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lunedì 6 giugno 2011

IL PANE LISERGICO DELLA CIA



Secondo un giornalista americano, nell’agosto del 1951 l’agenzia avrebbe aggiunto dell’LSD nelle baguettes vendute in Francia a Pont-Saint-Esprit per condurre degli esperimenti sul controllo della mente

Il 16 agosto del 1951 il villaggio di Pont-Saint-Esprit venne colpito da un’improvvisa follia generale. La cittadinanza non riusciva a spiegarsi razionalmente per quale motivo taluni abitanti fossero presi da un’insana follia, caratterizzata da evidenti stati allucinatori. Si registrarono diversi casi anomali quel giorno: un ragazzo di 11 anni cercò di strangolare la nonna; un uomo, convinto d’avere le ali, si lanciò dal secondo piano, gridando al cielo “sono un aereo” e fratturandosi entrambe le gambe; un paziente era sicuro che il proprio cuore fosse fuoriuscito dal torace e imprecava contro il medico, affinché lo rimettesse a posto; in ospedale alcuni pazienti si dimenavano come indemoniati sui letti mentre gridavano di veder spuntare dal proprio corpo fiori rossi. Quelli elencati sono solo i casi più eclatanti e singolari, nonostante tantissima gente si senti male quel giorno o visse stati allucinatori della coscienza.

 All’epoca si concluse che questi fenomeni psichici erano determinati dal pane ingerito da quanti avevano avuto allucinazioni e che era stato distruibuito da un panettiere locale. Si supponeva che il “pain maudit” (pane maledetto, nda), com’era stata battezzato dall’opinione pubblica perché produceva pazzia temporanea in chi lo ingeriva, fosse stato contaminato con un fungo della segale oppure con del mercurio.
GLI ESPERIMENTI DELLA CIA SUL CONTROLLO MENTALE – Oggi il giornalista investigativo H.P. Albarelli Jr avanza la teoria che il “pane maledetto” del 1951 sia stato corretto con dell’acido lisergico dagli agenti della CIA, la quale in quel periodo conduceva degli esperimenti sul controllo della mente. Dopo la guerra di Corea gli americani avevano avviato un vasto programma di ricerca sulla manipolazione mentale dei prigionieri e delle truppe nemiche, programma entro il quale ben s’inserisce la vicenda del “pain maudit”. Il giornalista si è imbattuto in alcuni documenti interessanti mentre indagava sulla misteriosa morte del biochimico Frank Olson, dipendente del SOD (Special Operations Division, divisione per le operazioni speciali dell’esercito americano che ha sede a Fort Detrick nel Maryland) caduto dal 13° piano di un appartamento due anni dopo gli eventi di Pont-Saint-Esprit. Secondo quanto emerso dai documenti a provocare le allucinazioni sarebbe stata la contaminazione del pane con dietilamide (la D di LSD, nda). Tra l’altro gli scienziati che avevano avanzato l’ipotesi del fungo della segale o del mercurio erano dipendenti della svizzera Sandoz Pharmaceutical Company (che ha relazioni sia con la CIA sia con l’esercito statunitense) e proprio una nota, che trascrive una conversazione tra un agente della CIA ed un funzionario della Sandoz, rivela il “segreto di Pont-Saint-Esprit”: nulla c’entrano le muffe con l’accaduto, ma l’unico responsabile è l’LSD. Per Albarelli la vera “pistola fumante” è stato un documento della Casa Bianca inviato ai membri della Commissione Rockefeller fondata nel 1975 per indagare sugli abusi della CIA, ove si fa riferimento al caso del “pane maledetto” e si ammette anche che l’esercito americano avrebbe drogato oltre 5.700 militari americani tra il 1953 e il 1965, ignari degli esperimenti che erano condotti su loro stessi.
LA RABBIA DELLA POPOLAZIONE LOCALE – Molti abitanti di Pont-Saint-Esprit a distanza di oltre 50 anni vogliono conoscere con precisione quali siano stato le reali cause che hanno portato ad una follia incontrollata e generalizzata la popolazione locale. Alcuni cittadini, come Charles Granjoh di 71 anni, sono convinti che l’esperimento fosse “volto a controllare una rivolta popolare”. Più semplicemente qualcuno dichiara al settimanale francese Les Inrockuptibles “Ho quasi tirato le cuoia, vorrei sapere perché”.

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