Raccontarvi la nostra storia sarebbe inutile e fuorviante, poichè le emozioni che ci hanno travolto ed i fatti che abbiamo vissuto sono stati un viaggio dentro noi stesse... a ritroso tra le stelle... Questo blog vuole essere uno specchio da condividere con voi che leggete... un percorso da fare insieme... Gli argomenti che trovate esprimono distintamente le poliedriche personalità di ognuno di noi..e nella nostra diversità converge la nostra Unicità...sino ad arrivare a Voi...
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sabato 29 dicembre 2007
Esercizio di" Radicamento "
lunedì 24 dicembre 2007
EFT (EMOTIONAL FREEDOM TECHNIQUE)
Sappiamo che i pensieri creano le emozioni,in parole povere i pensieri creano una piccola corrente elettrica (energia) nel nostro corpo, a seguito della risposta emozionale ai pensieri. Se c'è un'interruzione o un blocco nel nostro sistema energetico, la conseguenza è una esagerata, anormale reazione emotiva. Se rimuoviamo l'interruzione o blocco nel nostro sistema energetico, questo ritorna a uno stato di equilibrio e la reazione emozionale svanisce. Abbiamo ancora il ricordo del problema, ma la reazione emozionale a quel ricordo è andata.
Con EFT noi correggiamo le interruzioni e i blocchi nel sistema energetico del corpo.
Picchiettando sui punti lungo i Meridiani, riequilibriamo il sistema energetico ed eliminiamo il carico emozionale associato al ricordo doloroso. Il ricordo rimane, ma la carica emozionale svanisce.
Secondo Cary Craig, l'ideatore di EFT: "La causa di ogni esagerata o anormale reazione emozionale è una disgregazione nel sistema energetico del corso. Poiché EFT può correggere questa disgregazione, può agire anche dove altre terapie falliscono."
Tratto da: www.solaris.it/indexprima.asp?Articolo=1030
A tutti gli effetti, queste tecniche per conseguire la libertà emozionale, sono così semplici che si possono paragonare al pulsante cancella del computer. Probabilmente sai che, per cancellare un file, prima lo devi selezionare e poi trascinarlo nel cestino o premere il pulsante cancella. Non importa da quanto tempo quel file era nel computer, potrebbe esservi già da diversi anni, ma il pulsante cancella lavora lo stesso. Basta premere il pulsante... ed il file non c'è più!.
Certamente, nel passato, qualcuno ti ha insegnato come cancellare un file, non è una cosa difficile ma non è intuitiva, è stato perciò necessario che tu lo imparassi. Ebbene, imparare ad usare EFT è semplice come è stato semplice come imparare a cancellare un file dal computer.
La EFT funziona infatti come il pulsante cancella e permette di rimuovere i sentimenti non desiderati, come: paure, ansie, fobie ed altre emozioni dolorose, in pochi minuti e con dei risultati che durano nel tempo. Non importa da quanto queste emozioni sono dentro di te, la procedura per cancellarle lavora lo stesso!.
La tecnica di base della EFT si basa sui meridiani (canali energetici) usati in Agopuntura, in effetti agisce su tali meridiani in modo da rilasciare l'energia che le emozioni hanno bloccato. Vi sono dei punti, in detti meridiani, su cui è possibile agire per ottenere dei potenti effetti fisici, emozionali ed energici. La maggior parte della gente può facilmente percepire l'effetto rilassante, calmante ed energizzante, che viene ottenuto stimolando particolari punti di questi meridiani.
Questa tecnica funziona bene per eliminare vecchi modelli di pensiero, convinzioni negative, paure, ansietà, problemi di autostima, ed anche per installare abitudini positive e nuovi modelli di comportamento. Quando avrai imparato ad usare le procedure di EFT le potrai utilizzare per:
dissolvere l'ansia
guarire da un'allergia
lasciar andare i ricordi dolorosi
migliorare le prestazioni sportive
ridurre le dipendenze (cibo e fumo, ma non solo)
ridurre o eliminare il dolore
realizzare più facilmente i tuoi obiettivi
rimuovere le emozioni negative
risolvere l'insonnia
sistemare delle relazioni che si sono guastate
superare l'auto-sabotaggio
e molto più!
E tutto questo, e talvolta si può fare in 10 minuti!
Con la EFT, o "tecniche di libertà emozionali", potrai anche superare le seguenti paure:
altezza
fallire
fare telefonate
guidare l'auto
incontrare nuove persone
guidare l'auto
parlare, cantare o recitare in pubblico
presentare prodotti a potenziali clienti
ragni o altri animali
subire una perdita
viaggiare in auto
e molto più!
Fortunatamente, per ottenere un risultato non è necessario credere che la tecnica funziona. Uno può essere scettico ed avere tutti i dubbi del mondo, la tecnica funziona lo stesso! È proprio come la forza di gravità o l'elettricità, esse lavorano anche se uno non crede che esistono!
Grazie alle sue qualità, la EFT è davvero efficace sia come metodo di auto-trattamento, sia per aiutare gli altri. Pertanto essa può aiutare le persone ad ottenere quei cambiamenti che desiderano, ma non hanno l'energia o le conoscenze per fare qualcosa a tal riguardo. Molte persone sono riuscite, o hanno aiutato altri, a lasciar andare piccoli e grandi pesi e vivere in modo migliore.
Con la maggior parte delle persone, EFT può essere utilizzata con poco o senza dolore. Raramente insorgono "effetti collaterali" e spesso sono dovuti al riaffiorare di un problema profondo che dovrebbe essere immediatamente trattato con la EFT.
Detto questo, è ovvio che la EFT deve essere utilizzata con buon senso, e NON VA MAI USATA per persone che hanno dei GRAVI PROBLEMI (ad es. personalità multiple, paranoia, schizofrenia ed altri seri disordini mentali), a meno che lo si faccia sotto la supervisione di un medico e si abbia l'esperienza necessaria per affrontarli.
da qui http://www.medicinaenergetica.it/0_medicinaenergetica/eft/0_eft.htm,nel medesimo sito è presente un'ampia sezione che illustra come usare EFT
domenica 23 dicembre 2007
I 13 Toni -astrologia maya-
1 L'UNO è "Pioniere" collegato con il fuoco degli iniziatori,di coloro che aprono il cammino con determinazione e con un alone magnetico che agli altri risulta attraente
2 Il DUE è "Esecutore ",vincolato alla terra ,di coloro che portano a termine qualsiasi impresa nella vita con volonta' ,realismo e obbiettivi precisi.
3 il TRE è "Innovatore",collegato all'acqua di coloro che hanno la capacita' intuitiva di saper reinventare,scoprire o rendere attuale qualsiasi campo con la loro intelligenza emozionale,il loro spirito di servizio e il loro desiderio di sintesi.
4 Il QUATTRO è "Stabilizzatore",vincolato al sole ,al centro stesso dell'essere che dosa e concettualizza , l'energia armonizzatrice del cosm0
5 il CINQUE è "Cosmico" ,collegato alle divinita' del parto o della nascita di idee o avvenimenti dotati della forza per cercare la luce e dare un senso di ordine al caos che si vive prima di ogni illuminazione.
6 il SEI è "Organizzatore" o "metabolizzatore",vincolato alle divinita' infernali;cerca di mantenere l'equilibrio tra le forze opposte del cosmo,per poter creare l'arte in qualsiasi manifestazione che scaturisca dal movimento inconscio della mente.
7 Il SETTE è "Comunicatore",collegato allo spirito del mais(ricordate che ruolo aveva nell'economia Maya),fonte di vita e sostegno;ricomincia il ciclo di illuminazione tramite la condivisione e la comunicazione con gli altri ,intesi come specchio di se stessi.E' il numero dei saggi a meta' del cammino.
8 L'OTTO è "Riparatore",vincolato allo spirito della pioggia ,che ringiovanisce e purifica ,nel suo desiderio di giustizia ,armonia e chiarezza per continuare il cammino verso l'infinito.
9 Il NOVE è "Guida" ,collegato allo spirito del vento ,spazza gli ostacoli dando il tocco finale a qualsiasi progetto o attivita' intrapresa con costanza e pazienza per preparare la chiusura di una tappa e l'inizio di un'altra ,sempre attento al ritmo temporale della vita
10 Il DIECI è "Purificatore",vincolato alla divinita' della provvidenza e ,secondo gli zapotechi,anche dell'inferno;questo doppio legame ci parla della perfezione che si ricerca superando le prove e sincronizzandosi con la materializzazione delle idee e dei sentimenti grazie al conseguimento della chiave della provvidenza divina.
11 L'UNDICI è il "Liberatore",collegato allo spirito del sacrificio creatore che porta a d una liberazione evolutiva ,permettendo che le cose siano piu' semplici nel processo di cambiamento e facilitando le nuove circostanze.
12 Il DODICI è il "Maestro" ,vincolato allo spirito dell'alba e alle divinita' della medicina, questo rende coloro che sono nati sotto questa energia autentici maestri,che applicano la loro esperienza nell'arte di praticare ed insegnare l'integrazione dell'essere come una sorta di vocazione universale.il tredici è "trascendente" ,collegato allo spirito o alle divinita' del cielo e ,per i popoli mesoamericani ,numero dell'amore e della perfezione ,attraverso il quale si raggiunge la vera trascendenza,fuori dai limiti della terza dimensione.
13 IL TREDICI è "Trascendente",collegato allo spirito o alle divinita' del cielo e , per i popoli mesoamericani,numero dell'amore e della perfezione ,attraversao il quale raggiunge la vera trascendenza,fuori dai limiti della terza dimensione.
Tratto da "Astrologia messicana" di Gloria Guajardo
sabato 22 dicembre 2007
La Dama di Shalott
Tra le acque del fiume Avon, che bagna Camelot, una città rigogliosa e piena di vita, sorge Shalott, una graziosa isoletta cinta tutt’intorno da ninfee in fiore, nel cui cuore si eleva una rocca, dentro la quale dimora Elaine, una giovane dama. Nessuno conosceva il suo nome ma si diceva in giro ella fosse incredibilmente bella. I suoi ultimi 22 anni li aveva trascorsi giorno e notte nella torre più alta del castello, a guardare la vita esultare intorno a sé senza poterne mai fare parte. Suo padre era stato ucciso in una battaglia, mentre sua madre non l’aveva mai conosciuta perché morì nel darla alla luce. Poco prima che Elaine nascesse, Morgana, la sorella di Artù, prossima a concepire Mordred, un figlio incestuoso, in una allucinazione vide l’arrivo di un coraggioso cavaliere a Camelot, di nome Lancillotto, il quale avrebbe portato via a suo fratello la giovane e stupenda moglie Ginevra, ma poi, dopo due anni, egli avrebbe incontrato la dama di Shalott e tra loro sarebbe sbocciato un amore infinito, fonte di felicità per tutta la vita. Così però Ginevra avrebbe riavuto il suo posto a fianco di Artù, e né lei, né suo figlio Mordred sarebbero mai saliti al trono accanto ad Artù. Mossa dunque da una rabbia incontenibile, Morgana raggiunse la madre di Elaine, che era già al non mese di gestazione, e le lanciò una terrificante maledizione: «Tua figlia sia maledetta, Lady Maere, che ella non possa mai guardare il mondo dalla sua finestra e che non possa mai uscire dalla rocca o il prezzo sarà una morte atroce.
Io Morgana Pendragon, figlia di Ygrajne, la maledico ora nel tuo grembo affinché la vita che porto nel mio, ne sia pegno. Nulla potrà spezzare questa maledizione e per il nome di tua figlia io ti proibisco di parlare con chiunque di quanto hai sentito oggi e gli dei mi siano testimoni». Così comincia la leggenda raccontata da Sir Alfred Tennyson, nel suo poema: “The Lady of Shalott”. Con una maledizione, un sortilegio in grado di annullare ogni libertà di scegliere per sé, una fanciulla, il suo corpo, il colore delle sue emozioni e dei suoi sentimenti, il limbo dorato di una magica «finzione». La giovane dama fu dunque costretta a vivere il dolore lacerante della solitudine ed a guardare le «immagini» del mondo unicamente nel riflesso che esse producevano su di uno specchio. La sola via che le era concessa per sentirsi parte della vita era quella di tessere, e tessendo riprodurre su tela quelle immagini che vedeva riflesse, in modo da sentirle più vicine, carezzandole, portandole vicino al viso, stringendole nelle sue mani mentre le sue fantasie la portavano in mondi lontani, oltre i confini di quella squallida realtà. Elaine vinceva il tempo intessendo la sua magica trama, una trama che raccontava le vicende del mondo, la storia, colorata d’argento da quello specchio incantato. Una notte avvenne però qualcosa di imprevedibile. Nello specchio viene riflessa l’immagine di due giovani amanti che al chiaro di luna condividono il senso di quell’innamoramento stringendosi l’uno nell’altra fino a formare un’ombra sola. La dama di Shalott sente un nodo al centro della gola stringerle forte, sente il peso di quella solitudine squarciarle la pelle fino a scendere nella carne.
A lei è stata negata, da un destino crudele, la dimensione straordinariamente umana delle emozioni. E Nessuno le aveva mai detto la verità di tutto ciò. Si accorge, mentre ingoia un altro respiro, di vivere una finzione che la sta lentamente uccidendo, consumandole i sensi, cancellandole la memoria del cuore. Il suo corpo le chiede aiuto. La sua anima, la sola che può comprendere quel dolore perché pure lo vive dentro di lei, decide di reagire. Accade allora che l’indomani Elaine non ce la fa a resistere, come è accaduto in tutti questi anni, a quell’agito pulsionale che la spinge vieppiù ad abbandonare il telaio, solcare lo spazio della sua stanza e portarsi verso la finestra, per guardare al di là di quella «prigione d’avorio» nella quale nulla avrebbe potuto farle del male, ma che forse proprio per questo l’avrebbe sommersa della sua oscurità. Non appena il suo sguardo penetra lo spazio sconfinato del cielo, incontra quello di Lancillotto che passava a cavallo proprio in quel momento sotto la rocca. In quell’istante dal sapore indicibile Elaine si accorge di esperire in quel corpo, che aveva conosciuto soltanto «cieca solitudine», un desiderio meravigliosamente seducente, maledettamente incontenibile. «Il desiderio d’amore». Era come se un sogno estatico l’avesse rapita. Ma il suo nirvana non dura, purtroppo, che un istante, un impercettibile istante. Lo specchio d’argento che aveva per così tanto tempo riflesso la vita, proponendogliela in una lingua fatta di ombre e barbagli che su di un cristallo giocavano a rincorrersi, come quegli innamorati, si infrange e si lascia cadere in terra, e con lui anche la tela, intrecciata con tanta cura in un tempo senza tempo, si sfilaccia perdendosi nell’aria, in uno spazio senza spazio, senza gravità. Solo la fedele balia Isotta conosceva il nome ed il segreto della dama di Shalott. Solo Isotta vedrà consumarsi il destino di Elaine. Con il cuore in frantumi come quello specchio, quel fiore di primavera sceglie l’inverno per fuggire dalla rocca e correre verso il fiume. Scorge una barca e se ne adagia sul fondo perché la porti via lontano, lontano dalla sua finzione, lontano dal suo destino. Sente il freddo sulla pelle, e quel dolore raggelante che per tanti anni aveva cercato di trasformare in stalattiti le sue emozioni, ora fa stalagmiti delle sue lacrime. Finalmente può prendere contatto con sé e con il «freddo del mondo», che non avrebbe immaginato in quella fantasia fatta d’argento e lino. Sussurra lieve una melodia di morte e chiude gli occhi, aspettando che l’eterno Orfeo venga a prenderla e tra le sue braccia non le faccia sentire il male di quel vivere la «stupenda finzione» della vita. Il suo corpo sarà ritrovato lontano.
Il dolore di quel freddo disperato non scalfirà tuttavia l’incanto della sua bellezza (libera interpretazione del poema: “The lady of Shalott”, di Alfred Tennyson). Trascinato da un vento gelido e spietato, il suo alito di vita e d’amore abbandonerà quel corpo alla solitudine eterna, come eterno sarebbe stato il tormento di vivere le emozioni del corpo facendo a meno del corpo stesso, riflesse nei cristalli d’argento della sua fantasia, in un universo a metà, in sospensione, come dentro quella torre, e gli fosse dato di accedere al «mistero del suo destino», per illuminare la notte di quella maledizione senza nome, così come lo è ogni forma di psicopatologia per chi la vive, così come era Elaine per tutti. Senza nome. Semplicemente, la dama di Shalott. Ma questa è un’altra storia.Dott. Francesco Attorre
venerdì 21 dicembre 2007
Meditazione con lo specchio-Catoptromanzia
Da il "Libro Arancione " di OSHO
"Guardare fisso in uno specchio "
Per altri post su meditazione,divinazione ,leggende con lo specchio vai al post "catoptromanzia"
http://andromedawaked.blogspot.com/2010/06/catoptromanzia.html
I poteri dello specchio-Catoptromanzia
Guardarsi allo specchio almeno per una mezz'ora al giorno non deve essere scambiato per un atteggiamento vanitoso e con il solo fine di contemplare la propria figura. Se lo facciamo innalziamo tra noi e l'esterno una barriera anti malocchio ed accresciamo il nostro potere occulto rendendoci più forti.Facciamolo quindi con tranquillità togliendoci di dosso catene e bracciali e se possibile denudarsi completamente e avvolgere il nostro corpo solo con una tunica o un telo rosso mentre lo facciamo. Ci siederemo di fronte allo specchio con una candela bianca alle nostre spalle, incrociando le gambe e tenendo le braccia sollevate. Con molta forza dovremo guardare la figura che ci rimanda riflessa lo specchio e mentalmente, bisbigliando o ad alta voce (secondo come ci dà più carica) ripeteremo per tre volte: "SPIRITO CHE SEI IN ME SPEZZA LE MIE CATENE, PROTEGGIMI E RENDIMI FORTE, POTENTE E VITTORIOSO". Respirare profondamente per tre volte prima di dire: "PER ISIDE IO VINCERO'". Col tempo riusciremo a vedere attorno alla nostra figura delle luci, dei volti e la nostra stessa aura oltre che le nostre entità protettive.