Abbiamo tutti familiarità con l'idea di forme di vita metalliche come robot senzienti, ma da qualche parte là fuori, la vita metallica può realmente essersi evoluta, proprio come la vita organica qui sulla Terra. Un gruppo di ricerca scozzese ha tirato fuori le prove sulla possibilità di creare cellule sintetiche che si riproducono e si evolvono, interamente realizzate in metallo.
Non esiste nessun motivo per cui forme di vita metalliche non possano esistere, è solo che non ne abbiamo incontrata nessuna e nessuno è sicuro di come avrebbero funzionato. Per dimostrare che si tratta di un qualcosa di fisicamente possibile, un team di ricerca dell'Università di Glasgow ha creato alcune cellule - simili a bolle - chiamate "iCHELLs", composte di elementi metallici come il tungsteno legati con l'ossigeno e il fosforo. Queste bolle possono auto-assemblarsi ed esibiscono molte delle stesse proprietà che permettono alle cellule organiche di fare quello che fanno, tra cui una struttura interna e una membrana esterna selettivamente porosa, che permette ad altre molecole di attraversarle. Potrebbe anche essere possibile selezionare le cellule metalliche fino a farle produrre fotosintesi.
La parte difficile, a questo punto, è di comprendere sul come far impregnare le cellule metalliche con un qualcosa come il DNA, per consentire loro di auto-replicarsi ed evolversi, ma questo può - in effetti - essere possibile: le bolle possono essere utilizzate come modelli per creare più bolle e gli esperimenti suggeriscono che le bolle possono essere, anche, in grado di alterare la chimica proprio per adattarsi ad ambienti diversi. Se tutto questo funzionerà al punto in cui possiamo dire, almeno, di si, è sicuramente possibile che forme di vita metalliche si siano evolute e ciò avrebbe enormi implicazioni per la nostra ricerca di vita extraterrestre.
Traduzione a cura di Antonio De Comite
Fonte
Nota di Antonio De Comite: questa scoperta, semmai venisse confermata in modo definitivo, cambierebbe la visione di molti scienziati, ancorati alla vecchia concenzione di evoluzione di vita biologica. La scoperta farebbe ampliare la ricerca su pianeti, "apparentemente", disabitati. Corpi celesti in cui potrebbe esistere vita metallica complessa e ridimensionerebbe di molto la "Teoria dell'Evoluzione" di Charles Darwin, nel suo insieme ancora valida, ma colma di piccole contraddizioni. Ci domandiamo, come estendere la teoria evolutiva di Darwin alla luce di questa clamorosa scoperta? E' possibile ampliare ed aggiornare tale teoria alla vita extraterrestre nello Spazio infinito?
Nell'immagine in apertura articolo esempio di un "iCHELLs"
Nell'immagine in apertura articolo esempio di un "iCHELLs"
Nessun commento:
Posta un commento