Ricercatori tedeschi della Società Max Planck, insieme a un gruppo di colleghi statunitensi, hanno costruito la più piccola memoria-dati magnetica al mondo, un lavoro ai confini della fisica quantistica. Lo ha reso noto, in Germania, la stessa Società Max Planck. Nel nuovo super-hard-disk creato dagli scienziati, un bit - la più piccola unità di misura nell'informatica - occupa il volume di dodici atomi di ferro, circa 100 volte meno rispetto agli hard-disk oggi in uso. La nuova memoria-dati magnetica ha raggiunto la capacità di immagazzinamento dati del Dna umano.
Un hard disk che non dovrebbe esistere - Per il nuovo hard-disk gli scienziati hanno inoltre utilizzato materiale antiferromagnetico, che fino a oggi era ritenuto inadeguato per la memorizzazione. Proprio l'impiego di questo materiale, che per la conservazione di dati necessita di molto meno spazio rispetto agli elementi ferromagnetici, ha permesso di raggiungere il risultato sperato.
Una memoria difficilmente realizzabile - La memoria creata può essere però attualmente costruita solo in determinate condizioni ambientali: si presenta infatti stabile a temperature inferiori ai 268 gradi sotto lo zero. Il risultato è un grande passo per la ricerca, ha detto Hans-Juergen Rehm, portavoce della multinazionale Ibm, che ha partecipato alla sperimentazione. "E' come quando si apre una porta in un nuovo spazio", ha aggiunto: è pur sempre il primo passo, ma funziona.
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