Cerca nel blog i post e gli argomenti di tuo interesse

Translate

venerdì 2 novembre 2012

IL DRAGO D'ACQUA






IL DRAGO D’ACQUA
Draig‑uisge

Passione, Profondità, Collegamento



Il disegno mostra un grande drago di mare la cui “testa era come una montagna e i cui occhi erano come laghi tondi, scurissimi e profondi”. Vivendo al largo delle coste della Scozia del Nord, poteva essere pacificato soltanto con l’offerta di sette vergini, legate mani e piedi e stese su uno scoglio vicino al mare, ogni sabato. Un giovane di nome Assipattle lo uccise guidando una barca nel suo corpo e incendiandogli il fegato. Alla morte del drago, l’esplosione della sua lingua coincise con la nascita del Mar Baltico. Schizzando fuori, i suoi denti crearono le Orkneys, le Shetlands e le Isole Faeroe. Infine si attorcigliò stretto e si abbattè sulle acque ‑ un’antica tradizione popolare dice che l’Islanda sia il suo corpo e che il suo fegato sia ancora in fiamme sotto la sua bruciante crosta.

Il Drago d’Acqua porta alla luce quanto è nascosto. Memorie e desideri che possono anche essere stati a lungo dimenticati e repressi nell’Inconscio, possono emergere spaventandoci o confondendoci con la loro apparente negatività o distruttività. Affrontare queste esperienze con compassione e coraggio, alla fine, ci porterà ad un’esperienza di maggiore profondità d’animo e ad un più grande senso di collegamento con la vita.





LA TRADIZIONE DEL DRAGO D’ACQUA

Una domenica mattina Lambton andò
A pesca nel Wear,
E prese un pesce all’amo.
Pensò che doveva essere molto grande,
Ma che razza di pesce era mai
Il giovane Lambton non poteva dirlo;
Non avrebbe potuto portarlo a casa,
E così lo gettò in un pozzo


Proprio come si dice che la vita sia sorta dalle profondità primordiali degli oceani, così si dice che il drago in origine non fosse che un grande serpente o creatura simile ad anguilla, a volte con coma, che viveva nei pozzi, nei laghi o nel mare. Più avanti, nello sviluppo delle mitologia a lui riferita, al serpente crebbero piccole ali e due zampe, ed è qui che diventò Wyvern, finalmente trasformatosi nel Drago a quattro piedi con grandi ali nervate e coda dentata. Alcuni di questi esserii lasciano il loro habitat d’acqua per vagare tra le colline e terrorizzare la gente di campagna, ma altri rimangono nell’acqua, e sono descritti come mostri d’acqua o di mare, il più famoso dei quali vive a Loch Ness.

Il primo incontro con questa creatura di cui si ha traccia ci dice di Santa Columba che salva un amico che stava nuotando nel fiume Ness. Quando il mostro emerse affiorando dietro al nuotatore, la bocca aperta per inghiottirlo con un ruggito, Santa Columba urlò: ‘Termati, non toccare quell’uomo. Vattene via”. E la creatura obbedì.

Il mostro di Loch Ness non è unico: i mulinelli del Fiume Taff a Cardiff e il lago di Llyn‑y‑Gader a Snowdonia sono noti per i mostri o draghi d’acqua che velocemente possono divorare chiunque sia sufficientemente sfortunato da trovarsi a loro tiro, lasciando nell’acqua, in pochi minuti, rosse spirali di sangue.

SOGLIE PER L’ALTROMONDO

Che il drago sia pienamente accessoriato, che sputi fuoco dalla bocca, o sia di una forma meno evoluta, simile a un grande serpente, nella maggior parte delle storie che si riferiscono a draghi troviamo una significante preponderanza dell’elemento acqua in tutte le sue forme ‑ fiume, pozzo, stagno, lago, palude, acquitrino, mare.
Un’ acqua, e in particolare le sue sorgenti, era sacra alla tradizione dei Druidi, che consideravano anche questi luoghi come soglie d’accesso al Mondo Sotterraneo o all’Altromondo. Dal momento che il drago è una creatura dell’Altromondo, è assolutamente naturale che debba emergere da tali soglie magiche. In termini psicologici, l’acqua rappresenta l’Inconscio e l’emergere di dragoni dal mare, da pozzi o laghi, rappresenta il sorgere alla consapevolezza di complessi irrisolti o repressi o di desideri e spinte distorte. Il distruttivo drago d’acqua simboleggia perfettamente la natura devastante di certi contenuti della psiche che, per la guarigione del sé, richiedono trasmutazioni che possono essere simbolicamente messe in relazione alla morte.

Si dice che un drago di questa natura sia vissuto per più di mille anni in uno stagno chiamato Knucker Hole, a Lyminster nel Sussex. Alimentato da una sorgente sotterranea, si pensava che il laghetto non avesse fondo (in realtà è profondo una trentina di piedi) e che fosse la residenza di Knucker il Drago.


1 draghi d’aria e di terra di solito non sono pericolosi, se non disturbati, ed è davvero raro che la terra o il cielo si presentino a noi minacciosamente. Ma gli elementi del fuoco e dell’acqua possono, al contrario essere pericolosi, e il drago d’acqua può sopraffarci emotivamente buttandoci nello sconforto e nell’autocommiserazione. Ma se lo avviciniamo con attitudine amichevole, lo mettiamo in relazione a noi più come alleato che come nemico, può portare passione, compassione, profondità di sentimento e un vero senso di collegamento con l’umanità intera ed il mondo della natura.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...