Celebration è una piccola città nello stato della Florida (USA) di circa 11.000 abitanti. L’origine di questa città è artificiale: è stata edificata infatti a partire dal 1996 dalla Walt Disney Company su progetti originali di grandi Architetti quali Aldo Rossi, Michael Graves e Robert Venturi fra gli altri. L’impianto urbanistico è stato curato dalla Cooper Robertson & Partner e da Robert Stern.
Il progetto
Il programma di Celebration è la riproduzione dei luoghi che caratterizzavano l'età della quiete, della sicurezza e della stabilità, quando la società non era ancora minacciata dai pericoli della modernità. Si rivolge all'insicura classe media, ancora nostalgica della vita ‘tranquilla’ vissuta dai propri padri, in luoghi in cui i bambini potevano giocare in sicurezza per strada e in cui i vicini di casa erano tutti amici, ‘tutti si conoscono a Celebration’ è il motto di cui i suoi abitanti vanno fieri.
La comunità
In Celebration la Disney ha cercato di creare una vera comunità. Una comunità chiusa, che non può superare le 20.000 unità per non mettere in crisi il progetto di pulizia, ordine, civiltà e patriottismo che deve necessariamente contraddistinguerla. Per questo obiettivo gli abitanti sono costretti a rinunciare ad una parte consistente della propria libertà personale. Ma soprattutto sono gli agenti in borghese e le telecamere nascoste a salvaguardare l'ordine (addirittura è regolamentato il volume della tv che, se supera un determinato livello, causa l'espulsione dell'autore di tanto misfatto!). Più o meno quello che succede nell'artificiale cittadina dov'è ambientato il celebre film ‘The Truman Show’.
Lo Stile
In Celebration sono state costruite abitazioni progettate secondo sei differenti stili architettonici: classico, vittoriano, coloniale, costiero, mediterraneo e francese. Quando si acquista una casa si può scegliere solo fra questi modelli e in certe zone la scelta si restringe a un modello e basta. La distanza massima fra gli immobili non può superare i nove metri e nelle strade circolano solo automobili elettriche. La città è controllata da un complesso sistema di sicurezza elettronico basato su una rete a fibre ottiche.
Considerazioni
Questa città per insicuri non offre sicurezza ai suoi abitanti, è questo il paradosso sostanziale di questo esperimento di creazione di una società basata sui ‘valori’ della Disney. La sicurezza infatti di un ambiente antropizzato è data dalle stratificazioni storiche che creano memoria, identità e libertà tali da poter far immaginare strutture sociali e modi di vita diversi da quello contingente.
La storia scritta nei materiali edili, e non nelle sterili scelte stilistiche, dona fonti di libertà e protezione reale ai cittadini. I surrogati tecnologici, composti di telecamere e controllo poliziesco, inibiscono solo temporaneamente impulsi sopiti. Alcune tipologie edili che non permettono la condivisione equilibrata dello spazio vitale collettivo infatti portano all’isolamento ed alla mancanza di un controllo sociale spontaneo e salutare. Basti pensare ai tanti omicidi cruenti non umanamente comprensibili verificatesi all’interno di villette isolate.
Ora anche Celebration si è macchiata di un omicidio suicidio ma statisticamente, la città in cui ognuno recita la sua parte chiamata vita, è una città molto sicura. Si tratta ovviamente di una sicurezza materiale. La simbologia utilizzata nella sua Architettura è neutra per non urtare la sensibilità delle comunità religiose.
La neutralità è infatti una sua caratteristica comune assieme all’assenza imbarazzante di identità, creata dal nulla attingendo ad un miscuglio artificiale di altre identità già sperimentate, senza apportare quindi nulla di nuovo al dibattito sociale ed urbanistico. L’evidente similitudine con il fondale scenico del film ‘The Truman Show’ sottolinea il suo aspetto di comunità claustrofobica nella quale la realtà dei veri sentimenti e delle libere scelte è assai distante. A
nche le assonanze stilistiche con le ambientazioni di film dell’orrore, soprattutto statunitensi, suggeriscono la netta sensazione di inquietudine dovuta soprattutto alla profonda distanza esistente tra la ‘facciata’ edulcorata color pastello dei suoi edifici e la vita spirituale che all’interno di essi si svolge. In questa città utopica e sperimentale possiamo rinvenire molti luoghi comuni dell’immaginario nord americano alla ricerca di una società immota e perfetta che cozza tragicamente con il naturale ed imprevedibile fluire della vita.
Il Mondo secondo Disney.
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