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lunedì 3 ottobre 2011

IL SIMBOLISMO DELLA FARFALLA di ENRICO CALZOLARI




La farfalla dorata, simbolo di Rigenerazione dopo la Morte

La farfalla è uno dei simboli che paiono più diffusi nelle culture dei popoli antichi. La si ritrova nei vasi, nelle brocche, negli amuleti, nelle statuette. Nel suo famoso libro “Il Linguaggio della Dea” Marija Gimbutas presenta la farfalla che sorge da un bucranio come epifania della Dea Madre in veste di Dea della Rigenerazione, ed anche questa simbologia è ripresa da una pittura parietale di Çatal Hüyük, datata 6 500 a.C.. Essa presenta anche la farfalla abbinata a vortici che si ritrova in vasi della Ceramica Lineare dell’Europa centrale (Boemia, 5 000 a.C.) mentre di un periodo più recente (Tardo Minoico) essa presenta la farfalla contornata da vesciche di pesce, decorata in una brocca proveniente dalla parte meridionale di Creta (1400 a.C.) e presenta una divinità metà a forma di donna e metà a forma di farfalla, dipinta in un vaso dello stesso periodo. A dimostrazione del collegamento misterioso della farfalla con la morte Marija Gimbutas cita i termini greco, germanico e slavo di mora - mara - morava che significano sia “incubo” sia farfalla. Nella lingua greca il termine psyché significa egualmente “spirito”, “anima umana” e farfalla.



In Puglia le piccole farfalle bianche dette “palombelle” vengono indicate come le “anime del Purgatorio” che trasmigrano (Romeo Frigiola, 1998, com.pers. in Laterza) ma la simbologia della “angelica farfalla”, che è stata immortalata da Dante nella Divina Commedia, si ritrova in ben più lontane culture. In Messico si usa dipingere una farfalla di colore rosso sulla schiena dei morti, come viatico per l’al di là (Eve Ewing, 1999, com.pers.) mentre nel deserto di Sonora la farfalla è considerata alla stregua del nostro Angelo Custode (Roberto Chiari, 1999, com. pers.).



Anche per i Celti di Francia ed Irlanda le anime dei morti si tramutavano in farfalle (Cattabiani A., 1998). E' interessante notare come la simbologia della farfalla e della "M" di Cassiopea è presente anche nel più antico alfabeto runico, fondato su rune con funzione letteraria, conosciuto come Elder Futhark; la "M" di Cassiopea è rappresentata dalla runa Ehwaz, con funzione di trasporto metafisico e potenza mentra la farfalla è definita dalla runa Dagaz che significa il “giorno”, la luce che torna dopo le tenebre.







Enrico Calzolari













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