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giovedì 24 giugno 2010

Viaggi nel tempo -Parte I



Quando si parla di UFO la maggior parte delle persone pensa ad esseri provenienti da altri mondi. Questa sembra essere l'ipotesi più plausibile della presenza di questi oggetti sulla Terra.

Un'altra possibile ipotesi è la seguente: potrebbe esistere la possibilità che i visitatori, non vengano effettivamente da un altro mondo ma più semplicemente dal nostro. No non si parla qui di una civiltà sconosciuta o di una ricomparsa degli abitanti di Atlantide, ma più semplicemente del futuro.

A questo punto non è più una considerazione di spazio ma solo di tempo.

Questa ipotesi, potrebbe, vista fino a qui risultare alquanto fantascientifica, ma da quello che ultimamente la fisica ci ha svelato, questo non sembra poi tanto impossibile. Quanto la provenienza da altri mondi, essa potrebbe anche spiegare molti strani misteri come l'abduction, il sezionamento di alcuni animali e soprattutto la loro costante presenza attraverso il tempo.

Vediamo ora quello che la fisica ci dice riguardo la possibilità di viaggiare attraverso il tempo e sulla possibilità per ora teorica di costruire una macchina capace di fare questo viaggio.

Gli studi più profondi in materia di viaggi temporali, prendono corpo dalle ben note teorie della relatività di Einstein, quella speciale, e generale, penso entrambe note al grande pubblico in via divulgativa.

Esistono in natura vari modi per viaggiare attraverso il tempo.

 
Viaggiare a velocità relativistiche



Viaggiare a velocità relativistiche apre nuove e strane porte per i viaggiatori, questo perché si viaggia a velocità vertiginose che vanno nell'ordine dell'80 - 99,9% della massima velocità possibile, nel vuoto nel nostro universo, di 300.000 Km/s.

La luce percorre in un anno di viaggio la riguardevole distanza (una sciocchezza in scala cosmologica) di 9.463 trilioni di chilometri, il che ci porta a comprendere che un pianeta che disti dal nostro 10 anni-luce, abitato da essere intelligenti veda il nostro pianeta con un ritardo di 10 anni rispetto l'attuale; questo significa che vedono la nostra amata Terra nel passato.

Ammettiamo ora che un abitante di questo pianeta, si metta in viaggio verso di noi per venire a farci visita, con un'astronave che viaggia a 300.000 Km/s, egli giungerebbe sul nostro pianeta dopo dieci anni di viaggio, (non teniamo qui conto della dilatazione del tempo per il viaggiatore stesso), il visitatore una volta giunto sulla Terra vedrà una pianeta proiettato di dieci anni nel futuro rispetto a lui ma nella nostra realtà lui ha posato piede in una terra del nostro passato; questo perché mentre lui viaggiava verso di noi il nostro tempo è andato avanti di altri 10 anni.

Questo è quello che accade se un visitatore ci viene a far visita da un altro mondo viaggiando alla velocità massima consentita nello spazio. Ma se fossimo noi a farci un viaggetto nello spazio per poi tornare sulla terra cosa vedremmo?

Anche qui ci viene incontro uno dei paradossi più utilizzati dagli studiosi dei viaggi nel tempo che poi tanto paradosso non è, quello dei gemelli.

Ammettiamo che due gemelli di 25 anni, si mettano d'accordo per verificare una certa teoria; uno di loro decide di rimanere sulla Terra l'altro di partire nello spazio per un piccolo viaggio della durata di 25 anni con un'astronave che viaggia all'80% della velocità della luce. Il gemello "A" parte, arrivato alla metà del suo viaggio inverte la rotta, cosa vede quando rientra a terra?

Per prima cosa vedrà il suo gemello "B" invecchiato di venticinque anni perciò "B" avrà un'età complessiva di 50 anno mentre "A" avrà un'età totale di 35 anni (qui abbiamo messo in gioco la dilatazione del tempo per le velocità relativistiche).

Questo esperimento ci fa capire che viaggiando a velocità relativistiche noi o chiunque altro viaggia verso il futuro della propria destinazione. Soprattutto nel caso dei gemelli.

Nel nostro primo caso trattato, invece, possibili azioni fatte in una Terra del nostro passato, ma nel futuro del visitatore, si percuoterebbero su di noi.



Viaggiare attraverso i tunnel



A proposito dei buchi neri, quanto si è detto di questi fantomatici oggetti, sia attraverso le testate scientifiche che quelle fantascientifiche, queste ultime già proponevano l'idea che un buco nero potesse essere utilizzato come porte spazio-temporali. Negli ultimi anni, molti fisici del settore alcuni anche di fama mondiale, hanno descritto in modo preciso ciò che la teoria della relatività generale, dice sulla possibilità dei viaggi nel tempo utilizzando questi oggetti.

I buchi neri possiedono la capacità, a seconda del tipo, di viaggiare attraverso il tempo in quello che gli esperti chiamano anelli chiusi e non, oltre a quella di metterci in contatto con possibili universi paralleli.

Facciamo anche qui un piccolo esempio senza dilungarci troppo tanto per capirci qualcosa.

Abbiamo detto che utilizzando certi buchi neri è possibile viaggiare avanti e indietro nel tempo. Ammettiamo che un coraggioso astronauta si tuffi all'interno di uno di questi oggetti (escludiamo qui gli effetti fisici di marea che si hanno cadendoci dentro però diciamo anche che più un buco nero è piccolo e più sarà forte la sua gravità e le forze mareali, perciò di conseguenza è molto meglio trovarsi davanti ad un buco gigante), l'astronauta dopo un breve viaggio verrà catapultato verso l'esterno da una controparte del buco nero che invece di attrarre respinge, arrivando nello stesso spazio ma in un tempo completamente diverso è possibile che viaggi nel passato. Provate ora a prendere un semplice foglio di carta, anche formato A4 va benissimo. Ora disegnate due cerchi sulla parte superiore ed inferiore del foglio, Questi saranno le nostre porte di passaggio e uscita, piegate ora il foglio in modo che i due cerchi si pongano uno di fronte all'altro, in questo modo avete appena creato una piccola configurazione del nostro universo in un'area molto ristretta, in mezzo ai due buchi neri immaginate che ci sia un tunnel che li tiene in contatto. Adesso ancora una volta provate ad immaginare che un'ipotetica astronave parta dal cerchio "A" per arrivare al cerchio "B" facendo il giro del foglio e che una seconda invece attraversi il tunnel. Quello che noterete è semplicemente che la seconda nave spaziale arriverà prima della nave che fa il giro, praticamente arriverà nel suo passato. Se essa dovesse rituffarsi in un altro buco nero potrebbe addirittura riscaturire nel suo stesso passato e vedere le due astronavi che iniziano il loro viaggio.

Questo è un altro modo di viaggiare attraverso il tempo utilizzando macchine naturali; la fisica che spiega e controlla le nostre leggi naturali non lo vieta.

Ammettiamo che una generazione futura riesca a costruire un marchingegno per viaggiare attraverso il tempo senza l'ausilio di macchine naturali, d'altronde molti scienziati moderni come Frank Tripler e Paul Devies hanno descritto come sia possibile realizzare una macchina che permetta di fare un viaggio simile. Davies, addirittura, pone un progetto realizzabile anche ai giorni nostri.

Ma vediamo in modo un po' generico come possa avvenire la costruzione di queste due macchine.
(segue II Parte)

di Adam Cavallin







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