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giovedì 20 settembre 2012

MEMORIE CELLULARI di Claudia Palmas





Il corpo umano è stato osservato attraverso la lente della fisica quantistica e gli Scienziati hanno scoperto che è molto di più di una macchina che risponde a leggi biochimiche. Le nostre cellule infatti sono trasmettitori e ricettori di informazioni e controllano la nostra salute in un modo che non avremmo mai ritenuto possibile. E se avessimo gli strumenti scientifici non solo per spiegare certi fenomeni, ma anche per dare avvio a processi di cura miracolosi? – The Living Matrix, Ed. Mylife.


L’essere umano è costituito di materia ed energia, indissolubilmente legate fra loro e trasformabili una nell’altra. Inoltre l’energia è anche vibrazione e quindi frequenza, pertanto un corpo materiale (fisico) non solo possiede energia, ma può anche emettere o assorbire frequenza. Ogni cellula del nostro organismo, tramite il suo DNA che funziona come un trasmettitore–ricevitore, emette e può ricevere segnali frequenziali.


Tutte le cellule dell’organismo sono in continua e istantanea comunicazione fra di loro e si scambiano messaggi sotto forma di frequenze elettromagnetiche che hanno precisi effetti biologici. Si tratta di un sistema di autoregolazione continua, i cui dati viaggiano in continuazione tra le cellule per mantenere un equilibrio dinamico di adattamento alle influenze esterne ed interne che generano equilibrio e salute.





Le nostre cellule, ogni singola cellula del nostro corpo, contengono una vera e propria memoria. Ciò che chiamiamo memoria cellulare è il campo energetico cellulare collettivo generato dalle memorie cellulari individuali. Il nostro corpo racchiude quindi la nostra storia e quella dei nostri avi, le esperienze ed emozioni individuali e collettive. I nostri stati emotivi non sono solamente episodici momenti di esperienze di vita ma sono strettamente legati ai processi che portano alla formazione dei nostri pensieri, delle nostre credenze. Sono determinanti dal strutturarsi della nostra personalità. Sono influenzati dal nostro temperamento e dal nostro carattere. I nostri stati emotivi entrano attivamente nei processi mentali che codificano la memoria. Le connessioni neuronali di fronte ad input ambientali collegati ad una ristimolazione sia di episodi traumatici o negativi ma anche di quelli positivi possono riattivare nell’individuo emozioni negative o positive anche senza ricordare i fatti vissuti.



Questo processo determina conseguenti comportamenti ripetitivi nell’ambiente e nelle relazioni sociali.Le esperienze che viviamo, fin dalla nascita, vengono codificate ed immagazzinate nel cervello sotto forma di onde neuroelettriche ed informano le proteine IMP delle membrane cellulari. Il cervello è come un registratore che si comporta in modo associativo: ciò che di nuovo è registrato nel nostro cervello si associa alle onde neuroelettriche che presentano una frequenza analoga e che quindi attraggono e risollecitano le vecchie informazioni. Il cervello crea, dunque, un programma cellulare a partire da una situazione emozionale non risolta. La persona pensa e agisce in base al vissuto emozionale che fa da filo conduttore alla programmazione della malattia psichica e fisica, del comportamento e degli avvenimenti che gli accadono.


Wilhelm Reich, il padre dell’orgonimia, si rese conto che l’uomo non era fatto solo di psiche, ma che la stessa psiche era corpo. Tutta la vita che noi viviamo si iscrive nel nostro corpo: il dolore, la paura, non sono solo emozioni astratte ma vivono nel nostro corpo, nelle nostre cellule; diventano scheletro, muscoli, carattere, energia bloccata o stagnante, sintomo e patologia.

Le trasfusioni di sangue e i trapianti sono un esempio di memoria cellulare. Una persona che riceve il sangue o sottoposta a trapianto si ritrova ad avere un bagaglio di immagini, flashback, una modifica nei gusti e nei comportamenti che non rientra nel modo di vivere precedente al trapianto o alla trasfusione, ma appartiene al donatore. Nel sangue rimane impressa la memoria cellulare che interagisce con quella di chi la riceve. Le reazioni possono essere di resistenza sino ad arrvare al rigetto. È un vero e proprio terremoto interno. E ci vuole tempo prima che il corpo si adatti alla nuova memoria. Come per il sangue, l’organo trapiantato porta con sé non solo la funzione propria di quell’organo,ma una memoria delle emozioni, degli interessi, della personalità di colui a cui apparteneva.


Secondo gli studi di Chopra ogni malattia ha un’origine in un qualche blocco, sia esso provocato da un trauma, un ricordo brutto, o un’altra esperienza e che questo blocco viene proprio salvato nella memoria della cellula. E’ scientificamente provato che tutte le cellule del corpo si rinnovano completamente nel giro di un anno, un occhio ha bisogno di solo due giorni, la pelle da tre a quattro settimane, l’interno dello stomaco si rinnova in solo in quattro giorni. Per esempio, se un fegato è malato di cancro, lo è oggi e lo sarà anche fra 6 mesi, sapendo però, che le cellule del fegato saranno rinnovate completamente ed in ogni sua cellula fra sei mesi; allora qual’è la ragione perché il fegato non guarisce? La memoria salvata nelle cellule viene tramandata da una cellula all’altra prima di morire. La guarigione succede quindi, quando la memoria o l’informazione nella cellula viene cambiata, trasformata oppure rinnovata. Occorre quindi deprogrammare mente e corpo.

Recenti scoperte scientifiche condotte da Bruce Lipton dimostrano che la mente è più potente dei geni.I geni infatti forniscono la struttura ma il comando per la configurazione genetica viene fornita da un segnale esterno e la percezione gioca un ruolo fondamentale nella trasduzione del segnale.Viene quindi a decadere l’idea che siamo condannati dalla nostra genetica, mentre ha un senso dire che il condizionamente e le credenze assimilate nell’ambito familiare, specialmente da 0 a 6 anni, e sociale siano la vera causa della predisposizione verso problematiche di vario tipo.

Le cellule ricevono ed elaborano le informazioni. I nostri geni sono influenzati dalle condizioni ambientali al di fuori delle cellule, inclusi i pensieri e le nostre credenze. Modificare le convinzioni negative che operano a livello inconscio per il 95 % della nostra giornata e che letteralmente sabotano ogni tentativo di cambiamento, e’ fondamentale per il nostro benessere. Per lavorare quindi a livello inconscio e scardinare il meccanismo dell’autosabotaggio viene in soccorso la pisicologia energetica ( TFT, EFT,EMDR, PSYCH-K ) che opera appunto liberando dai blocchi emozionali che sono alla base della percezione distorta e che inducono il blocco/alterazione delle funzioni cellulari.

Di Claudia Palmas




1 commento:

Raphael ha detto...

Molto interessante :)

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