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lunedì 28 gennaio 2013

ASTROLOGIA KARMICA :LA LUNA COME SPECCHIO DELL'ANIMA




La Luna nel Tema Natale ci fornisce molte informazioni riguardo al nostro passato, all’imprinting infantile e alle esperienze terrestri delle precedenti incarnazioni; la sua posizione in un determinato segno e in una casa indica come l’individuo reagisce alla vita in base al suo retaggio animico.
La Luna indica ciò che ci fa sentire al sicuro e protetti perchè l’Anima lo ha a lungo sperimentato, vissuto e metabolizzato.
Possiamo dire che la Luna rappresenta la trama infinita delle esperienze vissute nelle precedenti incarnazioni, rappresenta ciò che si è profondamente radicato nell’Anima attraverso la ripetizione e la memoria.
Ma cosa si intende parlando di Anima?
L’Anima è il nostro retaggio psichico in base al quale percepiamo gli eventi, l’Anima è il modo in cui, attraverso immagini interiori, simbolismi, riflessione reattiva noi trasformiamo l’evento in esperienza. Infatti è chiaramente constatabile che ad eventi uguali corrispondano esperienze differenti: ognuno di noi fa esperienza in base al retaggio psichico (conscio, inconscio personale e inconscio collettivo) che vive in lui. Spesso facendo gli oroscopi di un’intera famiglia si può notare come i figli sperimentino in modo assai differente i propri genitori, e questo non succede solo quando c’è una grande differenza di età fra i fratelli, ma anche quando sono gemelli, ciò a riprova che ognuno di noi sperimenta un evento a seconda del proprio retaggio animico.
E’ l’Anima, è l’inconscio che produce immagini, reazioni e impulsi, essa ha vita propria ed è autonoma rispetto alla coscienza, che anzi proprio da lei ha origine. La Coscienza è un frammento dell’inconscio, anche se la persona si identifica con essa e tende a credere reale solo l’Io cosciente e la prospettiva egoica, essa in realtà è solo una minima parte dell’intero pantheon psichico. Le altre voci non devono essere considerate proiezioni dell’Io, esse sono a priori, sono a prescindere dall’Io, sono perciò voci autonome e aldilà dell’ego. L’Io scaturisce dall’inconscio, non viceversa.

domenica 27 gennaio 2013

LA FIABA E LA PSICOLOGIA ANALITICA DI JUNG



Fratelli Grimm consideravano le fiabe resti di antichi miti, sopravvissuti nella memoria popolare e tramandati dalla tradizione orale; scrive Jacob all’amico Achim von Arnim nel 1812: “sono fermamente convinto che tutte le fiabe della nostra raccolta, con tutte le loro particolarità, venivano narrate già millenni fa … in questo senso tutte le fiabe si sono codificate come sono da lunghissimo tempo, mentre si spostano di qua e di là in infinite variazioni … tali variazioni sono come i molteplici dialetti di una lingua e come quelli non devono subire forzature”.
Così come i Grimm, anche Jung, seppur da altri punti di vista, era affascinato ed interessato al mondo delle fiabe. Egli sosteneva che esse fossero l’espressione più genuina e pura dei processi dell’inconscio collettivo, ossia di quella sorta di deposito collettivo, sviluppatosi in base ad una predisposizione comune a tutta l’umanità ad organizzare in maniera simile le esperienze che si ripetono attraverso le generazioni. Predisposizioni mentali ed esperienze comuni transgenerazionali sono l’elemento di base per la formazione di quelle configurazioni particolari, contenute nell’inconscio collettivo, che costituiscono sedimentazioni psichiche stabili di esperienze ripetute frequentemente per molte generazioni. Queste configurazioni sono dotate di struttura universale e di valenza affettiva e sono da Jung definite “archetipi“.
In “L’uomo e i suoi simboli” si legge: “l’archetipo è la tendenza a formare singole rappresentazioni di uno stesso motivo che, pur nelle loro variazioni individuali anche sensibili, continuano a derivare dallo stesso motivo fondamentale … la loro origine è ignota e si riproducono in ogni tempo e in qualunque parte del mondo, anche laddove bisogna escludere qualsiasi fattore di trasmissione ereditaria diretta o per incrocio”.


10 Contentini per i Sudditi del Nuovo Mondo di Viator






Qualsiasi finta rivoluzione politica, sociale, economica, tecnologica progettata e attuata dal Potere per condurre il gregge da un punto A ad un punto B è stata ‘venduta’ alla collettività tramite la concessione di apparenti benefici e conquiste sociali che in seguito si rivelavano invariabilmente niente altro che contentini.
Nella antica Roma, il generale Marco Licinio Crasso fingendo di combatterla orchestrò in prima persona la rivolta degli schiavi, allo scopo di smantellare la vigente repubblica; la rivolta, consumatasi con l’attivo supporto delle classi sociali più umili, speranzose in un futuro più equo, contribuì in effetti a provocare la caduta della repubblica, tuttavia finì per condurre ad una dittatura … schiavistica.
La rivoluzione industriale donò alla popolazione contentini quali la elettricità e l’acqua corrente, ma la espropriò della vita libera a contatto con la natura, segregandola nel grigiore delle città e assoggettandola al ricatto del debito (v. correlati).
La rivoluzione borghese introdusse il contentino del voto democratico, con il quale le oligarchie attraverso i fantocci dei rappresentanti eletti dal popolo si scrollarono di dosso le responsabilità derivanti dalle loro azioni tiranniche.
La rivoluzione russa illuse i lavoratori di avere assunto il comando del loro paese, ma finì per assoggettarli alla solita becera dittatura.
La rivoluzione fascista fece leva sul legittimo malcontento e le ambizioni di una parte della nazione italiana, promettendo un futuro di grandezza e prosperità, ma finì per condurre alla instaurazione di una dittatura dai connotati hegeliani e a scaraventare il Paese nella seconda grande guerra, provocando molte tragiche conseguenze che continuano ad echeggiare nel presente. La dittatura fascista poté inoltre essere facilmente demonizzata, combattuta e spodestata dalle forze anglo-americane, che riuscirono a legittimare la occupazione permanente di un paese sovrano (di elevata rilevanza geopolitica) senza essere percepiti da opinione pubblica e storiografia come invasori, bensì come salvatori, tutori della democrazia. Successe allora con gli Alleati ed i partigiani, continua a succedere oggi in Africa e Medio Oriente con la Nato ed i ‘ribelli’ delle varie primavere arabe.
Gli anni della contestazione giovanile e del femminismo grazie ai contentini della emancipazione giovanile e femminile diedero inizio alla opera di distruzione della famiglia tradizionale (v. punto 7) e posero le basi degli attuali conflitti generazionali (anche grazie al contributo della psicanalisi che tirò fuori dal cilindro luoghi comuni come il ‘complesso di Edipo’) e sessuali; crearono il cliché della ‘falsa ribellione’ ed indussero le nuove generazioni a disprezzare i propri genitori per lasciarsi educare dai miti propagati dal sistema dei mass media e della cultura pop.
Alla luce della gran mole di movimenti attivistici e partiti politici sorti come funghi per descrivere e anticipare una radicale soluzione di continuità rispetto al passato, e degli effettivi cambiamenti che stanno stravolgendo il mondo occidentale dopo decenni di sostanziale calma piatta, non è un delitto immaginare che questa Nuova Era, all’atto della sua instaurazione, porterà con se alcuni contentini sociali con cui chi comanda farà in modo di indorare al cittadino medio la pillola dei ‘nuovi paradigmi.’
Proviamo a immaginare di cosa potrebbe trattarsi.
1- Democrazia Diretta.
Ai tempi della monarchia era sempre ben individuabile il responsabile delle politiche di un paese. Quando le cose andavano male, la popolazione poteva presentarsi – forconi alla mano – sotto il palazzo reale. Quando le cose andavano male la esistenza del re e dei suoi reali congiunti diventava molto difficoltosa; i semplici atti di cibarsi, dormire o uscire di casa finivano per diventare una sorta di avventura piena di insidie. Dunque gli stessi re nutrivano interesse affinché la maggioranza dei sudditi non sviluppasse sentimenti di odio e repulsione nei confronti dello status quo.

NADA YOGA -LO YOGA DEL SUONO



Chi sei? Te lo dice la tua VOCE

Un'antica pratica indiana, il Nada Yoga, ti aiuta a scoprire chi sei veramente dal tono della tua voce e a liberare, con il canto e con la musica, le emozioni represse.
Sei razionale o intuitivo, estroverso o timido, pigro o dinamico? La risposta è nella voce o meglio nella nota personale.
A ogni nota personale infatti corrisponde un tipo di personalità. Cosi' il tipo RE è un curioso dotato anche di grande senso pratico, il LA ha la stoffa del manager, il SOL desidera fortemente un amore spirituale.
Lo dice il Nada Yoga, o yoga del suono, disciplina che utilizza la vibrazione del suono per aiutare l'uomo a migliorarsi. A metterlo a punto attingendo alle antichissime tradizioni dei Veda, i testi sacri indiani, è stato un maestro contemporaneo, Sri Vemu Mukunda, fisico nucleare e grande musicista indiano.
Coniugando i suoi studi scientifici con la tradizione millenaria del suo paese ha elaborato una lunga indagine sul corpo umano e le sue risposte fisiche e psichiche al suono, arrivando alla conclusione che ogni essere vivente è un suono.

 A ciascuno la sua nota
Ogni essere umano, dice ancora Mukunda, raggiunta l'età adulta assume una vibrazione che lo distingue e lo rende nota unica e caratteristica del grande concerto cosmico. Scoprire quale è la propria nota personale (Tonica o Ground Tone) e come vibra dentro il corpo che fa da cassa armonica aiuta a riarmonizzare le energie per stare meglio dentro la propria pelle, nei luoghi e con le persone con cui si vive in tutti gli ambiti, in coppia, in famiglia, sul lavoro. Ma scoprire la propria nota personale vuol dire anche andare alla radice della personalita', scoprirne lati oscuri, sorprendenti. Oltre alle parole infatti la voce nasconde in sè risonanze profonde di ciò che siamo quando siamo realmente noi stessi. E come il corpo anche la voce manda messaggi che vanno al di là delle parole. Basti pensare alla sola intonazione: rotta, spezzata, è spia di ansia o preoccupazione, mentre un tono rilassato, pacato o brioso trasmette sicurezza, calma interiore o allegria.


La scala delle emozioni


La voce dunque è spia di stati emotivi che, sempre secondo Mukunda, si possono collocare con precisione nei chakra, i centri energetici posti idealmente lungo la colonna vertebrale, dal coccige al centro della testa. Ogni chakra vibra a una frequenza sempre più alta man mano che si sale dalla base della colonna alla sommità del capo e si comporta un pò come le corde di una chitarra o di un contrabbasso. Le note più cupe, profonde vengono dalla corda che vibra più lentamente, quelle più acute dalla corda che vibra più velocemente. In pratica come si fa l'analisi della personalità con lo yoga del suono? La ricerca della nota personale si fa attraverso incontri individuali in un ambiente il più naturale e rilassato possibile. Alla persona si chiede di stare in silenzio per almeno 20-30 minuti prima della seduta, per favorire la concentrazione. Quindi, seduta comodamente davanti all'insegnante, l'interessato comincia a parlare di tutto quanto le passa per la mente mentre un frequenzimetro rileva le frequenze della voce. L'importante è concentrarsi sul proprio respiro e di volta in volta sui 3 punti precisi del corpo cioè l'ombelico, il centro del petto e la fronte dove hanno sede i chakra più importanti, quelli in cui vibra anche la nota cosmica. Entro mezz'ora, al massimo 45 minuti, si può individuare la nota dominante e fare un quadro della personalità. Questo lavoro di ricerca non è però cosi' immediato e facile come sembra, perchè possono intervenire elementi di disturbo, per esempio squilibri nel fluire dell'energia della persona che impediscono, deviano o rendono faticosa l'identificazione della nota personale. Poichè questo rappresenta un momento di crescita interiore va guidato, pertanto è sconsigliato qualunque tentativo fai da te: utilizzare note improprie rilevate in modo casuale e approssimativo, può essere persino dannoso creando grossi squilibri nella persona.


venerdì 25 gennaio 2013

IL RECUPERO DELL'ANIMA Di Nello Ceccon e Stefania Montagna



L’anima nelle società tradizionali

Gli uomini che agli albori della civiltà si sono affacciati per la prima volta al mondo soprannaturale o “realtà non ordinaria”, come l’ ha definita l’antropologo e sciamano Carlos Castaneda, probabilmente non si erano posti la domanda che cosa fosse l’anima.
Ma nelle loro prime esplorazioni nei mondi dell’invisibile hanno incontrato persone, animali o piante, già note nella vita reale, sotto diversi aspetti e poi trasformarsi in altre forme, come avviene spesso anche nello stato del sogno.
Questa altra forma, che risiede nel mondo misterioso dell’invisibile, ha assunto nella nostra civiltà il concetto di anima.
Gli sciamani, in uno stato alterato di coscienza, riescono a “vedere” gli esseri viventi nella loro essenza più pura, senza i vincoli che ci vengono dati dalle percezioni fisiche e soprattutto dalle categorie e modelli mentali che si formano nella realtà in cui viviamo.
Attraverso questa nuova visione del soggetto o, in altre parole, attraverso la percezione dell’anima della persona, sono in grado di operare per riportare armonia e benessere. Gli sciamani hanno sempre esplorato queste nuove dimensioni a fini pratici, per portare la guarigione alla persona sofferente, per dare risposte sagge e consigli a chi ne aveva bisogno, oppure per ricevere conoscenze utili per la sopravvivenza del gruppo.
Queste pratiche sono sopravvissute nelle società tradizionali fino ai giorni nostri, grazie alla loro efficacia ed ai risultati che si ottengono. La psicologa e sciamana americana Sandra Ingerman, ha sviluppato un approccio basato su queste esperienze per curare le persone che vivono nella nostra società occidentale.
Ha chiamato questo approccio “recupero dell’anima”, una terminologia già usata nelle popolazioni che praticano lo sciamanesimo come metodo di cura e di conoscenza.

Come si forma la malattia

La nostra anima o “pura essenza”, nel corso della vita può subire episodi, eventi o vivere situazioni che portano ad uno stato di disarmonia che a sua volta può causare malattie. La perdita parziale dell’anima è il risultato di questi traumi.
Durante i viaggi sciamanici, cioè sessioni in cui, attraverso uno stato alterato di coscienza ottenuto con il suono ripetuto del tamburo, si è visto che l’anima può essere frammentata, ad ogni frammento corrisponde ad un evento traumatico, vissuto in maniera consapevole o meno.
Questi frammenti, lasciati nell’episodio, con la loro mancanza causano all’anima non più integra una perdita di potere o carica energetica.
Da qui, gli sciamani hanno compreso perché molte persone sentono di avere perso una loro parte di sé in un qualche evento della loro vita. Sentono la mancanza di qualche cosa, ma non riescono a capire che cosa. Questo senso di perdita causa molto spesso malattie gravi, sia fisiche come ad esempio a livello immunitario, oppure psicologiche, come la depressione.
Queste perdite parziali di anima fanno sentire le persone prive di energia vitale, apatiche, con scarsa voglia di vivere, reagire ed affrontare la realtà.
Lo sciamano, con l’aiuto delle sue guide spirituali, sotto forma di Maestri o di Animali di Potere, viaggia nella realtà non ordinaria per vedere se e quali parti di anima sono mancanti e ripercorre molto spesso in maniera metaforica, la vita della persona per individuare le parti d’anima che sono rimaste negli eventi vissuti in maniera traumatica.

LA FIABA E IL MITO NELLE COSTELLAZIONI FAMILIARI di Anna Laura Cannamela Embergher







Ultimamente lavoro molto sia nelle costellazioni sia rispetto al mio personale cammino sull’apparente antitesi tra Luce/Buio.
Diciamo che è stato proprio attraverso le costellazioni familiari che ad un certo punto mi sono resa conto che la Luce e il Buio sono fatti della stessa sostanza.

Una volta Hellinger ha detto:  “Il male, una volta, così sembra è stato buono. E’ diventato cattivo perché il bene lo ha respinto, perché gli ha voluto negare il posto al suo fianco, perché lo ha spedito subito nel deserto, nella terra arida. E così il male è diventato male soltanto in virtù del bene”.

Il male è diventato male in virtù del bene … allora, forse il male è diventato male per amore del bene?
Lascio al lettore la risposta, perché mi sto allontanando dall’argomento che voglio qui trattare.

Qui voglio parlare delle favole e dei miti, o meglio delle immagini, che sono la struttura delle favole e anche delle costellazioni familiari.
L’ immagine è ciò che guida l’anima, sono le immagini a guidare il corpo e i sensi, sono ciò che ci connette verso il nostro inconscio e allo stesso tempo verso l’eternità.
Sono una mappa che ci viene data per orientarci nella tridimensionalità.


Un bambino ha una comprensione intuitiva di quello che gli viene raccontato, inoltre lo applica nell’immediato rispetto al suo rapportarsi col mondo. Noi adulti invece ci nascondiamo dietro le parole, un bambino invece diventa il lupo o cappuccetto rosso, incarna l’immagine nel corpo.
Nelle costellazioni familiari quello che si fa è parlare per immagini, non si sta certo ad improvvisare comizi o a dire concetti astratti, la parole sono veramente poco importanti, tanto da essere diventate, con le nuove costellazioni dello spirito, assolutamente inutili.
E’ l’immagine a raccontare tutto, a sintetizzare passato – presente - futuro,  a rappresentare la spinta dell’anima che vuole vedere risolti i suoi grovigli.
La fiaba vuole una conclusione in cui si possa dire “vissero felici e contenti”, le costellazioni famigliari servono a mettere ordine seguendo un movimento d’amore, in un certo senso entrambe hanno uno scopo simile.


Biochip RFID: anche la Disney partecipa alla sperimentazione del microchip corporale – Il Nuovo Ordine Mondiale comincia dai bambini




Grandi manovre all’orizzonte del Nuovo Ordine Mondiale. Anche il colosso massonico Disney partecipa all’introduzione del bodychip. Immaginate che il “posto più felice sulla terra” stia per diventare il “posto più controllato sulla terra”.
Secondo quanto riportato dal New York Times, questa primavera il Walt Disney Worlddi Orlando in Florida lancerà “MyMagic+”, un sofisticato sistema di gestione del soggiorno nel parco divertimenti americano, che comprenderà l’utilizzo di un braccialetto di identificazione chiamato “MagicBand”.
I braccialetti di gomma, corredati di un bel chip RFID, verranno codificati con le informazioni della carta di credito del cliente, consentendo ai visitatori di acquistare i biglietti per le attrazioni, acquistare cibo e bevande, e passare attraverso i tornelli con un semplice movimento del polso.
I MagicBands potranno anche contenere informazioni personali dei clienti, come il nome di chi lo indossa e la sua data di nascita, così da favorire, secondo i piani della Disney, un’esperienza più coinvolgente all’interno del parco.
“Immaginate Topolino avvicinarsi ad un bambino e dirgli: ‘Ciao Jack, oggi è il tuo compleanno’! Questa facoltà magica amplifica la meraviglia dei partecipanti”, spiegaThomas O. Staggs, presidente della Disney Parks and Resorts.
Gli utenti potranno fornire volontariamente le informazioni personali registran

martedì 22 gennaio 2013

I MESSAGGI DEL CORPO




Un articolo semplice e interessante che riprende e ricorda i significati dei messaggi del corpo descritti nei libri di Louise Hay.
Come abbiamo visto la nostra anima o sé superiore ci manda dei messaggi attraverso il nostro corpo, il quale è il sensore che comunica direttamente con noi.
Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie.
Esiste una chiave di lettura per interpretare i messaggi nel corpo e capire cosa vuole dirci quel disagio o quella malattia e cosa dobbiamo modificare e trasformare per sentirci bene ed in armonia con se stessi e con l’ambiente circostante.
Qualcosa di noi va rivisto e trasformato, il messaggio che riceviamo ci vuole far capire cheil pensiero negativo va debellato e trasformato in pensiero positivo.
Ecco la chiave di lettura delle problematiche psicofisiche e dei messaggi che il corpo cerca di darci attraverso il disturbo ed disagio fisico.
Ogni parte del nostro corpo ha una sua chiave di lettura, ecco dunque il significato della malattia o meglio della mancanza di armonia psico-fisica a seconda delle zone nella quale si presenta.
Possiamo vedere come spesso la rabbia e lo stress, cosi come le paure e i sensi di colpa, si ripresentano e quindi la grandissima importanza di trasformare la nostra vita in un arcobaleno di emozioni positive e gioiose anziché lasciarci trascinare e vincere dalle emozioni negative.
Anoressia/Bulimia Odio verso se stessi, negazione del nutrimento vitale, mancanza di autostima, mancanza di fiducia in se stessi.
Artrite Critica ed autocritica, perfezionismo, rigidità mentale, serietà, mettere i puntini sulle i.
Asma Senso di soffocamento, amore soffocante, senso di colpa, complesso di inferiorità, mancanza di fiducia in se stessi

lunedì 21 gennaio 2013

ASPETTI SIMBOLICI DELL'ACQUA di Roberto Lucchetta




Le acque, la luna, le tenebre, la morte

L’acqua viene solitamente vista nei suoi aspetti positivi. Essa viene sentita come l’indifferenziato, come l’informe (che proprio perché tale può assumere qualsiasi forma), come il plenipotenziario e come la virtualità. Tutti aspetti che possono richiamare la sola immagine della vita che dall’acqua è nata e nasce, che da essa si è evoluta e si evolve.
È naturale però che se l’elemento acquatico è direttamente connesso con la vita per gli aspetti citati, esso potrà essere altrettanto bene collegato con la morte e con la dissoluzione.
Se è vero che qualsiasi cosa che venga a contatto con l’acqua può esserne vivificata, ed in questa concezione essa viene ad assumere l’aspetto del sentimento materno amorevole, è vero anche che le cose possono essere dissolte da questo contatto.
Nel suo aspetto amorevole, quindi, sarà l’acqua che accoglie i corpi di Perseo e Mosè sottraendoli ad una fine incerta che incombe su di essi e portandoli dove tutt’altro destino potrà compiersi.
Nel suo altro aspetto, che è appunto quello che qui tenteremo di lumeggiare, sarà protagonista l’acqua che fa da triste preludio alla morte di Atteone e che trattiene in sé il corpo del Barbarossa che non sarà più ritrovato e che in essa si “dissolve”.
Vediamo come rintracciare questo aspetto mortifero dell’acqua. Per Eraclito, non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume. Questo avviene sia perché l’acqua scorre e non è, e non sarà più, la stessa, sia perché il nostro corpo che torna a bagnarsi in quel fiume non è più quello del bagno precedente.
Il fluire del fiume nel suo letto, come il mutare del nostro corpo, evocano l’immagine del tempo che passa, ed il tempo che passa è l’avvicinarsi della morte.
Citando Bachelard, il solo cammino possibile è per il fiume quello che va dalla sorgente al mare. L’opposto cammino non è possibile.

IL LATO MASCHILE DELLE ACQUE di Roberto Lucchetta





Questo studio può iniziare, sul filo della memoria collettiva, dal mito di Danae, figlia di Acrisio, re d’Argo e madre di Perseo, il leggendario uccisore della Gorgonie.
Vediamo questo mito in dettaglio, cercheremo dopo di focalizzare l’attenzione sulla simbologia che parla, essenzialmente, delle nozze mistiche tra cielo e terra e della fertilità che ne consegue.
Acrisio, re d’Argo, è padre di una sola figlia, Danae. Desiderando di avere dei figli maschi, o almeno uno, affinché la sua successione fosse assicurata, si reca ad interrogare l’oracolo di Delfi. L’oracolo gli risponde che egli avrebbe avuto una sola figlia e che questa avrebbe generato la causa della sua rovina. Per evitare il fato, il re decide di rinchiudere la figlia in un camera sotterranea, dove nessuno avrebbe potuto raggiungerla. Ma Zeus si era invaghito della prigioniera e aveva deciso di averla. Il solo modo di unirsi a lei era quello di penetrare nella sua prigione, il dio attua uno stratagemma e si trasforma in una pioggia d’oro che penetra, attraverso una fessura, nella cella della prigioniera. Danae raccoglie questa pioggia nella veste e resta incinta di Perseo.


L'ACQUA E IL FEMMINILE di Roberto Lucchetta





“L’acqua è il sangue che nutre la carne e il cuore”.
Con questa frase iniziamo il nostro “viaggio” nel femminile acquatico.
Iniziamo quindi un tragitto teso a mettere in luce tutta la portata “aurorale” della coscienza acquatica, ovvero la possibilità della coscienza di spaziare in un campo collettivo e infinito, di uscire dall’ambito individuale e oggettivo della “coscienza attenta”.
L’acqua ferma e profonda è un’acqua che assume funzione materna, inconscia, uroborica; come scrive Neumann “nella situaione psichica originaria, sia maschile che femminile, predomina una fusione, meglio, un non-essere-ancora-diviso dell’Io dall’inconscio. Il bambino è ancora contento nello uroboro materno.
Le strutture psicofisiche maschili e femminili non si sono ancora differenziate e convivono in questa comune dimensione simbolica. L’evoluzione della promiscuità inconscia verso l’obiettività della coscienza viene realizzata nella storia dell’uomo per mezzo di una “divisione” del maschile dal femminile. Il femminile può restare al’interno del rapporto originario senza dover abbandonare l’Uroboro materno”.
La’vvento dell’ “acqua-mestruo” in un femminile ormai differenziato ed adulto è stato sempre ritualizzato come momento “sacro”, come incontro del femminile con la propria parte creativa, momento chiave dell’evoluzione nella coscienza della donna.
Ad ogni nascita, si ripete all’interno del corpo della donna l’intero processo filogenetico della creazione del mondo, in cui maschile e femminile sono fusi fino alla separazione finale, al termine della gravidanza. In questo processo l’acqua e il femminile sono intimamente connessi, fin dall’inizio della gestazione aumenta la funzionalità renale, il rene dal punto di vista simbolico più che mai rimanda ad un femminile ancestrale, ed una dimensione acquatica primordiale, mobile, matrice di tutte le forme e capace di modificare la sua stessa forma, in questo senso femminile in questo senso legata all’acqua.


Viaggio dello Sciamano Intervista con Nello Ceccon, Faculty Member della Foundation for Shamanic Studies, insegnante della sezione Italiana.






Che cosa è lo sciamanesimo?

Lo sciamanesimo è la via di accesso diretta al mondo spirituale. Lo sciamano attraverso il suono del tamburo o il ritmo dei sonagli raggiunge lo stato estatico (stato alterato di coscienza) per entrare nella realtà impercettibile dello spirito per cercare aiuto per sé stesso e  gli altri.
Sciamano deriva da shamàn che nella lingua Tungus dell’ Asia centrale (Siberia) va ad indicare la persona che è in grado di mettere in comunicazione gli uomini con gli spiriti. Le origini di questa pratica sono antichissime, provengono dagli albori dell’umanità e si diffusero in tutto il mondo, mantenendo forti similitudini tra loro. Attualmente sopravvivono in aree diverse, dalla Siberia, alle zone artiche, presso gli esquimesi, nelle tradizioni dei Nativi Americani nel nord america, nel sud america tra le foreste amazzoniche, nell’Africa, nelle tribù aborigene Australiane e nelle isole indonesiane.

Quale è lo scopo della Fondazione Studi Sciamanici (Foundation for Shamanic Studies) in Italia?

Michael Harner, antropologo americano tra i maggiori studiosi della materia, con le sue ricerche e il suo insegnamento ha reso nuovamente attuale questo antico sistema di pratiche, condensandone gli elementi essenziali e riproponendoli in termini a noi più accessibili, un approccio da lui definito core Shamanism.
La Foundation for Shamanic Studies, fondata proprio da Michael Harner ha lo scopo di sostenere lo sciamanesimo nelle varie forme e di diffondere gli elementi essenziali dello sciamanesimo, il core shamanism appunto, nella nostra società occidentale.
Siamo convinti che la pratica sciamanica possa essere l’occasione per molte persone di ritrovare i propri poteri spirituali, l’armonia ed il benessere interiore.

In che cosa consiste il core shamanism?

Egli notò che ci sono molti elementi comuni fra le diverse tradizioni sciamaniche e questi elementi comuni sono la base del core shamanism.
Il viaggio sciamanico è un primo elemento. Lo sciamano parte per una realtà non ordinaria, generalmente verso mondi situati in basso, sotto terra, dall’altra parte della terra, chiamati “Mondi inferiori”, oppure viaggia verso mondi situati in alto, verso la volta  celeste, oltre il sole e la luna, chiamati “Mondi superiori”.
Lo sciamano è sempre nel centro del mondo, quando guarda il cielo, in qualunque luogo egli sia,  si vede al centro della volta celeste e per mezzo dell’ asse del mondo, l’Albero del Mondo, può oltrepassare la realtà ordinaria per andare verso l’alto o verso il  basso.
Questi viaggi vengono fatti in uno stato alterato di coscienza , o stato sciamanico di coscienza. Questo stato viene anche chiamato “estasi” da  Mircea Elide e si raggiunge tramite l’impiego di varie tecniche, che non necessariamente implicano l’uso di sostanze psicotropiche.


domenica 20 gennaio 2013

BERTE HELLINGER ,l'ideatore delle Costellazioni Familiari





Studioso di teologia e pedagogia, a partire dal 1980 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle Costellazioni Familiari e Sistemiche, una delle varie espressioni della psicologia fenomenologica e sistemica. Per sua affermazione, spesso la vita di ognuno è condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro possono essere dovuti a “grovigli” del sistema-famiglia e possono essere portati alla luce attraverso il processo delle Costellazioni Familiari. Riprodotta da rappresentanti, che in modo istintuale ricreano le interdipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, questa ”messa in scena” va ad evidenziare le dinamiche inconsce che causano sofferenza in molti aspetti della vita di ciascuno: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro e con la salute. Tra i principali elementi teoretico/pratici delle Costellazioni familiari si distinguono i costrutti riguardanti gli “ Ordini dell’amore”, la “ Legge dell’Appartenenza “, la “Legge dell’Ordine Sacro”, la “ Legge dell’Equilibrio ed Esclusione”, l’ “ Irretimento”, l’ “Ordine gerarchico”, l’ “Amore cieco”, il “ Movimento interrotto”.


I PRINCIPI DEL REALITY TRANSURFING DI VADIM ZELAND -I parte

Vadim Zeland (autore russo, fisico quantistico, esperto in tecnologia informatica) riferisce di avere iniziato a ricevere intuitivamente principi che adesso costituiscono il Reality Transurfing, a seguito di un sogno in cui incontra un non meglio precisato "Guardiano"Il Guardiano lo guida alla scoperta di una nuova visione della realtà di cui, però, non ricorda nulla appena sveglio, solo che, nei giorni successivi, nuove e folgoranti prese di coscienza appaiono a Zeland, il quale afferma: "Non sono in grado di spiegare razionalmente da dove mi siano arrivati quei saperi. Posso solo affermare, con piena sicurezza, che nella mia testa non poteva nascere nulla di simile". Le intuizioni di Zeland hanno cominciato a circolare sul web, in russo, a partire dal 2003, riscuotendo fin da subito un grandissimo successo. I primi libri, usciti nel 2004, diventano dei bestseller e il Transurfing acquisisce rapidamente visibilità internazionale. In italiano sono già stati pubblicati, dalle Macro Edizioni, i primi tre volumi del Reality Transurfing ("Lo Spazio delle Varianti", marzo 2010; "Il Fruscio delle Stelle del Mattino", maggio 2010; "Avanti nel Passato", ottobre 2010). 



In che cosa consiste in Transurfing? Il Transurfing è una metodica che insegna come collocarsi nell'esistenza in completo accordo con la propria essenza animica e come scivolare tra tutte le possibili situazioni che potrebbero manifestarsi nella nostra vita scegliendo - e di conseguenza lasciando manifestare - solo gli scenari a noi più favorevoli. 




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  • La proprietà fondamentale del mondo è la molteplicità delle varianti in cui la realtà può manifestarsi. Esistono, in uno stato di possibilità, un numero virtualmente infinito di varianti di realtà: c'è quella in cui noi non esistiamo neppure, quella in cui siamo ricchi, quella in cui siamo poveri, quella in cui abbiamo scelto una vita monastica e quella in cui abbiamo scelto di diventare un manager d'azienda, e così via. 

  • Possiamo chiamare "Spazio delle Varianti" quel campo informativo che contiene le informazioni di TUTTO ciò che è stato, è e sarà. Nella realtà fisica può manifestarsi una sola delle varianti possibili, tutte le altre restano in una dimensione potenziale, ma possiamo indurle a manifestarsi. Poiché ogni variante già esiste, è sempre esistita e sempre esisterà, il tempo che scorre come noi lo concepiamo non esiste, è piuttosto la coscienza dell'osservatore che si muove lungo una linea o l'altra dello spazio delle varianti. 

  • Ognuno vive la propria variante, che si interseca con quelle degli altri. Si definisce "strato di realtà" tutto ciò che abbiamo portato a manifestarsi nella nostra vita. Ogni variante ha una sua struttura di base (lo "scenario") e degli attributi (le "decorazioni"); una lieve modificazione della variante cambia solo le decorazioni (ad es. cambio la mia occupazione nell'azienda in cui lavoro), una modificazione importante può cambiare proprio lo scenario (ad es. cambio radicalmente lavoro). 



I principi del Reality Transurfing di Vadim Zeland-II Parte

           
           ARGOMENTI TRATTATI NE "IL FRUSCIO DELLE STELLE DEL MATTINO"


  • Realizzare ciò che vogliamo dalla Vita non è una questione di desiderio, ma del corretto uso dell'intenzione. Ne esistono due tipi: intenzione interna (risolutezza a fare, ad agire volitivamente, ad impegnarsi) ed intenzione esterna (risolutezza ad avere, il modo corretto per surfare sulle varianti). Con l'intenzione interna si attiva la volontà personale di raggiungere un obbiettivo attraverso l'azione, l'impegno e lo sforzo; con l'intenzione esterna permettiamo che avvenga la manifestazione di una nuova linea di vita, mantenendoci sintonizzati sul risultato e sulla certezza della sua manifestazione. A questo proposito Zeland dice: "Il desiderio è la concentrazione dell'attenzione su un determinato fine (e non porta a nulla). L'intenzione interna è la concentrazione dell'attenzione sul processo del muoversi verso un fine (funziona ma è dispendiosa in termini energetici). L'intenzione esterna è la concentrazione dell'attenzione su come il fine arriva a realizzarsi da solo!" 


  • L'intenzione esterna funziona in modo pressoché istantaneo nei sogni lucidi, cioè quando il sognatore è consapevole di essere in un sogno e, semplicemente focalizzandosi su un obiettivo, esso si materializza (trasformare un assalitore in un coniglio, essere in una spiaggia tropicale, ecc…). Nella realtà comune esiste una latenza ben maggiore nella manifestazione di ciò che scegliamo, ma il principio è lo stesso, ed è per questo che esercitarsi nell'onironautica (cioè nei sogni lucidi) migliora la capacità di considerare anche questa realtà una sorta di sogno plasmabile, in cui il pensiero si manifesta, inevitabilmente! Afferma Zeland: "La realtà si distingue dai sogni solo a causa dell'inerzia della realizzazione materiale nello spazio delle varianti, tutto il resto è uguale!". 


I principi del Reality Transurfing di Vadim Zeland-III Parte

ARGOMENTI TRATTATI NE "AVANTI NEL PASSATO"




  • Per poter praticare il Transurfing con efficacia è necessario un elevato livello di energia ed un buono stato di salute. La maggior parte delle energie psichiche sono consumate dallo stress e per ridurre lo stress sarebbe sufficiente abbattere l'importanza interna ed esterna. E' utile anche abituarsi, con una certa regolarità, apassare uno sguardo lungo tutto il corpo e rilasciare le tensioni muscolari


  • Avere un alto potenziale energetico significa che l'energia scorre liberamente e in abbondanza nei canali energetici. Personalmente ritengo che molte discipline aiutino in questo senso (Yoga, Qi Gong, Tai Chi, ginnastica dolce, tecniche di respirazione, ecc…), Zeland insegna a visualizzare un doppio flusso energetico nel nostro canale assiale centrale e ad immaginare che il flusso ascendente - originario dalla terra - emerga dalla sommità della testa come una fontana e che il flusso discendente - originario dal cielo - fuoriesca a fontana da sotto i piedi. Entrambi gli zampilli poi si dovrebbero unire a formare una sfera energetica protettiva.


  • Un metodo proposto da Zeland per raggiungere i propri fini è quello di favorire l'intenzione interna degli altri, lasciando stare il senso del proprio valore e aumentando quello dei nostri interlocutori (ad es. interessandosi e parlando di ciò che a loro interessa). E' importante, però, che questo interessamento avvenga con sincerità. Cercate di capire cosa vogliono gli altri e sosteneteli nel raggiungimento dei loro fini, rinunciate all'intenzione di ottenere e sostituitela con quella di dare ... di rimando otterrete proprio quello a cui avevate rinunciato! Non criticate gli altri, bensì incoraggiateli! Zeland dice: "Fuggite come la peste i tentativi di ledere il senso del valore personale delle persone!". Questo metodo di gestione dei rapporti è detto "Freiling" e corrisponde al sintonizzarsi sulla frequenza del proprio interlocutore. 



LE COSTELLAZIONI FAMILIARI DI BERT HELLINGER






Bert Hellinger nasce il 16 Dicembre 1925 a Colonia, studia Filosofia, Teosofia, Teologia e Pedagogia, è Sacerdote per 25 anni, di cui 16 trascorsi come missionario tra gli Zulu in Africa.

Successivamente diventa psicoterapeuta ed integra varie discipline: L'Analisi Transazionale, le Dinamiche di Gruppo, la Terapia Primaria, la Psicoterapia Familiare Sistemica, la Programmazione Neurolinguistica (PNL) l'Ipnosi Ericksoniana ed altri processi Ipnoterapici.

A partire dal 1980 espone le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle Costellazioni Familiari e Sistemiche, una delle varie espressioni della psicologia fenomenologica e sistemica.

Per sua affermazione, la vita di ognuno è condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro possono essere dovuti a irretimenti del sistema-famiglia e possono essere portati alla luce attraverso il processo delle Costellazioni Familiari.

Riprodotta da rappresentanti, che ricreano le interdipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, questa ”messa in scena” va ad evidenziare le dinamiche inconsce che causano sofferenza in molti aspetti della vita di ciascuno: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro e con la salute.

Tra i principali elementi teoretico/pratici delle Costellazioni familiari si distinguono i costrutti riguardanti gli “ Ordini dell’amore”, la “ Legge dell'Appartenenza “, la “Legge dell'Ordine Sacro”, la “ Legge dell'Equilibrio ed Esclusione”, l' “ Irretimento”, l' “Ordine gerarchico”, l' “Amore cieco”, il “ Movimento interrotto”.

Nella famiglia, in particolare, assumono importanza nel creare disfunzioni e disturbi le confusioni fra ruoli e funzioni adulte ed infantili: ad esempio la funzione di un padre assente svolta impropriamente da un figlio maschio che, facendo un salto generazionale, diventa il marito-figlio della madre; oppure un figlio che addirittura vuole insegnare ai propri genitori come essere genitori, eseguendo un doppio salto generazionale andando a ricoprire il ruolo proprio dei nonni.

Esistono alcuni principi che ci aiutano a comprendere il funzionamento del Sistema Familiare



La Legge dell'Appartenenza:

ogni membro di un sistema familiare ha diritto di fare parte del sistema-famiglia e conseguentemente nessuno può esserne escluso, per nessun motivo. Questo riguarda soprattutto i bambini abortiti o morti molto piccoli che di solito vengono dimenticati o addirittura non considerati come membri della famiglia. Ma anche persone escluse e dimenticate dalla famiglia a seguito di emarginazione sociale, menomazioni fisiche o mentali, carcerazione, omosessualità, emigrazione, scelte religiose, devono essere reintegrate nella famiglia, se ciò non avviene saranno i successori a dover subire le conseguenze dell'esclusione e pagarne il prezzo, spesso rivivendo il destino degli antenati esclusi.


Legge dell'Ordine Sacro:

all'interno della famiglia, ogni membro detiene una posizione unica, insostituibile e speciale in relazione a tutti gli altri, che dipende dal momento della nascita, e deve essere riconosciuta e rispettata per mantenere il sistema in armonia. I genitori vengono prima dei figli, i fratelli maggiori prima dei fratelli minori e così via, perchè la vita stessa segue un ordine temporale e procede seguendo una direzione ben precisa, dal passato verso il futuro. Chi è arrivato prima ha più diritto di chi è arrivato dopo, se l'ordine viene sovvertito l'energia vitale cessa di fluire.

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