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sabato 27 agosto 2011

GLI ESSERI ELEMENTALI da Conferenze di R.Steiner

 

Studio di Bellucci Tiziano

Sintesi della conferenza di R. Steiner, tenuta in Berlino il 16 Maggio 1908, presa da un dattiloscritto, effettuata da T. Bellucci

Gli Angeli o “Lunapitris” attraversarono il grado umano nell’era Lunare: ora hanno come arto costitutivo più basso il corpo eterico; gli Arcangeli lo attraversarono sul Sole: hanno come arto più basso il c. astrale; le Archai e gli “Asuras” furono uomini su Saturno: il loro corpo più basso è l’Io.
Tutte queste entità sono Bipartite, cioè sono anima e Spirito, non come l’uomo che è invece Tripartito in corpo, anima e Spirito.
Esistono anche entità meno evolute dell’uomo, che non hanno l’arto dello Spirito: sono composte di solo corpo e anima. Tali esseri sono gli animali terrestri, i quali hanno un Io di gruppo non incarnato sul piano fisico.

 
Ma vi sono ancora altre entità che sono invisibili ai sensi fisici: esse sono sprovviste di Io, hanno solo corpo e anima. Vengono chiamati Spiriti Elementari o Spiriti della Natura; tale denominazione è la più sbagliata, perché essa indica proprio qualcosa che non hanno: in loro non vi è difatti l’arto dello Spirito, l’Io.
Essi è bene chiamarli “Esseri Elementari”, o Anime della Natura; l’azione di queste entità penetra profondamente dentro al nostro mondo fisico.

Gli Gnomi o Coboldi o Pigmei

Essi vivono nelle profondità della Terra, in luoghi che non sono compenetrati dall’elemento vivente vegetale, ossia che hanno sempre avuto una natura minerale, rocciosa, metallifera. Essi tendono a voler coprire di polvere chi tenta di percepirli. Si radunano rannicchiati insieme in quantità straordinarie, crescono, gonfiano e rimpiccioliscono la loro corporeità: tuttavia al massimo della loro espressione restano piccoli esseri, mai arrivano alle proporzioni umane.

La diversa morale degli gnomi
A differenza dall’uomo, non si può imputare loro riguardo le loro azioni, nessuna responsabilità morale: tutto ciò che fanno, lo fanno in modo automatico, senza alcuna implicazione o speculazione morale.
Amano molto scherzare, giocare: hanno un gran buonumore: possiedono un’anima burlona. Piace ad essi giocare scherzi all’uomo.
Il cervello umano, frutto del passato lavoro dell’Io sul c.astrale
L’Io umano si esprime nel sangue, il c.astrale nel sistema nervoso, l’eterico nel sistema ghiandolare e il c.fisico negli organi fisici: questi ultimi vengono mossi dai precedenti veicoli superiori, in modo puramente meccanico.
L’uomo ha un cervello anteriore più evoluto ed elaborato rispetto quello degli animali, per il fatto che vi fu un antica elaborazione inconscia effettuata dall’Io, sul corpo astrale umano.
Il cervello è l’espressione materiale dell’ elaborazione dell’Io umano sul suo c.astrale: è la manifestazione del c.astrale modificato dall’Io.

Il corpo fisico degli Elementari è invisibile perché è formato da materia di gradi inferiori alla nostra
Gli esseri elementari non possono effettuare alcuna lavoro di elaborazione sul loro c.astrale, perché sono sprovvisti di un Io: nessun Io lavora entro la loro corporeità.
Mentre l’Io umano può agire sull’astrale, che a sua volta si esprime sull’eterico e sul fisico consolidando la tipica materia fisica terrestre, gli Elementari non avendo in sé un Io che abbia la forza di portare ad espressione ciò di cui sarebbe capace un Io quale potenza dello Spirito, giungono solo a formarsi un corpo costituito di materia che è di uno o più gradi inferiore alla nostra materia fisica: risulta che pur avendo essi un corpo fisico, esso è invisibile ai nostri occhi.

Noi possiamo percepire enti esterni solo a patto che siano composti della stessa sostanza di cui sono fatti i nostri organi sensoriali
L’ occhio umano è capace di vedere solo la striscia mediana della materialità; esso è costituito ed è stato tratto appunto dalla sostanza di quella striscia della materia. All’uomo è possibile vedere un sasso perché sia il minerale che i suoi occhi, sono entrambi costituiti della stessa materia, la quale ha una medesima velocità vibratoria. Possiamo vedere solo ciò che nel mondo, in termini di elementi vibratori, è della stessa frequenza dei nostri organi sensoriali. Vi deve essere un’affinità di sostanze fra l’occhio e l’ente esterno per poterlo percepire.
La materia di cui è costituito il corpo fisico degli Elementari non è affine a nessuna sostanza presente entro la nostra corporeità; tale materia vibra ad una velocità diversa: ne consegue quindi, che il loro corpo è a noi invisibile.

Esiste anche una sub-materia, invisibile
Come la materia continua in modo invisibile verso l’alto dal fisico verso l’eterico, all’astrale e allo spirituale, ugualmente continua anche verso il basso divenendo nuovamente invisibile.
Non solo le “super” sostanze quali l’eterico e l’astrale sono invisibili, ma esistono anche “sub” sostanze, al di sotto della materia, che sono invisibili all’occhio fisico.
Gli elementari hanno dunque una corporeità che non si ferma al piano fisico, come l’uomo, ma che discende anche al di sotto la materia. Non essendo provvisti di un Io devono quindi per poter essere quadripartite, avere un quarto elemento da essi elaborato, che necessariamente vada al di sotto della materia fisica ordinaria.
Tramite l’Io, l’uomo è riuscito ad elaborarsi un arto sul piano fisico; gli Elementari a mezzo del loro arto più alto che non è però un Io, hanno prodotto uno o più “sotto-corpi”.
Es:
le Silfidi o anime dell’aria, hanno 3 corpi sopra il piano fisico e 1 sotto:
+3 come corpo più alto il c.astrale,
+2 poi il c.eterico,
+1 un corpo fisico di diversa frequenza vibratoria,
-1 e infine un elemento che va al di sotto della fisicità: un corpo sub-fisico.

Le Ondine o anime dell’acqua hanno 2 corpi sopra e 2 sotto:
+2 c.eterico,
+1 c.fisico,
-1 c. sub-fisico
-2 c. sottosubfisico.

Gli Gnomi o anime della terra hanno 1 corpo sopra e 3 sotto:
+1 c,fisico,
-1 c. sub-fisico
-2 c. sottosub-fisico
-3 c. ultrasub-fisico
(Riguardo gli Spiriti del fuoco o Salamandre vedi più avanti, causa una loro peculiarità)

Le sottorazze sono riunioni di esseri umani con scarsa volontà progredente: i ritardatari
La missione dell’uomo è di tendere, attraverso le varie incarnazioni, ad una sempre più alta conoscenza spirituale e ad uno sviluppo morale sempre maggiore attraverso il contatto sociale con gli altri uomini e la natura terrestre.
Vi sono uomini che per mancanza di volontà tendono invece a impigrirsi, ad essere egoisti pensando alle proprie convenienze, senza progredire né in senso morale, né verso una ricerca della conoscenza.
Un uomo simile, non porterà frutti nell’evoluzione futura della Terra; il restare troppo attaccati ai beni materiali, all’egoismo e alle ambizioni individuali conduce a restare indietro nell’evoluzione, e cioè a riapparire nelle seguenti incarnazioni nella medesima figura animica. Un uomo materialista, indifferente davanti alla vita o pigro, riapparendo in una nuova incarnazione vedrà inserirsi in una razza più evoluta tutti gli altri suoi fratelli d’anima che erano connessi con lui karmicamente, perché essendo stati meno pigri di lui si troveranno un grado animico a lui superiore; al contrario egli non potrà seguirli, ma sarà costretto a restare nelle stesse condizioni razziali o ambientali in cui si trovava nel passato, in una razza meno evoluta, più decadente.
E’ per tale motivo che esistono tuttora razze più basse, meno evolute: perchè vi sono uomini che non possedendo volontà progredente, non possono andare oltre e passare ad una forma razziale più alta. Le sottorazze appaiono quindi come vari gruppi di esseri ritardatari.

Le 16 vie delle Rovina: il perdere la possibilità di incarnarsi
E’ possibile, che l’uomo addentrandosi talmente tanto materialmente in un incarnazione, resti indietro nell’evoluzione; ovviamente è possibile che ciò accada solo in un’incarnazione, mentre nell’altra si può risalire al livello perduto.
Ma può accadere che vi sia un essere che in ogni retrocessione, perduri questa sua attitudine al non voler progredire, e tenda a restare egoista, senza cercare di migliorarsi. L’evoluzione gli permette per varie volte di riprovarci, ma a tutto c’è un limite: l’aver condotto 16 incarnazioni consecutive in modalità egoistiche e materialiste, rivolti solo al godimento di sé e senza alcuna introspezione interiore, conduce al perdere la possibilità totale di trovare un corpo adatto per incarnarsi; l’anima, nel proseguire dell’evoluzione non troverà più corpi così duri, idonei a lei, corrispondenti alla durezza della sua anima. Mentre la sostanza della Terra stessa si sarà più affinata, e con lei la sostanza dei corpi umani disponibili si sarà fatta più leggera e tenue, non sarà possibile ad una tale individualità potersi connettere con un corpo adeguato, per affinità, con la sua anima indurita.

I futuri esseri Elementari su Giove saranno gli uomini rimasti indietro nell’evoluzione terrestre
A qualcuno di questi uomini nel futuro accadrà veramente; essi dovranno crearsi un’esistenza senza un corpo fisico: ciò accadrà perché essi non avranno utilizzato il dono della Vita terrestre.
Tali uomini appariranno come esseri subordinati alla natura: saranno i futuri esseri Elementari agenti nell’era di Giove. Con però una differenza: mentre gli attuali Elementari non hanno responsabilità morali, ma sono solo compenetrari, intessuti di Saggezza operante derivatagli dall’ era Lunare, gli Elementari di Giove avranno responsabilità morale, perché si troveranno ad agire in un cosmo ove tutto sarà stato compenetrato dall’uomo, di Amore.
Il primo abitante di Giove vedrà esalare intorno a sé l’Amore, il quale sgorgherà da tutte le cose e gli Esseri e che ci parlerà come ci parla la Saggezza che si cela nella Terra dopo la passata esistenza Lunare. Guardando ora sulla Terra la natura e il cosmo noi scorgiamo ovunque perfetta Saggezza diffusa; ciò che si vedrà su giove sarà Amore operante in ogni cosa.

( Seconda una logica da me azzardata apparirebbe che ogni categoria degli attuali esseri Elementari provenga da un diverso grado gerarchico decaduto nel Divenire:
le Salamandre sono esseri decaduti, che nell’era di Saturno erano Archai; sul Sole retrocedettero ad Arcangeli, sulla Luna discesero ad Umani e nell’era della Terra sono rimasti indietro; se avessero proseguito giustamente sarebbero ora dei Kyriotetes.
le Silfidi erano Arcangeli su Saturno, Angeli sul Sole, uomini sulla Luna e sulla Terra rimasero indietro; sarebbero ora delle Dynameis.
le Ondine sono esseri che su Saturno erano Angeli, che sul Sole erano umani, sulla Luna erano animali e sulla Terra sono ritardatari: sarebbero ora Exusiai;
gli Gnomi furono entità che attraversarono il loro grado di umanità su Saturno, retrocedettero ad animali sul Sole, a vegetali sulla Luna e ritardarono ancora sulla Terra: sarebbero ora delle Archai)

Da dove provengono le Salamandre?
Mentre Gnomi, Ondine e Silfidi sono entità rimaste indietro, le Salamandre sono in un certo qual modo, come dei particolari esseri Umani per il fatto che hanno elaborato in parte anch’esse, come l’uomo, il quarto principio, L’io.
Non sono però così progredire da poter assumere la forma umana.

Gli animali attuali erano esseri umani che all’inizio dell’era Terrestre discesero sulla Terra senza attendere di essere provvisti di un Io
Sappiamo che gli attuali animali, sono da considerarsi come dei nostri fratelli che si sono staccati dall’ essenzialità Umana generale, perché rimasero indietro: difatti furono quelle anime che discesero sulla Terra prima che un Io gli venisse donato, insidiandosi così sulla Terra prematuramente. Quelli che sono oggi uomini, attesero che un Io li compenetrasse, prima di scendere in un corpo fisico.
Per l’anima di gruppo animale, ogni singolo animale è solo una nube che si forma alla nascita, si scioglie alla morte e poi si riforma: si rinnovano solo le sue membra fisiche.

Gli animali superiori e l’appropriarsi dello Spirito della loro anima di gruppo
Accade però qualcosa di diverso negli animali superiori; nella scimmia per esempio, capita che essa è capace di trattenere nell’organizzazione fisica qualcosa che alla sua morte non può più ritornare indietro alla sua anima di gruppo. Esse, che vengono compenetrate durante la vita dall’anima di gruppo staccano qualcosa dallo Spirito di gruppo e lo trattengono per sé.
Nella scimmia vi è quindi qualcosa che è simile all’Io umano.
C’è tutta una serie di animali superiori che è capace di appropriarsi di qualcosa dell’anima di gruppo a cui appartengono: una parte di spiritualità che apparteneva alla loro anima di gruppo diviene di loro proprietà: si genera una sorta di pseudo-anima individuale animale.
Ciò accade però solo a quegli animali che sono stati capaci, per esperienze particolari,di sorpassare il punto normale della loro evoluzione.
(Io: L’essere compenetrati durante la vita terrestre dalla spiritualità dell’anima di gruppo, causa per induzione, una spiritualizzazione del c.astrale dell’animale, il quale rimanendo impregnato di Spirito durante la vita, può dopo la morte appropriarsi di qualcosa di simile all’Io. Per un fenomeno di partecipazione terrena all’essenza dell’Io di gruppo nello Spirito, così come il magnete fa diventare calamita a suo volta il ferro a cui è stato attaccato, così l’animale intesse, aggiunge al suo corpo astrale lo Spirito.)

Le Salamandre sono animali superiori terrestri che furono capaci di strappare un Io alla propria anima di gruppo
Questo quid di spirituale che l’animale è stato capace di strappare alla sua anima di gruppo, questa sorta di io individuale animale derivato dalla partecipazione all’io di gruppo, dopo la morte dell’animale resta entro la nostra evoluzione e non ritorna nel mondo astrale all’anima di gruppo: diviene l’agente che anima il quarto gruppo di Elementari. Le Salamandre. Di molti animali resta indietro questo quid simile all’Io. Questa è la forma più alta degli elementari, perché hanno in sé qualcosa di simile all’Io.


FONTE

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