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giovedì 2 giugno 2011

Gnosi

La gnosi (conoscenza) si contrappone all'ignoranza" di coloro che rimangono immersi nella vita di tutti i giorni e nelle preoccupazioni "psichiche" o materiali, senza coltivare la parte spirituale e divina del loro essere.
Quella cristiana fu una parte importante del cristianesimo antico, sviluppatosi soprattutto nel II-III secolo, in contrasto con la "grande chiesa", o proto-ortodossia, cioè quella che diverrà la Chiesa cattolica ed ortodossa dei secoli posteriori.

Vediamo in sintesi :
L'aspetto che la caratterizza è la non accettazione del cristianesimo dall'eredità ebraica (contrapposizione del Dio del Vecchio Testamento, potenza inferiore del Demiurgo, col Dio dell Nuovo Testamento, Eone...emanazione perfetta ed eterna) e... sopratutto l'affermazione del primato della conoscenza sulla fede in chiave salvezza.
Le numerose scoperte di testi gnostici avvenute sin dalla fine dell’800 e culminate con quella fondamentale dei 52 testi di Nag Hammadi ma non ancora esauritesi, come mostra la recente riapparizione dello scomparso “Vangelo di Giuda Iscariota” , rendono leggittima l'affermazione che attribuisce i fondamenti della gnosi cristiana agli insegnamenti di Gesù...secondo il "doppio" insegnamento con cui Egli avrebbe istruito gli Apostoli.


L'insegnamento gnostico comprende principalmente tre fasi:
  1. Un'unità originaria indistinta (Pleroma) dove da un Dio originario ed inconoscibile vengono emanate coppie di esseri celesti (Eoni, parola che in alcuni sistemi indica anche le epoche del mondo);
  2. la "caduta" fuori da quest'unità di uno o più esseri celesti, con la successiva nascita d'un dio malvagio (Demiurgo) che, direttamente o tramite i suoi collaboratori (Arconti), crea il mondo materiale;
  3. la presenza nell'uomo d'una scintilla divina che può essere ravvivata, permettendo ad alcuni uomini di risalire dal mondo della materia e della finitudine fino al mondo divino delle origini.
Tutte queste convinzioni non potevano non contrastare fortemente con l'ortodossia del cristianesimo che andava formandosi in quei primi secoli.
Fu quindi inevitabile che le dottrine gnostiche, che in un primo tempo si erano diffuse anche all'interno della Chiesa, incontrassero l'opposizione delle comunità cristiane e fossero considerate come eretiche. Ciò portò il movimento gnostico ad un rapido declino, anche se alcuni aspetti dello gnosticismo (come l'aspetto ascetico) divennero parte integrante del patrimonio della Chiesa Cristiana, anche se principalmente in Medio Oriente.
Se la gnosi è conoscenza... non ogni conoscenza è "gnosticismo".
La gnosi dello gnosticismo è una conoscenza particolare sia per l'oggetto, sia per lo scopo
che si prefigge, sia ancora per i mezzi dei quali si serve.
L'oggetto, e con esso anche lo scopo, è espresso in modo coinciso e chiaro:
"Non è è soltanto il bagno (battesimo) che è liberatore, ma anche la gnosi:
Chi eravamo ? Che cosa siamo diventati ? dove eravamo ? Dove simo stati gettati ?
Quale è il fine verso il quale corriamo ? Perche siamo stati riscattati ? Che cosa è la generazone ?
E la rigenerazione ?.
Lo scopo è, dunque, la salvezza.
I mezzi non sono primariamente razionali (la gnosi dello gnosticismo non è filosofia), ma una
conoscenza di intuito e di rivelazione.
Affermare che lo gnosticismo non si fonda primariamente sulla ragione, non significa che la rifiuti.
E' conoscenza religiosa che implica l'identità divina del conoscente....del conosciuto....e del mezzo
per cui egli conosce.
Cardine fondamentale è il principio che nell'uomo c'è un elemento divino
(scintilla, seme divino,pneuma, spirito....) per cui egli tende all'Essere Supremo, da dove è venuto.
Ma questo elemento divino, all'interno dell'uomo, dorme, è dimentico della sua origine, è nell'oblio,
è racchiuso come in una tomba, in un carcere; non solo ma è "come oro posto nel fango".
Urge perciò che sia svegliato, che le catene dalle quali è avvinto siano spezzate, che sia liberato dal carcere: risveglio che può avvenire soltanto per mezzo di una "chiamata dall'alto"
(dato che egli ignora se stesso): qui ha inizio la rivelazione e la conseguente conoscenza.
La prima conoscenza dell'uomo al quale giunse la rilevazione è la conoscenza di se stesso:
"Quando ero un piccolo fanciullo,
dimoravo nel mio regno,
nella casa di mio padre....
...(i miei genitori) Mi tolsero la veste scintillante
che nel loro amore mi avevano fatto....
Fecero con me un contratto
e lo scrissero nel mio cuore
affinchè non fosse dimenticato:
"Se tu discenderai in Egitto
e porterai la perla
che è in mezzo al mare,
attorno al serpente sibilante...."
....Io lasciai l'Oriente e discesi (in Egittto).
Andai diritto al serpente
e mi fermai presso la sua dimora
nell'attesa che si appisolasse e dormisse
per portargli via la perla.
Allorchè fui unico e solo,
divenni estraneo alla famiglia...
Indossai le loro vesti
affinchè non mi avessero in avversione,
essendo giunto dall'estero....
Io dimenticai che ero figlio di re
e fui al servizio del loro re.
Dimenticai la perla...
giacqui in un sonno profondo....
....Si accorsero i miei genitori
....Mi scrissero una lettera...
....Ricordati che sei figlio di re !
Considera la schiavitù a cui sei sottoposto !
Ricordati della perla....
(tratto dagli atti di Tommaso)
In queste antichissime righe .... tre tratti essenziali dello gnosticismo:
natura divina, discesa quaggiù nell'oblio e schiavitù, rivelazione e risveglio.
Dalla conoscenza di se stesso, del suo essere profondo, del divino che è in lui,
nasce tristezza e angoscia: "è oro nel fango".
Si sente immerso nella materia in modo inestricabile; solo ora si accorge della "miscela"in cui si trova.
Vive il taedium mundi.
Ostilità nel mondo e ostilità nel suo proprio corpo.
Gli elementi pneumatici e gli ilici (spirituali e materiali) sono uniti: ma gli uni hanno origine da Dio
e suscitano il desiderio insopprimibile del ritorno all'origine, gli altri rappresentano "l'anti-Dio".
Del mondo, lo gnostico ha sempre una valutazione negativa; la sua origine non è da Dio, ma da un
demiurgo.
E' profondamente nemico del mondo...non vedendo in esso un cosmos (ordine e bellezza), ma un esilio che acuisce in lui l'angoscia e il desiderio della patria lontana.
Il mondo, nel suo complesso, nell'uomo e fuori di lui, è l'espressione del male, del fango, della malvagità.
Una delle ansie dello gostico è : "mai più nel mondo !".
Il terrore dunque della rincarnazione....al di là della necessità della morte.
Ma la via è lunga, il cammino difficile.
Anche lo gnostico deve essere formato, ha da ricevere la sua forma quaggiù: l'oro non cambia, ma è contaminato e deve venire purificato quaggiù.
Il Dio Supremo al quale lo gnostico giunge con la conoscenza del proprio "io profondo"..seppure parte di se stesso...è lontano, inconoscibile e nessuna conoscenza può giungere fino a Lui.
(tratto da : Testi gnostici Utet)
La cosmogonia gnostica parte dal presupposto che il Cosmo, realtà e dimensione
manifesta ....è distintamente separato sostanzialmente dal Dio inconoscibile che oltre essere divinità è esso stesso luogo atemporale e adimenzionale preeseistente al cosmo stesso.
Nelle diverse scuole di pensiero, quella di Valentino (135 d.c.) ci parla di un Principio un Essere Eterno e Divino, inconoscibile.
".......Egli emanò il suo Raggio che si divise in due creando una coppia di Eoni (emanazioni) (detta Sigizie): Nous e Aletheia , che a loro volta creano un’altra coppia di Eoni: Logos e Zoe che creano altra coppia di Eoni: Anthropos e Ekklesia. Le tre coppie di Eoni creano altri piani sottostanti con altre coppie di Eoni fino alla più lontana dal Principio Primo di tutte le cose: l’Eone Sophia.
Tutti insieme formarono il Pleroma (Regno di Dio). Nel Pleroma imparavano, conoscevano, si espandevano.
Ma Sophia disperata perché così lontana dalla Fonte Originale pur di conoscere il Padre decise di agire come Lui e creò anch’Essa, ma troppa era la sua brama e troppo l’orgoglio che creò un Essere orribile e inferiore detto Arconte. Ella creò il Demiurgo che a sua volta creò altri Arconti inferiori a lui, credendosi così il Signore e Unico Essere Emanante, infatti talmente era enorme la distanza tra Lui e l’Eterno che non aveva memoria di ciò che fosse prima e si sentì Lui stesso il Non-Generato.
Gli Arconti erano indegni della bellezza radiosa degli Eoni e mostruosi alla vista del Pleroma. Erano lontani dal Padre e dalla Verità, così credettero anche loro che davvero il Demiurgo fosse il Padre e a lui obbedirono, il suo nome è Yahweh.
Così divenne il padre del mondo della Materia e Signore dei suoi abitanti. Sophia accortasi dell’abominio fatto pianse per questa colpa e per la imperfezione creata fu costretta fuori dal Pleroma e sempre più lontana dalla Luce. Ma gli altri Eoni, commossi dal suo pianto e pentimento chiesero al Padre di provvedere a Lei. Il Padre allora incaricò gli Eoni Pensiero e Verità (Nous e Aletheia) di emanare altri due Eoni con lo scopo di sistemare e ridare grazia all’Arconte creato da Sophia per ridonare a Lei la Salvezza.
La Sigizia creò così gli Eoni: Cristo e Spirito Santo che discesero e diedero la Conoscenza a Sophia che smise il suo lamento. Separarono i due mondi con una soglia. Sophia fu divisa in interna ed esterna. L’esterna rimase alla soglia del mondo di sotto e la interna si mise alla soglia del Pleroma. Così il Demiurgo non si accorse della fuga di Sophia e non potè seguirla scoprendo così il Pneuma e infestandolo con la sua impurità.
Fu posto poi dal Padre l’Eone Limite a Guardia della Soglia dei due mondi che furono così chiusi l’uno all’altro.
Il Signore del mondo inferiore è il Demiurgo.
Spirito Santo entrò in Cristo che divenne Uno e si unì in coppia a Sophia come Sposo. Divenendo così Cristo e Sophia la Porta verso i piani più alti del Mondo Superiore.
Il Demiurgo è dunque ignorante dei piani superiori, del Pneuma, e per sopravvivere crea materia e per sua stessa natura vela la Luce. Esso la contiene ma manifesta buio non potendo vedere se stesso. L’Angelo della Luce è cieco di Se.
Gli Arconti così separati ed ignari del Mondo Superiore, presero possesso e dominio dei mondi inferiori, della materia più densa e fredda il cui Padrone e Signore era il Demiurgo creato da Sophia. Essi si rivolgevano ad una Sophia esterna, apparente, mentre la parte Luminosa di Sophia era tornata all’interno del Pleroma.
Chiunque volesse oltrepassare la soglia del Pleroma doveva affrontare l’Eone Limite oltre il quale incontrava la Vera Sophia (interna). Solo attraverso di Lei era possibile poi accedere alla pienezza della Luce. Sophia è la Conoscenza. Attraverso la sua purificazione è poi possibile continuare il viaggio verso il Padre.
Ma per oltrepassare la Soglia era necessario essere puri e forti......."

Conoscere Se Stessi acquista dunque un significa più ampio ed esce dal simbolismo per entrare e penetrare la natura profonda dell’essere umano.
I codici gnostici di Nag Hammadi ci hanno restituito quindi in forma incontaminata ciò che conoscevamo, per lo più, soltanto dalle astiose testimonianze dei padri della Chiesa: la forma e il pensiero della gnosi cristiana primitiva.
Cosa rendeva la gnosi così pericolosa e perché fu perseguitata aspramente dalla Chiesa ufficiale?
In estrema sintesi : l'autonomia dell'uomo nel suo rapporto con il divino, la necessità di ricerca autonoma priva di mediazioni, ma soprattutto la visione del mondo come creazione nata dall'egocentrica ed egoistica fantasia di un Dio Creatore inferiore e malvagio: il Demiurgo. Il Dio manifestato.
Questi è un "artigiano" che manipola illusioni e crea un mondo fatto di materia passionale, allo scopo di vincolare l'uomo e fargli dimenticare la sua origine divina e la scintilla di luce che in lui brilla; è questa scintilla che lo rende superiore a tutto ciò che è nel mondo, compreso il Demiurgo stesso.
Al di sopra del Demiurgo , il Padre del mondo dello Spirito, il vero Dio, principio di ogni emanazione.
Paradossalmente, al centro di quest'idea della creazione e come inizio del processo di salvezza vi è il peccato originale e la ribellione di Adamo ed Èva, che, lungi da esser peccaminosa, è la giusta reazione e segna l'inizio della salvezza per l'uomo.
Gesù e la sua controparte spirituale, il Cristo, in questa costruzione teologica assumono un ruolo centrale: forniscono la Via del Logos, cioè il "seme" più che il vero e completo insegnamento. Tale seme, gettato nel cuore dell'uomo, lo conduce dapprima a liberarsi dalle passioni mondane e a ri-scoprire la scintilla divina in sé, ribellandosi ai vincoli imposti dagli Arconti, angeli malvagi del Demiurgo, furbi manipolatori di passioni, ingannatori dell'uomo, padroni della parola e della corruzione che vi è in essa.
Si parla quindi di spirito, di cammino dell'uomo in quanto spirito e del lavoro che deve compiere in se, nel mondo del principe: la materia

Gesù agli apostoli: "Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe di questo mondo. Egli non può nulla contro di me; ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui." (Giovanni 14:30,31)
Fonte:http://gliangeli.forumcommunity.net
Immagine: quadro di San Giovanni di Leonardo da Vinci elaborato specularmente. Secondo www.mirrorandart.com, potrebbe trattarsi del misterioso quadro "Adamo ed Eva in Paradiso di cui parla Vasari, che non è mai stato visto

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