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lunedì 20 settembre 2010

Zodiaco:PESCI



Posizione nello zodiaco: dai 330° ai 360°
Segno: mobile
Genere: femminile
Elemento corrispondente: acqua



SIMBOLOGIA
Simbologia la XII casa dell'oroscopo che rappresenta l'ultima tappa del cammino umano e quindi il suo ricongiungimento con l'universo. Esso simboleggia anche l'eternità e l'immensità, tutto ciò che è misterioso e nascosto, e pertanto anche i nemici occulti e la vita interiore.



Pianeti nei Pesci: Giove e Nettuno sono nel loro domicilio notturno, Mercurio è in esilio, la Luna è in esaltazione, Urano è in caduta. Secondo la tradizione Venere è in esaltazione e Mercurio è in caduta.
Simbologia stagionale: è il momento di transizione tra la fine dell'inverno e le prime avvisaglie della primavera. Le nevi si sciolgono e spuntano le prime piante. Tutto è ancora indefinito ma ogni cosa si prepara a rinascere.



Gli animali: elefante e delfino
Le piante e i fiori: betulla, pioppo e gelsomino
Pietre: ametista
Profumo: glicine
Metallo: stagno
Colore: blu
Giorno fortunato: giovedì
Numero fortunato: 9
Nazioni, regioni e città del segno: Calabria, Galizia, Normandia, Nubia, Portogallo, Sahara, Alessandria, Cowes, Grimsby, Lancaster, Ratisbonne, Siviglia, Southport, Worms.



MITO
I Pesci si dividono in due tipi: quello in cui prevale Giove, tendente ad ingrassare, estroverso, sensuale ed ottimista e quello in cui prevale Nettuno, più triste, introverso, tendenzialmente masochista e magro.


Nella tipologia dei Pesci, è comunque indubbio il predominio di Nettuno, signore del mare che, come dice Jung, è il simbolo dell'inconscio, che sotto i riflessi brillanti della sua superficie, racchiude insospettabili profondità. La mitologia conferma la tesi dello psicoanalista. Il mito più noto, riferito a questo segno zodiacale, è certo quello di Eros ed Afrodite. Inseguiti dal Dio Tifone, per sfuggirgli, essi si buttano in acqua e rischiano di annegare. Nettuno, commosso, li fa trarre in salvo da due delfini, che Giove assurge in cielo e nasce così la costellazione dei Pesci. L'interpretazione recondita è la seguente: Afrodite tuffandosi nelle acque, da cui era nata, ritorna alla sua purezza divina ed originaria, perde la componente istintiva e i ricordi delle esperienze sessuali vissute non sono cancellati ma vengono sublimati. Eros, l’amore, infatti li riscatta accompagnandola nei meandri dell'inconscio, che è rappresentato dal mare. Dopo aver accettato la sessualità, purificata da questa immersione sublime, la spiritualità si apre ad Afrodite, che diventa così dea dell'amore.
Ed ecco il mito di Derceto che si getta in mare per sfuggire alla realtà della propria gravidanza e viene punita da Nettuno che la trasforma in sirena. Questo tema della fuga, per riparare ad un complesso di colpe mai commesse, lo vediamo anche riportato nel mito di Cassiopea, donna bellissima, che, avendo osato dire che la figlia Andromeda era più bella di Giunone e delle Nereidi, fu punita da Nettuno con una inondazione sull'Etiopia. Andromeda fugge ma un terribile mostro sta per inghiottirla. Interviene allora Perseo dietro suggerimento di Minerva, che la salva e la sposa. Nel conflitto tra Nettuno, signore dell'inconscio, e Minerva, signora della razionalità, indicanti il perenne dualismo dei Pesci, vince quest'ultima, che riesce a far assurgere Andromeda tra le costellazioni. In questo mito Perseo potrebbe stare a significare il principio umano, razionale che liberando Andromeda ristabilisce la pace fra il divino e l’umano. Dopo le ambivalenze terrene e spirituali, i conflitti interiori, il raziocinio e l’istinto, presenti negli 11 segni zodiacali precedenti, l’uomo astrale è arrivato allo stadio finale, il dodicesimo, quello delle grandi prove.
Dopo essere passato attraverso la morte fisica, dopo aver purificato l’anima dai valori materiali, così come la natura nell'inverno attende la primavera, egli si prepara al nuovo ciclo, che inizia con l’ariete e che, sul piano esoterico, coincide con una nuova reincarnazione.



CARATTERISTICHE
La dissoluzione nell’infinito, il doppio che si scinde nell’assoluto e nel vago, così sono i romanticissimi, delicati, complessi Pesci, individui nati con un fortissimo senso religioso o comunque mistico, dalla sensualità torbida, malinconica, notturna. Sono creature fatte per l’arte, e infatti si annoverano musicisti tormentati, poeti maledetti, pittori dissacranti in questo segno. Ovviamente ci sono tantissimi nati che sanno essere lavoratori concreti, ma in fondo al loro cuore si trova sicuramente un’anima delicata, romantica, vibrante di senso della fratellanza pietosa. La vita interiore del Pesci è spesso spesa nella ricerca del senso dell’esistenza, della fede autentica. La sua intelligenza è di tipo emotivo e i suoi rapporti intensi e problematici.



da www.mondoweb.it/futura

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