“Siamo ad un bivio”.
Così è iniziata la controversa conferenza tenuta da Verzella Marco Umberto, studioso, come lui stesso ama definirsi, di ufologia, clipeologia, cosmologia, spiritualità e nuove energie.
Siamo ad un bivio, si diceva.
Secondo il relatore, infatti, l’Umanità è ora chiamata ad una scelta decisiva per le sue sorti e la sua evoluzione. In pratica, deve decidere se cambiare lo “strumento” con cui leggere la realtà, oppure no.
Questo perché Essa è come cieca di fronte al mondo che la circonda e, di conseguenza, non lo può comprendere nella sua interezza.
Succede, allora, che ognuno di noi, e nel migliore dei casi, ne colga che una minima parte.
Ciò impedisce di osservare i misteriosi collegamenti che uniscono quegli strani fenomeni di cui si ha solo una fugace percezione, come quelli paranormali, le canalizazioni, le apparizioni ufologiche etc. .
Ma come fare, allora, per cambiare lo “strumento”?
Dobbiamo “espandere” la nostra Coscienza, metabolizzare che l’individualità è solo una illusione perché siamo parte di un Tutto e questo Tutto è eterno.
Ma veniamo alla conferenza vera e propria, e cioè alla teoria della Terra Cava.
Da un punto di vista scientifico è bene ricordare che l’Uomo è penetrato nelle profondità nella Terra solo per una ventina di chilometri, contro i tredicimila circa del suo diametro.
Così come bisogna dire che gran parte delle idee sul come sia fatto il suo interno si basa su prove sismologiche, cioè sul comportamento che hanno i vari tipi di onde nell’attraversarlo (a materiali differenti corrispondono risposte ondulatorie differenti).
Da tutto quanto si è dedotto che la Terra avrebbe una crosta esterna solida fatta di silicati, un mantello intermedio estremamente viscoso ed un nucleo centrale di ferro e nickel, capace di generare il campo magnetico.
Ma sarà davvero così?
Secondo il relatore, no.
E già partendo proprio dall’ultima considerazione sopra riportata.
Studi russi ed americani sostengono infatti come il campo magnetico non sia la conseguenza di un effetto “bobina” del materiale ferroso, ma di un continuo flusso e riflusso della cosiddetta Energia Eterica (una sorta di energia “parallela” a quella tradizionale, che accomuna esseri viventi e non).
Poi, più in generale, sarebbe arbitrario dedurre solo dal comportamento delle onde sismiche la composizione dell’interno della Terra perché i fenomeni di rifrazione, riflessione e variazione di velocità che subiscono possono avere cause differenti. Ad esempio, la rifrazione potrebbe essere la conseguenza del passaggio di onde attraverso una zona gassosa (che ufficialmente non esiste).
Se, allora, non siamo così sicuri di come possa essere davvero la Terra al suo interno (perché a medesimi risultati possono concorrere cause differenti), vediamo quanto possa reggere, in alternativa, la teoria di una Terra Cava.
In pratica, essa sostiene, come dice la parola stessa, che l’interno del pianeta è cavo, con accessi principalmente ai poli, e che sotto la sua superficie ve ne sono altre concentriche, abitate da esseri spiritualmente superiori.
È il caso, però, di vedere le possibili prove della sua consistenza:
- dal punto di vista prettamente cosmologico, alcune teorie sostengono che l’interno del pianeta, alla fine del suo raffreddamento primordiale, sarebbe rimasto a forma di spugna, con ampie cavità vuote e comunicanti fra loro.
- all’inizio dei tempi la lotta fra la forza centrifuga, che portava la materia verso l’esterno, e quella di gravità che, al contrario la convogliava verso il centro, potrebbe aver creato un equilibrio fra le due spinte, generando, alla fine del processo di solidificazione, un vuoto centrale all’interno della Terra (con la stessa logica anche il nostro Sole potrebbe essere cavo).
- i pianeti Giove e Venere mostrano sospette formazioni ai poli, che portano a pensare che possa trattarsi di “buchi” di accesso per il loro interno.
- si parla di una teoria che descrive la Terra come in continua espansione, la cui energia verrebbe ricavata da un sole centrale posto, ovviamente, in uno spazio vuoto.
- esistono fotografie che fanno pensare ad ampie aperture circolari ai poli.
- il 4 febbraio 1995 il giornale canadese Weekly World News pubblicò la notizia che la Nasa aveva ricevuto segnali radio dall’interno del pianeta, facendo ipotizzare un tentativo di comunicazione da parte di esseri intelligenti.
- Edmund Halley teorizzò, nel 1600, che la Terra fosse costituita da tre gusci concentrici ed un nocciolo interno.
- all’approssimarsi dei poli la temperatura, se dobbiamo credere a quanto raccontato da alcuni esploratori, sembra aumentare anziché diminuire; essi avrebbero osservato anche api, zanzare, farfalle e fiori.
- gli iceberg sono composti da acqua dolce, che ai poli, però, non può esistere, salvo ipotizzare la presenza di grandi fiumi sotterranei
- un pescatore norvegese di nome Olaf Jansen ed il padre, nel lontano 1829, finirono in una misteriosa Terra Interna posta ad uno dei poli, dove tutto era gigantesco, dalle piante agli abitanti, dalla forma, comunque, umana.
- l’ammiraglio Byrd nel 1947, sorvolando l’Antartide con il suo aeroplano, vide sottostante una valle verdeggiante e con grossi animali; venne, poi, affiancato da strani oggetti volanti che lo “scortarono” all’interno del pianeta (a comprova di ciò un chilometraggio del velivolo per superiore a quello di un semplice sorvolo).
- la testimonianza del “rivelatore” americano colonnello americano Billie Faye Woodard che parlò di una rete intricata e profonda di tunnel al di sotto dell’Area 51.
- in una miniera russa (luogo e data non si conoscono) un gruppo di minatori avrebbe sentito un coro celestiale proveniente dalle profondità, come se cantassero milioni di ugole (gli operai scapparono terrorizzati).
Ora, il lungo elenco di indizi presentato può essere ritenuto sufficiente per comprovare la teoria di una Terra cava al suo interno?
Lascio libero ogni lettore di formarsi la sua idea.
Sicuramente vi sono domande che da tempo attendono risposte.
La stessa scienza “ufficiale” fa fatica a spiegare certi fenomeni come l’ingrossamento del nucleo centrale (si pensa che la causa possa essere il suo lento raffreddamento) o la diminuzione localizzata del campo magnetico.
Ho ascoltato in un recente documentario la frase “Sarebbe più facile scendere all’interno del sole che in quello sulla Terra”.
Questo la dice tutta di come non possano esistere matematiche certezze in questo campo.
Dimenticavo, infine, un particolare.
Sapete, non c’è bisogno di recarsi ai poli per vedere se esistono veramente i misteriosi accessi di cui abbiam parlato.
Basta andare nel Monte Epomeo ad Ischia o nel Lago di Bolsena nel Lazio.
Al momento potrebbero essere ancora chiusi, per impedire, pare, che la razza umana, spiritualmente retrograda, “inquini” l’evoluto mondo sotterraneo.
Ma tentar non nuoce …
Tratto da:Link
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