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venerdì 28 settembre 2012

LA FARFALLA





La farfalla è un animale simbolico per eccellenza, lo è sempre stato sin dai tempi più remoti. Le sue armoniose, molteplici e suggestive forme suggeriscono la bellezza. Nell’ “ Enciclopedia dei simboli ” a proposito della farfalla e alla sua naturale metamorfosi c’é scritto: “ La meraviglia per questo fenomeno che si origina e si sviluppa senza interventi esterni, conducendo l’animale dalla condizione di bruco a quella di larva e infine di farfalla, colpisce profondamente gli uomini, che sono così spinti a riflettere sulla propria trasformazione spirituale. Si convincono in tal modo di essere in grado di abbandonare la loro natura corporea e ascendere al cielo della luce eterna ” .

 Nel simbolo è pertanto racchiuso uno sfondo metafisico che presuppone segrete affinità, quasi una mistica compenetrazione reciproca, tra il mondo visibile e l' invisibile....Il punto d’incontro tra il tempo e l’eternità.


La farfalla deve affrontare diverse fasi di crescita: da crisalide  accede ad un livello di maturazione superiore fino all’ultimo stadio che le consente di librarsi in volo. La  metamorfosi della farfalla è fondamentale per comprenderne il simbolismo.


La comparsa della farfalla nei sogni suggerisce una evoluzione in qualche ambito della vita del sognatore e l'accesso a nuove esperienze con una consapevolezza diversa, che deriva dall'aver affrontato precedenti fasi, e con una maturità che è culmine di energia, di autonomia, di potenzialità. La farfalla che compare nei sogni è simbolo di una trasformazione che avviene a livello psichico, di un cambiamento che si sta verificando nella vita del sognatore, di un passaggio da una fase all’altra, può essere anche un’esortazione a “vedere” la bellezza e le potenzialità presenti e a lasciarle esprimere.


giovedì 27 settembre 2012

Il TOR



 Nella campagna inglese, vicino al  confine con il Galles, si trova una zona pianeggiante e lussureggiante. Su una piccola collina al centro di questa pianura sorge una torre, ultime vestigia di un’antica chiesa…Glastonbury Tor, uno dei luoghi più densi di mitologia della terra. Glastonbury era poco più che un isola, il mare difatti giungeva ai piedi della collina e paludi rendevano l’accesso difficoltoso e tortuoso proteggendo la collina.  Le terrazze che si vedono tutt’oggi sul fianco della collina confermano che i pellegrini dovevano percorrere una sorta di labirinto iniziatico per giungere sino alla sua sommità, avente l’ulteriore funzione di difesa della collina.
La leggenda narra che molte migliaia di anni fa, questa collina era una di sette isole, una delle poche terre non sommerse da una grande inondazione. E lo sarebbe stata per secoli, perché le acque dell’inondazione ci misero molto tempo a ritirarsi: rimasero paludi salmastre che al culmine dell’estate si prosciugavano. E infatti “Somerset”, la regione della Cornovaglia in cui si trova, è l’abbreviazione di “Territori dell’Estate“, perché l’area d’inverno era inondata e pertanto non poteva essere abitata.
La collina era chiamata anche “Ynis Witrin” o “Isola di vetro“, collegata al continente solo da una stretta striscia di terra durante la bassa marea. Questo parziale isolamento non solo ha preservato il luogo e le sue caratteristiche, ma ha anche aggiunto ad esso un’aura di specialità agli occhi della gente.
La prima data storicamente attendibile è collocata attorno al 705, anno in cui il re Ine vi fondò un monastero, che in seguito ospitò, nel X secolo, alcuni monaci benedettini.

LA MANTIDE RELIGIOSA di Patrick Costamagna





La mantide religiosa è un insetto che ha sempre affascinato e impressionato gli uomini per molteplici ragioni, dal suo aspetto antropomorfo, alle sue particolari caratteristiche, abitudini e comportamenti. Analizzando ed indagando tutti questi aspetti da un punto di vista astrologico, si prospetta come essi abbiano continui rimandi e richiami principalmente alle simbologie della X-Demetra morpurghiana, nonchè del segno del Toro, che essa governa, e delle importanti accoppiate schematiche con Giove e Venere.

Come già accennato appartiene alla famiglia degli insetti. Una famiglia che, oltre a rappresentare tra i più antichi colonizzatori della Terra e gli esseri viventi più numerosi sul nostro pianeta, presenta una struttura che potremmo definire in un certo senso “matriarcale” (X), poiché, salvo rari casi, la femmina gode di una superiorità evidente rispetto al maschio. Questa preminenza si manifesta sia da un punto di vista fisico, in quanto essa è sempre sovradimensionata rispetto al maschio, sia da un punto di vista cerebrale, in quanto la femmina è capace di attività e funzioni molto più variegate e complesse rispetto alla controparte maschile. Gli insetti più conosciuti, infatti, come le api, le formiche, le coccinelle, le cavallette e via dicendo, vengono nominati sempre al femminile, probabilmente proprio per evidenziare e rimarcare questa supremazia. E naturalmente la mantide non fa eccezione… 


Il suo nome deriva dal greco “mantis”, che significa profeta, colui che pre-vede (X-Giove). E sono proprio i concetti della vista e dello sguardo (X-Giove e Venere) uno dei motivi che hanno contribuito a rendere l’insetto alquanto inquietante. 

domenica 23 settembre 2012

STELLE DIVORATRICI DI PIANETI di Silvia Fracchia




Non sono solo gli esseri umani ad avere attacchi compulsivi di fame. Anche le stelle, talvolta, si concedono delle imponenti abbuffate. Invece di dedicarsi ai dolciumi, però, loro preferiscono farsi una bella scorpacciata di pianeti. Del resto, de gustibus non disputandum. Ma noi che ne sappiamo dei gusti alimentari delle stelle? Gli scienziati, si sa, sono dei grandi impiccioni e gli astronomi lo sono ancora di più, perché vanno a spiare quello che succede addirittura a migliaia di anni-luce da qui. Altro che vicino di casa guardone con il binocolo.
In una di queste osservazioni a distanza, eseguita per mezzo del Telescopio Spaziale Hubble, l’astrofisica Loredana Spezzi, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e un team di suoi collaboratori hanno notato qualcosa di strano, come spiegano in un articolo in attesa di pubblicazione su “The Astrophysical Journal” e disponibile su arXiv. Qualcosa che ha dato loro molto su cui riflettere.
L'ammasso aperto NCG 3603: nove stelle divoratrici di pianeti sono state scoperte al suo interno. (Cortesia: NASA/ESA/R. O'Connell/University of Virginia/F. Paresce/Istituto Nazionale di Astrofisica/E. Young/Universities Space Research Association/Hubble Heritage Team)


PIANETI E PIANTE: LA NATURA CELESTIALE DELLE ERBE di Alessandra Romeo







L’idea di associare i corpi celesti e i loro influssi alle piante deriva dalla concezione che gli Antichi avevano della Natura, considerata come un unico organismo vivente, costituito da più parti. Esattamente come il corpo umano 


Curare le malattie, tenendo conto delle corrispondenze che esistono tra le piante e i pianeti, faceva parte di un sistema medico universalmente accettato in Occidente, fino alla Rivoluzione Scientifica. L’universo ordinato, che oggi conosciamo, per la scienza moderna è regolato da Forze che seguono leggi della Fisica (forza di gravità, forza elettromagnetica ecc.), espresse dal linguaggio matematico.

Anche le civiltà antiche, per mettere ordine in un universo caotico, osservando i fenomeni naturali, scoprirono l'esistenza di strutture costanti, che davano un senso a ciò che accadeva nella realtà. L’alternarsi del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni e la vita stessa di piante e animali era influenzata dall’apparizione in cielo di certe costellazioni. Persino il decorso delle malattie o l’insorgere di epidemie poteva essere causato da posizione e moto dei pianeti; disturbi e astrologia viaggiavano a braccetto, piante e pianeti "orbitavano" nella stessa dimensione, quella della cura.
Tutto lo scorrere della vita, non solo era scandito dalla danza dei corpi celesti, ma ne era anche influenzato.

SIMBOLOGIA DEL DRAGO







Il Drago sintetizza in sé tutte le forze della natura. Vive nelle grotte e custodisce le terre e le caverne, guardiano quindi di un rifugio dove esistono forze magiche che devono essere impiegate unicamente da uomini di grande saggezza e conoscenza. La caverna diviene simbolo dell’uomo in cui il drago alberga allo stato latente, come addormentato, ma sempre pronto al risveglio. Ma se tale risveglio avviene in un tempo errato, esso divora colui che ha osato affrontare la caverna senza essere sufficientemente preparato. Ciò accade perché il drago è guardiano del tesoro, e tale tesoro si trova, sovente, sotterrato in fondo ad una caverna che simboleggia il cuore nascosto della terra e rappresenta la via interiore. Cosi i mostri o i draghi che custodiscono questo tesoro non sono altro che le immagini dei nostri desideri e delle nostre passioni che ci impediscono di accedervi.
L’oro, inalterabile e puro metallo, è sotto differenti forme, il simbolo di questo tesoro che si origina nelle profondità della terra (l’interiorità) che, associato alla vita è energia vitale, virtù e tutto ciò che vi è di positivo e degno di essere ricercato; quindi il drago diviene simbolo delle forze materiali che si frappongono tra il desiderio della conoscenza e la conoscenza stessa, che rimane nascosta.
Il drago è, prima di tutto, il guardiano di una sfera interdetta agli uomini ordinari. La sua missione fondamentale è quella di uccidere tutti coloro che bramano il tesoro ma che non possiedono un cuore abbastanza puro per ottenerlo. In questo senso appare il suo ruolo di guardiano dei segreti del divino che, alato, vola tra cielo e terra come un guardiano severo per impedire il passaggio verso le sfere più alte a elementi non preparati o purificati.

LE POTENTI LEY LINES O VENE DEL DRAGO -Flussi di "energia pura" (e di guarigione) che attraversano la Terra-di Fabrizio Nencioni







Io credo che la  terra “respiri” energia sottile attraverso molte forme energetiche che gli antichi, dagli Etruschi ai Celti, ai Romani e ai Maya conoscevano molto bene. 
Questa mia convinzione, che poi non è solo la mia, è data dal fatto che anche noi "respiriamo" energia sottile e i chakra, gli organi principali del nostro corpo sottile, si comportano un po' come i polmoni con l'ossigeno: incamerano energia pulita ed espellono energia sottile di scarto.
La  conoscenza sottile di come si comporta il nostro pianeta è andata perduta dopo l’oscurantismo del medio evo e oggi sta tornando finalmente alla luce: stiamo riscoprendo e riconoscendo Gaia, il pianeta che ci ospita e con il quale siamo un unico organismo vivente.

Dunque, la terra respira energia sottile attraverso le varie reti energetiche di Hartmann e Curry (queste sono quelle più conosciute) che poi formano i famosi “nodi” e respira attraverso le Ley Line. 
Questo scambio interno-esterno del nostro pianeta sicuramente avviene anche attraverso altre forme; qua prendiamo in considerazione le più potenti ed evidenti.

sabato 22 settembre 2012

L'Opera dei Signori del Karma. Quattro attività fondamentali caratterizzano o personificano i Signori del Karma.





I Signori del Karma

Una parte del segreto che può essere rivelato sui Signori del Karma è che sono Entità Angeliche di elevatissima ed indescrivibile perfezione spirituale, la cui evoluzione si realizza in sconosciuti livelli del Piano mentale cosmico. Essi agiscono in forma interdipendente, governando ciascuno un determinato settore del Sistema solare e della vita della Natura.

Queste eccelse Entità realizzano il Loro lavoro attraverso un’infinita e prodigiosa quantità di Deva, appartenenti a diverse gerarchie, che esercitano il loro potere dai livelli senza forma fino alle più oggettive forme di vita dei regni inferiori, seguendo quattro obbiettivi specifici che costituiscono la particolare essenza delle Loro vite e delle Loro speciali missioni:

1. La distruzione di tutte le forme cristallizzate nella vita dell’Universo.

2. L’espressione costante e permanente del proposito di perfezione solare.
3. Il registro ciclico di tutti gli avvenimenti temporali ed eterni dell’Universo.
4. La creazione di forme nuove per il processo infinito di rinnovamento degli impulsi ciclici nella vita della Natura.
Queste quattro attività fondamentali caratterizzano o personificano i Signori del Karma. Vediamole:

a. L’Angelo della Morte

b. L’Angelo della Giustizia
c. L’Angelo degli Archivi Akasici
d. L’Angelo della Liberazione


venerdì 21 settembre 2012

IL KARMA E L'AMORE COSMICO



Ognuno di noi si pone una serie infinita di domande per capire come funziona il gioco della vita, per scoprirne il meccanismo con le sue regole, soprattutto quando in certe circostanze difficili e pesanti non riesce a modificare certi eventi, situazioni esteriori e il corso dei propri pensieri e sentimenti ricorrenti: malattie, esperienze fallimentari, specie nei rapporti sentimentali, incapacità di realizzare quanto si insegue da tempo.
Proviamo la sensazione più o meno inconscia di trovarci di fronte ad un muro di gomma o di essere oppressi e costretti, da una forza che ci sovrasta, a fare certe azioni buone o cattive ed a seguire correnti negative e condizionanti di pensieri emozioni e impulsi. L’ancora di salvezza capace di farci superare l’angoscia, lo sgomento, la paura, la ribellione e l’impotenza, è la conoscenza della legge del karma semplice e concreta, la legge di causa ed effetto, che regola le conseguenze delle azioni, pensieri e sentimenti compiuti da ognuno in vite precedenti.
La legge del karma è universale e si può identificare nella divinità superiore, aldilà di ogni identificazione religiosa cristiana, buddista, induista, taoista…
Conoscere e applicare alla propria vita questa legge, significa spiegarne le ragioni profonde e fare un passo decisivo sulla via della autorealizzazione: tutte le contraddizioni, gli eventi strani, altrimenti incomprensibili si spiegano, non solo, ma si sviluppa anche la capacità di creare le cause future di un destino diverso, positivo, modificando il modo di pensare e di essere secondo i 5 principi seguenti e plasmando le energie e le potenzialità in un progetto evolutivo scelto consapevolmente.
1)     Tutte le aspirazioni, gli interessi e i desideri si trasformano nella vita seguente in capacità.
2)     I vari pensieri, i quadri mentali ripetuti e visualizzati divengono tendenze e attitudini.
3)     Volontà di agire diventa azione sul piano fisico.
4)     Azioni ripetute e indirizzate verso un determinato obiettivo divengono circostanze favorevoli alla loro realizzazione.
5)     Esperienze diventano saggezza ma se sofferte e dolorose si trasformano in coscienza.

DORMIRE E SOGNARE COME GLI ANTICHI GRECI






Da sempre i sogni costituiscono la componente più misteriosa del nostro dormire. Cosa avviene esattamente
durante i nostri sogni e perché sogniamo?
La letteratura in materia è vastissima e come spesso accade quando sono coinvolti mente, corpo e spirito, le fonti provenienti dall’antica Grecia sono ricche di elementi interessanti.
Ci siamo fatti guidare in questo viaggio nel tempo dalla Dott.ssa Rossana Morini, Counselor Umanistico Gestaltico, che attraverso un’analisi attenta e documentata sull’importanza del sonno e dei sogni nell’antica Grecia, ci offre una prospettiva completamente nuova in materia.



I templi di Asclepio nella Grecia antica: il valore del sonno e del sogno.
Dott.ssa Rossana Morini, Counselor Umanistico Gestaltico
Gli antichi Greci ritenevano che un dio facesse visita durante un sogno per portare messaggi”.1
Da questa base concettuale furono poi costruiti numerosi templi per l’incubazione dei sogni dedicati ad Asclepio, dio della medicina.
Di singolare interesse è l’importanza del rituale e dell’immaginale nell’incubazione del sogno nell’antico culto terapeutico di Asclepio, tramandata nell’epoca romana come Medicina di Esculapio, proseguendo la tradizione del rituale di incubazione del sogno come strumento di cura, già presente presso gli antichi Egizi fin dal XV sec. a.C.
La pratica si sviluppa in modo diverso nell’antica Grecia, nelle diverse regioni, templi e secoli.
Storici ed archeologi riferiscono della costruzione dai 420 ai 643 templi in onore del dio Asclepio, in attivo uso terapeutico e di culto per circa mille anni, dal VI sec. a.C. fino al V secolo d.C.
Il primo Asclepion romano fu fondato nel 293 a.C. nell’isola Tiberina, isolotto al centro del Tevere, che è sempre stato luogo di pratiche mediche e religiose, nel quale l’attenzione era rivolta al corpo e all’anima.2 Nel Mondo Antico queste pratiche erano unite proprio nel Tempio di Asclepio e la prassi di incubazione del sogno era un rituale religioso di culto e una pratica terapeutica di guarigione.

giovedì 20 settembre 2012

MEMORIE CELLULARI di Claudia Palmas





Il corpo umano è stato osservato attraverso la lente della fisica quantistica e gli Scienziati hanno scoperto che è molto di più di una macchina che risponde a leggi biochimiche. Le nostre cellule infatti sono trasmettitori e ricettori di informazioni e controllano la nostra salute in un modo che non avremmo mai ritenuto possibile. E se avessimo gli strumenti scientifici non solo per spiegare certi fenomeni, ma anche per dare avvio a processi di cura miracolosi? – The Living Matrix, Ed. Mylife.


L’essere umano è costituito di materia ed energia, indissolubilmente legate fra loro e trasformabili una nell’altra. Inoltre l’energia è anche vibrazione e quindi frequenza, pertanto un corpo materiale (fisico) non solo possiede energia, ma può anche emettere o assorbire frequenza. Ogni cellula del nostro organismo, tramite il suo DNA che funziona come un trasmettitore–ricevitore, emette e può ricevere segnali frequenziali.


Tutte le cellule dell’organismo sono in continua e istantanea comunicazione fra di loro e si scambiano messaggi sotto forma di frequenze elettromagnetiche che hanno precisi effetti biologici. Si tratta di un sistema di autoregolazione continua, i cui dati viaggiano in continuazione tra le cellule per mantenere un equilibrio dinamico di adattamento alle influenze esterne ed interne che generano equilibrio e salute.

INCUBAZIONE ONIRICA





L “incubazione onirica ” era talmente diffusa nell’antichità che già  nel secondo secolo A. C. erano quasi trecento i templi dedicati ad Esculapio, il dio della guarigione e della medicina . In essi il malato dormiva all'interno del tempio per ricecere  un sogno con funzioni guaritrici. I sacerdoti  interpretavano i sogni avuti dai malati  e prescrivevamo i rimedi. Ci sono pervenute moltissime testimonianze scrittesull'efficacia di questo metodo: alcune iscrizioni  parlano addirittura dell’apparizione in sogno del dio Esculapio, che guariva istantaneamente il sognatore dalla sua malattia. Certamente non possiamo pensare di ricostruire oggi gli antichi riti dell’incubazione , ma possiamo attualizzarli e “modernizzarli”  senza togliere nulla della loro efficacia.  Gayle Delaney  ha adattato  questa antica tecnica nel suo libro “Vivi i tuoi sogni”: si tratta di una tecnica  per ottenere risposte ai problemi   che ti stanno  a cuore . Puoi chiedere al sogno di aiutarti con pochi semplici passi.

IL SOGNO E L'INCUBAZIONE SACRA di Raffaele Mandis





Il fenomeno del sogno è uno degli stati di coscienza alterata più comuni nella nostra esistenza. Analizzato nelle sue funzioni e nei suoi significati fin dall'antichità, è stato a lungo considerato una inesauribile fonte di rivelazione, di guida e di saggezza da tutte le culture del mondo. A tutt'oggi, l'impossibilità di fornire una completa e convincente spiegazione scientifica del fenomeno onirico e delle sue correlazioni con il complesso apparato cognitivo umano, ha prodotto una sorta di distacco interlocutorio nei confronti di questa nostra quotidiana esperienza. Le nostre società evolute sembrano faticare ancora ad accettare il sogno come vettore di contenuti e di informazioni su noi stessi e sulla nostra vita. Dopo il boom della psicoanalisi, il sogno è stato molto civilmente abbandonato e declassato ai margini di categorie culturali ambiguamente disinformative. Eppure sognano le nostre menti, sognano le menti dei nostri animali, sogna forse l'anima mundi e probabilmente il fenomeno onirico, inquieta nella misura in cui ci da la conferma che non tutto è ancora, fortunatamente, completamente comprensibile o decodificabile dal raziocinio umano. Eppure basta voltarsi per un solo istante verso quello che consideriamo il passato, l'origine delle nostre civiltà, per ritrovare intatta la capacità di ascoltare il sogno e di saperne dare una lettura. Mentre la marea del progresso automatico aumenta velocemente di livello, isole protette e straordinarie enclavi culturali, vivono senza tempo a contatto col sogno, parlando il linguaggio ancestrale dei simboli comuni a tutti i popoli della terra. Quello che noi chiamiamo sogno lì diventa viaggio, un'estensione della percezione, rivelatrice di un Sé sconosciuto ed inaspettato, un ospite atteso, cercato e finalmente raggiunto.


domenica 16 settembre 2012

"Brave New World "di Huxley Vs "1984" di Orwell

Il Nuovo Mondo di Aldous Huxley




Il mondo nuovo (Brave New World) è un romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti televisivi.


Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società. Il mondo che vi è descritto potrebbe essere un'auspicabile utopia ovvero un drammatico limbo esistenziale. Nei fatti il ritratto che ne fa l'autore è distaccato, sebbene a volte traspaia velatamente una cinica esaltazione degli aspetti grotteschi delle varie vicende; più spesso il narratore appare tuttavia interiormente rattristato dalla scena da lui descritta, ed è forse proprio questo il motivo per cui a volte indugia forzatamente negli improvvisi aspetti grotteschi del dramma.



Deja Vu',una sbirciatina negli universi paralleli?






Chi di noi non ha mai sperimentato, almeno una volta, il curioso fenomeno del déja vu, quella strana sensazione di aver già vissuto una certa esperienza, senza ricordare il luogo e il tempo?



Il termine déjà vu è francese e letteralmente significa "già visto". Si tratta di un fenomeno piuttosto comune nell'esperienza sensoriale umana, ma ancora poco compreso. Può capitare di trovarsi in un posto assolutamente nuovo e avere l'impressione di esserci già stati prima. Cosa genera questa particolare condizione della nostra percezione? In passato, questa curiosa sensazione è stata attribuita a tutto, dai fenomeni paranormali ai disturbi neurologici.

Negli ultimi anni, è cresciuto l'interesse degli scienziati per questo singolare fenomeno, facendo emergere una serie di teorie sull'origine del déjà vu e stabilendo che non si tratta semplicemente di un problema tecnico nel sistema mnemonico del nostro cervello, ma di qualcosa di più profondo. Gli psicologi hanno suggerito che il déjà vu potrebbe verificarsi quando gli aspetti emotivi e cognitivi di una certa situazione, sono simili a episodi già vissuti in precedenza. Tutte le informazioni accumulate nel corso della nostra esistenza, potrebbero generare quella particolare sensazione di familiarità tipica del déjà vu.

sabato 15 settembre 2012

CHINA'S SUPER PSYCHICS





La principale ragione,  che nel 1972, ha spinto specificamente la comunità di Intelligence Americana a finanziare la ricerca nei potenziali superpoteri umani, è stata la valutazione della "minaccia potenziale" di un simile lavoro nell'ex Unione Sovietica e delle sue nazioni colonizzate dell'Est.
Lo sforzo Sovietico in questo ambito è iniziato e continuato durante i quattro decenni precedenti al 1972 e la lenta scoperta è stata una incredibile "sorpresa" per gli analisti Americani, quando hanno infine realizzato quanto fossero largamente e seriamente coinvolte le agenzie scientifiche e militari Sovietiche. Fino a circa il 1981, i maggiori media Americani tendevano superficialmente a rendere romantica la situazione definendola un "divario di guerra Psi".




Comunque, si può evidenziare che i sistemi sociali scientifici principali in America, gli intellettuali leader e i media hanno diffuso malintesi e fobie sui superpoteri. Così, piuttosto che informare il pubblico sull'esatta natura dell'estensione del lavoro Sovietico, le politche editoriali Psi-fobiche dei maggiori media si sono dimensionate al divertimento dell'intelligece Americana.

LA MEMORIA CELLULARE:il tuo corpo ricorda




Gran parte dei problemi fisici, psicologici ed emotivi dei quali soffriamo provengono da blocchi e disequilibri energetici dei nostri organi, ghiandole, articolazioni, muscoli, e spesso sono il risultato diretto del modo in cui percepiamo la nostra vita e le esperienze che viviamo. Queste immagini che abbiamo di noi stessi e questi sistemi di credenze che stabiliamo controllano la nostra vita.



Luis Angel Díaz si è dedicato al risveglio della coscienza e alla medicina naturale e olistica da quando era molto giovane. All’età di 21 anni lasciò gli studi di architettura in Argentina per dedicarsi alla ricerca di quella realtà che è la componente principale di ogni cammino spirituale. Questa necessità di trasformazione interna lo portò a praticare e studiare yoga, medicina orientale, shiatsu, erboristeria, nutrizione, agopuntura,chi kung, omeopatia e varie forme di discipline corporali. Più tardi studiò anche kinesiologia specializzata, PNL, EFT, ipnoterapia e altri strumenti per poter accedere alla programmazione e alle cause più profonde dei problemi fisici, emotivi e mentali che l’uomo affronta. Luis scoprì un filo conduttore comune alla maggior parte dei disequilibri del sistema corpo-mente: l’accumulo e immagazzinamento di cariche emotive negative (CEN) negli organi e nei muscoli attraverso il corpo emozionale e mentale.

Messico, petrolio, 2012...



Perché in tutto il mondo le autorità stanno chiudendo l'accesso ai luoghi sacri più significativi? E perché questo accade soprattutto in Messico? C'è forse un tentivo di occultare le "vie" per arrivare alla "Quinta Dimensione"?


Fratelli e sorelle amatissimi, quanto sta succedendo nel Golfo del Messico mi costringe a una riflessione.



Come ho descritto in Il ponte tra i mondi, alla fine del 2009 viaggiai attraverso il Messico e notai un fatto molto inquietante: stavano chiudendo l’accesso a tutte le piramidi e ai siti più significativi dal punto di vista energetico. Quando arrivai a Palenque, trovai chiusa la piramide di Pakal e a Uxmal la piramide dell’Indovino; a Tulum addirittura tutto il sito era stato transennato e non parliamo di Chichen Itzà dove era vietata la salita al Castillo, al tempio dei guerrieri dove sta il più importante Chaak Mol, al tempio astronomico Caracol e all’Akab D’zib.

venerdì 14 settembre 2012

Intervista a John Burke di Adriano Forgione



Uno scienziato ha compreso la tecnologia perduta degli antichi costruttori di megaliti studiando le energie elettromagnetiche, le attività sismiche, i campi gravitazionali e le anomalie magnetiche presenti nei siti megalitici e nelle strutture piramidali di tutto il mondo. I test di laboratorio confermano che l'interazione tra questi siti e l'ambiente genera trasformazioni positive e significative nelle coltivazioni. Un nuovo approccio scientifico alla soluzione di un enigma millenario.


Intervista a John Burke



Le colline artificiali che chiamiamo mound, le piramidi di ogni epoca e civiltà, i menhir, i cromlech e in generale i monumenti megalitici del passato si ergono ancora come silenti testimonianze alla grandezza delle genti antiche. Una grandezza che non ha ancora comunicato all'uomo odierno i suoi segreti, non ha ancora svelato il come e il perché queste strutture sacre di pietra di ogni continente vennero erette in specifici luoghi appositamente scelti. Sono numerose le voci che parlano di una perduta scienza remota, di una conoscenza applicata alle pietre che combinerebbe monumenti, campi energetici e interazione biologica con gli esseri viventi. In questo coro di voci alternative un posto di rilievo spetta ad un fisico della SUNY Stony Brook con background in scienze dell'agricoltura, John Burke che nel suo saggio Seed of Knowledge, Stone of Plenty (inedito in Italia), scritto col naturalista Kaj Halberg, svela la misteriosa tecnologia dietro questi antichi siti megalitici. Ciò che Burke e Halberg hanno scoperto e misurato è sorprendente. Le loro scoperte di assoluto valore scientifico offrono prove solide al fatto che tutte queste strutture vennero erette per amplificare i campi elettromagnetici naturalmente presenti nei luoghi di costruzione. Dalle giungle del Guatemala a quelle amazzoniche, dal deserto africano alle verdi pianure del Wiltshire inglese la stessa scienza si sarebbe espressa attraverso la magneficenza e la grandiosità di queste strutture, non in momenti di abbondanza e prosperità ma sempre in momenti di crisi, di fame e di disperato bisogno di sopravvivenza e la loro costruzione fu seguita da lunghi periodi di abbondanza.
 

lunedì 3 settembre 2012

DIFENDIAMOCI DAGLI DEI ?


 

MI CONVINCE LO STILE DI SALVADOR FREIXEDO

E’ pacato e lineare, saldo direi. Procede sicuro delle sue intuizioni e ricerche, anticipando le conclusioni a cui sarebbero giunti anni dopo Mauro Biglino, Zecharia Sitchin, Von Daiken, Corrado Malanga e tanti altri ricercatori indipendenti. Freixedo è prolisso e fecondo, scrive numerosi testi interessanti nei quali delinea una costante nella storia dell’umanità: un’interferenza malevola esterna che tende ad irreggimentare e sfruttare il genere umano, in grado di creare fondali posticci con i quali irretire e confondere l’uomo portandolo a condurre vite limitate, all’oscuro del grande complotto che si svolge al di sopra delle sue possibilità di comprensione.*Invito caldamente alla lettura dei suoi testi ed in fondo a questo post lascio un link alla buona traduzione di ‘Difendiamoci dagli dei’ che, per un ex gesuita come Freixedo, appare come un libro dal titolo deciso e coraggioso.

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