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mercoledì 2 novembre 2011

LISTA DELLE MANTICHE E DIVINAZIONI









abacomanzia (dal greco àbax, àbakos, tavole): qualsiasi mantica che si serve di tavole per l'interpretazione;



achilleomanzia: antichissima mantica cinese che si avvale di steli di Achillea ptarmica, usata particolarmente per prevedere avvenimenti pubblici, Confucio se ne servì ampiamente;



acutomanzia: mantica che si serve di aghi in varie maniere; una pratica prevede 7 spilli chiari e uno nero spezzato da gettare sul tavolo per poi interpretare le figure formate, un'altra di gettare in acqua 13 aghi asciutti e osservare se si avvicinano (responso negativo) o si allontanano (responso positivo), infine è anche praticata con 24 aghi ammucchiati entro un cerchio da colpire con una pallina (anche in questo caso si interpretano le figure fuori dal cerchio);



aeromanzia: mantica che si basa sull'osservazione delle onde prodotte dall'acqua in una bacinella di rame;






agalmatomanzia (dal greco, àgalma, statua): mantica egiziana basata sull'osservazione dei movimenti (reali o apparenti) di una statua o dalle parole da essa proferite;



aigomanzia (dal greco aigia, capra): mantica greca (praticata in particolare a Delfo) praticata facendo cadere alcune gocce d'acqua sul vello o nell'orecchio di una capra sacrificale per poi osservarne le reazioni;



alettriomanzia, alectriomanzia, alettromanzia (dal greco alectryòn o alèctor, gallo): mantica greca basata sui comportamenti di un gallo all'interno di un cerchio diviso in 24 spicchi a ciascuno dei quali era associata una lettera e un chicco di grano, le lettere scelte formavano, anche per anagramma, il responso;



aleuromanzia (dal greco àleuron, farina di frumento): mantica antichissima che consisteva nel spargere foglietti con i responsi in un mucchio di farina di frumento;



alfitomanzia (dal greco alfitos, focacce): mantica simile all'aleuromanzia ma praticata con focacce;



alomanzia (dal greco als, sale): tecnica divinatoria che si serviva del sale, in particolare si osservava come si scioglieva in acqua o come scoppiettava nel fuoco, o in alternativa se ne poneva un po' sulla mano di una persona malate e se ne traevano previsioni sulla sua salute;



amniomanzia (dal greco amnìon, amnio): mantica popolare che associava ai bambini "nati con la camicia" (ovvero coperti di amnio dalla testa ai piedi) fossero fortunati, mentre per le bambine significava che la neonata sarebbe divenuta suora;



anagrammatomanzia: mantica di origine moderna che prevede di trarre auspici dall'annagramma di un nome proprio o di un evento;



anemomazia (dal greco ànemos, vento): mantica diffusa presso i greci e i romani che si basava sull'osservazione degli effetti del vento su foglie o campanelli;



antracomanzia: si veda catoptromanzia;



antropomanzia (dal greco anthropos, uomo): tecnica divinatoria basata sul sacrificio umano; troviamo traccia di queste pratiche nella Bibbia, presso i romani (dove si osservavano le viscere come per gli animali), presso i Lusitani, i popoli caucasici, gli Sciti e i Tartari;



capnomanzia (dal greco capnòs, fumo): divinazione praticata osservando i fumi di vittime sacrificali, erbe, semi (soprattutto sesamo, papavero, verbena);



critomanzia (dal greco krite, farina d'orzo): mantica simile all'aleuromanzia ma praticata con farina d'orzo;



catoptromanzia (dal greco càtoptron, specchio): mantica basata sull'uso di specchi o comunque superfici brillanti, che con effetti otticci erano in grado di amplificare le capacità di chiaroveggenza tramite stati ipnotici; questa pratica è ancora diffusa oggi;



cefalomanzia (dal greco kephalè, testa): mantica che prevedeva di trarre presagi dalla testa arrostita di un asino o di un giustiziato;



ceromanzia: mantica che consiste nel versare nell'acqua cera fusa e nell'interpretazione delle figure formate;



cheloniomanzia (dal greco chelone, tartaruga): mantica di origine cinese basata sull'osservazione delle screpolature causate dal fuoco sul guscio di una tartaruga;



chiromanzia (dal greco chèir, mano): mantica che attraverso l'osservazione della mano di una persona è in grado di delinearne i caratteri;



chitonomanzia (dal greco chitòn, tunica): pratica secondo la quale si può dedurre la fortuna di una persona a seconda di come si veste; a Roma vestirsi in maniera errata era un cattivo presagio, ma ancora oggi indossare una maglia a rovescio indica "felice sorpresa", mentre i calzini al contrario indicano "guadagno in arrivo";



cinomanzia (dal greco cyon, cane): mantica basata sul comportamento dei cani in uso fin dai tempi dei babilonesi; non esistono regole rigide, si tratta di tradizioni popolari, spesso il cane che ulula alla luna è interpretato come presagio di morte;



cledonomanzia (dal greco cledon, nome augurale): mantica che si basa sul trarre presagi da parole udite in maniera casuale;



cleidomanzia (dal greco clèis, chiave): divinazione tramite una chiave, usata soprattutto nel medioevo per individuare i colpevoli di qualche delitto; si poneva una chiave su una Bibbia aperta in modo che potesse muoversi leggermente al pronunciare il nome di una persona, in caso fosse colpevole;



cleromanzia (dal greco cleros, sorte): nome generico per le tecniche divinatorie che si avvalgono di oggetti lanciati a sorte (dadi, pietruzze, spilli e altro);



cocchigomanzia (dal greco còccyx, cuculo): mantica fondata sul canto del cuculo di origine popolare, senza una vera regola; alcuni tendono ad interpretare in maniera pessimistica, altri in chiave positiva le tristi note del canto di questo uccello;



codonomanzia (dal greco codon, campane): mantica basata sull'interpretazione del suono delle campane per trarre presagi per lo più infausti;



coracomanzia (dal greco còrax, corvi): forma divinatoria particolarmente diffusa presso gli Etruschi che consiste nel trarre auspici dall'osservazione del comportamento dei corvi;



coscinomanziaa (dal greco còskinon, setaccio): anche nota come coschinomanzia, mantica popolare diffusa nella Grecia antica fondata sul movimento di un setaccio in equilibrio sulla punta di due forbici;



cristallomanzia: forma di catoptromanzia che fa uso di sfere di cristallo, coppe o bicchieri d'acqua nelle quali l'indovino o uno dei suoi assistenti erano in grado di cogliere fatti lontani, passati o futuri;



criptomanzia: vedi aleuromanzia;



cubomanzia (dal greco cyboi, dado): forma di astragalomanzia diffusa tra greci e romani basata sul lancio di dadi a sei facce;



dattilomanzia: mantica ideata da un indovino frigio di nome Dàttilo, consistente nel legare un anello ad un filo e farlo oscillare su un bacile intorno a cui erano scritte delle lettere che componevano di volta in volta una parola;



dendromanzia (dal greco dèndron, alberi): forma divinatoria antichissima e profondamente radicata, fondata sull'osservazione degli alberi, aspetto, rigoglio e rumore delle foglie;



ecomanzia: vedi oicomanzia;



empiromanzia (dal greco en, in e pyr, fuoco): mantica che si basa sul gettare nel fuoco sostanze di vario tipo e osservarne le fiamme che vengono prodotte;



enomanzia: vedi oinomanzia;



extispicio o estispicio: tecnica divinatoria che consiste nell'esame di viscere di vittime sacrificali, in particolare fegato, milza, stomaco, reni, cuore, polmoni e intestini;



fillomanzia (dal greco phyllon, foglie): pratica diffusa soprattutto negli oracoli d'amore, consiste nell'ascoltare il suono delle foglie al vento, il rumore dovuto ad un colpo prodotto dal cavo della mano o osservando il fumo quando bruciano;



fisiognomanzia: tecnica divinatoria di probabile origine babilonese e in seguito ripresa in Grecia secondo la quale osservando i lineamenti del viso di una persona era possibile coglierne la natura, con l'epoca Rinascimentale assume un carattere scientifico e si estende oltre il volto, a tutto il corpo



fisionomanzia: vedi fisiognomanzia;



fonoveggenza: fenomeno per il quale un chiaroveggente è in grado di descrivere la stanza o episodi che riguardano l'interlocutore semplicemente parlandogli tramite telefono;



garosmanzia: mantica basata sull'osservazione di vasi pieni d'acqua circondati da ceri accesi;



gastromanzia (dal greco gaster, stomaco): divinazione probabilmente fraudolenta che avveniva per mezzo dello stomaco, ovvero per ventriloquia;



geduimanzia: mantica ebraica consistente nell'osservazione delle ossa di un leggendario animale, il Jedua, un mostro unito alla terra con una specie di cordone ombelicale che distruggeva i raccolti;



gemmomanzia: antica mantica che si praticava facendo scivolare gemme in una bacinella piena d'acqua;



genomanzia (dal greco gènos, discendente): tecnica per prevedere il sesso di un nascituro tramite l'osservazione del comportamento della madre;



geomanzia (dal greco ge, terra): mantica di origine persiana e diffusasi a Bisanzio, in India e Arabia che la portarono fino in Europa; essa consisteva nel lanciare 16 volte un dado, un seme o un bastoncino e tracciare articolate figura seguendo determinate regole;



giromanzia: pratica divinatoria consistente nel tracciare a terra un grande cerchio lungo il quale vengono scritte a caso lettere dell'alfabeto, il consulente viene fatto girare su se stesso fino a quando per il capogiro si dirige verso una di esse; ripetendo più volte l'esperimento si ottengono i responsi;



grammatomanzia (dal greco gràammata, lettere): termine generico usato per identificare qualsiasi forma divinatoria basata su una composizione di lettere, come l'alettriomanzia, la giromanzia e la lecanomanzia;



idromanzia (dal greco ydor, acqua): mantica che consiste nell'osservazione di una superficie d'acqua fino ad avere allucinazioni, o nel lanciare oggetti nel bacino e osservare le onde da esso formate, o versare dell'olio in acqua esaminandone le forme, oppure ancora fissare l'acqua in un bicchiere fino a provocarne una sorta di ebollizione o infine immergere in acqua una persona legata e vedere se è colpevole o innocente di un reato, a seconda che affondi o resti in superficie;



ieromanzia: vedi extispicio;



ippomanzia (dal greco ìppos, cavalli): divinazione di origine greca, celtica e germanica, fondata sull'osservazione dei cavalli (andatura, piede con cui uscivano dalla stalla e così via);



jeduimanzia: vedi geduimanzia;



lampadomanzia: mantica praticata per mezzo di lampade; in Grecia la torcia, simbolo di amore se ardeva chiara e brillante indicava un amore felice, il contrario se fumava;



lecaniomanzia (dal greco lecànion, catino): termine generico indicante tutte le pratiche divinatorie che fanno uso di recipienti vuoti o pieni d'acqua;



libanomanzia (dal greco lìbanos, incenso): forma di capnomanzia astrologica in cui fumi sono da collegarsi ai pianeti;



licomanzia (dal greco lykos, lupo): antica mantica che traeva presagi dal comportamento di un lupo;



litomanzia (dal greco lìthos, pietre): mantica dell'osservazione delle pietre di cui si considerano aspetto, qualità e in particolare le tradizionali virtù;



logaritmomanzia: forma di aritmomanzia nella quale alle lettere dell'alfabeto viene attribuito un numero detto "triangolare" secondo quando specificato da una speciale tavola;



melanomanzia (dal greco mèlan, ciò che è nero): divinazione nata nell'epoca moderna che consiste nel formare 13 macchie d'inchiostro su un foglio, poi piegandolo e interpretando le figure formate; è affina al test Rorschach;



melomanzia: mantica amorosa di origine antichissima, preso il seme di una mela tra le dita, se schiacciandolo schizza via l'amore è corrisposto; una sua forma differente consisteva nel lanciare la male all'amato e vedere se l'afferrava al volo e la rilanciava;



meteoromanzia: divinazione ancora oggi praticata basata sull'osservazione di comete, meteore e altri corpi celesti cadenti;



molibdomanzia (dal greco mòlybdos, piombo): mantica basata sull'interpretazione delle figure che il piombo fuso forma quando versato in acqua;



nefelimanzia (dal greco nefèle, nuvole): mantica di origine mesopoticamica fondata sull'osservazioni della forma delle nuvole e dei loro movimenti;



oculomanzia: forma di catoptromanzia o cristallomanzia in cui l'indovino ha visioni chiaroveggenti o precognitrici osservando negli occhi il consultante;



ofeomanzia (dal greco nefèle, nuvole): vedi ofimanzia;



ofiamanzia (dal greco òphis, serpenti): forma di divinazione pratica nell'Antica Grecia per mezzo della manipolazione dei serpenti;



oicomanzia (dal greco òikos, casa): mantica fondata sull'osservazione di una casa, diffusa in Mesopotamia, Grecia e Cina;



oinomanzia (dal greco òinos, vino): mantica che si basa sull'osservazione del vino, del suo colore e delle sue alterazioni;



onicomanzia (dal greco ònyx, unghie): mantica dell'osservazione delle unghie e sulla forma della mano e delle sue macchie;



oniromanzia (dal greco òneiros, sogno): interpretazione divinatoria del sogno, approfondita da grandi figure a partire da Omero, Virgilio, Aristotele, Artemidoro, San Tommaso; secondo questa credenza dormire in templi, chiese o moschee permette di avere sogni premonitori;



onomatomanzia (dal greco ònoma, nome): interpretazione divinatoria del nome; questa mantica è probabilmente di origine egiziana o ebraica, ma ve ne è traccia anche in India e in seguito in Europa per mezzo dei pitagorici;



onomanzia: vedi onomatomanzia;



oomanzia: divinazione praticata per mezzo di un uovo crudo, cotto, solo il bianco, solo il rosso o per intero;



ornitoomanzia (dal greco òrnis, uccelli): antichissima mantica fondata sul comportamento degli uccelli, sul loro volo, la loro specie e grido; già praticata in Mesopotamia, Etruria, Grecia, Roma e in seguito in tutta Europa e fin in Arabia; ancora oggi si traggono presagi positivi o negativi dai volatili;



palamomanzia: forma di divinazione praticata mediante l'osservazione del palmo della mano coperto da una vernice brillante;



palmomanzia (dal greco palmòs, scossa): mantica fondata sull'interpretazione di piccole contrazioni muscolari come brividi e tremiti;



partenomanzia (dal greco parthenèia, verginità): mantica di origine popolare che tenta di stabilire se una fanciulla sia vergine o meno;



pegomanzia (dal greco peghè, sorgente): divinazione mediante l'osservazione delle bolle e dei cerchi che si formano lanciando una pietra o una moneta nell'acqua;



piromanzia (dal greco pyr, fuoco): forma mantica atta a trarre auspici dall'osservazione del fuoco, entrando in una sorta di leggera trance;



poleomanzia (dal greco pòlis, città): mantica fondata sull'osservazione di una città, diffusa in Mesopotamia, Grecia e Cina;



sauromanzia (dal greco saùra, lucertola): antica mantica praticata per mezzo della lucertola, simbolo del potere profetico di Apollo;



spodomanzia (dal greco spodòs, cenere): mantica che prevedeva di scrivere domande di cui si intendeva conoscere la risposta sulla cenere dei sacrifici, lasciarla esposta all'aria una notte e vedere quali lettere erano rimaste e quali erano scomparse;



spondilomanzia (dal greco spòndilos, vertebra): divinazione di origine greca praticata tramite l'osservazione di una vertebra che veniva fatta girare;



tabellomanzia: vedi abacomanzia;



teratomanzia (dal greco tèras-tos, portento, mostro): mantica fondata sull'osservazione di eventi straordinari o mostruosi come nascita di animali con due teste, fratelli siamesi, aurore boreali, piogge di sangue e così via; non vi sono precise regole per l'interpretazione di questi segni che viene lasciata agli indovini o alla fantasia dei popoli;



traumatomanzia: divinazione di origine tartara che trae auspici dall'osservazione delle ferite, usata ancora ad inizio secolo dai soldati turchi, servendosi del "Ikhtiladj Nameh", "Il libro delle ferite";



vitromanzia: mantica di origine relativamente recente che si pratica spargendo sabbia sul vetro e passando un archetto sul bordo della lastra; ciò crea strane figure sulla sabbia che vengono poi interpretate;



Oscar Mondadori, A.A.V.V., Paranormale - Dizionario Enciclopedico



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