoatl è recentemente tornata alla luce in un codice rimasto a lungo sconosciuto, che va sotto il nome di Piramide di fuoco, riscoperto e pubblicato da Jenkins.
L'originaria religione tolteca della rinascita associata a Quetzacoatl è recentemente tornata alla luce in un codice rimasto a lungo sconosciuto, che va sotto il nome di Piramide di fuoco, riscoperto e pubblicato da Jenkins.
Il codice dimostra che gli Aztechi fraintesero le metafore dei Toltechi e pensarono che il sacrificio dell'io e la liberazione dell'energia del cuore si riferissero ai sacrifici umani.
Nel codice si legge che Quetzacoatl è "l'uomo che raggiunge Dio" e che tutti gli uomini hanno in sé il serpente che è l'energia di Tonaiuh, il sole.
"E in questo serpente dorme la coscienza, in questo serpente è nascosta la divinità. Dal serpente spunteranno le sue ali".
Nel mito azteco, Quetzacoatl è associato al pianeta Venere: Quetzacoatl sacrificò se stesso e si trasformò nel pianeta. I 18 giorni di invisibilità di Venere erano associati ai 18 giorni trascorsi da Quetzacoatl nel mondo sotterraneo prima di riapparire nella forma del pianeta. Venere è all'apice della sua luminosità all'elongazione minima dal Sole dopo i 18 giorni di invisibilità, e viene allora chiamato la stella del mattino.
Venere racchiude quindi l'idea di rinascita. Come abbiamo visto nella piramide di Kukulkàn, c'è un rapporto tra Quetzacoatl/Kukulkàn e il 2012.
Sembra che gli Aztechi attendessero il ritorno di Quetzacoatl tra due transiti di Venere (che avvengono nel periodo di 18 giorni di invisibilità) nel 1518 e nel 1526 (corrispondenti a 8 haab divisi da 365 giorni). Cortés, che arrivò nel 1519, venne scambiato per Quetzacoatl (come sempre, gli Aztechi prendevano i miti troppo alla lettera).
Attualmente siamo oltre la metà di un'altra coppia di transiti di Venere: l'ultimo si è verificato l'8 giugno 2004 e il prossimo è calcolato per il 6 giugno 2012. Entrambi questi transiti avvengono in un "giorno ik". Il computo ik è la versione azteca del calendario maya di 260 giorni, e il suo nome completo è Ehecatl, una forma di Quetzacoatl.
Quindi, il transito di Venere avviene esattamente nel giorno di Venere. Poco prima del prossimo transito avverrà anche la congiunzione Pleiadi-zenit-Sole sulla verticale della piramide di Kukulkàn, nel giorno del serpente, confermando che il 2012 è la data del ritorno di Quetzacoatl.
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