“Non  c’è bisogno di aspettare il 21 dicembre 2012 – nella “fine del mondo”  ci siamo dentro in pieno ed è relativa ad una condizione umana, oramai  svuotata di ogni suo originario significato, motivo e finalità. Tutti  mentono a tutti, e la verità – la somma eresia – é evitata come un virus  mortale.?Il relativismo etico, ha trasfigurato l’umanità in una moderna  torre di Babele, dove tutto è il contrario di tutto e la  contrapposizione fra ciò che é bene e ciò che é male, ridotta a  stucchevole e retorica controversia.?La vera morte è quella dello  spirito e tutto ciò che resta, non è che tortura, vuoto, paura e  schiavitù. La Fine è dunque alle porte, ma sembra che nessuno se ne  occupi. Nel frattempo i Padroni della Terra, imperturbabili, considerano  nuove speculazioni finanziarie”
 
 
Non so dire se  esista un collegamento, un parallelo o un’interazione fra la mia  previsione e quella dei maya, ma è singolare e straordinario che si  determino e coincidano nello stesso spazio temporale e con una  precisione che è, a dir poco, disarmante.
 
 
Vorrei  iniziare col dire che il calendario Maya, redatto da sacerdoti in veste  di astronomi, filosofi e scienziati, è talmente preciso, che l’eclissi  solare dell’11 agosto 1999 si è verificata con 33 secondi di ritardo  rispetto al tempo previsto dai Maya – previsione fatta intorno al 3.000  a.C.!
 
 
Non è corretto  parlare di profezie Maya, ma delle previsioni, delle descrizioni di ciò  che sta avvenendo, e non di ciò che avverrà; è l’evoluzione (cammino,  percorso) dell’uomo, che si sviluppa e muta dentro un ciclo che inizia e  che poi finisce, per dare l’avvio a un nuovo ciclo che, in seguito,  tramonterà.