Inaugural Board (left to right): Lachlan Murdoch, Professor Peter Karmel, Professor Allan Snyder, Professor Gavin Brown and Baz Luhrmann
Dall’Australia arriva il rivoluzionario “cappello pensante” che promette di stimolare la creativita’ di chiunque lo indossi. Si tratta di un congegno elettrico in grado di stimolare, attraverso piccole scariche, il lobo destro del cervello, collegato con la fantasia, ‘addormentando’ temporaneamente il sinistro, che sovrintende alla conoscenza razionale.
A sperimentare l’innovativo copricapo sono stati alcuni ricercatori di Sydney, che hanno sottoposto 60 persone a un quesito aritmetico. Ebbene, il 60% di coloro che hanno indossato il cappello elettrico ha risolto il problema con facilita’ nei sei minuti concessi, mentre solo il 20% delle ‘cavie’ senza copricapo e’ riuscita a fare lo stesso. La scoperta, affermano gli scienziati, e’ stata ispirata dall’esperienza vissuta dalle vittime di incidenti, i quali spesso si ritrovano con capacita’ creative piu’ sviluppare a causa del danneggiamento del lobo sinistro del cervello.
“Sappiamo che le persone che subiscono determinati tipi di danni al lobo temporale sinistro, diventano improvvisamente portati per l’arte o altre attivita’ creative”, ha spiegato Allan Snyder, direttore del Centro per gli studi del cervello dell’Universita’ di Sydney. La specialita’ del “cappello pensante” e’ infatti proprio quella di sopprimere gli schemi mentali legati all’esperienza e, dunque, alla conoscenza razionale per agevolare una visione piu’ nitida, come quella di un fanciullo.
“Non va usato per studiare o aiutare la memoria – ha precisato Snyder – va usato se si vuole guardare a un problema in modo diverso, come se fosse la prima volta”. Una scoperta, dunque, che promette di aprire una nuova era nel campo del problem-solving o, piu’ semplicemente, della creativita’. “Il nostro sogno e’ riuscire un giorno a stimolare il cervello in modo tale da regalare, per un momento, una visione del mondo senza filtri”, ha concluso Snyder .
AGI
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