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venerdì 20 gennaio 2012

Il PERCORSO dello Sviluppo Spirituale



AVERE COGNIZIONE DI SE STESSI

Prima parte

PREMESSA
“E' spesso tragico constatare quanto sfacciatamente un uomo rovini la sua vita e quella degli altri, eppure quanto sia totalmente incapace di vedere che l'intera tragedia ha origine dentro di lui, e che lui stesso continua ad alimentarla ed a perpetuarla. Non consciamente, naturalmente, perché coscientemente è impegnato a lamentarsi del perfido mondo, che nel frattempo recede da lui sempre più. E' un fattore inconscio quello che gli fa tessere la tela illusoria che vela il suo mondo.”   C.G. JUNG

Il pensiero di C.G.Jung, racchiude in sé buona parte del contenuto di questo articolo. Vi ricordo che tutto quello che troverete espresso in questo testo è frutto delle mie esperienze personali, manifestate dopo aver deciso di calcare il Percorso dello Sviluppo Spirituale. E' importante che Voi comprendiate che non è essenziale sapere chi vi scrive, perché lo fa e a quale scopo. Ciò che è determinante è solo il messaggio. 
 
Il Percorso è una viaggio alla scoperta di se stessi, per questo motivo è individuale, ognuno di voi deve essere il solo responsabile di questa grande avventura. Non esiste Maestro, Guru o Mentore che vi possa insegnare a percorrere questo cammino, non finirò mai di ripeterlo. E' fondamentale cogliere questo concetto, è di basilare importanza. Non pretendo che voi mi crediate sulla parola, tenete solo in considerazione la possibilità che ciò che affermo possa essere vero. Il mio intento è quello di “accompagnarvi” davanti “al via” di questo viaggio, facendovi conoscere la  “metodologia” che mi ha consentito  e tutt'ora mi consente di proseguire verso il traguardo di questa meravigliosa avventura.

 METODOLOGIA

 Il Percorso dello Sviluppo Spirituale non ha un "metodo" standard, quello intrapreso, comunque, deve essere seguito con coraggio, disciplina ed onestà. Questo vi permetterà di raggiungere risultati straordinari. Ci sono molte difficoltà che incontrerete durante il cammino, la più importante è che il Percorso richiede ciò che i più non sono disposti a fare: "essere onesti con se stessi” mostrando ciò che realmente si è, eliminando la “Maschera” delle proprie Apparenze favorendo il contatto con la propria vulnerabilità. Sono consapevole che non è una richiesta da poco, ma è il solo modo per raggiungere la Vera Pace e Integrità. Avvicinarsi al Percorso vuol dire comprendere che ci sono moltissimi livelli di realtà di cui non sapete nulla, che per ora potete solo immaginare.
 
Ogni uomo possiede una profondità, di cui non è quasi mai consapevole. Varcando la soglia del Percorso, decisi nel proseguire con vero intento, raggiungerete un tale livello dove tutti possiedono le capacità per trascendere i limiti della propria personalità, oltre alla padronanza di una più vasta Coscienza e Conoscenza. Il Percorso vi incoraggerà a mettere da parte le vostre vecchie certezze, vi incoraggerà ad aprire la vostra mente a nuove possibilità e ad essere pronti a rimanere sorpresi da quello che potrete scoprire. L'immaturità Spirituale dell'uomo porta sempre a pensare di dover creare la felicità al di fuori di se stessi. L'uomo è convinto di poter essere felice solo se le circostanze esterne, anche se non sotto il suo controllo, si adeguano ai suoi desideri.

                                                             Ma perché accade ciò?

Perché il desiderio di essere felici è irrevocabile, e ciò porta sempre l'uomo a biasimare il mondo che lo circonda quando si sente felice, invece di assumersi la responsabilità del suo stato. Gli uomini con maturità Spirituale sanno che è esattamente il contrario. La felicità non dipende dalle circostanze o dagli altri. L'individuo Spiritualmente maturo sa di essere in grado di creare la sua felicità, prima dentro se stesso, poi nella sua vita esteriore. Il principio fondamentale su cui posa ogni "metodo" di trasformazione del Percorso dello Sviluppo Spirituale è che “ Noi soli siamo i responsabili della nostra felicità o della sua mancanza.” Il Sentiero non richiede nessun tipo di “credo” in qualche fede o dogma, ma semplicemente consiglia dei “metodi” della cui validità dovete convincervi solo applicandoli su voi stessi. Se i risultati sono buoni, le idee scaturite dall'applicazione si rivelano fruttuose aiutandovi a comprendere voi stessi ed a vivere una vita migliore, saprete che il metodo è funzionale ed adatto a voi.

Arrivati a questo punto, non è più necessario credere nella funzionalità del metodo, ma sapere che funziona.

La prima domanda che mi posi quando decisi di affrontare questo cammino fu: Per quale motivo è cosi difficile conoscere me stesso? La risposta non tardò ad arrivare, mi si presentò   quando cominciai ad affrontare i primi ostacoli. Presi consapevolezza che a “nessuno” piace riconoscere gli aspetti meno lusinghieri di sé, per intenderci, i propri difetti, tanto mena a me. Col tempo presi Coscienza che questo aspetto è di fondamentale importanza per il Percorso dello Sviluppo Spirituale,e chiunque voglia percorrere il cammino, deve prenderne Coscienza. 

Il grande psichiatra e psicoanalista svizzero  Carl Gustav Jung definì col termine “Ombra” quella parte dell'uomo che questi preferisce escludere dalla sua mente cosciente, spingendola interiormente nell'oscurità più profonda per dimenticarla totalmente. Nel Percorso si evince, che tutti i difetti del nostro carattere, le debolezze, le negatività si possono sommare in un unico termine: sé Inferiore. Questo viene coperto dalla “Maschera” che non è altro che l'immagine ideale “glorificata” di come pensiamo dovremmo essere, e soprattutto di come fingiamo di essere.
 
Il primo obbiettivo del Percorso è concentrarsi sul penetrare la Maschera prendendo Coscienza che dietro di essa si nasconde il sé Inferiore. Questa parte del cammino è importantissima, perché questi due “strati” della Nostra personalità coprono il sé Superiore la Scintilla Divina che regna nel Nucleo di ogni essere umano. Il primo obbiettivo quindi del Percorso è esplorare le parti di noi stessi che preferiremmo nascondere. Dovevo quindi trovare un modo per “osservare e valutare” le emozioni e le azioni di tutti i giorni. Non ci misi molto a comprendere che tutto quel materiale era già tutto Cosciente, ma per rendermene conto dovetti prestare  ad esso la dovuta attenzione. 
 
Con impegno e disciplina sto imparando a prendere Coscienza dei miei pensieri, delle mie emozioni e delle mie attitudini inconsce. Lo ammetto,è veramente un compito arduo e pieno di insidie, a volte rischio di arrendermi alle difficoltà che incontro, che oramai avete capito essere grandi. Ma l'intento di continuare il cammino è tale da darmi la forza di non demordere, continuando con disciplina il Percorso. La meraviglia di tanti sforzi, si manifesta quando a volte vengo ricompensato prendendo Coscienza di cose stupefacenti che emergono da questa determinata ricerca in me stesso. 

Il  criterio da me adottato per proseguire in questo cammino fu osservare me stesso dall'esterno creando un "meccanismo" utile alla comprensione delle osservazioni fatte. Lo scopo era ed è “riconoscere e sentire" le Emozioni che ho represso o negato, oltre  cercare di comprendere lo “spessore” della Maschera per eliminarla con tutte le sue difese. A tale criterio mi applico con estrema diligenza e massimo impegno. 

Una volta raggiunta la capacità di osservare voi stessi, avendo trovato il coraggio di portale alla luce la vostra "ombra" il sé Inferiore, sarete in grado di affrontare il processo di Trasformazione personale. Questo compito non è ne facile ne veloce, ma può cambiare la vostra vita.

 
CLAUDIO 
 
Fonte: Link

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