LA CADUTA
Nella fucina del Signore si compiono meraviglie d’ogni sorta. Esseri sorprendentemente dissimili tra loro per natura e proporzioni e ruoli su quel piano. Eppure essi si attraggono come falene verso il fuoco, fondendo nell’Astrale le loro differenti componenti.
Anche voi siete stati giganti e creature, e ancora adesso muovete nelle vostre memorie ancestrali il mondo di forme informi che l’Artefice ha generato. Il Grande Fuoco non ha cessato di bruciare, e ancora oggi le forme si piegano, ma sono alterate dalla cattiveria e dall’immoralità di molte generazioni. E’ questa la perdita della purezza, tutto il resto è natura. NATURA.
MORIRE alla morte… ecco il segreto. Arrendersi alla vita, in ogni sua manifestazione.
ANIMATE il vuoto dentro di voi, colmatevi d’amore, come brocche vuote a cui nuove brocche attingeranno. Non molestate gli Spiriti di NATURA, non praticate cose di bassa magia. La magia delle cose è in uno sguardo, un silenzio, una preghiera, un bacio furtivo sulla guancia, una mano sul cuore, una perla in una coppa, un desiderio in un sogno, un sogno in una realtà, una realtà più grande, più vasta, che abbraccia terre popolate da esseri dolci e miti, esseri di Luce che avete amato e che siete VOI stessi, figli dell’UOMO.
Noi fummo legioni, noi fummo messaggeri del Divino, ma ci attardammo alla Fonte e vedemmo che l’Acqua dietro di noi s’era intorbidita.
Non eravamo in molti a guardare nel pozzo. Comprendemmo che l’errore era stato fatto.
Vedemmo con sgomento un riflesso della nostra ALTERIGIA. Fummo dapprima mutilati, come esseri che perdono l’AMATO, provammo il dolore della separazione e ci rivolgemmo alla Madre perché generasse un figlio nel suo caldo grembo e quel figlio ci guarda ora con i vostri occhi.
Nelle vostre menti gettiamo il seme dell’ALLEANZA.
Qualcuno ora ci chiama Guide.
Venimmo dapprima come Maestri, vestiti delle vostre pelli. Rubammo. Dio lo permise per permettere la crescita. Il segno della VITA si posò allora sulle vostre fronti e da quel giorno ci chiamaste ANGELI, confondendoci con le intelligenze pure che mai si attardarono alla Fonte.
Sette furono le emanazioni primordiali. Sette furono le Vesti del Signore. Noi scendemmo a frotte nella terza RONDA. Ci stringemmo intorno all’essenza Solare che splendeva d’AMORE. Molti già erano in esso, ma solo i più Degni poterono guardare la Faccia del Verbo. Il Verbo si mostrò loro con 3 facce palesi e una faccia velata. Noi, che sapevamo il segreto dell’INCARNAZIONE provammo per la prima volta qualcosa che Voi oggi definireste EMOZIONE. Noi vedemmo il piano del LOGOS che dorme nel cuore del Sole e vibrammo di contentezza.
La Realtà richiedeva comunque una conferma. Non sapevamo, nella nostra ALTERIGIA, di generare a nostra volta fuochi. Non comprendemmo la natura del FUOCO, come Voi non comprendete ora la Natura delle Vostre menti.
Messaggio del 9
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