Un discorso del Ministro della Difesa russo nel quale assicurava di modernizzare il suo esercito ha provocato un putiferio tra i media occidentali che ora accusano la Russia di sviluppare armi per il controllo della mente che trasformano le persone in zombie. La realtà è più complicata, ma non meno spaventosa.
“Lo sviluppo di armamenti fondati sugli ultimi principi della fisica – armi a puntamento di energia (DEW), armi geofisiche, armi a onde di energia, psicotroniche ,e via dicendo – fa parte del piano di approvvigionamento statale fino al 2020,” ha rivelato il ministro Anatoliy Serdyukov al presidente eletto Vladimir Putin nel corso del loro ultimo incontro.
Alcuni media hanno dato risalto alle armi “psicotroniche” – portentosi apparecchi che impiegano l’energia delle onde per controllare il comportamento del nemico, cosa che lo trasforma in uno “zombie.” Il documento prosegue con l’ipotesi che queste armi potrebbero essere utilizzate nel paese contro i “dissidenti” politici.
Sebbene fossero già indiscrezione dell’era sovietica, le armi psicotroniche russe sono ricomparse più volte per decenni, ma nessuno è mai stato in grado di costruire una pistola psicotronica funzionante né di spiegare quali misteriosi raggi permetterebbero al suo possessore di controllare il cervello di altre persone.
Anche se questo comporta l’andare oltre le sue parole (ufficiali degli eserciti di tutto il mondo spesso enfatizzano o cercano di nascondere il potenziale dell’esercito del proprio paese), è più probabile che il ministro si riferisse a qualcosa di simile alle armi infrasoniche. Queste emettono suoni ad una frequenza più bassa di quella che l’orecchio umano può rilevare, o sostenere. Precedenti test hanno mostrato che queste armi possono scoraggiare i propri obiettivi e persino provocare danni cerebrali. All’estremo opposto della gamma, anche suoni a frequenze ultra elevate possono causare gravi malesseri. Forse la Russia è in possesso di una versione militare degli emettitori di acuti Mosquito utilizzati nel Regno Unito per impedire agli adolescenti (che sono in grado di udirli più degli adulti) di stazionare in luoghi pubblici.
Maggiormente preoccupante è il riferimento di Serdyukov alle armi genetiche. Normalmente queste sono intese come armi biologiche modificate in maniera tale da colpire ad esempio una razza piuttosto che un’altra. Finora è stato difficile ideare in modo abbastanza accurato virus che possano attaccare il nemico e preservare quelli dalla propria parte. Inoltre queste armi sono vietate dalla Convenzione Internazionale per le Armi Biologiche – di cui la Russia è firmataria – e svilupparle significherebbe per la Russia il biasimo della comunità internazionale.
Le armi a puntamento di energia – come quelle a raggi di calore – sono un’altra novità a lungo pubblicizzata, ma che ha visto limitate applicazioni. I raggi di calore, come quelli usati nelle armi a microonde (ADS) americane schierate in Afghanistan e Iraq, provocano dolore insopportabile alla pelle dei destinatari, costringendoli a fuggire ma non con l’intenzione di ucciderli. Sono spesso utilizzate per controllare la folla, tuttavia sono ingombranti e ci vuole tempo per installarle.
Al contempo, almeno fin da Guerre Stellari, i laser sono stati un’arma alternativa per ogni appassionato di cose militari. Anche se indubbiamente devastanti, la raccolta di sufficiente energia per alimentarle ne rende difficile la produzione – invece delle eleganti pistole è più probabile vedere enormi missili intercettori. I costi di questa tecnologia rimangono proibitivi.
Forse la categoria più terribile di armi teoriche è quella geofisica, che impiega l’ambiente. Ad esempio una carica esplosa al posto giusto potrebbe scatenare un terremoto o uno tsunami , mentre sostanze chimiche liberate nell’aria possono abbattere una flotta aerea nemica quanto una forte tempesta. Non è chiaro quanto siano progredite queste tecnologie, ma per la loro stessa natura possono scatenare un’incontenibile distruzione.
Quindi anche senza trasformarlo in zombie, ci sono un sacco di nuovi sistemi per rendere inattivo o uccidere il nemico. Ma se teniamo presente il loro costo e l’inattuabilità, è più probabile che almeno fino al prossimo decennio razzi e pallottole convenzionali domineranno i conflitti militari.
Fonte: RT 06.04.2012
Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/
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