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giovedì 3 febbraio 2011

MODIFICARE LA REALTA': la Volontà dell'Anima in atto dal piano mentale a quello fisico attraverso l'astrale...

 
L'intento di questo articolo è quello di offrire una rapida chiave di lettura degli insegnamenti proposti da alcune scuole filosofico/esoteriche dell'antichità...

Suppongo che siate a conoscenza della loa (legge dell'attrazione) e forse saprete che i principi espressi dall'odierna loa non sono altro che una rivisitazione di conoscenze occulte un tempo riservate soltanto ad una ristretta cerchia di persone. 

Purtroppo non è tutto oro quel che luccica, e molte delle info che si trovano sulla loa - ovvero sulla possibilità di creare la propria vita a proprio piacimento - sono state travisate da un contesto ad un altro senza tener conto delle opportune chiavi di lettura.

Il pro della loa new age "di massa" è che tutti gli individui possono prendere coscienza dell'enorme potere concesso all'uomo in quanto artefice della propria Realtà, il contro è che nei libri o nei seminari viene celato il meccanismo sottostante tale trasformazione dal piano mentale a quello fisico: il tassello mancante è il piano astrale, che rappresenta simbolicamente lo strato di creta con cui possiamo modellare il piano fisico.


Chi volesse apportare dei cambiamenti nella propria vita deve infatti sapere che vi sono diversi stadi che precedono tali cambiamenti e una delle fasi peculiari - che viene tralasciata o forse sottintesa nella loa - consiste nell'interdipendenza tra il piano mentale, astrale e fisico.

Ecco come avviene tale processo: la Volontà (piano mentale) agisce sul piano astrale (la famosa dimensione dove si possono incontrare le entità extracorporee) che a sua volta tras-forma (in-forma, de-forma, ri-forma, etc.) la realtà materiale (piano fisico).

In altre parole il piano fisico è generato da quello astrale che a sua volta prende vita da quello mentale.

Nonostante questa lacuna concettuale le visualizzazioni suggerite nella loa new age servono effettivamente per smuovere l'energia immaginativa in nostro possesso. Tali visualizzazioni sono degli ottimi strumenti per operare dal piano mentale a quello astrale e poi fisico; però queste tecniche di immaginazione guidata funzionano solo se l'intento dell'Anima che esprime tale volontà è abbastanza intenso da potersi cristallizzare in pura convinzione, certezza interiore che si potrà manifestare nella Realtà.

Già qui bisognerebbe fare una pausa e soffermarsi un attimino su cosa si intende per piano astrale, Anima, Volontà e così via...

Ad esempio quella che noi chiamiamo Anima secondo la filosofia occulta è quel "quid" che ci consente di esprimere la nostra volontà imprimendola sulla realtà circostante; mentre il piano astrale sarebbe semplicemente un piano inferiore (rispetto a quello fisico e mentale...)

"Avere l'anima significa proprio avere il livello di programmazione della matrice astrale i cui effetti si condensano nel mondo fisico. Chi sa usare la sua anima non subisce il karma (l'insieme delle cause ed effetto) e vive sopra al dharma (le leggi universali)

 Anzi l'anima è quella cosa che sconvolge le leggi del karma essendo la sua azione non limitata al presente ma estesa al passato-presente-futuro come se fosse un tutt'uno

Se un 'illuminato' decide di mandare le cose in un certo verso, secondo una volontà cosciente o inconscia, l'insieme del passato-presente-futuro ovvvero l'insieme del karma verrà ristrutturato di conseguenza senza limitazioni".

Sempre in quella guida si riporta che:
"La psiche è collegata all'inconscio (il ripostiglio dei nostri ricordi, sentimenti, paure, passioni, desideri, etc...) che a sua volta è legato al mondo astrale, ovvero al mondo degli effetti, mentre le cause sono determinate nel mondo mentale. Accedere all'inconscio significa quindi poter interagire con i mattoncini di base che compongo il nostro piano fisico (elementi).  

Viaggiare inconsapevolmente nell'astrale (l'inferno di Dante per intenderci...) non significa far evolvere l'anima quanto piuttosto vuol dire degenerare le nostre capacità mentali sino a porci nello stato delle entità inferiori detti elementari o spiriti che abitano quella sottodimensione inconscia".

Per interagire costruttivamente nell'astrale è necessario essere consapevoli del nostro vero potere energetico. Lo scopo dell'Anima non è quello di farsi sottomettere da entità inferiori e scendere a patti con infime presenze astrali, bensì è quello di ricongiungersi agli autentici principi della sua Volontà superiore, creando lei stessa la Realtà che è in grado di generare mediante il piano mentale (o superiore) e servendosi quindi di quello astrale (o inferiore)...

... Ma per comodità non dilunghiamoci troppo e diamo per scontato che ognuno abbia almeno un'idea (seppur vaga) del significato di questi concetti e continuiamo il discorso su come è possibile creare la propria Realtà...

Gli alchimisti utilizzavano (e utilizzano tutt'ora) figure, immagini, simboli, disegni, geometrie sacre, suoni vibrazionali (mantra) e altre pratiche esoteriche per concretizzare il loro intento sul piano della Realtà fisica. Quelli che non possiedono questi strumenti possono servirsi di tecniche immaginative e meditazioni più semplici atte alla sperimentazione delle proprie facoltà.

Premesso che l'atto di volontà non è una semplice decisione presa su due piedi, ma esige un livello basilare di consapevolezza individuale oltre ad un'alchimia di altre doti che andrebbero opportunamente sviluppate, vediamo come Xavier Francis, a pg. 130 del suo Trattato teorico sull'Alchimia e la Scienza Dei Magi, ci spiega i livelli di consapevolezza necessari per creare la propria Realtà:

« L'espressione della propria volontà avviene con livelli graduali di consapevolezza che si sostanziano in un attenzione sempre più radicata verso un certo desiderio. Tale attenzione, se portata ad un livello quali compulsivo, può innescare potenti energie che risalgono verso il piano mentale, vengono fatte proprie dall'anima che diventa causa degli effetti desiderati.

Per spiegare che cosa è il THELEMA (Atto di Volontà), prendiamo come metafora il bambino che impara a camminare. Il bambino desidera raggiungere un giocattolo o la propria mamma ma non ha coscienza di come si possa camminare. Incomincia ad appoggiarsi ai mobili o alle pareti per raggiungere una posizione eretta.

A quel punto sa che ce la può fare e che deve raggiungere assolutamente la sua meta. Questo nuovo stato di consapevolezza lo porta a muovere i primi passi sino a credere in se stesso e la capacità di camminare in piedi.

Tutto ciò si può riassumere come segue:

Volere: è il primo stadio di consapevolezza. Si desidera un qualche effetto e si incominciano a valutare le ricadute sulla propria vita e quella degli altri. Spesso la maggior parte dei pensieri non supera questa soglia.

Potere: si prende confidenza con il fatto che quanto voluto può essere realizzato ma manca ancora la spinta decisiva a renderlo reale.

Dovere: si prende coscienza che quanto voluto può essere realizzabile e lo si rende prioritario per la propria esistenza.

Credere: è il livello di consapevolezza finale. Quanto voluto è possibile, è prioritario ed è realizzato perchè ci si crede. A questo punto di saturazione, l'anima avvia un impulso che si percuote immediatamente sul mondo astrale che è base del piano fisico. L'elementale (cioè l'espressione/manifestazione astrale della volontà generatrice di un certo pensiero) creato dall'impulso animico trasferisce il messaggio al resto del mondo astrale che si riconfigura di conseguenza modificando la matrice del piano reale.

Se si mantiene uno stato permanente di THELEMA, si è costantemente connessi con l'anima e modificare il mondo che ci circonda sarà facile quanto espletare qualsiasi altro gesto quotidiano.

Per rendere reale qualsiasi cosa che vogliamo realizzare è assolutamente necessaria la costruzione mentale di un archetipo multisensoriale, ovvero composto dalla somma di più esperienze sensoriali, al fine di avere a disposizione un'astrazione da elevare verso l'anima, sospinta dall'energia sprigionata dal THELEMA (Volontà) ».

In sintesi - gli antichi ci insegnano che l'uomo può modificare la propria Realtà soltanto se riesce ad imporre la propria Volontà (l'intento dell'Anima) sulla matrice Astrale...

Mi piacerebbe ampliare l'argomento, ma per ragioni gestionali non sono in grado di concentrare su un unico post le informazioni essenziali a completamento dei principi sopra esposti... Mi riprometto di approfondire il tutto nei prossimi post
(Autore: Zewale Rovesta)

Fonte: Link

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