Questa mitologia è figlia di quella germanica; comprende le leggende e i miti scandinavi riguardanti gli antichi eroi, gli dei, la creazione e la distruzione dell'universo. Essa ci fu trasmessa deformata dagli storici del Medioevo cristiano: è dunque impossibile determinare con sicurezza le credenze, i riti e le pratiche del paganesimo originario. È chiaro, tuttavia, che l'importanza degli dei e degli eroi variava conformemente ai tempi e ai luoghi.
Gran parte di ciò che sappiamo su tale mitologia ci è pervenuto attraverso la letteratura nordica antica, in particolare nell'Edda, che è la più antica produzione letteraria islandese, e in saghe posteriori. Alcuni frammenti di leggende sono conservati talvolta in antiche iscrizioni e in tradizioni folcloristiche successive.
In questa mitologia la guerra è considerata bella per se stessa, più che un mezzo per raggiungere la pace: solo i guerrieri che muoiono combattendo sono accolti nel regno dei beati dove possono continuare eternamente le loro gioiose battaglie; tutti gli altri, dopo la morte, vanno a finire in un mondo grigio e triste, dove non ci sono né gioie né dolori.
Troveremo anche qui divinità del bene e del male ma le differenze fra loro sono assai poco accentuate e quello che conta non è la vittoria dell'una o dell'altra parte quanto la battaglia in sé.
Il Valhalla
Il Valhalla è una immensa sala dal soffitto composto di lance, le pareti di scudi e i sedili di corazze ed è circondato da giardini e praterie.
Al mattino i guerrieri escono nelle praterie e passano la giornata combattendo fra loro. Il combattimento, infatti, e la loro gioia maggiore. A sera coloro che sono rimasti uccisi resuscitano e, insieme agli altri, tornano cavalcando al Valhalla dove banchettano tutta la notte cibandosi delle carni inesauribili di un grande cinghiale e bevendo birra che viene loro servita dalle bionde Valchirie.
Le Valchirie
Queste sono fanciulle guerriere le quali, oltre che servire gli eroi a tavola, in groppa ai loro cavalli bianchi vanno a prendere le anime dei caduti dopo ogni battaglia e le portano al Valhalla. Al seguito di Odino, di cui sono scudiere, cavalcano per monti e per mari avvolte in un bagliore di lampi che fanno scintillare le loro corazze d'argento.
L'Albero della Vita
Nel mezzo dell'universo sorge l'altissimo frassino, dalle foglie sempre verdi e dalle tre lunghe radici, da cui è nata tutta la vita sulla terra. Gli antichi infatti pensavano che dalla vita vegetale fossero scaturite tutte le altre forme di vita, compresi gli animali e gli uomini. Questo Albero è detto Yggdrasil (il destriero di Odino), perché Odino restò appeso ad esso nove giorni per ottenere il dono della saggezza delle Rune., le sue fronde sono fonte di rugiada e di vita, mentre le radici che si diramano in tre direzioni affondano nel NIFLHEIMR, nella dimora degli ASI e nel JOTUNHEIMR, la dimora dei giganti.
La religione nordica pagana è un groviglio intricato di credenze, miti e rituali e non è sempre facile districarsi nei loro meandri. In Scandinavia, come in molte parti dell’Europa le prime forme religiose erano fortemente legate alla natura e ai suoi cicli. Possiamo dire che verso il II millennio a.C. la religione, oltre alla società stessa, era di tipo matriarcale, con riti legati alla fertilità e ai raccolti. Fondamentale importanza ha il culto della Grande Madre, delle vergini feconde i cui santuari erano le foreste e le fonti.
Gli dei scandinavi erano serviti da una classe di sacerdoti e capi delle tribù detti godar, che si occupavano dei rituali religiosi. Originariamente il culto si svolgeva all'aperto, sotto alberi tutelari, presso pozzi sacri o entro spazi delimitati da pietre sacrali. Più tardi vennero usati templi di legno con altari e rappresentazioni scolpite degli dei. Il tempio più importante si trovava nell'antica Uppsala, in Svezia, dove si svolgevano sacrifici di animali, ma anche di esseri umani.
Le prime divinità nordiche erano i Vani. Etimologicamente il nome deriva dalla radice VEN o VINR che significano “desiderare” o “amore”. Queste divinità benefiche e appunto legate alla terra e ai riti di fertilità; vivevano nel VANAHEIMR, il “paese dei Vani”, in una società chiusa verso l' esterno.
Dei ed eroi
Odino
(Othin, Wotan) E' il più potente degli dei, capace di ogni magia guerriera, descritto come bello d'aspetto e capace di essere grandioso in battaglia quanto piacevole in conversazione con individui che egli ritiene amici, nello stesso tempo appare terribile e pericoloso agli avversari.
E' il dio guerriero per eccellenza, porta armi fabbricate espressamente per lui ed ha la caratteristica di parlare sempre in versi. Le sue parole hanno carattere magico , del resto governa le rune , il mitico alfabeto sacro.
Anticamente le rune erano usate dai popoli nordici sia come linguaggio sia come metodo di divinazione, ma anche come strumento magico per scagliare maledizioni o per guarire malattie. I miti nordici narrano che Odino, padre degli dei, trascorse 9 giorni e 9 notti appeso all’albero della vita a testa in giù con il costato trafitto da una lancia. Nell’estasi vide le rune e la raccolse per poi donarle agli uomini affinché potessero comunicare con gli dei. Ma per questo dono agli uomini dovette sacrificare il suo occhio.
Moltissimi, poi, sono i nomi con i quali viene definito Odino: spesso questi servivano anche a celare la sua reale identità, nascondendo, dietro il nome, enormi poteri.
Questa idea di un dio trascendente chiamato “colui di cui non si conosce il nome” la ritroviamo anche in Egitto; è Iside che, con l’inganno, riesce a conoscerne il vero nome acquistando così enormi poteri, come quello di resuscitare i morti. Nelle antiche culture infatti la conoscenza del nome della divinità permetteva di acquistarne i poteri.
Thor
Figlio di Odino e di una dea della Terra era, dopo il padre, il più forte e il più potente fra gli dei. Come indica il nome Thor, in antico tedesco Donar, corrispondente al tedesco moderno Donnerer, "il Tonante", era il signore del tuono e delle tempeste.
E' lo strenuo difensore degli uomini dagli assalti dei giganti e delle forze del male ed è molto amato anche perché è uno dei pochi dei il cui culto non richiede sacrifici umani. In generosità è superato solo da Balder, cui peraltro è molto legato. Thor è principalmente una divinità guerriera, ed infatti possiede due potentissimi oggetti, una cintura che aumenta la sua forza ed il martello Mjomnir, in grado di colpire e tornare nelle mani di chi lo ha lasciato. Nelle mani di Thor questo martello poteva distruggere montagne e creare valli immense. Mentre Odino è un dio imprevedibile, Thor è il dio dell'ordine stabilito ed ha moltissimi nemici, soprattutto giganti. Stranamente viene spesso rappresentato insieme a Loky, il Dio più malvagio, ed a volte i due agiscono anche insieme, a testimonianza che bene e male devono coesistere nell'universo.
Il culto di Thor durò a lungo nelle regioni scandinave. Il dio, associato al lampo ed al tuono, è stato paragonato a Zeus ed Ercole nel mondo occidentale. Sul suo aspetto ci sono varie immagini, ma in generale appare molto alto, con barba e capelli castani o neri.
Su un carro trainato da caproni combatteva contro mostri e giganti. Thor fu il più popolare fra gli dei del mondo germanico.
Oltre a Odino, re degli dei e signore della guerra e della magia, e a Thor, dio del tuono, le principali divinità della mitologia nordica erano la moglie di Odino, Frigg, dea del focolare domestico;
Frey e la sorella Freya dei della fertilità. La seconda è la principale divinità femminile, signora della magia e dea dell’amore, della fecondità e della lussuria.
Sicuramente Freya è il retaggio di culti ben più antichi legati appunto alla terra e ai boschi. Ad essa sono associati animali come la capra e il cinghiale, animali dominatori delle foreste e dunque simbolo delle divinità arboree e naturali come, successivamente, Osiride e Dioniso.
Freya è associata anche al gatto, animale già sacro in Egitto; Freyr, dispensatore di
ricchezza e abbondanza, è il dio delle fecondità, adorato soprattutto in Svezia e rappresentato da statue itifalliche che venivano sepolte nei campi arati.
Molti antichi eroi mitologici erano ritenuti discendenti degli dei; tra essi Sigurd "uccisore-di-draghi", Helgi "nato-tre-volte", Harald "dente-di-guerra", Hadding, Starkad, e le Valchirie, tribù di vergini guerriere capeggiate da Svava e Brunilde, che sceglievano per Odino i guerrieri uccisi da condurre nel Walhalla, l'al di là dove avrebbero trascorso i loro giorni combattendo e le loro notti festeggiando sino alla fine del mondo e al "crepuscolo degli dei", Ragnarök, dopo il quale sarebbero rinati frutti di pace e amore. Le persone comuni, invece, venivano ricevute dopo la morte dalla dea Hel in un tetro mondo sotterraneo.
La mitologia nordica comprendeva gnomi, elfi e i Norn, che distribuivano i fati ai mortali. E' un mondo
pieno di leggende e miti, demoni e creature fantastiche e magiche, nani, giganti, armi mistiche e battaglie epiche, come la storia di Sigurd e i Nibellunghi, le battaglie di Thor contro i giganti.
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