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giovedì 20 settembre 2012

IL SOGNO E L'INCUBAZIONE SACRA di Raffaele Mandis





Il fenomeno del sogno è uno degli stati di coscienza alterata più comuni nella nostra esistenza. Analizzato nelle sue funzioni e nei suoi significati fin dall'antichità, è stato a lungo considerato una inesauribile fonte di rivelazione, di guida e di saggezza da tutte le culture del mondo. A tutt'oggi, l'impossibilità di fornire una completa e convincente spiegazione scientifica del fenomeno onirico e delle sue correlazioni con il complesso apparato cognitivo umano, ha prodotto una sorta di distacco interlocutorio nei confronti di questa nostra quotidiana esperienza. Le nostre società evolute sembrano faticare ancora ad accettare il sogno come vettore di contenuti e di informazioni su noi stessi e sulla nostra vita. Dopo il boom della psicoanalisi, il sogno è stato molto civilmente abbandonato e declassato ai margini di categorie culturali ambiguamente disinformative. Eppure sognano le nostre menti, sognano le menti dei nostri animali, sogna forse l'anima mundi e probabilmente il fenomeno onirico, inquieta nella misura in cui ci da la conferma che non tutto è ancora, fortunatamente, completamente comprensibile o decodificabile dal raziocinio umano. Eppure basta voltarsi per un solo istante verso quello che consideriamo il passato, l'origine delle nostre civiltà, per ritrovare intatta la capacità di ascoltare il sogno e di saperne dare una lettura. Mentre la marea del progresso automatico aumenta velocemente di livello, isole protette e straordinarie enclavi culturali, vivono senza tempo a contatto col sogno, parlando il linguaggio ancestrale dei simboli comuni a tutti i popoli della terra. Quello che noi chiamiamo sogno lì diventa viaggio, un'estensione della percezione, rivelatrice di un Sé sconosciuto ed inaspettato, un ospite atteso, cercato e finalmente raggiunto.





Antica "cueva" rituale in Messico: un luogo di visione e guarigione per le culture native delle americhe.

A questo proposito, pubblichiamo un estratto della Prof. Viviana Vivarelli



"Presso i popoli antichi, il sogno godeva di grandissima considerazione. Venivano raccolti specialmente i grandi sogni ricevuti dai re, dai sacerdoti o dai capi militari. Essi erano ritenuti messaggi divini, rivelazione diretta del volere degli dei. Nel mondo antico le potenze superiori possono attivare una conoscenza privilegiata, attraverso la medianità, lo spiritismo, la chiaroveggenza, l’arte…



...con messaggi in cui si assegnano compiti, si mostra il futuro, si indicano destini. Nell’universo induista il sogno è tanto importante che il mondo stesso sorge come un sogno del Brahma addormentato. Gli Assiro-Babilonesi avevano una vera e propria incubazione sacra, un rituale per indurre i grandi sogni, che avevano un significato importantissimo per la storia del popolo e per le decisioni dei re. Il luogo del sogno è visto come varco tra due mondi, quello degli uomini e quello degli dei, o tra il mondo dei vivi e quello dei morti, oppure più semplicemente tra la coscienza e l’inconscio o tra passato e futuro. Il sogno è un ponte. Nelle caverne australiane gli aborigeni dormono con cristalli di quarzo o opali della chiaroveggenza, per contattare le creature del Tempo del Sogno, che crearono il mondo e tracciarono le "Vie dei canti"...



...Nel bacino del Mediterraneo, nelle caverne sotterranee, negli antichi culti della terra, le sacerdotesse della Dea Madre cadevano nel sogno incubatorio per avere dalla Dea potere ed energia e anche comunicazioni occulte. Il sonno o trance della sacerdotessa è una immagine costante del mondo antico...



...Sognano nella tenda del sudore i nativi americani per contattare gli spiriti degli antenati e dormivano forse nelle Domus de Janas i sacerdoti delle antiche popolazioni sarde, deprivati delle loro energie terrene dai campi magnetici sottrattivi, per lasciare più facilmente questo mondo per l’altro, sconnettendo il piano materiale...



...Presso gli indiani del Nord America i sogni aiutano a scoprire medicine, canti magici, danze. Il gruppo resta a lungo nudo nella capanna sudatoria delle pietre ardenti bagnate con acqua ed erbe ed entra in una situazione di trance da cui si esce raccontando i sogni. Ci sono pietre per sognare e pietre su cui si sogna. I dolmen, enormi pietre piatte disseminate un po’ per tutto il centro l’Europa, forse erano letti per sognare, o tavole su cui focalizzare l’energia concentrata di Terra e Cielo, energia cosmo-tellurica. I nativi americani sospendono sul capo dei bambini addormentati una reticella intessuta di sassolini e conchiglie, per trattenere i sogni, affinché essi non si portino via le anime dei loro bambini nelle terre perdute dell’altrove"...



Gli antichi Celti dicevano che gli dei stanno nelle isole dei sogni, oltre la spaccatura della terra, oltre la nona onda, e ricevevano da loro, sognando, messaggi in versi, ottenuti con pratiche incubatorie a fini poetici, stendendosi in terra in stanze buie col capo fasciato e il corpo coperto, addormentandosi in un sonno simile alla trance.

Del resto tutti i grandi testi sacri, I Veda, la Bibbia, il Corano, le Upanishad sono in versi. Il dio si comunica rivelandosi attraverso la poesia. La poesia è la forma iniziatica del sapere sacro...



...Spesso troviamo nel mondo antico elenchi di simboli. Li abbiamo un po’ dappertutto, in Tibet come in Grecia. Anche i sacerdoti egizi compilarono repertori di simboli per interpretare i sogni. Gli Egizi rispettavano grandemente i messaggi dei sogni.

Parlano del sogno la Bibbia, il Talmud e i testi religiosi islamici. Spesso i sogni sono apparizioni del dio che chiede una costruzione. Un sacerdote sognò la dea Serapide che gli ordinò un nuovo tempio.



Sappiamo di sogni mandati dagli dei che davano una consacrazione al sognatore, una investitura o un compito; erano molto importanti i grandi sogni di re o sacerdoti, ma il sogno poteva anche indicare anche una professione o una scelta o un’occasione...


..."Molti popoli conoscono l’incubazione sacra, modo di sognare rituale in un luogo sotterraneo, grotta o buca scavata nella terra o anche in un bosco sacro, in cui si potevano avere sogni profetici. Anche i Sumeri la praticavano, il sognatore scendeva in un luogo sotterraneo, ci dormiva una notte e poi raccontava il suo sogno a un sacerdote che vi leggeva una profezia. In Sardegna sono stati trovati nei nuraghe sotterranei in cui probabilmente si praticava l’incubazione sacra"...


"Presso i nativi americani, quando il ragazzo arriva alla pubertà, viene mandato in luoghi solitari, prateria o montagna o boscaglia, per tre giorni, dove digiunerà, conoscerà la solitudine e combatterà con gli elementi naturali. Una volta tornato, dovrà raccontare i sogni che ha fatto, in base ai quali sarà scelto il suo ruolo nella tribù. Il digiuno è sempre un elemento fondamentale. Per provocare sogni speciali si usavano tecniche come la preghiera, il rito, incantesimi, invocazioni, il digiuno, l’incubazione, il sonno in un luogo sacro"...


..."questi rituali non sono inventati ma spesso derivano proprio da sogni di sacerdoti o sensitivi, e che questi sogni si presentano anche nel mondo moderno, con gli stessi simboli, anche in chi non ha conoscenza del passato. I sogni dunque creano i riti in quanto li suggeriscono"...


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