Raccontarvi la nostra storia sarebbe inutile e fuorviante, poichè le emozioni che ci hanno travolto ed i fatti che abbiamo vissuto sono stati un viaggio dentro noi stesse... a ritroso tra le stelle... Questo blog vuole essere uno specchio da condividere con voi che leggete... un percorso da fare insieme... Gli argomenti che trovate esprimono distintamente le poliedriche personalità di ognuno di noi..e nella nostra diversità converge la nostra Unicità...sino ad arrivare a Voi...
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sabato 29 dicembre 2007
Esercizio di" Radicamento "
lunedì 24 dicembre 2007
EFT (EMOTIONAL FREEDOM TECHNIQUE)
Sappiamo che i pensieri creano le emozioni,in parole povere i pensieri creano una piccola corrente elettrica (energia) nel nostro corpo, a seguito della risposta emozionale ai pensieri. Se c'è un'interruzione o un blocco nel nostro sistema energetico, la conseguenza è una esagerata, anormale reazione emotiva. Se rimuoviamo l'interruzione o blocco nel nostro sistema energetico, questo ritorna a uno stato di equilibrio e la reazione emozionale svanisce. Abbiamo ancora il ricordo del problema, ma la reazione emozionale a quel ricordo è andata.
Con EFT noi correggiamo le interruzioni e i blocchi nel sistema energetico del corpo.
Picchiettando sui punti lungo i Meridiani, riequilibriamo il sistema energetico ed eliminiamo il carico emozionale associato al ricordo doloroso. Il ricordo rimane, ma la carica emozionale svanisce.
Secondo Cary Craig, l'ideatore di EFT: "La causa di ogni esagerata o anormale reazione emozionale è una disgregazione nel sistema energetico del corso. Poiché EFT può correggere questa disgregazione, può agire anche dove altre terapie falliscono."
Tratto da: www.solaris.it/indexprima.asp?Articolo=1030
A tutti gli effetti, queste tecniche per conseguire la libertà emozionale, sono così semplici che si possono paragonare al pulsante cancella del computer. Probabilmente sai che, per cancellare un file, prima lo devi selezionare e poi trascinarlo nel cestino o premere il pulsante cancella. Non importa da quanto tempo quel file era nel computer, potrebbe esservi già da diversi anni, ma il pulsante cancella lavora lo stesso. Basta premere il pulsante... ed il file non c'è più!.
Certamente, nel passato, qualcuno ti ha insegnato come cancellare un file, non è una cosa difficile ma non è intuitiva, è stato perciò necessario che tu lo imparassi. Ebbene, imparare ad usare EFT è semplice come è stato semplice come imparare a cancellare un file dal computer.
La EFT funziona infatti come il pulsante cancella e permette di rimuovere i sentimenti non desiderati, come: paure, ansie, fobie ed altre emozioni dolorose, in pochi minuti e con dei risultati che durano nel tempo. Non importa da quanto queste emozioni sono dentro di te, la procedura per cancellarle lavora lo stesso!.
La tecnica di base della EFT si basa sui meridiani (canali energetici) usati in Agopuntura, in effetti agisce su tali meridiani in modo da rilasciare l'energia che le emozioni hanno bloccato. Vi sono dei punti, in detti meridiani, su cui è possibile agire per ottenere dei potenti effetti fisici, emozionali ed energici. La maggior parte della gente può facilmente percepire l'effetto rilassante, calmante ed energizzante, che viene ottenuto stimolando particolari punti di questi meridiani.
Questa tecnica funziona bene per eliminare vecchi modelli di pensiero, convinzioni negative, paure, ansietà, problemi di autostima, ed anche per installare abitudini positive e nuovi modelli di comportamento. Quando avrai imparato ad usare le procedure di EFT le potrai utilizzare per:
dissolvere l'ansia
guarire da un'allergia
lasciar andare i ricordi dolorosi
migliorare le prestazioni sportive
ridurre le dipendenze (cibo e fumo, ma non solo)
ridurre o eliminare il dolore
realizzare più facilmente i tuoi obiettivi
rimuovere le emozioni negative
risolvere l'insonnia
sistemare delle relazioni che si sono guastate
superare l'auto-sabotaggio
e molto più!
E tutto questo, e talvolta si può fare in 10 minuti!
Con la EFT, o "tecniche di libertà emozionali", potrai anche superare le seguenti paure:
altezza
fallire
fare telefonate
guidare l'auto
incontrare nuove persone
guidare l'auto
parlare, cantare o recitare in pubblico
presentare prodotti a potenziali clienti
ragni o altri animali
subire una perdita
viaggiare in auto
e molto più!
Fortunatamente, per ottenere un risultato non è necessario credere che la tecnica funziona. Uno può essere scettico ed avere tutti i dubbi del mondo, la tecnica funziona lo stesso! È proprio come la forza di gravità o l'elettricità, esse lavorano anche se uno non crede che esistono!
Grazie alle sue qualità, la EFT è davvero efficace sia come metodo di auto-trattamento, sia per aiutare gli altri. Pertanto essa può aiutare le persone ad ottenere quei cambiamenti che desiderano, ma non hanno l'energia o le conoscenze per fare qualcosa a tal riguardo. Molte persone sono riuscite, o hanno aiutato altri, a lasciar andare piccoli e grandi pesi e vivere in modo migliore.
Con la maggior parte delle persone, EFT può essere utilizzata con poco o senza dolore. Raramente insorgono "effetti collaterali" e spesso sono dovuti al riaffiorare di un problema profondo che dovrebbe essere immediatamente trattato con la EFT.
Detto questo, è ovvio che la EFT deve essere utilizzata con buon senso, e NON VA MAI USATA per persone che hanno dei GRAVI PROBLEMI (ad es. personalità multiple, paranoia, schizofrenia ed altri seri disordini mentali), a meno che lo si faccia sotto la supervisione di un medico e si abbia l'esperienza necessaria per affrontarli.
da qui http://www.medicinaenergetica.it/0_medicinaenergetica/eft/0_eft.htm,nel medesimo sito è presente un'ampia sezione che illustra come usare EFT
domenica 23 dicembre 2007
I 13 Toni -astrologia maya-
1 L'UNO è "Pioniere" collegato con il fuoco degli iniziatori,di coloro che aprono il cammino con determinazione e con un alone magnetico che agli altri risulta attraente
2 Il DUE è "Esecutore ",vincolato alla terra ,di coloro che portano a termine qualsiasi impresa nella vita con volonta' ,realismo e obbiettivi precisi.
3 il TRE è "Innovatore",collegato all'acqua di coloro che hanno la capacita' intuitiva di saper reinventare,scoprire o rendere attuale qualsiasi campo con la loro intelligenza emozionale,il loro spirito di servizio e il loro desiderio di sintesi.
4 Il QUATTRO è "Stabilizzatore",vincolato al sole ,al centro stesso dell'essere che dosa e concettualizza , l'energia armonizzatrice del cosm0
5 il CINQUE è "Cosmico" ,collegato alle divinita' del parto o della nascita di idee o avvenimenti dotati della forza per cercare la luce e dare un senso di ordine al caos che si vive prima di ogni illuminazione.
6 il SEI è "Organizzatore" o "metabolizzatore",vincolato alle divinita' infernali;cerca di mantenere l'equilibrio tra le forze opposte del cosmo,per poter creare l'arte in qualsiasi manifestazione che scaturisca dal movimento inconscio della mente.
7 Il SETTE è "Comunicatore",collegato allo spirito del mais(ricordate che ruolo aveva nell'economia Maya),fonte di vita e sostegno;ricomincia il ciclo di illuminazione tramite la condivisione e la comunicazione con gli altri ,intesi come specchio di se stessi.E' il numero dei saggi a meta' del cammino.
8 L'OTTO è "Riparatore",vincolato allo spirito della pioggia ,che ringiovanisce e purifica ,nel suo desiderio di giustizia ,armonia e chiarezza per continuare il cammino verso l'infinito.
9 Il NOVE è "Guida" ,collegato allo spirito del vento ,spazza gli ostacoli dando il tocco finale a qualsiasi progetto o attivita' intrapresa con costanza e pazienza per preparare la chiusura di una tappa e l'inizio di un'altra ,sempre attento al ritmo temporale della vita
10 Il DIECI è "Purificatore",vincolato alla divinita' della provvidenza e ,secondo gli zapotechi,anche dell'inferno;questo doppio legame ci parla della perfezione che si ricerca superando le prove e sincronizzandosi con la materializzazione delle idee e dei sentimenti grazie al conseguimento della chiave della provvidenza divina.
11 L'UNDICI è il "Liberatore",collegato allo spirito del sacrificio creatore che porta a d una liberazione evolutiva ,permettendo che le cose siano piu' semplici nel processo di cambiamento e facilitando le nuove circostanze.
12 Il DODICI è il "Maestro" ,vincolato allo spirito dell'alba e alle divinita' della medicina, questo rende coloro che sono nati sotto questa energia autentici maestri,che applicano la loro esperienza nell'arte di praticare ed insegnare l'integrazione dell'essere come una sorta di vocazione universale.il tredici è "trascendente" ,collegato allo spirito o alle divinita' del cielo e ,per i popoli mesoamericani ,numero dell'amore e della perfezione ,attraverso il quale si raggiunge la vera trascendenza,fuori dai limiti della terza dimensione.
13 IL TREDICI è "Trascendente",collegato allo spirito o alle divinita' del cielo e , per i popoli mesoamericani,numero dell'amore e della perfezione ,attraversao il quale raggiunge la vera trascendenza,fuori dai limiti della terza dimensione.
Tratto da "Astrologia messicana" di Gloria Guajardo
sabato 22 dicembre 2007
La Dama di Shalott
Tra le acque del fiume Avon, che bagna Camelot, una città rigogliosa e piena di vita, sorge Shalott, una graziosa isoletta cinta tutt’intorno da ninfee in fiore, nel cui cuore si eleva una rocca, dentro la quale dimora Elaine, una giovane dama. Nessuno conosceva il suo nome ma si diceva in giro ella fosse incredibilmente bella. I suoi ultimi 22 anni li aveva trascorsi giorno e notte nella torre più alta del castello, a guardare la vita esultare intorno a sé senza poterne mai fare parte. Suo padre era stato ucciso in una battaglia, mentre sua madre non l’aveva mai conosciuta perché morì nel darla alla luce. Poco prima che Elaine nascesse, Morgana, la sorella di Artù, prossima a concepire Mordred, un figlio incestuoso, in una allucinazione vide l’arrivo di un coraggioso cavaliere a Camelot, di nome Lancillotto, il quale avrebbe portato via a suo fratello la giovane e stupenda moglie Ginevra, ma poi, dopo due anni, egli avrebbe incontrato la dama di Shalott e tra loro sarebbe sbocciato un amore infinito, fonte di felicità per tutta la vita. Così però Ginevra avrebbe riavuto il suo posto a fianco di Artù, e né lei, né suo figlio Mordred sarebbero mai saliti al trono accanto ad Artù. Mossa dunque da una rabbia incontenibile, Morgana raggiunse la madre di Elaine, che era già al non mese di gestazione, e le lanciò una terrificante maledizione: «Tua figlia sia maledetta, Lady Maere, che ella non possa mai guardare il mondo dalla sua finestra e che non possa mai uscire dalla rocca o il prezzo sarà una morte atroce.
Io Morgana Pendragon, figlia di Ygrajne, la maledico ora nel tuo grembo affinché la vita che porto nel mio, ne sia pegno. Nulla potrà spezzare questa maledizione e per il nome di tua figlia io ti proibisco di parlare con chiunque di quanto hai sentito oggi e gli dei mi siano testimoni». Così comincia la leggenda raccontata da Sir Alfred Tennyson, nel suo poema: “The Lady of Shalott”. Con una maledizione, un sortilegio in grado di annullare ogni libertà di scegliere per sé, una fanciulla, il suo corpo, il colore delle sue emozioni e dei suoi sentimenti, il limbo dorato di una magica «finzione». La giovane dama fu dunque costretta a vivere il dolore lacerante della solitudine ed a guardare le «immagini» del mondo unicamente nel riflesso che esse producevano su di uno specchio. La sola via che le era concessa per sentirsi parte della vita era quella di tessere, e tessendo riprodurre su tela quelle immagini che vedeva riflesse, in modo da sentirle più vicine, carezzandole, portandole vicino al viso, stringendole nelle sue mani mentre le sue fantasie la portavano in mondi lontani, oltre i confini di quella squallida realtà. Elaine vinceva il tempo intessendo la sua magica trama, una trama che raccontava le vicende del mondo, la storia, colorata d’argento da quello specchio incantato. Una notte avvenne però qualcosa di imprevedibile. Nello specchio viene riflessa l’immagine di due giovani amanti che al chiaro di luna condividono il senso di quell’innamoramento stringendosi l’uno nell’altra fino a formare un’ombra sola. La dama di Shalott sente un nodo al centro della gola stringerle forte, sente il peso di quella solitudine squarciarle la pelle fino a scendere nella carne.
A lei è stata negata, da un destino crudele, la dimensione straordinariamente umana delle emozioni. E Nessuno le aveva mai detto la verità di tutto ciò. Si accorge, mentre ingoia un altro respiro, di vivere una finzione che la sta lentamente uccidendo, consumandole i sensi, cancellandole la memoria del cuore. Il suo corpo le chiede aiuto. La sua anima, la sola che può comprendere quel dolore perché pure lo vive dentro di lei, decide di reagire. Accade allora che l’indomani Elaine non ce la fa a resistere, come è accaduto in tutti questi anni, a quell’agito pulsionale che la spinge vieppiù ad abbandonare il telaio, solcare lo spazio della sua stanza e portarsi verso la finestra, per guardare al di là di quella «prigione d’avorio» nella quale nulla avrebbe potuto farle del male, ma che forse proprio per questo l’avrebbe sommersa della sua oscurità. Non appena il suo sguardo penetra lo spazio sconfinato del cielo, incontra quello di Lancillotto che passava a cavallo proprio in quel momento sotto la rocca. In quell’istante dal sapore indicibile Elaine si accorge di esperire in quel corpo, che aveva conosciuto soltanto «cieca solitudine», un desiderio meravigliosamente seducente, maledettamente incontenibile. «Il desiderio d’amore». Era come se un sogno estatico l’avesse rapita. Ma il suo nirvana non dura, purtroppo, che un istante, un impercettibile istante. Lo specchio d’argento che aveva per così tanto tempo riflesso la vita, proponendogliela in una lingua fatta di ombre e barbagli che su di un cristallo giocavano a rincorrersi, come quegli innamorati, si infrange e si lascia cadere in terra, e con lui anche la tela, intrecciata con tanta cura in un tempo senza tempo, si sfilaccia perdendosi nell’aria, in uno spazio senza spazio, senza gravità. Solo la fedele balia Isotta conosceva il nome ed il segreto della dama di Shalott. Solo Isotta vedrà consumarsi il destino di Elaine. Con il cuore in frantumi come quello specchio, quel fiore di primavera sceglie l’inverno per fuggire dalla rocca e correre verso il fiume. Scorge una barca e se ne adagia sul fondo perché la porti via lontano, lontano dalla sua finzione, lontano dal suo destino. Sente il freddo sulla pelle, e quel dolore raggelante che per tanti anni aveva cercato di trasformare in stalattiti le sue emozioni, ora fa stalagmiti delle sue lacrime. Finalmente può prendere contatto con sé e con il «freddo del mondo», che non avrebbe immaginato in quella fantasia fatta d’argento e lino. Sussurra lieve una melodia di morte e chiude gli occhi, aspettando che l’eterno Orfeo venga a prenderla e tra le sue braccia non le faccia sentire il male di quel vivere la «stupenda finzione» della vita. Il suo corpo sarà ritrovato lontano.
Il dolore di quel freddo disperato non scalfirà tuttavia l’incanto della sua bellezza (libera interpretazione del poema: “The lady of Shalott”, di Alfred Tennyson). Trascinato da un vento gelido e spietato, il suo alito di vita e d’amore abbandonerà quel corpo alla solitudine eterna, come eterno sarebbe stato il tormento di vivere le emozioni del corpo facendo a meno del corpo stesso, riflesse nei cristalli d’argento della sua fantasia, in un universo a metà, in sospensione, come dentro quella torre, e gli fosse dato di accedere al «mistero del suo destino», per illuminare la notte di quella maledizione senza nome, così come lo è ogni forma di psicopatologia per chi la vive, così come era Elaine per tutti. Senza nome. Semplicemente, la dama di Shalott. Ma questa è un’altra storia.Dott. Francesco Attorre
venerdì 21 dicembre 2007
Meditazione con lo specchio-Catoptromanzia
Da il "Libro Arancione " di OSHO
"Guardare fisso in uno specchio "
Per altri post su meditazione,divinazione ,leggende con lo specchio vai al post "catoptromanzia"
http://andromedawaked.blogspot.com/2010/06/catoptromanzia.html
I poteri dello specchio-Catoptromanzia
Guardarsi allo specchio almeno per una mezz'ora al giorno non deve essere scambiato per un atteggiamento vanitoso e con il solo fine di contemplare la propria figura. Se lo facciamo innalziamo tra noi e l'esterno una barriera anti malocchio ed accresciamo il nostro potere occulto rendendoci più forti.Facciamolo quindi con tranquillità togliendoci di dosso catene e bracciali e se possibile denudarsi completamente e avvolgere il nostro corpo solo con una tunica o un telo rosso mentre lo facciamo. Ci siederemo di fronte allo specchio con una candela bianca alle nostre spalle, incrociando le gambe e tenendo le braccia sollevate. Con molta forza dovremo guardare la figura che ci rimanda riflessa lo specchio e mentalmente, bisbigliando o ad alta voce (secondo come ci dà più carica) ripeteremo per tre volte: "SPIRITO CHE SEI IN ME SPEZZA LE MIE CATENE, PROTEGGIMI E RENDIMI FORTE, POTENTE E VITTORIOSO". Respirare profondamente per tre volte prima di dire: "PER ISIDE IO VINCERO'". Col tempo riusciremo a vedere attorno alla nostra figura delle luci, dei volti e la nostra stessa aura oltre che le nostre entità protettive.
giovedì 28 giugno 2007
magia e karma ,quello che penso.
mi hanno chiesto:che cosa è la magia per me?
La magia è Energia,è conoscenza del tutto ,delle leggi dell'universo ,della morte ,della vita...è conoscenza della natura e studio della tradizione.
Mi spiego tutto attorno a noi è fatto di energia , chiamala atomica,elettrica,magnetica...ora l'uomo pensa che cio' che non è visibile,tangibile o chiaramente catalogabile e spiegabile con la scienza ,non esista...ma ad esempio nel Medio Evo avrebbero mai creduto nella corrente elettrica,in un aereo o semplicemente in internet?
Assolutamente no .Ora esistono tanti livelli di energia,detta "sottile",o di Prana o di Chi come viene denominata nello yoga o nelle discipline orientali che costituisce l'uomo e tutto cio' che lo circonda,in poche parole l'uomo è immerso in cio che costituisce il suo essere ed è in contatto perenne con questa "sostanza" e con tutti i livelli di realta' che essa costituisce e che non sono visibili attraverso i 5 sensi umani ...per tanto l'uomo apparentemente crede di esserne tagliato fuori ma non è cosi .Ora immagina che questa energia abbia tanti livelli di densita' e sia fatta come una cipolla ....lo strato piu' denso e pesante è al centro ed è la nostra realta' ,la realta del corpo fisico della materia.Attorno e a partire da questa ci sono altri livelli altri dimensioni a cui l'uomo puo' attingere ,con l'emozioni,con la mente o con il su Se' divino (leggi qualcosa sui chakra ti chiarira' questo concetto)..in uno di questi piani cio' che noi pensiamo diviene realta' ,prima solo in quel piano ,poi scende di piano in piano fino a quello fisico divendo "materia" parte della realta' in cui tu ti muovi.
La magia altro non è che la conoscenza e l'arte di generare "qualcosa" in un piano e di portarlo a quello reale.Dirai e come si fa?
Basta pensare ,meditare ...la preghiera è un rito magico ..mentre tu reciti il Padre Nostro tu stai "evocando " qualcuno che non vedi ,che nn è di questo mondo ,tu stai parlando con il divino e gli chiedi qualcosa e mentre lo fai non guardi la tv(almeno se lo fai bene =)) o a quanto sei rimasto bloccato nel traffico...nma visualizzi qualcosa nella tua mente.....
Se tu devi fare un incantesimo o un rituale in sostanza devi costruire un ponte tra due realta' :la tua e quella dove viene "generato" l'oggetto del tuo incantesimo.Per fare cio' devi innanzi tutto avere molto chiaro cosa desideri ad esempio....Soldi?proteggere qualcuno ?Salute?,ecc una volta fatto cio ' ti concentri e lo visualizzi bene in tutti i dettagli,piu' è piu' volte con il massimo della precisione e ti puoi aiutare recitando un rituale gia' pronto o qualcosa che hai composto tu ...per portarlo nel piano fisico hai bisogno di "qualcosa di fisico" ed ecco che entrano in scena erbe ,pietre ,incensi ,acqua ,aria, terra e fuoco e oggetti di vario tipo che per te possono in qualche modo aiutare la realizzazione della tua magia ...ad esempio nastri colorati ,simboli (oggetti a forma di stella,occhio,cuore,ecc)...e poi farai in modo di fare tutto cio ' nel giorno piu' adatto ...perchè ogni giorno ,ogni colore,ogni nome (personale o impersonale),ogni singola cosa vibra su una frequenza dei famosi piani e tu puoi usare queste vibrazioni per "tessere " la tua magia e per farla realizzare userai la tua volonta' ,la tua forza del pensiero ,il desiderio puro che porti in te.
Ecco perchè chi pratica la magia ha una conoscenza enciclopedica di tantissime cose....riti.colori,numeri,astrologia,erbe,animali,simbologia...perchè piu' sa piu' avra' "potere"...cio' non toglie che la magia è un arte bisogna nascere con Talento o la potrai studiare qualto vuoi ma nn otterrai mai i risultati di un principiante veramente dotato....e non è un gioco ci sono regole che tu non puoi rompere o aggirare senza pagarne "il prezzo" ...non puoi avere una persona che non ti desidera ,non puoi fare del male...non puoi giocare con il destino degli altri ,almeno se vuoi praticare la magia cosi detta "bianca",che non interferisce,non altera il normale corso degli eventi ,ma protegge ,cura ...evoca a te cio' che è pronto a giungere a te .
mercoledì 27 giugno 2007
domenica 13 maggio 2007
"Manuale per scalare le montagne " di Paulo Coelho
A] Scegli la montagna che desideri scalare: non lasciarti trascinare dai commenti degli altri, che dicono “quella è più bella”, o “questa è più facile”. Spenderai molta energia e molto entusiasmo per raggiungere il tuo obiettivo, quindi l’unico responsabile sei tu, e devi essere sicuro di ciò che fai.
B] Sappi come arrivare davanti alla montagna: molte volte, si vede la montagna da lontano – è bella, interessante, piena di sfide. Ma che succede quando tentiamo di arrivarci? Le strade le girano intorno, ci sono foreste fra te e il tuo obiettivo, quello che sulla mappa appare chiaro, nella vita reale è difficile. Quindi, tenta tutte le strade e tutti i sentieri, fino a che un giorno ti troverai davanti alla vetta che intendi raggiungere.
C] Apprendi da chi ha già fatto quel percorso: per quanto tu ti ritenga unico, c’è sempre qualcuno che ha avuto lo stesso sogno prima e ha finito per lasciare alcuni segnali che possono facilitarti nel cammino: luoghi dove legare la corda, viottoli, rami spezzati che facilitano la marcia. La camminata appartiene a te, e anche la responsabilità, ma non dimenticare che l’esperienza altrui è di grande aiuto.
D] I pericoli, visti da vicino, sono controllabili: quando cominci a salire sulla montagna dei tuoi sogni, presta attenzione all’ambiente circostante. Ci sono precipizi, è ovvio. Ci sono crepe quasi impercettibili. Ci sono rocce talmente levigate dalle tempeste che con il ghiaccio diventano scivolose. Ma se ogni volta saprai dove stai mettendo il piede, noterai le trappole e saprai aggirarle.
E] Il paesaggio cambia, quindi goditelo: sicuramente è necessario avere un obiettivo in mente, cioè arrivare alla cima. Ma, via via che si sale, si possono vedere altre cose, e non costa niente fermarsi di tanto in tanto e godersi un po’ il panorama circostante. Ad ogni metro conquistato, puoi vedere un po’ più lontano, e dunque approfittane per scoprire cose di cui non ti eri accorto.
F] Rispetta il tuo corpo: soltanto chi dà al corpo l’attenzione che esso merita riesce a scalare una montagna. Tu disponi di tutto il tempo che la vita ti dà, quindi cammina senza pretendere ciò che non può essere dato. Se procederai troppo in fretta, ti stancherai e rinuncerai a metà. Se procederai troppo lentamente, potrebbe calare la notte e tu sarai perduto. Goditi il paesaggio, approfitta dell’acqua delle sorgenti e dei frutti che la natura ti dà generosamente, ma continua a camminare.
G] Rispetta la tua anima: non continuare a ripeterti “ce la farò”. La tua anima lo sa, ciò di cui ha bisogno è usare la lunga camminata per poter crescere, estendersi sull’orizzonte e raggiungere il cielo. Una ossessione non è di alcun aiuto nel perseguimento dell’obiettivo e finisce per annullare il piacere della scalata. Ma attenzione: non continuare neppure a ripeterti “è più difficile di quanto pensassi”, perché questo ti farà perdere la forza interiore.
H] Preparati a percorrere un chilometro in più: il percorso fino alla cima della montagna è sempre maggiore di quanto tu pensi. Non sbagliarti, arriva sempre il momento in cui ciò che sembrava vicino è ancora molto lontano. Ma se sarai preparato ad andare oltre, questo non costituirà un problema.
I] Gioisci quando arrivi sulla sommità: piangi, batti le mani, urla ai quattro venti che ce l’hai fatta, lascia che il vento lassù in cima (perché lassù in cima è sempre ventoso) purifichi la tua mente, rinfreschi i tuoi piedi sudati e stanchi, ti apra gli occhi, ripulisca il tuo cuore dalla polvere. Che bello, ciò che prima era solo un sogno, un panorama lontano, ora fa parte della tua vita, ce l’hai fatta.
J] Fai una promessa: approfitta del fatto di avere scoperto una forza di cui ignoravi l’esistenza per dire a te stesso che, d’ora in poi, la userai per il resto dei tuoi giorni. Preferibilmente, prometti anche di scoprire un’altra montagna e di partire per una nuova avventura.
L] Racconta la tua storia: sì, racconta la tua storia. Dai il tuo esempio. Di’ a tutti che è possibile, e altri avranno il coraggio di affrontare le proprie montagne.
sabato 12 maggio 2007
Erbe e magia,tabella
artemisia,camomilla,sandalo,salvia,lavanda,dittamo di Creta
AMORE E PASSIONE:
acqua di rose ,petali di rosa,damiana,radice di galana(una spezia indiana),lavanda,patchouli,rizoma di gaggiolo,verbena e cannella
PROSPERITA' E SUCCESSO:
alloro,cannella,verbena,semi di lino,scorza d'arancia,caffe'.
venerdì 11 maggio 2007
la magia e le corrispondenze dei colori
Chiudere fissare e liberare un incantesimo
Schema per gli incantesimi
martedì 10 aprile 2007
"Autobiografia di Ramtha",parte I
Io sono il Ram, sono ciò che è chiamato il Dio. Fui il primo Dio mai conosciuto. Fui il primo uomo che sia mai asceso, nato da ventre di donna e da uomo su un piano di consapevolezza, e ascesi non grazie all'insegnamento di un essere umano, ma alla comprensione innata dello scopo della vita in ogni cosa. La mia ascensione avvenne 35.000 anni fa secondo il vostro calcolo del tempo. Che cosa significa ascensione? Significa portare tutto quello che io sono nell'eternità, come il vento. Se avessi dato ascolto ad un essere umano, sarei morto in quella vita. Tutti qui muoiono, perché pensano che moriranno, e tutti qui vivono seguendo le opinioni di qualcun altro. È una follia! Io ho imparato ad amare me stesso appagandomi con qualcosa di grande e di maestoso. Qualunque cosa l'essere umano contempli in se stesso lo diverrà, perché egli è il Dio che si cela dietro la maschera della propria umanità.
La battaglia contro il Dio Sconosciuto
Da bambino vidi mia madre trascinata per strada e derubata della sua dolcezza. Vidi, dove vivevamo, il disprezzo che mi circondava. E vidi quando mia madre fu presa. Vidi il bambino crescere nel suo ventre e sapevo chi era. E vidi mia madre piangere. Perché? Era del tutto ovvio. Ci sarebbe stato un altro bambino condannato alla strada e alla sofferenza che già lei aveva conosciuto in quella terra promessa? Guardai e aiutai mia madre a mettere al mondo ciò che voi, nella vostra lingua, chiamate una sorellina. Aiutai mia madre perché era troppo debole per partorire la bambina da sola. E la bambina venne al mondo urlando. Non era felice. Era assolutamente ovvio. Ma ciò che gravava sul mio essere era l'essere di mia madre, perché era così indebolita che per il neonato che succhiava al suo tenero petto non c'era latte, perché lei faceva la fame. E anche mia sorella che succhiava al petto di mia madre era molto debole. Perché, direte, abbiamo avuto questo nella nostra vita? Perché eravamo i contadini, eravamo i non-essenziali, eravamo i non-esseri per il governo di quel paese.
Chi governava quel paese? I ricchi che ci facevano lavorare nei loro campi e dicevano che non ci avrebbero concesso nemmeno una spiga per la nostra sopravvivenza. E che cosa facevano, direte, con i loro raccolti? Li mettevano sotto chiave nei granai. E mangiavano con dita schizzinose e con facce schizzinose. Vi assicuro, era un'ingiustizia. E chi era quel Dio di cui parlavano? Ero incollerito a vedere mia madre piangere perché non c'era più latte nei suoi seni. Mendicai per strada il cibo per nutrirci, uccisi cani e uccelli selvatici, ed essendo molto agile di gambe, rubai di notte il grano ai proprietari. Nutrivo mia madre e lei allattava mia sorella. E la bambina fu colpita da una grave dissenteria. Non riusciva a trattenere ciò che entrava nel suo corpo e lo espelleva rapidamente e così la vita abbandonò il suo corpo. Fu così che morirono.
Non mossi rimproveri alla mia sorellina per la morte della mia amata madre che sarebbe avvenuta subito dopo la sua, perché la piccola aveva succhiato da lei. Aveva dato tutte le sue forze a quella nuova vita, perché quella nuova vita potesse continuare. E mia madre morì con la bambina al petto. Non c'era più nulla. Non c'era più nulla. Il mio odio per la gente rossa - erano chiamati atlatiani - crebbe dentro di me fino a diventare veleno di vipera - ed ero solo un bambino! Non mi rimaneva più nulla, perché mio fratello era stato rapito, trascinato in un'altra città e fatto schiavo da un uomo per i suoi piaceri carnali.
Il mio popolo venerava ed amava ciò che era al di là delle stelle, al di là della vostra luna. Amava ciò che non poteva essere identificato. Era ciò che veniva chiamato Dio Sconosciuto. Ero un bambino e non mossi rimproveri al Dio Sconosciuto per la sua incapacità di amare me e la mia gente e mia madre e mia sorella. Non gli mossi alcun rimprovero - lo odiai!
Ai miei tempi nessuno della mia gente moriva nobilmente. Non esisteva nulla che assomigliasse alla nobiltà e alla virtù. Così quando vidi una grande montagna stagliarsi misteriosa e lontana all'orizzonte, pensai che se avessi potuto salirla avrei potuto incontrare il Dio Sconosciuto lassù e gridargli in faccia tutto il mio odio per la sua ingiustizia. Così cominciai il mio viaggio. Lasciai la mia misera capanna per raggiungere quella grande montagna che appena intravedevo all'orizzonte. E il mio viaggio durò novanta giorni. Novanta giorni in cui divorai locuste e radici e formiche. E alla fine trovai la montagna. Se c'era un Dio avrebbe dovuto vivere lassù, sopra di noi, proprio come sopra di noi vivevano coloro che governavano il nostro paese. E così lo cercai. Ma Lui non c'era, c'era solo un grande freddo. Allora piansi amaramente fino a quando le mie lacrime si trasformarono in ghiaccio.
Sono un uomo. Perché non posso vivere dignitosamente? Ed ecco che mi comparve davanti una fanciulla dolce come mai si era vista, con i capelli dorati che l'avvolgevano tutta. E la corona che portava sui capelli non era di gigli, né di boccioli di rosa, né di iris, ma di fiori sconosciuti. Il drappeggio del suo lungo vestito era traslucido e morbido ed ondeggiante. Ed ecco che venne verso di me e mi diede una grande spada che sibilava; sibilava. Servivano quasi nove mani per afferrarne l'impugnatura, tanto era grande.
Mi diede la spada. E questo fu ciò che disse: "Oh Ram, oh Ram, ti supplico - tu che hai imparato ed hai mosso il nostro spirito a compassione. Deve esserci una verità in questo paese. Per questo le tue preghiere sono state ascoltate. Sei un grande uomo dalle grandi convinzioni. Prendi questa spada e portala con te." E scomparve. Nel mio furore e nelle mie illusioni rimasi accecato da quanto avevo visto. Non tremavo più dal grande freddo, perché avevo trovato calore. Così quando tornai a guardare là dove le mie lacrime erano diventate ghiaccio, vidi crescere un fiore con un profumo e colore così dolci che seppi essere il fiore della speranza. La spada Crosham, il Messaggero Alato; era stato l'É che si era presentato in una delle più belle apparizioni che mi aveva dato la spada e mi aveva detto: "Vai e conquista te stesso." E il resto è storia, non è vero? Non era stato un essere che viveva in una forma personale di esistenza a darmi la spada. Era stata l'armonia dell'É a produrre il Messaggero Alato.
Scesi dalla montagna con la mia grande spada e tornai alla capanna di mia madre che era morta. Chi era il lattante al seno di mia madre? Eri tu, perché tu appartieni al mio regno e alla mia casa e al mio sogno. Ero solo un bambino quando raccolsi della legna e la accatastai. E vi deposi sopra mia madre e poi, nella notte, cercai il fuoco. E dissi una preghiera per mia madre e mia sorella e le amai profondamente. Poi diedi fuoco alla legna, cercando di fare in fretta in modo che l'odore dei corpi non facesse agitare e preoccupare gli atlatiani - che le avrebbero gettate nel deserto in modo che le iene ne facessero scempio. Accesi il fuoco e le bruciai. Bruciai mia madre e mia sorella su una pira funeraria e piansi.
Il resto della storia molti di voi lo conoscono bene. Ma ciò che mi spinse a conquistare e a dominare, cosa che faceva parte dell'emozione della mia anima, fu il desiderio di fare giustizia. Io ho creato la guerra, perché nessuno era mai sceso in guerra contro l'arroganza degli atlatiani - nessuno. Io l'ho creata. Ero sceso dalla grande montagna, intimidito dal Dio Sconosciuto, mi era stata data una spada e mi era stato detto di conquistare me stesso. Non potevo rivolgermi la lama contro e tagliarmi la testa; era troppo lunga. Le mie braccia erano troppo corte per impugnare l'elsa della spada. Piansi a lungo, ma in quella spada ritrovai il senso dell'onore. Non ero più debole e fragile fisicamente, ero un Ram nel senso più completo della parola e mossi guerra contro i tiranni di tutta la mia gente che era stata resa schiava da loro. Tornai e assediai Onai.
"Autobiografia di Ramtha",parte II
Per imparare a conoscere la Fonte, non ebbi un maestro che mi insegnasse qualcosa sulla Fonte o sul Padre. Fu un'esperienza di semplicità, cosa che tutti danno per scontato, termine che si adatta bene a questa società. Imparai dal tempo. Imparai dai giorni. Imparai dalle notti. E imparai da quella vita tenera ed apparentemente insignificante che sa affermarsi prepotente anche in presenza di distruzione e di guerra. Maestro del mio essere fu la Fonte stessa.
Non avendo avuto il privilegio di un'educazione e di conoscere la scienza, non avendo avuto il privilegio di esprimermi come un essere umano, avendo sperimentato l'odio, un dolore inesplicabile, la disperazione e una grande afflizione, non avevo altro da sfidare tranne forse la ragione che mi aveva portato qui. Non sapevo a quel tempo di essere io stesso la ragione che mi aveva portato qui. Capite? Ma a partire da questo, imparai a comprendere un elemento che trovavo più potente dell'uomo, un elemento che trovavo più intelligente dell'uomo - un elemento che capivo che poteva vivere in coesistenza pacifica accanto e a dispetto dell'uomo - e che doveva essere il Dio Sconosciuto. E furono gli elementi che mi istruirono, vedete. E io sono davvero fortunato perché venendo istruito dagli elementi e confrontandomi con essi, non c'era nessuno a dirmi che sbagliavo. E gli elementi non mi hanno mai insegnato il fallimento, vedete, perché essi sono tenaci. È così che ho imparato.
Ho imparato da qualcosa che è tenace, che non fallisce mai, che è facile da comprendere per l'uomo che vi rivolge la mente. Per questo non caddi preda dell'ipocrisia del dogma o di credenze superstiziose o degli Dei dalle molte facce che voi cercate di accontentare, o del marchio che ci considerava incapaci di una perfezione che non avremmo mai ottenuto. Non fui mai vittima di questo tipo di insegnamento. È per questo che fu più facile per me fare in una sola esistenza quello che coloro che hanno cercato Dio nella comprensione di altri uomini hanno impiegato molti millenni a fare. Hanno cercato Dio nelle leggi del governo, nelle leggi della chiesa, nella storia, senza mai chiedersi chi l'avesse scritta e perché. Hanno basato la loro fede, la loro comprensione, la loro vita, il processo dei loro pensieri su qualcosa che, vita dopo vita, dopo vita si è rivelato un fallimento. E tuttavia l'essere umano inciampa ancora nel proprio ego alterato ed avendo paura di ammettere a se stesso che forse ha sbagliato, continua nella caparbia ipocrisia che conduce solo alla morte.
Io fui molto fortunato. Il sole non mi maledisse mai. La luna non mi disse mai che dovevo essere in un certo modo. Il vento mi provocò e mi stuzzicò. E la brina e la rugiada e il profumo dell'erba e gli insetti in continuo movimento e l'urlo dello sparviero notturno, sapete, sono cose che non falliscono mai. La loro scienza è semplice. E la cosa splendida che imparai su di loro è che nella loro tenacia non pronunciano parola. Il sole non guardò mai giù verso di me per dire: "Ramtha, se vuoi conoscermi devi venerarmi." E non disse mai: "Ramtha, è ora di svegliarsi e di ammirare la mia bellezza." Esso era lì quando io lo guardavo.
Questo è l'inizio. Questo non vi abbandonerà mai. Questo vi insegnerà una verità più pura e più chiara di qualsiasi cosa scritta da essere umano.
E poi arrivò il giorno in cui i giorni di questo vecchio uomo arrivarono alla fine, in cui tutto quello che avevo stabilito di compiere, tutto quello che ero, era compiuto. Intrapresi allora un viaggio e attraversai il fiume chiamato Indo. E arrivato ai piedi del monte Indo parlai in comunione spirituale con tutta la mia gente e li spinsi a comprendere che tutto questo era verità; che la loro guida divina non ero io, bensì la Fonte che aveva creato me come aveva creato loro. E perché potessero credere, mi elevai in alto sopra di loro, suscitando grande sorpresa. Le donne cominciarono a gridare atterrite, e gli uomini, i soldati, nel loro stupore lasciarono cadere le spade. Mi congedai da tutti loro e li esortai a imparare come io avevo imparato e a diventare ciò che io ero diventato, ognuno a modo proprio.
Se volete diventare la cosa che desiderate diventare, allineate ad essa i vostri pensieri. Nel vento c'è un potere che è in grado di intimidire un soldato solitario e che in un sol soffio può sollevare la terra in cielo. E non può essere imbrigliato o schiavizzato e non può essere asservito a nulla tranne che a se stesso. Contemplai il libero movimento del vento e lo divenni. Fu così che feci.
La difficoltà che tutti hanno nei confronti di questo ideale è che sono ancora prigionieri dell'idea della morte e dell'invecchiamento. Sono prigionieri dell'idea di dover trovare una macchina che li porti lassù. E sono prigionieri della complessità invece di cogliere la semplicità della linea che il Padre è. Si fa in modo semplice, mai in modo difficile. Così sia. Dopo essere asceso, ho cominciato a conoscere tutto quello che volevo conoscere, perché mi ero liberato dalla densità della carne ed ero ritornato nella fluidità del pensiero dove niente mi poteva ostacolare. Fu allora che compresi di che cosa era fatto l'uomo - di Dio. Ma a quel tempo non lo sapevo. Sapevo solo che ero in pace con quello che avevo fatto e che ero in pace con la vita. E lo lasciai fluire attraverso di me.
Non ero più un barbaro ignorante. Non ero più ansioso di fare la guerra, di sentire l'odore della battaglia. Non ero più ansioso e sfinito ed esausto. Non avevo più i pensieri che tutti gli uomini hanno. Ero ormai al di là di questo. Ero entrato nella vita e nello splendore che vedevo nei cieli giorno dopo giorno e notte dopo notte. Quella era la mia vita. Fu allora che raggiunsi la pace e divenni uno con il Dio Sconosciuto. Non lo combattei più. Oggi chiedere a qualcuno di essere tanto pazienti nella vita è un compito difficile, perché oggi tutti vivono a un ritmo molto veloce e muoiono molto giovani. Non sanno come vivere perché vivono in base al tempo. Devono fare tutto entro un certo limite di tempo o non ce la faranno mai. Saranno vissuti solo in base al tempo e questo sarà tutto quello che hanno raggiunto in questa vita. Capite?
Quando sapete chi siete - e nella mia vita io ho impiegato sessantatré anni ad impararlo - guarderete a voi stessi e vedrete subito chi ha creato tutti i destini che avete vissuto per vostra stessa scelta. Tutta l'infelicità è una vostra scelta; e tutta la felicità è una vostra scelta. Siete stati voi e nessun altro. Quando sapete diventare tanto umili da guardare voi stessi - guardare voi stessi, sentirvi e chiedervi perché, e poi dire: "So perché" e diventare ragionevoli con voi stessi - avete tolto ogni ostacolo alla verità, ed essa diventa come l'uccello che si alza nel cielo della felicità, della virtù, dell'unità e della pace. Ho dormito sonni tranquilli nell'ultima parte dei miei sessantatré anni di illuminazione. Ho dormito bene perché ero un uomo in pace. Avevo fatto pace con ogni cosa. Avevo fatto pace con ogni cosa ed imparato ad amare e a rispettare e ad ammirare i miei più grandi avversari, perché ero io la loro minaccia. Ho imparato ad amarli perché ho imparato davvero ad amare ciò che è l'eleganza chiamata Ramtha.
Guide da altri mondi e dimensioni
Le origini del channeling secondo Kathryn Ridall
"ARRIVA L'ONDA " di Pablo Ayo,I parte
Da alcuni anni, diverse persone in tutto il mondo fanno un sogno ricorrente: un’onda altissima, gigantesca, si abbatte su città, palazzi, colline e persone, travolgendo tutto e creando uno sconvolgimento totale. Quello che lascia interdetti per prima cosa è l’incredibile quantità di persone che fanno questo sogno, e poi il fatto che lo stesso sogno sia ricorrente, cioè le persone lo fanno spesso, con sempre piu dettagli o varianti (ad esempio ad ogni sogno l’onda o le onde diventano piu forti, piu vicine, etc), e anche il tipo di persone che hanno questi sogni. Per la maggior parte si tratta di persone che hanno una certa coscienza di se e dell’universo che li circonda: persone che da anni fanno Yoga o meditazione o arti marziali o training spirituali di qualche tipo. Poi, per quanto riguarda gli addotti, ritengo (la stima è mia) che perlomeno il 70% delle persone che ha contatti notturni (cioè IR4) con gli ET faccia sogni del genere. Anzi, per molti addotti tale esperienza è fortemente collegata con gli alieni. Spesso infatti si viene condotti in una stanza, dove in un monitor viene mostrato loro qualcosa che ha a che vedere con la fine del mondo cosi come lo conosciamo, sia esso un meteorite in arrivo (questo mostrato molto spesso), sia una anomalia spaziotemporale, sia invece una vera onda. L’impressione che il sogno dell’onda fa al sognatore è terrificante, perché da un senso di immanenza, di ineluttabilità e di angoscia che è solo parzialmente descrivibile a chi non sa di cosa parliamo. Spesso alla persona nel sogno si mostra l’onda, e qualcuno a nostro fianco o alle nostre spalle (che noi non viediamo comunque) commenta le scene apocalittiche di distruzione con alcune frasi piu o meno illuminanti. Di certo, la percezione che se ne ha è che si tratti di qualcosa relativa alla fine del mondo, cosi come lo conosciamo. Ma si tratta davvero di un’onda di acqua?
ONDE QUANTICHE E CONTINUUM SPAZIOTEMPO
Come abbiamo già detto in altre sezioni del sito, sembra che qualcosa di grosso stia per accadere. Moltissimi addotti sentono parlare di un progetto, vengono allenati per ore a nuotare in strane piscine (la cui acqua è respirabile), portati a imparare lingue aliene, a prendersi cura di feriti, a organizzare gruppi e a rincuorare le persone, a addestrarsi su compiti tecnico-scientifico di alto livello e alcuni persino a pilotare delle astronavi o a svolgere azioni paramilitari per garantire la sicurezza delle persone! Il tutto in un contesto comunque positivo di buoni propositi, di gente che parla di una “Federazione”, in cui tutti lavorano spontaneamente per il bene comune, e dove si parla spesso del brillante futuro dell’umanità.Insomma è indubbio che qualcuno ha in mente qualcosa di grosso. Fino alla fine degli anni ‘70 le abductions erano per di piu singole e non ripetute, si svolgevano di giorno (IR3) e non avevano altro scopo che quello di analizzare gli esseri umani o cosi sembrava. Ma dall’inizio degli anni ‘80, periodo che si accosterebbe al famoso patto scellerato di cui parla Johna Lear, qualcosa è successo. Milioni di persone in tutto il mondo (4 in USA 1 in GB e 800.000 in italia) affermano di essere oggetto di incursioni notturne, per la maggior parte sfocianti in veri e propri training di addestramento. Ma addestramento a cosa?Molti addotti hanno affermato di aver visitato astronavi enormi grandi come città ma semivuote, pronte ad ospitare milioni di persone, e di essere state addestrate a portare li e curare degli esseri umani in caso di necessità. Inoltre, sono frequentissime le esperienze di IR4 in cui gli addotti vengono convocati in enormi sale simili a quelle per le conferenze e li gli viene mostrato un filmato su ciò che succederà (di cui ci si ricorda solo in parte in genere), oppure si parla a lungo di determinate cose che andranno fatte per il bene dell’umanità, e spesso a fare questi discorsi sono esseri umani apparentemente normalissimi. In tali riunioni non di rado si fa accenno ai nativi americani come ispiratori di questa nuova generazione di persone in addestramento, di questa nascente federazione terrestre o come la vogliamo chiamare, dato che essi avevano capito l’importanza di elementi vitali come l’amore per la terra e il rispetto della natura, il vivere compenetrati col mondo spirituale e via dicendo. Il sogno dell’Onda (la maiuscola qui è d’obbligo per distinguerla da un onda normale) non sarebbe altro che la visualizzazione simbolica di un avvenimento altrimenti difficile da immaginare.
A quanto pare ad alcuni addoti e contattati si sarebbe fatto esplicito riferimento ad una anomalia spazio-tempo che presto colpirà la terra, facendole cambiare piano dimensionale. Cosa vuol dire questo con esattezza?Per quanto alcuni storceranno il naso pensando a un riciclo di idee new age, il discorso oltre che spirituale è dannatamente reale e scientifico, e può essere spiegato perfettamente da un concetto noto come Funzione d’onda quantica o onda di probabilità, concetti legati alla fisica quantistica. In verità l’universo è molto piu complesso di quel che sembra, alterazioni della realtà avvengono ogni istante attorno a noi ma non le avvertiamo per una funzione che si chiama coerenza della realtà per cui avvertiamo attorno a noi solo un universo reale e coeso. Noi viviamo tutti i giorni immersi in un mondo tridimensionale con i suoi limiti (apparenti) e le sue leggi fisiche.Ma, in certe ere, a intervalli regolari, il nostro pianeta - che è piu di quel che sembra - viene attraversato da una alterazione spaziotempo che viaggia nel cosmo (naturalmente non in maniera rilevabile dalle nostre apparecchiature, viaggia cioè tra le dimensioni) e colpisce appieno la Terra. Potete immaginarlo come un gatto che cammina velocemente sotto un tappeto: non potete vederlo ma noterete la deformazione nel tappeto dove cammina. Così fa l’Onda quantica (il gatto) con il tessuto spaziotempo (il tappeto). Il problema viene quando il nostro “gatto” colpisce qualsiasi altro oggetto sulla sua traiettoria: l’impatto causerebbe un’alterazione anche del piano fisico di questo oggetto, che nel nostro caso è la Terra, creando una serie di ripercussioni sia su di un piano materiale che sottile ed energetico. Tutto dipende dalla qualità e la purezza delle vibrazioni del pianeta e di chi lo abita. Potete immaginare una reazione di questa sorta: due realtà differenti come l’Onda e il nostro settore spaziotempo conviveranno per un certo periodo di tempo (da pochi mesi a più tempo, secondo la Bibbia e i miti norreni, anche tre anni). In questo periodo, lo spazio e il tempo attorno alla Terra cambiaranno frequenza: immaginate di essere seduti o sdraiati su una gigantesca cassa acustica usata per i concerti rock accesa: vibrereste ad ogni nota. Naturalmente questa nuova “nota di fondo” universale darà un turbo, potenzierà le persone e cose che possiedono vibrazioni ad essa compatibili, mentre dall’altra parte chi avrà pensieri e abitudini disarmoniche col nuovo “rumore di fondo” del cosmo avrà forti difficoltà, che andrano dalle nevrosi e psicosi fino alla pazzia aggressiva.
I CACCIATORI DELL'ONDA
Ora dopo un lungo periodo la Terra è in procinto di essere colpita di nuovo da questa alterazione. Si tratta di un fenomeno rarissimo nel cosmo, una sorta di “Nexus” simile a quello di Star Trek: Generations, capace di trasformare ogni desiderio in realtà. Come molti avranno notato, sembra che attualmente siamo visitati da moltissime razze aliene, di tipo diverso e con modi differenti e differenti scopi. Alcune razze sono positive e ci vogliono aiutare, altre sono decisamente guerrafondaie e violente e non amiche, ma tutte vengono qui da noi. Perché? Per l’Onda.L’Onda è una turbolenza quantistica, una fortissima anomalia capace di cambiare in poco tempo situazioni che altrimenti richiederebbero millenni o forse sarebbero addirittura impossibili da mutare. Come i piu attenti avranno notato, quasi tutte le razze aliene che ci visitano, positive o negative, hanno dei problemi. I grigi non si sanno riprodurre, i nordici sono in una stasi evolutiva, i rettiliani stanno perdendo potere militare e non vanno avanti a livello creativo, gli orientali di vario tipo sono in stasi karmica anche loro, e altri invece - chi piu chi meno - hanno comunque problemi grandi e piccoli. Sono tutti qui a visitarci e a ibridarsi con gli esseri umani perché - audite audite - la Terra è un punto focale universale, una sorta di miracoloso Sacro Graal che, quando viene attraversato dall’Onda cosmica, rende possibile o quasi ogni miracolo. Per prima cosa va spiegata - in termini piu semplici possibili - la vera natura dell’Universo, cosi come è spiegata dagli antichi e confermata dalle piu ardite teorie della quantistica.In pratica l’universo avrebbe diverse dimensioni, chi pratica meditazione yoga o altro le definisce “densità” o “stati vibrazionali della realtà” avvicinandosi di parecchio al concetto. Per la fisica quantistica si tratta di vere e proprie dimensioni spaziotemporali, che procedono dalla 3° alla 4° e via dicendo..alcuni studiosi propongono un modello dell’universo con 12 dimensioni, altri anche di piu, ma questo per ora ci interessa relativamente. Ogni dimensione ha delle caratteristiche piu complesse di quella precedente (per i cui abitanti è praticamente invisibile, ad es. noi non possiamo vedere la 4° dimensione o esseri che vibrano a frequenze quadrimensionali), e pian piano che le anime maturano da una reincarnazione all’altra, quando è il momento passano di dimensione ed iniziano a sperimentare una serie di vite piu complesse a uno stadio evolutivo piu alto.
ANGELI, DEMONI, OLOGRAMMI
Naturalmente dopo la 3° dimensione possiemo evolverci in creature molto più complicate, capaci di cose incredibili e di percepire più aspetti della realtà. Per quel che ne sappiamo, ad esempio, alcuni alieni non vengono solo da altri pieneti, ma anche da altre dimensioni. Nella nostra cultura spesso le entità dimensionalmente piu alte di noi vengono rappresentate come angeli o santi. C’è da dire, ad essere del tutto sinceri, che a volte entità di dimensioni superiori alla nostra non sono necessariamente piu buone o evolute interiormente, specie se sono natìè di quelle dimensioni, cosi nella 4° dimensione possiamo trovare entità come Grigi, Rettiliani e alcuni nordici deviati non necessariamente gentili nei nostri confronti, ma di certo piu coscienti della reale natura dell’universo. Tale reale natura è basata, come abbiamo visto, da varie dimensioni spaziali. Ma, al di là o al di fuori o sopra o ovunque, su un piano esistenziale assolutamente avulso dallo stesso concetto di spaziotempo, esisterebbe una dimensione assolutamente incredibile, che il fisco Jack Sarfatti chiama Superspazio o Mente universale o dimensione delle idee, da cui ogni realtà verrebbe generata e regolata. In pratica, secondo delle teorie della fisica quantistica assolutamente geniali, ogni realtà dimensionale, per quanto apparentemente reale o fisica o tangibile (pare che anche 4°, 5° e alte dimensioni siano fisiche e tangibili anche se in maniera meno costrittiva della nostra), in realtà sarebbe una illusione, o meglio qualcosa di simile ad un ologramma, in maniera paragonabile al ponte ologrammi di Star Trek. Ciò che farebbe dunque un monaco tibetano quando levita sarebbe di raggiungere con la mente il “piano delle idee”, che sarebbe poi l’unico piano realmente esistente dato che tutto è piu o meno illusorio, e cambiare con la sua mente i paradigmi di spazio e tempo che lo avvolgono (in un raggio ristretto è ovvio) per poter quindi trasgredire le leggi fisiche.
Più difficile è spiegare che persino i Soli o i Pianeti possono vibrare in più di una densità dimensionale. A seconda dell’ammontare dell’energia del pianeta, e delle esperienze karmiche dei suoi abitanti, un corpo celeste può vibrare a più frequenze, in più realtà. Ciò che sta per succedere è che il nostro pianeta sta per crescere in termini di densità dimensionale, fluendo dalla terza alla quarta densità, e questo avverrà quando l’Onda colpirà il nostro sistema solare. Gli esseri umani sono connessi col pianeta in cui vivono in molte maniere: tramite il campo elettrico del cervello, la massa gravitazionale del proprio corpo o le polarità magnetiche del corpo astrale. Tramite queste connessioni, la Terra influenza gli esseri umani con il proprio campo elettromagnetico/gravitazionale, e grazie ad un meccanismo bioorganico-vibratorio di ritorno (biorganic/vibratory feedback) persino la stessa Terra è influenzata dal pensiero e dalla condotta umana. Naturalmente, nella stessa maniera la Terra è connessa con gli altri corpi celesti nel cosmo, specialmente col Sole. Tutto ciò serve a farvi capire che, qualdo l’Onda colpirà la Terra, forzerà il pianeta ad un salto evolutivo che normalmente prende centinaia o migliaia di anni per avvenire. La forza vibrazionale dell’Onda influenzerà in maniera diretta i campi gravitazionali dei pianeti del nostro sistema solare, e di conseguenza anche le persone che li abitano. Da un punto di vista umano, il primo stage dell’arrivo dell’Onda verrà notato solo dal comportamento anomalo delle persone e da aberrazioni nei cicli naturali, con frequenti uragani, pioggie, terremoti, eruzioni e via dicendo.Negli stati mediani dell’arrivo dell’Onda, assisteremo ad autentiche scene di follia di massa e di isteria collettiva, mentre d’altro canto alcune persone percepiranno in sè una maggiore pace e forza, una profonda “armonia” col creato, e un’allargamento del proprio spettro percettivo, con l’allargarsi di fenomeni PSI ed ESP. L’Onda porta le situazioni all’estremo, fa emergere il meglio o il peggio che giace in voi. Negli stati avanzati dell’arrivo dell’Onda, le cose peggioreranno: il feedback di ritorno generato dalla stessa mente e corpo delle persone ma amplificato degli effetti dell’Onda , colpirà la Terra con grande intensità, amplificata alle loro emozioni, ormai senza vincoli. Questo peggiorerà gli scompensi climatici, ma d’altro canto il feedback di ritorno delle persone positive calmerà parzialmente la Terra impedendo il peggio. Se i pensieri positivi saranno più forti di quelli negativi generati dalla rabbia e dalla paura, allora il pianeta reggerà, e si passerà all’ultimo stadio dell’Onda. La Terra quadrimensionale inizierà ad emergere dall’interno di quella tridimensionale. Tutte le persone che avranno cambiato le proprie frequenze vibratorie in accordo con la frequenza armonica dell’Onda vedranno, percepiranno ed interagiranno con un nuovo mondo.Tutti gli altri rimarranno nel “vecchio” mondo tridimensionale, semidistrutto dai cataclismi, e a loro sembrerà che milioni di persone siano scomparse di colpo. Ma sono solo andate nella 4° dimensione. Sarà come quando i Tuatha De Danann dei miti celtici “svanirono” nel mondo del Sidhe, o come quando Re Artù scomparve nell’isola di Avalon. Questi miti in realtà solo mementi dell’azione dell’Onda in epoche passate.