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L’antroposofia non è esclusivamente una somma di idee: essa è una forza vivente che concerne tutto l’essere umano, non soltanto il pensiero. Ma Rudolf Steiner non ha mai voluto intendere questo appello a tutte le forze umane come un’azione suggestiva o che violi, in qualche modo, la libertà del singolo. Esiste una sola forma d’espressione che può parlare direttamente alla vita affettiva dell’uomo senza privarlo del suo libero giudizio: Questa forma è l’arte. Nel 1917, in un articolo degli "Enigmi dell’anima" rese pubblica una delle sue più notevoli scoperte. Dopo trent’anni di ricerche silenziose giunse alla conclusione che, nel campo della psicologia e della filosofia, è erroneo ammettere che certe funzioni psichiche siano connesse con dei processi nervosi. Secondo lui, dal sistema nervoso dipende soltanto la "rappresentazione". Come il "sentimento" dai fenomeni ritmici della respirazione e della circolazione del sangue, e la "volontà" dai processi metabolici. (I nervi "motori" servono non alla trasmissione, ma solo alla percezione degli impulsi della volontà). Funzioni nervose, respirazione e circolazione, metabolismo, per quanto stretta mente legati, sono pure singolarmente indipendenti. La concezione di questi tre sistemi organici autonomi sarà di grande aiuto a Steiner, quando si occuperà dell’organismo sociale.
Da tutto questo poté sorgere un’altra "figlia" dell’antroposofia: la pedagogia steineriana, che ben presto si affermò in tutto il mondo. Nel 1907, infatti, aveva trattato in una esposizione importantissima la "educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito", che venne poi pubblicata in opuscolo. Egli mostrò come una giusta comprensione delle leggi che governano il divenire del fanciullo e dell’adolescente dovesse per forza propria sfociare in una pedagogia completamente nuova. Rudolf Steiner mostra come l’essere umano in divenire avanzi per un difficile cammino le cui tappe faticose sono ben riconoscibili: esse corrispondono al successivo sorgere di necessità materiali e morali ben determinate. Il piano di studi e il metodo da adoperare nella futura scuola furono concepiti per corrispondere, per quanto possibile, a queste necessità. La sua pedagogia traccia soprattutto ad ogni educatore il cammino per una severa educazione di se stesso. A colui che segue tale via con perseveranza i fanciulli stessi insegnano a poco a poco come egli debba insegnare.
Anche dei medici, oltre che degli insegnanti, scoprirono che gli insegnamenti di Rudolf Steiner erano in grado di arricchire notevolmente le loro conoscenze professionali.
Già molto presto Steiner aveva rivolto la sua attenzione a questioni inerenti la medicina. Aveva dimostrato come la scienza dello spirito (antroposofia) possa aprire nuovi orizzonti su quanto concerne l’organismo umano. La caratteristica tutta particolare della medicina ampliata antroposoficamente (vedi: Medicina alternativa), consiste specialmente nelI’includere, in base all’indagine soprasensibile, la natura psichica e spirituale del malato nello studio della sua malattia. Steiner illustrava dei casi patologici servendosi di moltissimi esempi e poté sviluppare, dalle sue conoscenze sull’azione reciproca che avviene fra l’organismo umano e i regni della natura, una terapia razionale. Già al principio della sua attivita in campo medico, dichiarò nettamente: "Non interverrò mai in alcun modo in un trattamento qualsiasi; non l’ho mai fatto. Curare le malattie è compito di medici professionisti". Per essere un vero medico nel senso antroposofico della parola bisogna, Steiner diceva, esser prima di tutto medico nel senso della medicina ufficiale. I suoi contributi, nell’ambito della medicina, non avevano altro scopo se non quello di ampliare la medicina generalmente praticata, non di sostituirla.
Come abbiamo detto prima, Rudolf Steiner era arrivato già da studente alla convinzione che la maniera di osservazione della scienza naturale moderna altro non può afferrare, in fondo, che il lato morto della natura. Attraverso la propria osservazione egli vide che le forze, le quali stanno alla base dei fenomeni organici, provengono da regioni soprasensibili. Steiner chiamò spesso queste forze "forze formative eteriche" e mostrò come sia possibile, in una maniera simile a quella di Goethe, studiare esattamente la loro attività in base a diversi fenomeni fisici. Alcuni scienziati decisero di effettuare un tentativo: quello di dimostrare sperimentalmente l’azione delle "forze eteriche. Dopo esperimenti effettuati con la maggiore cura e attenzione si potè stabilire che non soltanto queste sostanze, ma che anche un gran numero di malattie creano la loro "immagine parlante"; inoltre fu possibile rilevare che i colori e le forme delle immagini dipendono dall’ora in cui è stato compiuto l’esperimento. Ci si trovò così di fronte ad una grande quantità di fenomeni che non si potevano far risalire a processi chimici, ma permisero di riconoscere l’azione di forze "non-chimiche": di forze "soprasensibil". Già ai tempi di Rudolf Steiner erano stati pubblicati i primi risultati di simili ricerche. Dopo la sua morte, specialmente dopo la seconda guerra mondiale, il numero delle pubblicazioni aumentò considerevolmente. I due metodi di analisi si sono rivelati di immediata utilità pratica: per esaminare la qualità di alimenti e per la diagnosi precoce di diverse malattie, tra cui il cancro. In numerosi paesi esistono oggi dei laboratori dove si lavora secondo le indicazioni di Rudolf Steiner.
Rudolf Steiner tenne molte conferenze dimostrando come la scienza dello spirito possa incrementare ogni conoscenza e rendere in generale più conscia ed efficiente la vita umana. Possiamo dire senza esagerazione che l’opera da lui lasciata, sia nel genere che nella quantità, non ha uguali nella storia dell’occidente.
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