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domenica 5 dicembre 2010

Olocausto Nucleare : L'orologio dell'Apocalisse


Non sono in molti a saperlo, eppure c’è un Orologio che tiene le sue lancette fissate sulla Fine del Mondo.
Si chiama Orologio dell’Apocalisse (in inglese Doomsday Clock) ed è stato “creato” dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago.

Era il 1947. Due anni prima, il 6 agosto del 1945 “Little Boy” (nome in codice della bomba Mk.1), esplodeva a 580 metri dalla città di Hiroshima. Il resto lo sappiamo.

Quello che non vorremo sapere è che da quel momento il rischio di un conflitto nucleare è diventato realtà. Una realtà “impossibile” da accettare che ha trasformato il Doomsday Clock nel più inquietante simbolo dell’Apocalisse di tutti i tempi.

Inquietante l'aggiornamento del 2007 (+2 minuti), avvenuto quando La Corea del Nord ha effettuato nuovi test nucleari e la comunità internazione ha temuto un possibile conflitto tra USA, Russia, IRAN e CINA (che appoggia indirettamente il regime Coreano).

L’orologio è lì. Campeggia sulle pagine di una rivista che si occupa di temi legati alla sicurezza globale e che viene pubblicata, senza soluzione di continuità, dal 1945.
 
I Cambiamenti vengono valutati accuratamente da una commissione di ben 18 premi nobel.
Un cerchio bianco, dove i minuti sono segnati dai fori di pallottole e le lancette segnano pochi minuti alla Mezzanotte. Pochi minuti alla Fine.

Quando fu pensato l’Orologio dell’Apocalisse era fissato a sette minuti esatti dall’Ora X. La Mezzanotte, appunto. Nel 1953 le lancette si avvicinarono alla catastrofe di ben cinque minuti. I russi testavano armi nucleari senza sosta e senza ritegno. Gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists capirono che la situazione era grave. Poi quelle lancette ritornarono al loro posto e il mondo tirò un sospiro di sollievo. 

L'orologio è stato spostato avanti o indietro, a seconda dello stato delle politiche mondiali e del pericolo nucleare.
  • lo spostamento in avanti indica una maggiore probabilità del conflitto nucleare;
  • lo spostamento indietro indica un miglioramento della situazione internazionale.
Le lancette sono state spostate 19 volte.[1] Massima vicinanza alla mezzanotte: due minuti, tra il 1953 (test di armi termonucleari da parte di USA e URSS) e il 1960. Massima lontananza dalla mezzanotte: diciassette minuti, tra il 1991 (trattati START) e il 1995. C'è da dire però che l'orologio non fu spostato durante la famosa Crisi dei Missili di Cuba perché mancò il tempo materiale di farlo (la crisi durò infatti appena 13 giorni e non fu resa pubblica subito, ma solo al nono giorno), ma è altamente probabile che se ciò fosse accaduto sarebbe stato il momento in cui l'Orologio avrebbe indicato un tempo veramente prossimo alla mezzanotte (un minuto o forse anche meno), dato che la Crisi dei missili di Cuba fu il momento storico in cui più si avvicinò l'ipotesi di un conflitto nucleare tra USA e URSS.

Spostamenti delle lancette

  • 1947 23:53 (7 minuti alla mezzanotte)
  • 1949   + 4   =   23:57 (3 minuti alla mezzanotte)
    L'URSS effettua il suo primo test nucleare. Inizia la corsa agli armamenti.
  • 1953   + 1   =   23:58 (2 minuti alla mezzanotte)
    Si sviluppa la bomba all'idrogeno, prima da parte degli USA e nove mesi dopo dall'URSS. Nell'ottobre 1952 un test termonucleare distrugge un atollo nell'Oceano Pacifico. È il periodo in cui l'orologio è stato più vicino alla mezzanotte.
  • 1960   - 5   =   23:53 (7 minuti alla mezzanotte)
    L'opinione pubblica percepisce l'aumento di un pericolo nucleare. Le grandi potenze cercano, per la prima volta, un accordo diplomatico per non entrare in conflitto.
  • 1963   - 5   =   23:48 (12 minuti alla mezzanotte)
    Viene siglato il Partial Test Ban Treaty, il trattato sulla messa al bando dei test nucleari.
  • 1974   + 3   =   23:51 (9 minuti alla mezzanotte)
    Primo test nucleare da parte dell'India (Smiling Buddha).
  • 1980   + 2   =   23:53 (7 minuti alla mezzanotte)
    Si interrompono i colloqui diplomatici fra USA e URSS. Si rafforza l'idea che un armamento nucleare è indispensabile alla sicurezza nazionale.
  • 1981   + 3   =   23:56 (4 minuti alla mezzanotte)
    L'URSS invade l'Afganistan, l'USA boicotta i giochi olimpici di Mosca 1980. L'escalation della corsa alle armi e guerre in Afghanistan, Sud Africa e Polonia accrescono la tensione mondiale.
  • 1990   - 4   =   23:50 (10 minuti alla mezzanotte)
    Cade il muro di Berlino. Alcune nazioni dell'Europa dell'est diventano indipendenti dall'URSS.
  • 1995   + 3   =   23:46 (14 minuti alla mezzanotte)
    Iniziano i problemi politici e sociali nelle repubbliche che hanno ottenuto l'indipendenza dall'URSS. La spesa militare non si è ridotta dopo la guerra fredda. Il governo russo non riesce a garantire la sicurezza totale sugli armamenti nucleari, che potrebbero quindi finire sul mercato nero.
  • 1998   + 5   =   23:51 (9 minuti alla mezzanotte)
    India e Pakistan effettuano test nucleari. USA e Russia mantengono 7000 testate nucleari pronte ad essere lanciate in 15 minuti.
  • 2002   + 2   =   23:53 (7 minuti alla mezzanotte)
    C'è un piccolo progresso nel disarmo nucleare globale, ma gli Stati Uniti rifiutano una serie di trattati sul controllo delle armi e annunciano la loro intenzione di uscire dall'Anti-Ballistic Missile Treaty; più organizzazioni di terroristi tentano di acquistare armi nucleari, vi è il tristemente noto 11 settembre, con l'attentato al Pentagono e al World Trade Center di New York.
  • 2007   + 2   =   23:55 (5 minuti alla mezzanotte)
    La Corea del Nord effettua test nucleari. La comunità internazionale teme che anche l'Iran possa dotarsi di armi nucleari. USA e Russia mantengono testate nucleari pronte per essere lanciate in pochi minuti. Per la prima volta fra le motivazioni non vengono citati solo pericoli derivati dal nucleare, ma anche dai mutamenti climatici in atto nel nostro pianeta.
  • 2010   - 1   =   23:54 (6 minuti alla mezzanotte)
    Si ravvisano accenni di collaborazione degli USA, della Russia, dell’Unione Europea, dell’India, della Cina, del Brasile che tesimoniano “una crescente volontà politica” di affrontare sia “il terrore delle armi atomiche” che “il cambiamento climatico fuori controllo”.

Fonte: Link  Link

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