di Giovanna Chirri
A pochi giorni dal G20 di Cannes il Vaticano ricorda che il mondo globalizzato e il suo sistema finanziario e monetario non possono essere in mano ad un gruppo di amici, per quanto ampio e benintenzionato sia: non governance, ma''shared government'', cioe' il coordinamento non basta, servono misure super-partes. Serve cioe' una ''autorita' pubblica a competenza universale''. Dove autorita' sta per ''fondata su diritto, regole condivise e rappresentativita''', e ''al servizio del bene comune''.
A pochi giorni dal G20 di Cannes il Vaticano ricorda che il mondo globalizzato e il suo sistema finanziario e monetario non possono essere in mano ad un gruppo di amici, per quanto ampio e benintenzionato sia: non governance, ma''shared government'', cioe' il coordinamento non basta, servono misure super-partes. Serve cioe' una ''autorita' pubblica a competenza universale''. Dove autorita' sta per ''fondata su diritto, regole condivise e rappresentativita''', e ''al servizio del bene comune''.
Il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace pubblica un documento che vuole fare della attuale crisi mondiale una ''opportunita''' di riprogettare le regole dopo il declino del mondo disegnato dagli accordi di Bretton Woods, le bolle speculative, i deliri della finanza onnipotente, il fallimento delle banche, la crisi dei bilanci statali, l'aumento nel mondo delle schiere di poveri. ''Apprezziamo'' il lavoro del G20, spiega il segretario del dicastero, mons. Mario Toso, ''ma non basta'', ''occorre innovare''. Mons. Toso non ha difficolta' ad ammettere che le idee proposte possano coincidere con le motivazioni degli 'indignados': ''Si da' il caso - dice - che anche gli indignados siano in linea con le prospettive del magistero dei papi, ma questo non significa che non abbiano una loro razionalita' e che non vadano sostenute...''. E chi puo' dargli torto? L'idea di una autorita' mondiale, da Giovanni XXIII in poi e' innervata nella visione della Chiesa, rilanciata con forza dalla 'Caritas in Veritate' di Benedetto XVI, con la richiesta di una ''autorita' pubblica a competenza universale su finanza e monete''.
Con alcune importanti specificazioni: ristabilire il ''primato della politica sull'economia e la finanza''; realizzare un ''multilateralismo'' non solo per la ''diplomazia, ma per lo sviluppo sostenibile e la pace''; scongiurare una generazione di tecnocrati, colmando il ''divario tra formazione etica e preparazione tecnica''; da ultimo, ma non di minore importanza, ''illuminare l'opinione pubblica, per aiutarla ad affrontare questo mondo nuovo non piu' nell'angoscia ma nella speranza e nella solidarieta'''. C'e' lavoro per tutti, dagli economisti, ai giuristi, alle persone di buona volonta' e infatti, spiega il cardinale Peter Turkson, capo del dicastero, il testo e' indirizzato a tutte le persone di buona volonta'.
Per quanto riguarda il diritto, ''logica vorrebbe'' che questa autorita' mondiale si sviluppasse ''avendo come punto di riferimento l'Organizzazione delle Nazioni Unite''. Ma, spiega Turkson, ''non chiediamo una semplice riforma dell'Onu, proponiamo un governo di 'consensus' che non verra' imposto su nessuna nazione''. Che fare poi per economia e finanza dopo che il mondo di Bretton Woods si e' volatilizzato, non si assicura piu' quel ''bene pubblico universale che e' la stabilità del sistema monetario mondiale''.
Alcune proposte, con la premessa che serve gradualita' e pazienza: ''misure di tassazione delle transazioni finanziarie, forme di ricapitalizzazione delle banche, anche con fondi pubblici, e ''condizionando il sostegno a comportamenti virtuosi e finalizzati a sviluppare l'economia reale'', definizione ''dell'ambito di attività del credito ordinario e di Investment Banking''; e piu' a lungo termine la creazione di una Banca centrale mondiale. Il quadro e' quello di un mondo in cui sono aumentate a dismisura le ''diseguaglianze'', e c'e' una forte denuncia di questo corso ''estremamente problematico anche per la pace'' e di una "ideologia utilitarista'', illusa che ''l'utile personale conduca al bene della comunita'''.
Forte anche la denuncia della 'ideologia della tecnocrazia'' e della ''idolatria del mercato''. Infine, rimarca il documento vaticano: ''non bisogna temere di proporre cose nuove anche se possono destabilizzare equilibri di forze preesistenti che dominano sui piu' deboli''.
Fonte: Link
2 commenti:
per come la vedo io:
la religione cattolica e' un lupo travestito da agnello.
Il vaticano ha in vigore la *pena di morte* per tappare la bocca a chi potrebbe sputtanarlo.. magari il tanto sbandierato "diavolo cattivo".. che potrebbe dimostrare chi e' il vero cattivo, se lasciato libero di raccontare la "sua versione".
Parlano di perdono, pace e amore... tinti nel sangue. Quanti crimini sono stati commessi nei corso dei secoli, per e dalla religione cattolica? hanno mai pagato?
I patti lateranensi fatti con la dittatura fascista, quello hanno fatto, e sono ancora in vigore!
Impongono con la violenza il battesismo, ben sapendo che nessuno liberamente sceglierebbe di rendersi loro schiavo.
Soldi e sangue, questo persegue l'attuale religione cattolica. Usano come paravento le presunte vicissitudini di un condannato a morte per porsi a loro emissari, mentre erano - e nuovamente sarebbero - i suoi aguzzini.
..poi magari mi sbaglio, poi magari l'amministratore delegato di questa holding con sede in un paradiso fiscale all'estero vive in miseria e sono tutti nullatenenti, ascetici..... eh gia', magari mi sbaglio. (...)
questo scritto e' in tema:
http://presenze-aliene.blogspot.com/2011/04/battesimo-e-sbattesimo.html
estratto:
"Fin da piccolo mi avevano inculcato che l’essere cattolico mi privilegiava di fronte a Dio (può un Dio serio, privilegiare alcuni suoi figli a scapito di altri?.. se non sei cattolico, andrai all’inferno!.. i bambini non battezzati andranno nel limbo!.. ecc..) ed ora scopro che sostanzialmente non è vero!.. Per impormi tale idea, la chiesa, mediante la società ed i miei genitori, mi ha battezzato. Il battezzato ha la pretesa di avere caratteristiche e diritti, maggiori rispetto agli altri fratelli in Dio. Non si paventa con il battesimo una forma di razzismo religioso?.. anzi, non si impone mediante il battesimo una differenza che sfocia nel razzismo?.. Tutti gli esseri umani nascono già, battezzati in Dio in quanto sue creature insite in Sé Stesso; perché ledere questa realtà divina con una religione che opera una discriminazione?.. Semplice la risposta, perché le religioni in generale ma il cattolicesimo in questo caso, non sono state create e finalizzate per far conoscere Dio agli esseri umani; ma per separare la creatura dal creatore."
"Il battesimo è un rito iniziatico che sancisce l’impegno assunto, di far parte di quella associazione o famiglia. L’impegno ha valore di giuramento a vita pertanto, ogni battesimo distrae e allontana l’individuo dalla sua condizione naturale di appartenenza alla grande famiglia Divina. Abbiamo così le famiglie di “cosa nostra”, quella cattolica, quella massonica, quella della “santa alleanza” ecc.. ognuna di queste famiglie si è staccata dal ceppo originale mediante un rito iniziatico e di giuramento creando separazione e caos. "
Posta un commento