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mercoledì 21 luglio 2010

LA MAGIA MENTALE DEI FIGLI DELLE STELLE

Sono tre i fattori principali che determinano il modo in cui le energie universali saranno percepite da un Figlio delle Stelle:

1. La capacità di contenimento del cervello, in termini di informazioni

2. L’età cosmica e lo stato dell’anima del Figlio delle stelle

3. Gli impedimenti della dimensione e del tempo in cui il figlio delle stelle esiste e entro cui è costituita la sua conoscenza. Questa sarà rivelata in base all’evoluzione della specie del pianeta in cui abita, reincarnato, il figlio delle stelle.

La sicurezza della magia mentale avviene stabiliti altri punti essenziali:

1.Il figlio delle stelle deve acquisire un’identità cosmica personale, evitando così di aggrapparsi a qualunque fede, tradizione o filosofia terrestre. Il figlio delle stelle deve sapere di appartenere al cosmo e non essere limitato da una credenza planetaria. Ciò che lo differenzia dagli uomini della Terra, è il non cadere, in periodi di sconvolgimento, nel difendersi con la “credenza di gruppo” (arma con cui la religione ha governato e governa il mondo), ma anzi abbracciare quell’aspetto divino dell’ IO SONO presente in lui. 1.Il figlio delle stelle deve aumentare la sua capacità (attiva, maschile) di “Esteriorizzare”, cioè proiettarsi oltre le barriere del tempo/spazio e quindi ben oltre le influenze del pianeta Terra o di questo sistema solare. Intorno al pianeta, esiste infatti l’influenza maligna costruita millenni fa dagli Anunnaki, che inibisce la crescita spirituale e la comprensione cosmica. Scopo del figlio delle stelle è quindi superare quella barriera che ha influenzato la programmazione dei terrestri per 13.000 anni, giungendo così ad una più ampia visione di alcune delle molte dimensioni e forme di vita che abbondano nell’universo.

1.Il figlio delle stelle deve essere preparato al suo primo compito di “Soccorritore” nei giorni di transizione che ci aspettano, e che molti fedeli all’ortodossia e alla tradizione vivranno con autentico turbamento. Inoltre deve già iniziare a comprendere e addestrarsi a svolgere, il suo futuro e secondo ruolo nella nuova società interstellare che nascerà.

1.Il figlio delle stelle deve avere l’impiego equilibrato di entrambi gli emisferi cerebrali. Tutte le esperienze intercosmiche sono integralmente collegate al fattore dell’assenza di tempo. L’ingresso in un mondo dove il tempo e lo spazio è assente, apre automaticamente i portali del passato e del futuro. Il figlio delle stelle deve imparare a dominare una simile coscienza senza che la sua mente terrena abbia il sopravvento.
 

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